Marzo 2021

Monthly Archives

More stories

  • in

    Programmazione, promozione e sicurezza: turismo prepara ripartenza

    (Teleborsa) – “Abbiamo un obiettivo che è la stagione turistica 2021”. Lo ha detto, durante l’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati sulle linee programmatiche del ministero, il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, indicando questo come uno dei punti principali del proprio impegno. “Il primo tema – ha aggiunto il ministro – è la sicurezza, siamo ancora in un periodo difficile. Esistono già ora protocolli che rendono possibile fare turismo in Italia, è un messaggio di fiducia che possiamo dare. Il secondo punto è che per forza di cose dopo Pasqua le cose andranno migliorando, vogliamo usare questo periodo per affinare i protocolli. Con i ministeri dei Trasporti e della Salute ci stiamo confrontando anche sui temi della mobilità per i turisti. Abbiamo avuto incontri a livello europeo sul tema del Green Pass, la discussione procede ed è seguita direttamente dalla Presidenza del Consiglio, e pensiamo che avremo degli sviluppi nel corso del mese”. Servono “diversi livelli d’intervento” per risolvere l’emergenza del settore turistico, “molto molto colpito dalla crisi”. In generale – ha spiegato il Ministro – non si vogliono fare promesse vane, ma dichiarare le cose quando sono realmente fatte. Per prima cosa abbiamo cercato di capire la situazione attuale e abbiamo trovato tante risorse che devono ancora essere distribuite, per diversi motivi. Il nostro obiettivo è distribuirle il più velocemente ed equamente possibile. Oltre a queste risorse ci sono altre risorse come i fondi europei a bilancio, che sono fondi regionali, ma con le regioni volgiamo aprire un tavolo per rendere questa spesa il più efficace possibile”.”L’obiettivo generale – prosegue Garavaglia – è di rafforzare la capacità produttiva dell’industria del turismo italiano, che sarà la prima a ripartire quando sarà possibile. Il nostro obiettivo ora è tenere in vita questa industria in attesa della ripartenza con interventi finanziari a debito e garanzia dell’accesso al credito. Secondo obiettivo è riqualificare l’offerta, ampliandola e portandola verso l’ottenimento del miglior valore aggiunto possibile e infine vogliamo agire in una maniera coordinata su tutti i settori del turismo. Ci interessa ragionare anche in orizzontale sulle diverse tipologie di turismi e sulle loro funzioni: ricettività, mobilità, servizi alla persona. Vogliamo ragionare in un’ottica d’insieme”.Per il Ministro è necessario “rafforzare la promozione del brand Italia. Non basta dire che siamo il Paese piu’ bello del mondo, ma bisogna fare che poi la gente poi venga in Italia”. “Per esempio – ha detto – dobbiamo iniziare a lavorare adesso per le Olimpiadi del 2026, con una serie di eventi che già da quest’anno coinvolgeranno tutti i comuni del sistema Paese, stesso dicasi per il Giubileo del 2025”.Il Ministro poi ha sottolineato la necessità di una “rivoluzione digitale. Qui abbiamo un’opportunità enorme – ha detto – il turismo in digitale vale già il 50% del totale, occorre valorizzare la filiera e quello che vogliamo fare è realizzare un ecosistema digitale che diventi soggetto aggregatore di quello che ci sarà a tutti i livelli. Il ministero si offre di essere il soggetto che aggrega tutti i portali e tutte le risorse digitali esistenti per il turismo”.Altro aspetto programmatico del nuovo ministero del Turismo è quello di superare la frammentazione. “L’istituzione del dicastero – ha aggiunto il Ministro – ha superato la frammentazione orizzontale delle competenze su diversi ministeri con un unico snodo di coordinamento. L’altra frammentazione l’abbiamo in verticale, nel rapporto con le regioni. Ci siamo sentiti con la Conferenza delle regioni e con i presidenti dei Consigli regionali e ci siamo trovati d’accordo sui punti chiave: come detto, il digitale e la promozione unitaria del brand Italia. Il fatto he ci sia da subito una collaborazione con il sistema regionale ci permette di superare una storica frammentazione”. LEGGI TUTTO

