Marzo 2021

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    Banche USA, FED non estende l'allentamento temporaneo dei requisiti di capitale

    (Teleborsa) – La Federal Reserve ha scelto di non rinnovare una misura a favore delle grandi banche introdotta nell’aprile 2020 per contrastare gli effetti della pandemia. La misura, che non sarà estesa oltre la scadenza il 31 marzo, riguarda i requisiti di capitale a cui gli istituti devono attenersi, in particolare il coefficiente di leva finanziaria supplementare (SLR).La decisione di allentare i requisiti patrimoniali è stata considerata come la chiave per calmare i tumultuosi mercati del Tesoro nei primi giorni della pandemia Covid-19. La necessità di liquidità aveva causato una massiccia svendita nel mercato obbligazionario che la FED, durante tutto l’anno ha contribuito a coprire attraverso i suoi programmi di liquidità.I titoli bancari sono in pesante ribasso dopo l’annuncio, trascinando giù l’intero mercato americano, mentre i rendimenti dei titoli di Stato non sono stati particolarmente mossi. Molti investitori e banche si aspettavano che la misura della FED sarebbe stata prolungata per alcuni mesi, vista la rinnovata volatilità del mercato obbligazionario.Contestualmente la FED ha però sottolineato che potrebbe dover modificare l’attuale progettazione e calibrazione dell’SLR “per evitare che si sviluppino tensioni che potrebbero frenare la crescita economica e minare la stabilità”. L’obiettivo è affrontare il recente aumento delle riserve bancarie innescato dagli interventi economici del governo durante la pandemia. I depositi bancari presso la FED sono infatti schizzati alle stelle dall’inizio della pandemia, a 3,9 trilioni di dollari secondo i dati della stessa istituzione a giovedì, e dovrebbero aumentare di altri 2 trilioni prima che la Federal Reserve riduca il suo stimolo.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    ENAV annuncia revoca scioperi locali del 23 marzo

    (Teleborsa) – ENAV ha annunciato che sono stati differiti alcuni scioperi a carattere locale che erano stati proclamati per martedì 23 marzo 2021. Gli scioperi riguardavano l’Aeroporto di Reggio Calabria, indetto da UGL-TA, e l’Aeroporto di Brescia Montichiari, indetto da UGL-TA e UNICA. LEGGI TUTTO

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    Salute, ENEA: “Nuovo metodo per rigenerare le lesioni del midollo spinale”

    (Teleborsa) – Passi avanti nella cura delle lesioni del midollo spinale. Realizzare e validare un dispositivo per il trapianto e la stimolazione di due diversi tipi di cellule staminali per la rigenerazione delle lesioni del midollo spinale è, infatti, l’obiettivo del progetto europeo RISEUP che vede riuniti in un consorzio a guida Enea partner italiani (Università Sapienza di Roma e l’azienda veneta Rise Technology), spagnoli (Università Politecnica di Valencia e Centro Investigación Príncipe Felipe) e francesi (Cnrs).Il nuovo metodo – spiega Enea in una nota – consiste in un trapianto di cellule staminali su un supporto elettrificato, biocompatibile e biodegradabile, che vengono stimolate con impulsi elettrici a corrente continua o a corrente ultra-breve. Al fine di minimizzare l’invasività dell’intervento, gli stimoli elettrici saranno inviati tramite un dispositivo wireless. L’ipotesi alla base del progetto è che questi diversi tipi di stimolazione possano indurre il differenziamento delle cellule staminali in neuroni, determinando, in tal modo, la rigenerazione del tessuto lesionato.”Le lesioni del midollo spinale – spiega Claudia Consales, ricercatrice Enea del Laboratorio Salute e Ambiente – sono contraddistinte dall’arresto completo o parziale delle vie nervose dello stesso, con conseguente alterazione delle funzioni motorie o sensoriali. Attualmente non esiste alcuna terapia efficace per il ripristino di tali funzionalità, sebbene siano state proposte delle strategie terapeutiche che combinano diversi approcci. In prospettiva, – conclude Consales – RISEUP intende cambiare radicalmente l’approccio terapeutico delle lesioni del midollo spinale, grazie ad un impianto poco invasivo, che non prevede alcuna connessione cablata a stimolatori esterni e che assicurerà la rigenerazione del tessuto lesionato, migliorando notevolmente la qualità di vita dei pazienti”. LEGGI TUTTO

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    Dossier Whirlpool, stallo preoccupa Sindacati

