Marzo 2021

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    MPS, revisori PwC: sostegno MEF e scenario fusione mitigano incertezza

    (Teleborsa) – I revisori di PwC hanno inserito “richiamo d’attenzione” nella loro relazione al bilancio di MPS, con riferimento ai paragrafi in cui “gli amministratori segnalano l’esistenza di una rilevante incertezza che può far sorgere dubbi significativi” sulla continuità aziendale senza peraltro esprimere “rilievi con riferimento a tale aspetto”. “Abbiamo ritenuto che la valutazione del presupposto della continuità aziendale rappresenti un aspetto chiave della revisione contabile”, ha sottolineato PwC, elencando le “principali procedure di revisione” adottate sul punto, tra cui l’acquisizione di “evidenze relative alla cosiddetta “soluzione strutturale”, “analisi della corrispondenza” con le authority e il MEF, “colloqui con i rappresentanti” della vigilanza, della direzione e dei sindaci, “comprensione ed analisi, anche mediante discussione con la direzione” del piano strategico e del Capital Plan.Nel bilancio gli amministratori ammettono l’esistenza di una “rilevante incertezza” sul successo del rafforzamento patrimoniale da 2,5 miliardi di euro, legata alla valutazione in corso da parte della DG Comp della “viability stand alone” della banca, incertezza che “che può far sorgere dubbi significativi” sulla continuità aziendale.Questa incertezza è mitigata da una possibile “soluzione strutturale”, ovvero la fusione con un istituto più grande, e dal “pieno supporto dell’azionista di controllo” all’aumento “necessario per garantire il rispetto dei requisiti di capitale”. Queste premesse hanno portato gli amministratori della banca senese ha sostenere che il gruppo ha “la ragionevole aspettativa di continuare ad operare come un’entità in funzionamento in un futuro prevedibile e, pertanto, hanno redatto il presente bilancio utilizzando il presupposto della continuità aziendale”, sottolinea PwC. LEGGI TUTTO

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    Enel, Global Trading rinominata Global Energy & Commodity Management

    (Teleborsa) – Enel annuncia che la linea di business Global Trading è stata rinominata Global Energy and Commodity Management per riflettere i cambiamenti implementati negli ultimi anni per allinearsi al modello di business e al mix di generazione del Gruppol, incentrati su energie rinnovabili, decarbonizzazione e sostenibilità.Claudio Machetti, Responsabile della business unit, sottolinea che il nuovo nome “è il risultato del lungo viaggio che la nostra linea di business ha iniziato alcuni anni fa per rispecchiare l’evoluzione della mission del Gruppo Enel” e della “forte attenzione” a energie rinnovabili, decarbonizzazione e mercato wholesale.La forte e costante crescita della produzione da energie rinnovabili, nonché la riduzione dell’incidenza degli impianti termici sul portafoglio del Gruppo, ha prodotto un profondo cambiamento nella linea di business, che è oggi più focalizzata sui mercati dell’energia elettrica, vendita all’ingrosso, ottimizzazione e hedging della produzione piuttosto che sulle attività di approvvigionamento di combustibili. Ad esempio, dal 2014, gli acquisti di carbone del Gruppo sono diminuiti di circa il 95%, mentre l’attività di hedging è stata ampiamente diversificata, con un aumento del 150% dei volumi gestiti, portando a un robusto miglioramento della redditività nonché a un portafoglio integrato in gestione più equilibrato e resiliente.Il nuovo nome riflette poi cambiamenti strutturali derivanti dalla crescente interazione tra l’unità centrale e le varie linee di Energy Management nei paesi in cui il Gruppo opera, a causa della crescente attività sui diversi mercati locali dell’elettricità wholesale. Infine, integra il concetto di sostenibilità nell’attività propria della linea di business, come dimostra l’evoluzione della sua unità Global Fuels in Global Fuels, Logistic and Circular Management, che, facendo leva sui principi dell’economia circolare adottati dal Gruppo, punterà sulle spedizioni e la logistica, nonché sul riciclaggio creando valore dalle materie prime secondarie, dai materiali a fine vita o dai beni usati del Gruppo LEGGI TUTTO

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    ENEA: “Per Pmi diagnosi energetica strumento chiave per raggiungere obiettivi di efficienza”

