Marzo 2021

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    Valute digitali, banche centrali restano caute per rischio speculazione e volatilità

    (Teleborsa) – Volontà di essere protagoniste nello sviluppo di valute digitali, ma allo stesso tempo molto caute visti i rischi di speculazione e volatilità dei criptoasset. Questa posizione è comune a diverse banche centrali, secondo le parole dei loro governatori intervenuti oggi in un convegno sull’innovazione della Banca dei Regolamenti Internazionali.Alla Federal Reserve “abbiamo l’obbligo di essere all’avanguardia sui cambiamenti tecnologici” sui sistemi di pagamento e le possibili valute digitali – ha affermato il presidente della FED, Jerome Powell – “Stiamo sperimentando molto sulle tecnologie, ma non siamo sul punto di prendere decisioni: non dobbiamo affrettarci, un dollaro digitale avrebbe molte implicazioni e dobbiamo stare molto attenti”. “Non procederemmo senza il sostegno del Congresso, sotto forma di una legge di autorizzazione”, ha aggiunto.Secondo Powell, “i cripto asset sono altamente volatili, come il Bitcoin, non risultano utili per mettere da parte valore” o per fare acquisti, “sono più che altro un asset speculativo, più simili all’oro che al dollaro”. Le stablecoin, invece “certamente sono un miglioramento” ma restano anche qui problemi, “potrebbero avere un ruolo ma non quello di fare da nuova base monetaria globale”, ha aggiunto.Un punto chiave sul se procedere o meno verso un dollaro digitale, ha spiegato Powell, è rappresentato dal capire “se il pubblico abbia bisogno o voglia” di una valuta della banca centrale digitale rispetto a quello che già c’è: “non vogliamo destabilizzare il sistema, noi che siamo siamo garante della stabilità. E non vogliamo competere con le banche sul finanziamento all’economia”, ha detto.Critico nei confronti delle criptovalute è stato anche il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann. Il problema chiave dei criptoasset “è che sui mezzi di pagamento la stabilità è una precondizione: non ci può essere un mezzo di pagamento o di immagazzinamento di valore con un sottostante che fluttua”, ha spiegato. “Per questo tutte queste discussioni in cui si dà per scontato il fatto che il Bitcoin venga comunemente usato per fare transazione si basano su un presupposto che non è vero. Se uno va a chiedere a chiunque quando sia stata ultima volta che ha usato Bitcoin per comprare un giornale si sente rispondere ‘mai'”, ha aggiunto.”Oggi la moneta ‘fiat’ funziona perché ci sta dietro una istituzione forte, che assicura fiducia – ha affermato il general manager della Banca dei regolamenti internazionali, Augustin Carstens – Altri tipi di valute e di asset non di banche centrali ignorano molti aspetti fondamentali che la banca centrale apporta sui pagamenti. Le banche centrali devono mettere sul tavolo le valute digitali, ma questo non significa – ha detto Carstens – che non debba esserci una collaborazione con il settore privato”.(Foto: © Wit Olszewski / 123RF) LEGGI TUTTO

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    WIIT, operazioni su azioni proprie

    (Teleborsa) – WIIT, in esecuzione della delibera assunta dall’Assemblea degli Azionisti del 29 Aprile 2020, ha comunicato di aver acquistato dal 15 al 19 marzo 2021, complessivamente 1.561 azioni proprie, al prezzo medio unitario di 152,5326 euro per azione, per un controvalore complessivo di 238.174,00 euro.Dall’inizio del programma la società attiva nel mercato dei servizi Cloud per le applicazioni critiche aziendali, ha acquistato 34.821 azioni ordinarie (pari all’1,31% del capitale sociale), per un controvalore complessivo di 5.434.855,00 euro.A seguito degli acquisti finora effettuati, WIIT detiene un totale di 158.463 azioni proprie, pari a circa il 5,98% del capitale sociale.Intanto, in Borsa, peggiora la performance di WIIT, con un ribasso del 2,65%, portandosi a 147 euro. LEGGI TUTTO

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    Technogym in caduta libera dopo taglio rating analisti

    (Teleborsa) – Giornata nera a Piazza Affari per il leader mondiale nel settore delle soluzioni fitness e wellness, che scambia in ribasso del 3,94% a 9,76. Technogym, che risulta la peggiore tra le Mid Cap, sconta il taglio del rating da parte di Kepler Cheuvreux, da “hold” a “reduce”. Il target price è passato da 6,2 euro a 8,5 euro.Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 9,53 e successiva 9,29. Resistenza a 9,98. LEGGI TUTTO

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    USA, vendita di case esistenti febbraio -6,6%

    (Teleborsa) – Segnali di deterioramento giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a febbraio un calo del 6,6%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +0,2% riportato a gennaio (dato rivisto da +0,6%). Il dato è peggiore delle stime degli analisti che attendevano un calo dell’3%. Sono state vendute 6,22 milioni di unità rispetto ai 6,66 milioni di gennaio, sotto le aspettative di consensus (6,50 milioni). Su base annua, le vendite sono salite del 9,1% dai 5,70 milioni di unità di febbraio 2020.”Nonostante il calo delle vendite di case per febbraio – che attribuirei a un inventario storicamente basso – il mercato sta ancora superando i livelli pre-pandemici”, ha detto Lawrence Yun, capo economista di NAR.Secondo Yun ci potrebbe essere un rallentamento della crescita nei prossimi mesi poiché l’aumento dei prezzi e l’aumento dei tassi sui mutui ridurranno l’accesso all’acquisto di una casa per molte persone. “Mi aspetto comunque che le vendite di quest’anno siano superiori rispetto a quelle dello scorso anno”, ha sottolineato Yun.(Foto: Mirko Kaminski / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Antitrust UK valuterà se fusione tra Penguin e Simon & Schuster limita concorrenza

