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Le scadenze fiscali di marzo 2020 per PMI e liberi professionisti

Il calendario fiscale di marzo 2020 è stato riscritto dal secondo decreto approvato dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Per aiutare le imprese impegnate nella lotta contro il virus che ha contagiato più di mille italiani e costretto molte aziende a chiudere temporaneamente, il Consiglio dei ministri ha varato un decreto che posticipa alcuni appuntamenti molto importanti per PMI e liberi professionisti, come la presentazione della Certificazione Unica, prevista inizialmente per il 9 marzo e posticipata al 31 marzo.

Ma non solo, le aziende colpite dal Coronavirus hanno ottenuto la sospensione di mutui e bollette per almeno due mesi, prorogabili nel caso in cui l’emergenza dovesse continuare. Ecco tutti gli appuntamenti fiscali che PMI e partite Iva devono segnarsi sul calendario (potrebbero subire ulteriori spostamenti nel caso in cui il Governo decidesse di emanare altri decreti).

Scadenze fiscali di marzo 2020 per PMI e autonomi: le date da segnare sul calendario

Il Coronavirus ha obbligato il Consiglio di ministri a rivedere il calendario fiscale del mese di marzo e anche quello dei mesi successivi. Ad esempio la presentazione del Modello 730 è stata posticipata fino a al 30 settembre 2020, mentre la dichiarazione dei redditi pre-compilata sarà disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate dal 5 maggio 2020 e non dal 15 aprile. Ecco tutte le date da segnarsi a marzo sul calendario.

  • 2 marzo. Trasmissione all’INPS dei dati retributivi e contributivi UniEmens. I datori di lavori sono obbligati a stampare entro questa data il Libro Unico del lavoro. I soggetti passivi d’Iva devono comunicare le liquidazioni periodiche Iva effettuate nel quarto trimestre 2019. Il 2 marzo è anche l’ultimo giorno utile per presentare la dichiarazione dei redditi 2019 per chi ancora non lo ha fatto.
  • 16 marzo. Classico appuntamento mensile per tutte le aziende che svolgono anche il ruolo di sostituto d’imposta: bisogna versare i contributi ai lavoratori dipendenti e saldare anche le altre imposte. I soggetti Iva devono emettere e registrare tutte le fatture relative al mese precedente.
  • 25 marzo. Per gli operatori intracomunitari c’è l’obbligo di presentare gli elenchi riepilogativi Intrastat.
  • 31 marzo. Spostato all’ultimo giorno di marzo l’invio dei dati sui redditi e sulle spese detraibili previsto inizialmente per il 28 febbraio. Posticipata al 31 marzo la presentazione della Certificazione Unica, prevista per il 9 marzo. Per il 31 marzo sono fissate anche altre scadenze fiscali: il versamento della seconda rata della definizione agevolata “saldo e stralcio” delle cartelle esattoriali e la presentazione del modello Intra 12 per gli enti non commerciali e gli agricoltori esonerati.


Fonte: https://quifinanza.it/pmi/feed/

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