Marzo 2021

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    Banca centrale svizzera, invariata la politica monetaria espansiva

    (Teleborsa) – La Banca nazionale svizzera (BNS) lascia invariata la propria politica monetaria espansiva per stabilizzare l’evoluzione dell’economia e dei prezzi, in quanto la pandemia continua a pregiudicare significativamente l’andamento economico. Lo ha comunicato la stessa banca centrale al termine dell’esame trimestrale della situazione economica e monetaria.La Banca nazionale mantiene a -0,75% il tasso guida (il più basso al mondo) e il tasso di interesse sugli averi a vista detenuti sui suoi conti e, a fronte di una valutazione del franco che “permane elevata, nonostante il recente indebolimento”, ribadisce “la disponibilità a intervenire all’occorrenza sul mercato dei cambi”. Le indicazioni diffuse dalla banca centrale guidata da Thomas Jordan non sono state una sorpresa: gli esperti erano unanimi nel ritenere che la BNS non avrebbe cambiato rotta.Se la nuova previsione di inflazione presenta per l’anno in corso e per il 2022 valori superiori rispetto a quella formulata in dicembre (a causa dei maggiori prezzi petroliferi e alla perdita di forza del franco), sull’orizzonte temporale di due e più anni la previsione di inflazione è pressoché invariata rispetto a quella di dicembre. La banca centrale prevede ora i prezzi in aumento dello 0,2% nel 2021, dello 0,4% nel 2022 e dello 0,5% nel 2023.Per quanto riguarda le previsioni di crescita del Paese, lo scenario di base della Banca nazionale parte dal presupposto che le misure di contenimento in Svizzera saranno ulteriormente allentate nei mesi a venire e che successivamente la situazione pandemica non si riacutizzerà e non vi sarà un ritorno a restrizioni più severe. Per il 2021 si aspetta quindi una crescita del PIL al 2,5%-3%, con l’attività che dovrebbe dunque riportarsi al livello precrisi nella seconda metà dell’anno. LEGGI TUTTO

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    Risparmio gestito, a febbraio raccolta positiva per 2,1 miliardi

    (Teleborsa) – La raccolta netta dell’industria del risparmio gestito è stata positiva per 2,1 miliardi a febbraio, in netto calo rispetto ai 12,5 miliardi di gennaio. La raccolta del sistema da inizio anno sale così a 14,6 miliardi e il patrimonio complessivo si attesta a 2.416 miliardi di euro. Lo evidenzia l’ufficio studi di Assogestioni.I fondi aperti intercettano la maggior parte della raccolta di febbraio, con sottoscrizioni nette per quasi 2 miliardi. Le preferenze degli investitori sono indirizzate sui fondi a lungo termine (+3,4 miliardi) a scapito dei fondi di breve termine (o monetari) che invece registrano riscatti netti per 1,5 miliardi.Gli asset investiti in fondi aperti e chiusi salgono a 1.211 miliardi e aggiornano il proprio massimo assoluto.Assogestioni ha notato, tra i sottoscrittori, un atteggiamento propenso al rischio, con l’azionario che spicca fra le categorie che hanno raccolto più risorse nette nel mese (3,7 miliardi) seguiti dai fondi bilanciati (1,2 miliardi di raccolta). LEGGI TUTTO

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    Vaccini, inviate le prime due task force in Basilicata e Molise

    (Teleborsa) – Il commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha predisposto l’invio delle prime due task force di supporto alle Regioni nella campagna vaccinale. Le squadre – composte da un medico e due infermieri da utilizzare principalmente per la somministrazione delle dosi nel Paesi e nei luoghi più isolati secondo quanto ha riportato Ansa – saranno operative in Molise e Basilicata.(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari, in rialzo TIM su focus rete unica