    (Teleborsa) – FIM, FIOM e UILM esprimono “forte preoccupazione” per lo stallo nella vertenza Whirlpool. “Il MISE ha dichiarato a mezzo stampa che alla soluzione delle crisi e questo lo fa senza alcun confronto con i lavoratori – dicono chiedendo l’immediata convocazione del tavolo perchè “non esistono soluzioni che non siano frutto della condivisione delle parti”. I sindacati hanno inviato una richiesta di incontro all’azienda che “nel frattempo prosegue sulla sua strada, e, per rispondere alle richieste di mercato, mette in tensione gli stabilimenti senza rispettare il piano industriale. Vogliamo riaprire il confronto a partire dagli impegni che a nostro parere Whirlpool deve prendere nel nuovo piano che chiediamo di definire. La gestione dei carichi di lavoro, degli orari nonchè la riorganizzazione delle produzioni nei singoli stabilimenti devono essere coerenti con il quadro generale che vogliamo discutere. Non permetteremo che il gruppo si divida, per questa ragione abbiamo richiesto la convocazione del tavolo nazionale”. “Resta per noi ferma – concludono – la decisione di tutelare tutti gli stabilimenti, a partire da Napoli. Prosegue lo stato di agitazione che porterà, in assenza di cambiamenti, alla mobilitazione nazionale di tutti i lavoratori”. LEGGI TUTTO

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    Poste, Del Fante: “Possiamo essere tra primi 5 operatori sul mercato della vendita di luce e gas”

    (Teleborsa) – Poste italiane potrebbe diventare uno dei primi cinque operatori nel mercato italiano della vendita di luce e gas, secondo l’amministratore delegato Matteo Del Fante. Con riferimento al lancio dell’offerta di energia a partire dal 2022, per entrare nel settore con la liberalizzazione del mercato, l’AD ha detto: “Negli ultimi 4 anni ho imparato che Poste è una società molto bene organizzata e se non si programma, se non si fissano obiettivi, la macchina non reagisce. Gli obiettivi fissati sono obiettivi ragionevoli, raggiungibili, e siamo consapevoli che sono delle sfide ma se raggiungiamo gli obiettivi da zero potremmo essere tra i primi cinque operatori sul mercato”. “In vari segmenti abbiamo dimostrato che il nostro parco clienti è enorme, leale e siamo sempre più bravi a dare ai clienti i migliori servizi e prodotti”, ha aggiunto rispondendo a una domanda di un analista in occasione della presentazione del nuovo Piano industriale al 2024. L’offerta di Poste per luce e gas punta a raggiungere una base clienti di 1,1 milioni nel 2024 e di 1,5 milioni nel 2025, con un mix energetico che sarà 100% green.Quello dell’energia non è il solo settore in cui Poste punta a inserirsi o ampliare la propria presenza. La società punta ad offrire ai propri clienti non più solo rete mobile ma anche fibra entrando nel mercato del broadband fisso dal secondo trimestre del 2021. Il gruppo ha stretto un accordo all’ingrosso con Vodafone per 5 anni. Poste prevede 5,1 milioni di linee complessive attive al 2024 compreso il mobile, con un crescita media annua del 3%. “Sfrutteremo le competenze di cross-selling e up-selling nel segmento pagamenti e mobile”, ha sottolineato Del Fante.Tra i segmenti che Poste già presidia ma dove si è prefissa una crescita significativa c’è quello della consegna dei pacchi. Nel piano “2024 Sustain & Innovate” emerge che “entro il 2025, oltre il 50% dei ricavi nel settore corrispondenza e pacchi sarà generato dal business dei pacchi (20% nel 2017)”.”La trasformazione del segmento corrispondenza e pacchi – ha detto l’amministratore delegato – è in piena implementazione, e sarà la prima volta che i pacchi avranno una incidenza sui ricavi più elevata rispetto alla corrispondenza, mentre diverremo un player logistico a 360 gradi con un business sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    Hotel diventano un business sempre più attraente mentre l'Italia è ancora in crisi

    (Teleborsa) – Il ricco affare degli Hotel di lusso in Italia sta attirando l’interesse di molti investitori internazionali, desiderosi di entrare in un business molto redditizio al fianco degli attuali proprietari, perlopiù famiglie private che in passato non avrebbero neanche lontanamente considerato l’ipotesi di vendere. E’ quanto rivela una ricerca EY.A rimuovere le perplessità concorrerebbe il desiderio di ristrutturare queste proprietà in tempo per agganciare la ripresa, che si attende per il 2023, dopo che la pandemia ha più che dimezzato le presenze nel 2020. Un elemento che, unito alle difficoltà finanziarie che le famiglie proprietarie degli Hotel hanno incontrato a causa dell’emergenza sanitaria, può favorire una esplosione di questo mercato nei prossimi mesi. “L’attività di M&A si concentra sugli asset di pregio per i quali la pandemia ha cambiato le regole del gioco: famiglie proprietarie che non avrebbero mai preso in considerazione la vendita in passato sono ora disponibili a discutere”, ha affermato Marco Zalamena di EY. Almeno quattro hotel di lusso sarebbero già sul mercato, stando a quanto riferisce Reuters, ad esempio l’Hotel Majestic ed il Grand Hotel Via Veneto, entrambi sulla famosissima Via Veneto a Roma. E ancora, l’Hotel Britannia sul Lago di Como ed il Four Points di Milano. E si mormora che anche l’Hotel Palace Bonvecchiati, vicino a Piazza San Marco a Venezia, sia oggetto di trattative preliminari con un potenziale investitore anche se uno die proprietari ha smentito.Nel 2020, le transazioni nel settore degli Hotel in Italia si sono pressoché dimezzate, registrando solo 31 operazioni, per un valore di circa 1 miliardo di euro, a fronte delle 67 operazioni, pari a 3 miliardi di euro, registrate nel 2019. Un andamento in linea con il trend europeo che evidenzia un calo del 75% per la Francia e del 60% per Spagna e Regno Unito. Ma vi sono segnali di una inversione di rotta e l’Italia resta in cima alla lista dei desideri. LEGGI TUTTO

