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Dl Rilancio, Confindustria: “Bene Irap ma non basta”

(Teleborsa) – Il Decreto Rilancio è un provvedimento “imponente” e “non mancano interventi positivi”, ma ancora non basta visto “l’impatto tremendo” che l’emergenza Covid-19 ha avuto sull’economia.

È quanto ha dichiarato dalla dg di Confindustria, Marcella Panucci, in audizione alla Commissione Bilancio della Camera. In dettaglio, il Dl ha aspetti positivi “frutto di un costruttivo, seppur tardivo, confronto con il mondo delle imprese, tra i quali quelli in materia di Irap, efficientamento energetico e pagamento dei debiti della pubblica amministrazione”.

Tuttavia, fa notare la dg, “non possiamo non rilevare come il provvedimento in esame sia ancora fortemente orientato alla gestione della fase emergenziale dell’economia e poco invece al rilancio del sistema produttivo”.

Secondo l’associazione degli industriali, “manca un disegno complessivo per la ripresa, che parta dal potenziamento degli investimenti, pubblici e privati, da una riforma del fisco al servizio della crescita e dal sostegno alla domanda”.

Panucci ha ricordato che è “apprezzabile” la definitiva eliminazione delle clausole di salvaguardia, ma “l’eccessiva frammentazione delle misure, nonché la necessità di numerosi provvedimenti attuativi e gli adempimenti burocratici in molti casi richiesti rischiano di vanificare l’obiettivo di avere misure efficaci e immediatamente disponibili”.

Il decreto rilancio, ha aggiunto Panucci, è anche “carente nel costruire un set di strumenti per la gestione della complessa stagione di crisi industriale che si sta profilando e che avrà pesanti ricadute sul piano occupazionale”.

L’emergenza sanitaria, ha evidenziato la dg degli industriali italiani, ha causato un “impatto tremendo” sull’economia, che richiede uno “sforzo collettivo di massima condivisione” su obiettivi e strumenti per attenuarne l’urto e “preparare la ripresa”.

“Nel primo trimestre il Pil ha registrato una flessione del 4,7%. Nell’industria, che ha riaperto a inizio maggio, la produzione è calata del 28% a marzo. L’impatto della crisi sull’export e’ evidente nei dati doganali di marzo, che segnano un -16,8%”, ha aggiunto.

Anche per superare la logica dei mini-interventi, “Confindustria aveva suggerito una complessiva rivisitazione dell’Irap. Per questo – ha concluso – non possiamo che apprezzare la scelta operata con il decreto, anche se la consideriamo soltanto una prima risposta alle esigenze delle imprese da completare avviando un processo di totale abrogazione dell’imposta“.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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