    (Teleborsa) – La Competition and Markets Authority, ovvero l’antitrust del Regno Unito, valuterà se il consolidamento annunciato lo scorso novembre nel mondo dell’editoria, tra Penguin Random House e Simon & Schuster, possa limitare la concorrenza nel mercato.Penguin Random House, il più grande gruppo editoriale degli Stati Uniti (di proprietà del colosso tedesco Bertelsmann), acquisirà infatti per 2,175 miliardi di dollari Simon & Schuster, attualmente controllato da ViacomCBS. La fusione è tra due gruppi che già ora sono tra i cinque più grandi dell’editoria anglosassone.L’antitrust britannico valuterà ora se la creazione di tale colosso “possa comportare una riduzione sostanziale della concorrenza all’interno di uno o più mercati di beni o servizi nel Regno Unito”.Tra chi aveva citato pericoli per la concorrenza c’è News Corp, il gruppo di Rupert Murdoch che possiede HarperCollins e aveva fatto un’offerta per Simon & Schuster. Il CEO di News Corp, Robert Thomson, aveva affermato che l’accordo ha una “logica anti-mercato”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Agenas: ancora sopra la soglia critica ricoveri (42%) e terapie intensive (38%)

    (Teleborsa) – I dati pubblicati dall’Agenzia nazionale per i servizi regionali (Agenas) hanno segnalato che sia i ricoveri di pazienti Covid nelle aree non critiche degli ospedali – reparti di Medicina interna, Infettivologia e Pneumologia – sia quelli delle terapie intensive continuano a rimanere al di sopra delle soglie di criticità stabilite dalle autorità sanitarie – rispettivamente 40% e 30% – in crescita entrambe di un punto percentuale dopo una sostanziale stabilità registrata negli ultimi 3 giorni.Al 21 marzo i pazienti positivi al Covid-19 sono il 42% di quelli ricoverati in Medicina interna, Infettivologia e Pneumologia. In particolare, a livello locale sono 9 le Regioni o Province Autonome che si trovano al di sopra della soglia del 40% individuata dal Decreto del Ministero della Salute e oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati: queste sono Marche (65%), Piemonte (59%), Emilia Romagna (55%), Lombardia (52%), Friuli Venezia Giulia (47%), Puglia (46%), Abruzzo (45%) e Umbria (43%). Il Lazio si attesta invece sul limite del 40%, mentre le situazioni migliori sono quelle riscontrate in Valle d’Aosta (10%) e Sardegna (11%).Per quel che riguarda le terapie intensive, invece, la media nazionale è risultata pari al 38%, da quasi due settimane oltre il livello d’allerta fissato. In questo caso sono 12 le Regioni e Province Autonome che hanno oltrepassato la soglia del 30%: si tratta di Marche (61%), Provincia Autonoma di Trento (58%), Lombardia (57%), Piemonte (55%), Emilia Romagna e Umbria (52%), Abruzzo (49%), Friuli Venezia Giulia (46%), Toscana e Molise (41%), Puglia (37%) e Lazio (34%), mentre la Provincia Autonoma di Bolzano si ferma al 30%. Anche in questo caso le situazioni migliori sono quelle registrate in Valle d’Aosta e Sardegna, entrambe al 10%. LEGGI TUTTO

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    Apollo Global Management, Leon Black lascia ogni ruolo prima del previsto

    (Teleborsa) – Leon Black, co-fondatore, presidente ed ex CEO della società di private equity Apollo Global Management, ha lasciato prima del previsto ogni ruolo nel management della società, in una mossa a sorpresa che segue le rivelazioni sui legami fra Black e Jeffrey Epstein, il milionario morto suicida in carcere travolto dalle accuse di pedofilia.Dopo le rivelazioni su Epstein, Apollo aveva indicato che Black avrebbe mantenuto almeno una posizione di leadership nel colosso, lasciando il ruolo di CEO a Marc Rowan e mantenendo quello di presidente. Ora però Black ha annunciato le sue dimissioni dalla carica per concentrarsi sulla sua famiglia, salute e altri interessi. Il posto di presidente non esecutivo di Black sarà preso dall’ex presidente della SEC, Jay Clayton.Secondo un rapporto dello studio legale Dechert pubblicato da Apollo a gennaio, Black ha pagato 158 milioni di dollari (circa 132 milioni di euro) a Epstein per un periodo di cinque anni fino al 2017. Il rapporto non ha trovato prove che Black sapesse delle attività criminali di Epstein o fosse coinvolto in esse. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI torna negativo a febbraio dopo nove mesi

    (Teleborsa) – Segnali negativi a febbraio per l’attività economica americana. L’indice Fed Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è tornato per la prima volta in negativo da maggio 2020, portandosi a -1,09 punti rispetto agli 0,75 punti gennaio (dato rivisto da 0,66). La media mobile a tre mesi sempre a novembre si è portata a +0,17 punti rispetto ai +0,34 punti di gennaio.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale e viene diffuso dalla Chicago Federal Reserve Bank, che segue l’attività economica nel 7° distretto composto da Indiana, Iowa, Illinois, Michigan e Wisconsin.In particolare, gli indicatori relativi alla produzione hanno contribuito con –0,85 al CFNAI a febbraio, in calo dal +0,37 di gennaio. Le condizioni meteorologiche avverse hanno avuto un ruolo nella produzione industriale in calo del 2,2% a febbraio, sottolinea la Fed di Chicago, dopo un aumento dell’1,1% a gennaio. Il contributo della categoria vendite, ordini e scorte al CFNAI è sceso a +0,03 a febbraio dal +0,06 di gennaio. LEGGI TUTTO