Marzo 2021

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    BCE, paradosso delle banconote: domanda in crescita ma sono sempre meno usate

    (Teleborsa) – Negli ultimi anni la domanda di banconote in euro è aumentata costantemente mentre l’uso delle banconote per i pagamenti nei punti vendita fisici è diminuito. Questo fenomeno, denominato “paradosso delle banconote”, è al centro dell’ultimo Bollettino economico della Banca centrale europea, che ha provato a spiegarne la genesi.Alla fine del 2020 circolavano più di 1.400 miliardi di euro di banconote, in aumento dell’11% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, solo circa un quinto di tale importo viene utilizzato per transazioni all’interno dell’area valutaria. Quello che a prima vista può sembrare un evidente paradosso può essere spiegato dalla domanda di banconote come riserva di valore nell’area euro unita alla domanda di banconote in euro al di fuori del Vecchio Continente.Lo studio della BCE sottolinea infatti che tra il 30% e il 50% del valore delle banconote in euro è detenuto fuori dall’eurozona nel 2019 e questa quota è aumentata negli ultimi anni. L’euro è usato come riserva di valore in molti Paesi in via di sviluppo, caratterizzati da infrastrutture di pagamento sottosviluppate, mancanza di accesso ad alternative di risparmio credibili, mancanza di fiducia nelle banche e abitudini profondamente radicate nei confronti nell’utilizzo del contante.Le stime indicano che tra il 27% e il 50% del valore delle banconote in circolazione è detenuto fisicamente da famiglie, aziende e banche come riserva di valore nell’area euro nel 2019. Ciò significa che le riserve di liquidità per adulto (nonché di banche e società) variano tra 1.270 e 2.310 euro. Inoltre, un terzo delle famiglie dell’eurozona ha tenuto a casa riserve di liquidità nel 2019, per lo più importi piccoli ma in alcuni casi (2%) superiori a 10.000 euro.La pandemia ha contribuito a far crescere la domanda di banconote. Durante diversi tipi di crisi, sottolinea la BCE, le persone tendono a detenere sempre più contanti e la crisi da Covid-19 non ha fatto eccezione. L’emissione netta di banconote nel 2020 ha iniziato a deviare dal normale tasso di crescita una volta che la pandemia si è diffusa in tutta Europa. Nel 2018 e 2019 l’emissione netta a dicembre è stata di circa 61 miliardi di euro, mentre nel 2020 è stata di oltre 141 miliardi di euro (+130%).”Come nel caso di altre crisi, l’aumento della domanda di liquidità è stato determinato da motivi precauzionali, sebbene questa domanda provenga principalmente dall’interno dell’area euro – si legge nelle conclusioni del Bollettino economico – In futuro saranno necessarie ulteriori prove per valutare come verrà utilizzato il contante una volta che la pandemia sarà finita”. LEGGI TUTTO

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    ABI, incontro con il Commissario Gentiloni: serve prolungamento delle moratorie

    (Teleborsa) – Il presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, accompagnato dal DG Giovanni Sabatini, ha incontrato oggi il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, per illustrare gli sforzi del mondo bancario in Italia per la resistenza alle conseguenze economiche della pandemia e per sostenere ogni premessa di ripresa. Come spiega in una nota l’Associazione Bancaria Italiana, il presidente Patuelli ha illustrato al Commissario europeo Gentiloni come il prolungamento e l’aggravamento della pandemia debbano far prolungare i provvedimenti finanziari d’emergenza predisposti per imprese e famiglie. Patuelli ha, quindi, chiesto che la Commissione Europea si esprima a favore del prolungamento delle moratorie che sarebbe sbagliatissimo dovessero già interrompersi a giugno, quando la pandemia ed i suoi effetti economici non sono certo conclusi. Il Presidente Patuelli e il DG Sabatini hanno fatto inoltre presente che nei giorni scorsi la presidente BCE, Lagarde, e la Banca d’Italia si sono pubblicamente espresse a favore del prolungamento delle moratorie, la cui decisione spetta agli organi della UE, fra cui l’EBA, l’Autorità bancaria che dispone le regole per tutta la UE, sia di area Euro, sia con monete nazionali. LEGGI TUTTO

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    SURE, il sostegno UE alla cassa integrazione ha aiutato 25-30 milioni di persone nel 2020