  • in

    Iren, aggiornamento sull'acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – Iren, facendo seguito a quanto comunicato il 20 novembre 2020 in merito all’avvio del programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall’Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2020, ha reso noto di aver acquistato dall’8 al 12 marzo 2021, complessivamente 58.036 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 2,0668 euro, per un controvalore complessivo di 119.948,80 euro.Al 12 marzo, l’utility emiliana detiene 17.855.645 azioni proprie, pari all’1,3725% del capitale sociale.Intanto, sul listino milanese, Iren allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 2,164 euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Immobiliare, cala la fiducia dei costruttori USA a marzo

    (Teleborsa) – Scende ancora, anche se solo marginalmente, la fiducia del settore immobiliare USA, sintetizzata dall’indice NAHB. A marzo il dato si è attestato a 82 punti, dagli 84 del mese precedente e rispetto agli 83 del consensus.L’indicatore, elaborato dalla National Association of Home Builders (NAHB), rappresenta un quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell’arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo.”Sebbene i costruttori continuino a vedere un forte flusso di acquirenti, i recenti aumenti dei costi dei materiali e dei tempi di consegna, in particolare per il legname, hanno fatto diminuire il sentimento dei costruttori questo mese”, ha affermato il presidente di NAHB, Chuck Fowke. Hanno inciso anche i tassi di interesse in aumento.Per quanto riguarda le singole componenti dell’indice, quello sulle vendite attuali è sceso di tre punti a 87, quello relativo alle vendite dei prossimi sei mesi è aumentato di tre punti a 83, mentre quello rappresentativo del traffico dei possibili acquirenti è rimasto stabile a 72.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Sanlorenzo, CdA approva conti 2020. Dividendo di 0,30 euro

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Sanlorenzo, importante player mondiale della nautica di lusso e quotato a Piazza Affari, ha approvato il bilancio 2020, confermando i dati preliminari diffusi il 23 febbraio. I ricavi sono rimasti stabili a 457,7 milioni di euro, mentre il risultato netto di gruppo è stato pari a 34,5 milioni di euro, in crescita del 27,7% rispetto a 27 milioni del 2019.Il CdA ha proposto un dividendo di 0,30 euro per azione, pari al 30% del risultato netto di gruppo, in linea con la politica di distribuzione dei dividendi approvata a fine 2019.”Gli ingenti investimenti degli ultimi anni, destinati a nuova capacità produttiva e sviluppo delle gamme, anche in nuovi segmenti, stanno progressivamente portando i benefici attesi – ha commentato Massimo Perotti, presidente e CEO della società – e il positivo avvio del 2021, in particolare per la raccolta ordini, ne è evidente conferma”.L’outlook per il 2021 è “positivo”, sottolinea la società, supportato da un backlog pari a 527,6 milioni di euro, in crescita di 118,8 milioni di euro rispetto a 408,8 milioni al 31 dicembre 2020. “Ulteriore impulso all’andamento dell’anno in corso è atteso dal lancio di cinque nuovi modelli nel 2021, che hanno già riscontrato un notevole consenso e hanno contribuito alla raccolta ordini ancor prima della presentazione”, ha evidenziato Sanlorenzo. LEGGI TUTTO

  • in

    ABI, sofferenze sotto quota 20 miliardi. A febbraio aumentano prestiti a famiglie e imprese