    (Teleborsa) – Buona la performance a Piazza Affari della compagnia telefonica, che si attesta a 0,4392 con un aumento dell’1,57%, dopo che il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha sottolineato la necessità di superare rapidamente lo stallo sul progetto della rete unica.”Non è possibile che di un progetto così importante per il Paese se ne discuta da due anni, ma non si sia ancora arrivati a un traguardo – ha detto ad un evento del Sole 24 Ore – Si deve fare in tempi rapidissimi. Se invece il progetto non è più ritenuto attuale – e io penso che lo sia ancora – lo si dica chiaramente da parte di tutti i soggetti protagonisti”.”Io penso però – ha sottolineato – che già nei prossimi giorni il governo e tutti i soggetti coinvolti faranno chiarezza e daranno certezze. Lo ribadisco: alla fine i veri soggetti interessati sono cittadini e imprese destinatarie di un soggetto che diventa indispensabile”.L’accelerazione del governo sul dossier sembra testimoniata anche dal vertice di oggi pomeriggio tra il ministro dell’Economia Daniele Franco, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, e il ministro per l’Innovazione e la transizione digitale Vittorio Colao. L’incontro, come anticipato dal Sole 24 Ore, servirà a fare un punto sulla rete unica.Intanto per TIM, nel breve periodo, si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 0,4429 e successiva a 0,4508. Supporto a 0,435. LEGGI TUTTO

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    Confindustria, Bonomi: “Rischio tempesta perfetta su liquidità. Governo intervenga”

    (Teleborsa) – “Abbiamo un tema molto forte sulla liquidità che non riguarda solo le imprese ma anche il sistema bancario, perché con la mole di normative recepite a livello europeo, e alcune volte recepite in maniera stringente in Italia, siamo preoccupati che si stia creando la tempesta perfetta sul tema della liquidità. È necessario un intervento immediato da parte del governo su questi temi”. Questo l’appello lanciato dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel corso dell’evento del Sole 24 Ore Reshape the World. “Le imprese – ha spiegato Bonomi – hanno già superato la crisi del 2008-2010 e ne sono uscite rafforzate ma questa crisi è una crisi veramente forte che ha costretto le imprese a indebitarsi: l’indebitamento emergenziale è importante, il cash flow a supporto del debito prima dell’emergenza era di 2,2 anni, oggi siamo a 4,8 anni, più che raddoppiato, ed è una media. Questo significa che le imprese potranno utilizzare le capacità di generazione di cassa solo per ripagare il debito, non più per investire e questo ci preoccupa molto. Abbiamo già chiesto al governo di fare urgentemente ad aprile un decreto che tenga conto dei problemi di liquidità, di patrimonializzazione e che tenga conto della proroga del blocco delle moratorie perché è impensabile che dal primo luglio si possa affrontare una massa di debiti di circa 300 miliardi in questo momento”.Dal presidente di Confindustria arriva, inoltre, la richiesta di misure volte a sbloccare le assunzioni. “Noi non stiamo chiedendo interventi per licenziare ma stiamo chiedendo interventi per assumere – ha affermato Bonomi –. Più che un blocco dei licenziamenti ormai è il blocco delle assunzioni. La posizione di Confindustria è sempre stata molto chiara: avevamo condiviso interventi di questa tipologia a inizio della fase emergenziale, abbiamo però sempre auspicato che si iniziasse a lavorare per la ripartenza. Noi dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2019 abbiamo creato 800mila posti di lavoro, nel solo 2020 ne abbiamo bruciati 450mila: non si può pensare di rimanere fermi al blocco degli investimenti. Abbiamo sempre chiesto di lavorare su un doppio binario: consentire a quelle aziende che possono fare ricorso alla cassa integrazione ordinaria, che non erano soggetti a decreti da parte del governo, di poter iniziare la fase di trasformazione che ci chiedono i mercati, noi abbiamo necessità di staffette generazionali nelle imprese. Speriamo e auspichiamo che con questo nuovo governo si possa iniziare questa strada. Sul contratto espansione leggo che c’è una riflessione, speriamo che si vada nella direzione di assumere, di rispondere alle esigenze di giovani e donne che stanno pagando il prezzo più alto in questo momento”.Sul Recovery Fund per il presidente di Confindustria il governo Draghi deve recuperare il tempo perduto. “Il fatto che mancano 4 settimane e il piano ancora non è stato presentato dà la dimensione che forse avevamo ragione rispetto alle tempistiche e alle modalità con cui si stava lavorando, oggi – ha affermato Bonomi – il governo Draghi deve recuperare il tempo perduto, non è facile. Ma la vera sfida del piano è fare le riforme strutturali di cui abbiamo bisogno e senza le quali non avremo uno stato moderno ed efficiente per affrontare le sfide del futuro. Le risorse ci sono, oggi dobbiamo avere la capacità e la volontà politica di risolvere quei nodi strutturali che hanno sempre bloccato il paese. Oggi non ci sono più scuse, le riforme vanno fatte”. Bonomi ha, infine, auspicato un cambio di passo nella campagna vaccinale. “Credo – ha detto il presidente degli industraili – che sia necessario in Europa un cambio di passo nella gestione della campagna vaccinale, le scelte effettuate all’inizio ci hanno penalizzato. Oggi i vaccini stanno sostituendo le testate nucleari, stanno diventando un tema geopolitico. Gli Usa sono forti, Cina e Russia hanno sviluppato delle loro capacità importanti, l’Europa si è trovata impreparata e deve recuperare perché stiamo uscendo dalla crisi con delle velocità diverse e l’Europa non può permettersi in questo momento di uscire in maniera rallentata dalla crisi economica. O l’Europa lavora con una capacità di industria continentale o saremo schiacciati dalle grandi potenze”. LEGGI TUTTO