    (Teleborsa) – SURE, lo strumento di sostegno alla cassa integrazione dei Paesi UE varato per rispondere alla crisi economica da coronavirus, ha sostenuto tra i 25 e i 30 milioni di persone nel 2020 (un quarto degli occupati nei 18 Stati membri beneficiari) e tra 1,5 e 2,5 milioni di imprese colpite dalla pandemia. È quanto emerge dalla prima valutazione preliminare dell’impatto di SURE pubblicata oggi dalla Commissione europea.SURE fornisce sostegno finanziario, sotto forma di prestiti concessi a condizioni favorevoli dall’UE agli Stati membri, per finanziare regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e altre misure per preservare l’occupazione. Finora la Commissione ha proposto un sostegno finanziario complessivo di 90,6 miliardi di euro a 19 Stati membri. Una volta completate tutte le erogazioni nell’ambito di SURE, l’Italia avrà ricevuto 27,4 miliardi di euro, risultando il primo Paese per importo complessivo erogato.”Grazie all’elevato rating di credito dell’UE, utilizzando SURE gli Stati membri hanno risparmiato, secondo le stime, circa 5,8 miliardi di euro di interessi rispetto a quanto avrebbero dovuto pagare se avessero emesso essi stessi debito sovrano”, ha sottolineato oggi la Commissione UE.Inoltre, la domanda da parte degli Stati membri è stata forte: è già stato stanziato più del 90% della dotazione totale di 100 miliardi di euro disponibile nell’ambito del programma. Altrettanto forte è stato l’interesse degli investitori per le obbligazioni SURE: alla data di chiusura della relazione la Commissione aveva raccolto 53,5 miliardi di euro nelle prime quattro emissioni, con richieste di sottoscrizione in media più di dieci volte superiori alla disponibilità.”Nell’attesa dell’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza, SURE offre un esempio incoraggiante di ciò che la solidarietà europea può fare per i nostri cittadini”, ha commentato Paolo Gentiloni, Commissario UE per l’Economia.(Foto: © andreykuzmin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Enel X, Convergenze sigla accordo per uso rete punti ricarica

    (Teleborsa) – Convergenze, società quotata all’AIM Italia, presente sul territorio nazionale con punti di ricarica per auto elettriche attraverso il brevettato network EVO (Electric Vehicle Only), ha siglato un accordo di interoperabilità con Enel X per consentire ai suoi clienti di ricaricare i veicoli elettrici sulla rete pubblica della business line del Gruppo Enel. Grazie a questo accordo i clienti di Convergenze potranno accedere agli oltre 12.000 punti di ricarica gestiti da Enel X e distribuiti su tutto il territorio nazionale, che andranno ad aggiungersi al network di colonnine di ricarica per auto elettriche EVO di proprietà (9 punti di ricarica già attivi nelle province di Salerno e Napoli e 5 in corso di installazione tra le province di Salerno, Napoli ed Avellino, e 2 postazioni EVO Station presso strutture ricettive in Campani).Le infrastrutture di ricarica Enel X abiliteranno la ricarica anche ai possessori della EVO Card di Convergenze e ai loro smartphone. Per il pagamento, i clienti potranno utilizzare anche la soluzione Amazon Pay, introdotta di recente come nuovo metodo di pagamento di tutti i servizi Convergenze. LEGGI TUTTO

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    G7 Finanze, ok ad aumento dotazione Fmi su aiuti paesi vulnerabili

    (Teleborsa) – Concordato dal G7 dei ministri delle Finanze l’appoggio a un consistente aumento dei Diritti speciali di prelievo del Fondo monetario internazionale (Special Drawing Rights), in modo da rafforzare la capacità dell’istituzione di fornire liquidità ai paesi più vulnerabili in una fase che resta delicata dell’emergenza pandemica. È quando ha riferito il ministero delle Finanze della Gran Bretagna, Paese che ha la presidenza di turno del G7.La decisione – si legge in una nota – prepara il terreno a un potenziale accordo a livello di G20 durante le assemblee primaverili di Fmi e Banca mondiale che si svolgeranno ad aprile. L’ultimo aumento dei diritti speciali di prelievo, che equivale a una sorta di moneta, risaliva al 2009 a seguito della crisi finanziaria del 2007-2008.Nell’ambito dell’intesa di oggi – sottolinea il ministero britannico – stato anche concordato che il G7 lavorerà con il Fmi per ottenere maggiore trasparenza sull’uso di questi diritti speciali di prelievo. Secondo il cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak i ministri hanno anche concordato di continuare a dare priorità al tema del cambiamento climatico e all’impegno per raggiungere una soluzione multilaterale sul tema della tassazione dell’economia digitale e della cooperazione tra G7, G20 e Ocse. LEGGI TUTTO

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    Tiscali rinvia approvazione bilancio per completare piano industriale

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Tiscali, società di telecomunicazioni italiana quotata al segmento MTA di Borsa Italiana, riunitosi in data odierna, ha deliberato di rinviare l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2020 ad una riunione successiva a quella inizialmente programmata per oggi.Il rinvio, si legge in una nota, è stato determinato dalla necessità di completare la predisposizione di un nuovo piano industriale per gli esercizi 2021 – 2023. LEGGI TUTTO

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    Nova RE, socio di controllo CPI Property ripristina il flottante

    (Teleborsa) – Nova Re SIIQ, società d’investimento immobiliare quotata al segmento MTA di Borsa Italiana, ha reso noto che il socio di controllo CPI Property Group (dell’imprenditore ceco Radovan Vitek) ha ripristinato il flottante, assicurando quindi il regolare andamento della negoziazioni.Alla data odierna, CPI detiene 19.180.573 azioni di Nova Re, pari una partecipazione dell’87,085% circa del capitale sociale.Nova Re sottolinea che, al termine dell’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria promossa da CPI, quest’ultima era venuta a detenere complessivamente 20.398.778 azioni, pari al 92,62% circa del capitale sociale (inclusele 38.205 azioni proprie di Nova Re), dunque superiore al 90% ma inferiore al 95% del capitale sociale dell’emittente. LEGGI TUTTO