    (Teleborsa) – Aumentano a febbraio 2021 i prestiti a imprese e famiglie. La crescita, pari al 5,1% rispetto a un anno fa, è calcolata sulla base dei dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie. Nel primo mese dell’anno i prestiti alle imprese avevano registrato un aumento del 7,2% su base annua mentre l’incremento di quelli alle famiglie era stato del 2,2%. Questa la dinamica dei prestiti bancari che emerge dal rapporto Abi su Economia e Mercati Finanziari-Creditizi di marzo 2021.A febbraio 2021 – rileva l’Abi – i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici. Nel dettaglio il tasso medio sul totale dei prestiti e` sceso al 2,24% (2,26% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,30% (1,27% a gennaio 2021, 5,72% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese e` l’1,10% (1,18% il mese precedente; 5,48% a fine 2007). Sul fronte della qualità del credito le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti gia` effettuati dalle banche con proprie risorse) a gennaio 2021 scendono sotto i 20 miliardi e sono pari a 19,9 miliardi di euro (livello minimo da giugno 2009), in riduzione rispetto ai 20,9 miliardi di dicembre 2020 e ai 26,3 miliardi di gennaio 2020 (-6,5 miliardi pari a -24,6%) e ai 33,5 miliardi di gennaio 2019 (-13,7 miliardi pari a -40,7%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di circa 69 miliardi (pari a -77,6%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto all’1,14% a gennaio 2021, livello minimo da giugno 2009, (era 1,21% a dicembre 2020, 1,55% a gennaio 2020, 1,93% a gennaio 2019 e 4,89% a novembre 2015). Sempre a febbraio 2021 nel nostro Paese la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +7,6% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, nello stesso mese, di oltre 161 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +10,2% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioe` tramite obbligazioni, e` scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 22 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -9,4%). Nello stesso mese il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e societa` non finanziarie) e` in Italia lo 0,48%, (0,48% anche nel mese precedente) ad effetto: del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,32% (0,32% anche nel mese precedente); del tasso sui PCT, che si colloca allo 0,93% (0,81% il mese precedente); del rendimento delle obbligazioni in essere, 1,87% (1,84% a gennaio 2021. Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e societa` non finanziarie – si legge nel documento – rimane in Italia su livelli particolarmente infimi, a febbraio 2021 risulta di 176 punti base (178 punti base nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007). LEGGI TUTTO

  • in

    USA, produzione industriale in calo a febbraio per anomalo clima invernale

    (Teleborsa) – Rallenta la produzione industriale negli Stati Uniti a febbraio, principalmente per effetto del maltempo che ha interessato gli Stati del Sud. Il dato ha registrato un calo mensile del 2,2% dopo il +1,1% del mese precedente (dato rivisto da +0,9%), secondo i dati della Federal Reserve. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che indicavano un aumento dello 0,3%. Su base annua si registra ancora una flessione del -4,2% (-1,8% il dato precedente).”Il rigido clima invernale nella regione centro-meridionale del Paese a metà febbraio spiega la maggior parte del calo della produzione – ha sottolineato la stessa Federal Reserve – In particolare, alcune raffinerie di petrolio, impianti petrolchimici e impianti di resina plastica hanno subito danni a causa del congelamento e sono rimasti offline per il resto del mese”.La produzione manifatturiera registra una diminuzione del 3,1%, superiore alle stime di consensus (-0,1%), dopo il +1,2% di gennaio. Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è calata al 73,8% dal 75,5% precedente, al di sotto del consensus (75,5%). LEGGI TUTTO

  • in

    Stabile la Borsa di New York. Spicca il Nasdaq

    (Teleborsa) – A Wall Street, il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 32.907 punti; sulla stessa linea, resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 3.974 punti. In denaro il Nasdaq 100 (+0,84%); con analoga direzione, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,23%).Un calo maggiore del previsto delle vendite al dettaglio a febbraio, ha raffreddato l’entusiasmo degli investitori verso i titoli ciclici, mentre quelli tecnologici sono in rialzo. Occhi puntati anche sulla riunione del Federal Open Market Committee (principale organismo della Federal Reserve statunitense), in programma oggi e domani.Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti telecomunicazioni (+0,89%) e informatica (+0,84%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti energia (-2,25%) e finanziario (-0,89%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Apple (+1,27%), Microsoft (+0,85%), Merck (+0,64%) e Intel (+0,63%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Chevron, che prosegue le contrattazioni a -2,03%.Sotto pressione Exxon Mobil, che accusa un calo dell’1,95%.Scivola Boeing, con un netto svantaggio dell’1,95%.In rosso Goldman Sachs, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,47%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Moderna (+5,44%), Micron Technology (+4,93%), Applied Materials (+3,01%) e Twenty-First Century Fox (+2,94%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tripadvisor, che prosegue le contrattazioni a -3,96%.In apnea American Airlines, che arretra del 2,30%.Tonfo di Bed Bath & Beyond, che mostra una caduta del 2,15%.Spicca la prestazione negativa di Tesla Motors, che scende dell’1,46%. LEGGI TUTTO