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    Rider, Assodelivery: “In prima linea per la lotta al caporalato. Lavoriamo a garanzia della legalità”

    (Teleborsa) – È stato siglato oggi da AssoDelivery – l’associazione che riunisce e rappresenta le principali piattaforme di food delivery in Italia (Deliveroo, Glovo, Uber Eats e Social Food) – e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, dinanzi al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, il “Protocollo quadro sperimentale per la legalità, contro il caporalato, intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo nel settore del food delivery”. “I Protocolli firmati oggi con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, davanti al ministro del Lavoro, sono un altro passo avanti nella tutela del lavoro dei rider, per combattere l’illegalità e, in particolare, per prevenire il fenomeno del caporalato” ha commentato il presidente di AssoDelivery, Matteo Sarzana.Nel dettaglio, per le piattaforme aderenti ad AssoDelivery, il Protocollo prevede: l’adozione di un apposito modello organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e di un Codice Etico; l’impegno a non ricorrere ad aziende terze di intermediazione sino a quando non verrà creato un apposito albo; la costituzione di un Organismo di Garanzia, composto dai rappresentanti degli Organismi di Vigilanza delle singole piattaforme, per vigilare in posizione di terzietà sulle dinamiche lavorative dei rider; la costituzione di un Tavolo di Governance e Coordinamento che permetterà un confronto costruttivo con le parti sociali e il coordinamento dei risultati con l’Osservatorio Nazionale istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.Le Organizzazioni Sindacali – spiega AssoDelivery in una nota – potranno segnalare eventuali condotte anomale o potenzialmente illegali. Un apposito tavolo di monitoraggio dei risultati dell’Organismo di Garanzia si riunirà su base semestrale.”Il contrasto al caporalato – prosegue Sarzana – è una delle priorità su cui ha lavorato AssoDelivery in questi anni: è uno dei capisaldi del CCNL Rider (art. 23) e dei protocolli già firmati il 6 Novembre dinanzi al prefetto di Milano. Proseguiamo dunque su questa strada sviluppando ulteriormente le relazioni industriali con le organizzazioni sindacali rendendo più efficaci queste misure sperimentali e preventive a livello nazionale. Il Protocollo firmato oggi è la dimostrazione dell’impegno di AssoDelivery e delle piattaforme aderenti, nonché della disponibilità a una collaborazione costruttiva con tutte le Istituzioni. AssoDelivery rappresenta un settore legale, il lavoro svolto sia d’esempio per tutte le altre imprese del settore”.AssoDelivery – si legge nella nota – parteciperà ai lavori dell’Osservatorio Nazionale permanente sul lavoro tramite piattaforme digitali, istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel quale saranno presentati anche i risultati che emergeranno dall’adozione del protocollo.”Ringraziamo il ministro Orlando, per aver agevolato questo momento di sintesi, e le parti sociali per un confronto che ha permesso di raggiungere un risultato molto importante per i rider e per tutta l’industria del food delivery. AssoDelivery – conclude Sarazana – continuerà a collaborare con le Autorità, consapevole di quanto il servizio erogato dalle piattaforme sia essenziale per il settore della ristorazione e per il rilancio economico e industriale del Paese”. LEGGI TUTTO