    (Teleborsa) – Le probabilità di investire in efficienza aumentano di una volta e mezza nelle imprese che eseguono un audit energetico. E dal momento che la diagnosi energetica, che vede l’Italia ai primissimi posti in Europa, risulta uno strumento chiave per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica, sia a livello nazionale che europeo, sarà dunque fondamentale coinvolgere le 25 milioni di Pmi dell’Ue, che rappresentano il 99% delle imprese totali e garantiscono l’occupazione a 97 milioni di addetti. È quanto hanno evidenziato gli esperti Enea nel corso del webinar “L’Italia incontra la IEA – Efficienza energetica negli edifici”, il primo dei quattro eventi organizzati dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Organizzazioni Internazionali a Parigi, in collaborazione con Enea.”L’audit energetico, che vede l’Italia ai primissimi posti in Europa, – sottolinea Marcello Salvio, responsabile del laboratorio Enea di Efficienza energetica nei settori economici – costituisce uno strumento fondamentale per facilitare l’attuazione di misure di efficienza energetica tra le Pmi che rappresentano il vero e proprio motore dell’economia europea”. Gli esperti Enea – spiega l’Agenzia in una nota – hanno analizzato strumenti e incentivi a disposizione di Pmi e Pa per la transizione e l’efficienza energetica, a iniziare dal Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica (FNEE) che, con una dote di 185 milioni di euro, sostiene imprese, amministrazioni pubbliche ed ESCO (Energy Service Company) nella realizzazione di interventi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica. L’approfondimento ha riguardato anche strumenti di primo piano per l’incentivazione dell’efficienza energetica come le detrazioni fiscali (Ecobonus), i certificati bianchi e il conto termico.Per fornire supporto agli Stati membri e alle istituzioni europee nello sviluppo di programmi di promozione dell’efficienza energetica e della sostenibilità nelle Pmi, a partire dalle diagnosi energetiche, l’Enea coordina otto agenzie nazionali per l’energia dell’area europea impegnate nel progetto LEAP4SME. Inoltre, per favorire l’innovazione delle imprese – si legge nella nota – l’Enea ha lanciato il Knowledge Exchange Program (KEP) con partnership, percorsi di affiancamento e supporto e soluzioni su misura finalizzati al rafforzamento della crescita e della competitività. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, produzione costruzioni gennaio +0,8%

    (Teleborsa) – In espansione il mercato delle costruzioni nella zona euro a gennaio. Secondo l’Eurostat, la produzione nel settore delle costruzioni è salita dello 0,8% dopo il -1,5% registrato a dicembre (dato rivisto da -3,7%). Nell’Europa dei 27, il settore ha riportato un aumento della produzione dello 0,9% contro il -1,3% registrato il mese precedente. Rispetto ad un anno prima, la produzione subisce una caduta dell’1,9% nell’eurozona e dell’1,8% nell’UE allargata. LEGGI TUTTO

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    TIM, investitori istituzionali supportano lista CdA

    (Teleborsa) – La lista presentata dal CdA uscente per il rinnovo del board di TIM mette d’accordo gli investitori istituzionali della società di telecomunicazioni: i maggiori proxy advisor – Glass Lewis, ISS e Frontis – hanno infatti consigliato agli azionisti di votare a favore.”Raccomandiamo agli azionisti di sostenere la lista che sembra proteggere al meglio gli interessi di tutti gli azionisti – ha scritto Glass Lewis nel suo report – compresi gli investitori di minoranza”. “Il 60% dei candidati presentati dal consiglio uscente è indipendente e la lista comprende il presidente e l’amministratore delegato”, ha aggiunto. “I significativi miglioramenti apportati alla corporate governance della società, soprattutto tenendo conto dei forti conflitti tra i suoi principali azionisti negli ultimi anni – ha evidenziato invece Frontis – Un voto per la lista presentata dal consiglio può essere percepito come un premio per i miglioramenti realizzati negli ultimi anni, e uno stimolo a proseguire su questa strada e continuare a migliorare la corporate governance di TIM.Secondo ISS “a conti fatti la composizione della lista, che è il risultato di un processo strutturato e complessivamente trasparente, sembra coerente con le esigenze della società e con il board review effettuato alla fine del 2020. Almeno sulla carta, la stragrande maggioranza dei candidati è indipendente e ha esperienza rilevante e forte background professionale, in particolare in sostenibilità, trasformazione e digitalizzazione, alcune delle aree chiave del piano strategico dell’azienda”. LEGGI TUTTO