  • in

    Visione d'insieme e strategia comune: piano per rilanciare il Sud

    (Teleborsa) – “Occorre una visione d’insieme tra tutti gli strumenti in campo, serve coerenza strategica tra i diversi livelli di programmazione e di attuazione degli interventi, così come occorre sinergia e pieno coordinamento tra tutti gli attori in campo. Stato, Regioni, Comuni ed altri enti territoriali non possono operare come compartimenti stagni, ognuno geloso delle proprie risorse, e forse del proprio racconto, ma sentirsi parte di una strategia unitaria e comune”. Lo ha detto la ministra per il Sud Mara Carfagna intervenendo a un’audizione nelle Commissioni Bilancio e Politiche europee di Camera e Senato. “E’ quello che rivendichiamo in Europa, dobbiamo esserne anzitutto capaci a livello nazionale”, ha aggiunto. “Con questo spirito, ho inaugurato il mio ministero incontrando uno ad uno i presidenti di tutte le Regioni meridionali, così come l’Anci e le parti sociali. Questo dialogo culminerà i prossimi 23 e 24 marzo in una due giorni di ascolto e confronto, una vera e propria Consulta Pubblica sul futuro del Mezzogiorno, aperta ai contributi di tutti i cittadini, le istituzioni pubbliche e private, gli attori sociali e alcune delle voci più autorevoli del dibattito sul Sud”. “Entro il 2023 il nostro Paese – ha proseguito – dovrà attuare 13,5 miliardi di interventi finanziati con REACT-EU, di cui oltre 8 relativi al Mezzogiorno. Entro il 2026 dovranno essere spesi 191,5 miliardi di interventi previsti nel PNRR. Entro il 2029 andranno spesi gli oltre 80 miliardi previsti per i Programmi europei per la coesione 2021-2027, mentre la programmazione dei 73 miliardi del Fondo per lo sviluppo e la coesione (nella formula “80 Sud, 20 resto del Paese”), si estende fino al 2032″. “Per il meridione, questo significa – escluso il PNRR, su cui tornerò – circa 100 miliardi di risorse disponibili – ha detto ancora Carfagna – su un orizzonte temporale di pochi anni. Programmarli è un impegno gravoso, saperli investire e spendere sarà una vera e propria responsabilità storica che le istituzioni si assumono nei confronti del Paese e soprattutto delle generazioni future.”Quindi, un “invito pressante che rivolgo al Parlamento è il seguente: nella piena libertà e sovranità delle decisioni parlamentari, è utile che le risorse del FSC (Fondo sviluppo e Corsione) non siano più usate – come sovente accaduto in passato – come una specie di bancomat o di bottino cui attingere per la copertura di spese altrimenti difficili da finanziare. Distoglierle dal loro obiettivo in modo estemporaneo è sempre legittimo, se fatto dal Parlamento, ma non è lungimirante”.La Ministra ha poi annunciato che “Nell’ottica di incidere con azioni mirate e rapide sui fattori che ostacolano lo sviluppo e che dunque inciderebbero negativamente sui risultati del PNRR, abbiamo avviato una sinergia di azioni e risorse con la Ministra della Giustizia, con riguardo al tema di gravissimo impatto, in particolare al Sud, della lentezza dei processi”. “Lo scopo – ha aggiunto – è diffondere nel meridione le buone prassi organizzative, già sperimentate in uffici giudiziari del Nord e attuare politiche di coesione sul territorio attraverso gli uffici di prossimità, finanziati dal Pon Governance”. LEGGI TUTTO