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    Dl Sostegni: alle 16 il Consiglio dei Ministri, a seguire la conferenza stampa di Draghi

    (Teleborsa) – È stato convocato per le ore 16 (slittando di un’ora, in precedenza era previsto infatti per le 15) il Consiglio dei Ministri che con ogni probabilità licenzierà l’atteso decreto legge Sostegni prima di passarlo al Parlamento per le eventuali modifiche. Palazzo Chigi ha informato che al termine si terrà una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio con con il presidente del Consiglio Mario Draghi, il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, e quello del Lavoro, Andrea Orlando.Un provvedimento da 32 miliardi in cui verranno utilizzate le risorse dello scostamento di bilancio approvato dalle Camere a gennaio. Quasi un terzo del budget (circa 11 miliardi) servirà per ristorare le imprese con un fatturato fino a 10 milioni di euro che nel 2020 hanno subito perdite superiori al 30% rispetto all’anno precedente. Sono 5 le categorie individuate per il contributo a fondo perduto del governo: sarà progressivo e arriverà fino al 60% per le aziende più piccole (con fatturati inferiori ai 100mila euro). In base alle stime, la platea dei beneficiari sarà composta da 5,5 milioni di imprese (incluse quelle nate nel 2019 e nel 2020). La soglia massima di ristoro è stata fissata a 150mila euro.Nella misura di sostegno saranno inclusi anche 600 milioni di euro specifici per il settore “neve”, cioè quegli impianti sciistici che a causa delle misure restrittive sono stati costretti a fermare la propria attività durante il periodo invernale. Stanziato 1,5 miliardi di euro anche per esonerare dai contributi fiscali i professionisti in difficoltà a causa della pandemia. Il decreto dovrebbe contenere anche nuove misure per lo stralcio delle cartelle esattoriali. Nel decreto troveranno spazio anche il rifinanziamento della Cassa Covid per gli ammortizzatori sociali (3,3 miliardi) e le risorse per erogare i contributi agli operatori dello spettacolo (900 milioni). Circa 5 miliardi di euro saranno destinati alla voce “Sanità” e Sicurezza” che includono i fondi destinati al rafforzamento del piano vaccinale (2,8 miliardi), i 400 milioni al Commissario per l’emergenza per organizzare la logistica e il trasporto delle dosi, i 200 milioni per finanziare l’avvio della produzione di vaccini in Italia e i 350 milioni che serviranno a remunerare le farmacie che verranno coinvolte nel programma di vaccinazione.Infine, circa 2,5 miliardi andranno per le dotazioni finanziarie degli enti locali e saranno divisi tra Regioni, Province Autonome e Città Metropolitane e anche quei Comuni che hanno subito perdite determinate dal mancato introito delle tasse di soggiorno. LEGGI TUTTO

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    Debole il mercato americano. Crolla il settore bancario

    (Teleborsa) – Il listino USA scambia poco sotto la parità, con il Dow Jones che lima lo 0,67%; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità l’S&P-500, che retrocede a 3.898 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,2%); leggermente negativo l’S&P 100 (-0,5%).A pesare su Wall Street, e in particolare sul settore bancario, è la decisione della FED, che non estenderà l’allentamento temporaneo dei requisiti di capitale per le grandi banche, introdotto un anno fa per contrastare gli effetti della pandemia.Nell’S&P 500, non si salva alcun comparto. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori finanziario (-1,76%), materiali (-0,99%) e energia (-0,80%).Al top tra i giganti di Wall Street, Walgreens Boots Alliance (+1,54%) e Procter & Gamble (+0,75%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Nike, che continua la seduta con -4,10%.Affonda JP Morgan, con un ribasso del 2,99%.Crolla DOW, con una flessione del 2,84%.Vendite a piene mani su Caterpillar, che soffre un decremento del 2,59%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Facebook (+2,08%), Stericycle (+2,04%), Tractor Supply (+1,83%) e Activision Blizzard (+1,59%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Marriott International, che ottiene -3,10%.Pessima performance per Ross Stores, che registra un ribasso del 2,63%.Sessione nera per Tesla Motors, che lascia sul tappeto una perdita del 2,54%.In caduta libera Wynn Resorts, che affonda del 2,42%. LEGGI TUTTO