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    Modena, Palagano collegata con la fibra ultra veloce di Open Fiber

    (Teleborsa) – Palagano, comune dell’Appennino modenese, si illumina grazie alla fibra di Open Fiber, che garantirà servizi essenziali come lo smart working e la didattica a distanza. L’infrastruttura in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) coprirà oltre 1.600 case ed uffici e garantirà una velocità di navigazione fino a 1 Gigabit per secondo ed una latenza molto bassa, che evita ritardi nella trasmissione dei dati. La rete rimarrà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber, che l’ha realizzata, ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi 20 anni. Open Fiber non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attiva esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato partner.Il piano regionale per la banda ultra larga nasce dall’impegno comune di Regione Emilia Romagna, Lepida e Infratel, la società in-house del MISE concedente dei bandi pubblici (vinti da Open Fiber) per la copertura delle aree bianche del territorio.”Proseguire con il rafforzamento delle infrastrutture digitali significa anche garantire uguaglianza di diritti a tutti i cittadini”, sottolineano il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’Assessore alla Montagna, Aree interne e programmazione territoriale Barbara Lori, ricordando che “l’accesso al digitale è fondamentale per le famiglie, per i ragazzi che sono costretti alla didattica a distanza, per le imprese, per l’assistenza e la telemedicina” ed “un motore di sviluppo” nelle aree meno popolate.”Questa infrastruttura può essere la risposta che farà la differenza sulla scelta di rimanere a vivere, studiare, lavorare ed investire qua da noi a Palagano ed in tutto l’appennino”, afferma il Sindaco Fabio Braglia.A Palagano è stata realizzata una rete interamente in fibra ottica di oltre 39 chilometri, che collega alla banda ultra larga più di 1600 unità immobiliari del territorio. Grazie alla sinergia con il Comune e Lepida, oltre il 65% del piano di sviluppo è stato eseguito mediante il riutilizzo di cavidotti e infrastrutture esistenti, soprattutto aeree, fattore che ha limitato l’invasività degli interventi di posa della rete. “La sinergia con Regione e con i Comuni è fondamentale per portare a termine questo progetto molto complesso”, spiega Marco Martucci, Responsabile Network & Operations Nord Est di Open Fiber, aggiungendo “stiamo lavorando in molti comuni dell’Appennino e nella stessa provincia di Modena abbiamo già diversi comuni attivati: l’obiettivo condiviso con Regione Emilia Romagna e Infratel è chiudere tutti i cantieri entro il 2022”.Il piano #BUL nelle aree bianche dell’Emilia Romagna prosegue intanto su tutto il territorio: sono più di 120 i comuni che possono già beneficiare di connessioni ultrabroadband in modalità FTTH e, per alcune frazioni o case sparse, con la tecnologia FWA (Fixed Wireless Access), mentre ci sono lavori in corso in ulteriori 80 comuni. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, il bilancio del 2020: persi 150 miliardi di PIL, nel 2021 timidi segnali di ripresa