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    A due velocità il listino americano

    (Teleborsa) – Seduta contrastata per la borsa di Wall Street che da un lato cerca di lasciarsi alle spalle le perdite della vigilia scommettendo su una ripresa dell’economia e viene sostenuta dai titoli oil e finanziari mentre dall’altro restano ancora le inquietudini per la campagna vaccinale che tiene ancora una volta sotto scacco i listini azionari mondiali.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones mostra un aumento dello 0,76%; sulla stessa linea, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 3.924 punti. Sotto la parità invece il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,58%; pressoché invariato l’S&P 100 (+0,09%).In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti energia (+3,59%), materiali (+1,68%) e beni industriali (+1,64%). Il settore telecomunicazioni, con il suo -0,66%, si attesta come peggiore del mercato.Al top tra i giganti di Wall Street, DOW (+3,67%), Chevron (+3,35%), Caterpillar (+3,12%) e Exxon Mobil (+3,02%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Nike, che ottiene -2,08%.Sotto pressione Walt Disney, che accusa un calo dell’1,05%.Fiacca Apple, che mostra un piccolo decremento dello 0,98%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Applied Materials (+7,01%), Lam Research (+3,91%), KLA-Tencor (+3,19%) e Wynn Resorts (+3,16%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Discovery, che ottiene -10,38%.Lettera su Discovery, che registra un importante calo del 9,84%.Affonda Baidu, con un ribasso del 7,80%.Crolla Bed Bath & Beyond, con una flessione del 3,54%. LEGGI TUTTO

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    L'UGL festeggia i suoi 71 anni al servizio dell'Italia

    (Teleborsa) – L’UGL ha raggiunto il traguardo dei 71 anni dalla sua fondazione vissuti al “servizio dell’Italia”. Per l’occasione si è tenuto un incontro volto a celebrare la storia, i protagonisti e i percorsi che hanno contraddistinto il sindacato, un evento realizzato in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’UGL.”Oggi festeggiamo il settantunesimo anniversario della fondazione dell’UGL. Sono particolarmente orgoglioso di poter rappresentare un sindacato impegnato su più fronti per garantire diritti e tutele ai lavoratori e, al tempo stesso, in grado di interpretare con coraggio e lungimiranza i profondi cambiamenti in atto all’interno del mondo del lavoro in costante evoluzione”. Spiega Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL.”In un momento particolarmente difficile per l’occupazione – prosegue il Segretario – ribadiamo l’urgenza di una riforma del welfare e la centralità degli investimenti in politiche industriali. Il nostro Paese sta attraversando un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti che richiede un piano straordinario di aiuti ai lavoratori, alle famiglie e alle imprese per superare la crisi attuale. In tale prospettiva, e per favorire una vera e propria ripartenza economica, è indispensabile porre in essere un’efficace campagna vaccinale che riesca altresì a bilanciare l’esigenza di tutelare le fasce più deboli della popolazione. La fase complessa che stiamo vivendo, tuttavia, non si può affrontare rimanendo prigionieri di schemi ideologici e logiche del passato; pertanto crediamo che soltanto attraverso un dialogo e confronto costruttivo tra Governo e parti sociali sia possibile garantire un lavoro dignitoso”.”A riguardo, proprio oggi è stato compiuto un significativo passo in avanti con la sottoscrizione, davanti al Ministro del Lavoro, dei protocolli tra sindacati e Assodelivery, volti a prevenire il fenomeno del caporalato e dell’illegalità. Solo in questo modo – ha concluso Capone – si combatte concretamente lo sfruttamento lavorativo e si imprime un percorso di svolta per tutto il settore del food delivery, nella consapevolezza di delineare anche un nuovo modello di relazioni industriali fondate sul coinvolgimento e sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, come sancito dall’articolo 46 della Costituzione italiana”. LEGGI TUTTO