    (Teleborsa) – Un rapporto elaborato dall’Area Studi di Legacoop in collaborazione con Prometeia ha calcolato che nel 2020 l’economia italiana a causa della pandemia ha perso 150 miliardi di PIL – con un crollo dello stesso dell’8,9%, una percentuale doppia rispetto alla media del PIL mondiale (-4,4%) – 108 miliardi di consumi, 16 miliardi di investimenti e 78 miliardi di esportazioni.Il report “Un primo bilancio ad un anno dallo scoppio della pandemia”, ha definito quello appena trascorso come “l’anno più catastrofico in tempi di pace” per l’intero pianeta. Analizzando l’evoluzione dell’economia e dei mercati in conseguenza dell’epidemia Covid-19 in Italia, lo studio ha sottolineato come la seconda ondata della pandemia – “più grave delle attese” – abbia messo in luce una sostanziale differenza con la prima fase. “Ora le chiusure colpiscono solo le attività a più intensa interazione sociale – si legge nel rapporto – mentre lasciano operare tutte le altre: innanzitutto l’industria, le costruzioni, l’agricoltura, ma anche tanti comparti dei servizi”. Questa circostanza sta determinando effetti economici “più circoscritti”. Se ne trova testimonianza nei dati sul PIL relativi all’ultimo trimestre del 2020, dove la caduta è risultata contenuta all’1.9% rispetto al crollo del 17,8% registrato nel secondo trimestre corrispondente alla prima ondata della pandemia.”Una tendenza – sottolineano Legacoop e Prometeia – che pare destinata a dare timidi segnali di inversione nel primo trimestre del 2021, per il quale si stima una contrazione del PIL dello 0,2% rispetto al trimestre precedente”.In termini di occupazione, il rapporto segnala che a fine 2020, “nonostante le misure attivate”, gli occupati in Italia sono risultati essere 435mila in meno rispetto all’anno precedente. Le perdite maggiori si sono concentrate tra i dipendenti a termine (-412mila), i lavoratori autonomi (-141mila), i giovani (-312mila) “che non sono riusciti ad entrare nel mercato del lavoro e ai quali non e’ stato rinnovato un contratto a tempo determinato”, e le donne (-171mila) “più presenti nei settori più direttamente colpiti”. La crisi ha inoltre ampliato le differenze nelle dinamiche economiche tra le famiglie e le imprese. Per le famiglie italiane è stato stimato un reddito disponibile in calo complessivamente di 30 miliardi a fronte di risparmi cresciuti “come mai in passato” (131 miliardi, erano stati 71 nel 2019) e una propensione media al risparmio quasi raddoppiata (dall’8,2% del 2019 al 15,6% del 2020). Una differenza analoga è stata registrata anche tra le imprese. Il rapporto ha infatti segnalato il fenomeno secondo il quale – per motivi precauzionali e legati all’incertezza delle prospettive – le aziende abbiano aumentato il ricorso a prestiti, tenendo però i fondi acquisiti sui conti correnti. “Il quadro relativo a prestiti e depositi delle società non finanziarie evidenzia come, nel corso del 2020, al flusso dei prestiti (pari a 68 miliardi) corrisponda un aumento anche superiore dell’ammontare dei depositi (83 miliardi), mentre nel 2019 il flusso dei prestiti era negativo per 10,3 miliardi e i depositi assommavano a 32,5 miliardi”. “In tempo di bilanci, abbiamo voluto fare un bilancio complessivo e realistico dell’incredibile anno che abbiamo vissuto – ha commentato Mauro Lusetti, presidente di Legacoop – da questa valutazione escono confermati nelle giuste proporzioni molti degli aspetti di questa crisi”. “Dobbiamo però vedere il bicchiere mezzo pieno – ha aggiunto Lusetti – che non significa sperare nella fortuna, ma prendere atto del fatto che dopo un anno, e con un bilancio in mano, abbiamo dei punti di riferimento importanti, e la ‘grande incertezza’ che abbiamo più volte denunciato non deve più farci paura. Questa inedita crisi ha reso evidente l’obbligo di ridurre le diseguaglianze e modernizzare il paese”. LEGGI TUTTO

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    Atlantia, CdA non sostituisce Sabrina Benetton. Decide assemblea

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Atlantia, a seguito delle dimissioni rassegnate il 13 marzo dalla consigliera Sabrina Benetton, “ha ritenuto di non procedere all’integrazione del consiglio mediante cooptazione in vista dell’assemblea degli azionisti che si terrà il 28 aprile 2021”. Lo si legge nella nota diffusa dopo il board, che ha anche prorogato al 27 marzo il termine per la revisione dell’offerta per ASPI. “Il consiglio ha quindi deliberato di integrare l’ordine del giorno della suddetta assemblea con l’inserimento del punto relativo alla nomina di un componente del consiglio di amministrazione. L’avviso di convocazione e la documentazione relativa agli argomenti all’ordine del giorno dell’Assemblea – viene precisato – saranno pubblicati nei termini e con le modalità previste dalla legge”. LEGGI TUTTO