Marzo 2021

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    Covid, Governo valuta nuova stretta. Decisioni su misure venerdì dopo ulteriori dati

    (Teleborsa) – Nessuna decisione definitiva dopo la riunione di oggi a Palazzo Chigi della cabina di regia tra governo e Comitato tecnico scientifico, che nel suo ultimo parere ha consigliato l’adozione di misure più severe, con tutta l’Italia in zona rossa nei fine settimana. Al termine dell’incontro, durato un’ora e mezza, si sarebbe deciso di rimandare l’adozione di qualsiasi provvedimento a venerdì, dopo l’analisi dei nuovi dati sulla diffusione del contagio. Domani alle 10 è prevista poi l’interlocuzione del governo con le regioni e gli enti locali. La parola finale spetterà dopodomani al Consiglio dei ministri.”Ma se i dati sono questi è veramente difficile non prendere subito misure più severe, anche tenendo conto del fatto che ancora non siamo al picco”, spiega un ministro presente all’incontro. Del resto, nel frattempo, a livello locale molti amministratori sono già corsi ai ripari e si sono portati avanti. La Campania da domani chiude aree lungomare, parchi, e mercati; a Firenze nel week end saranno vietati la vendita di alcolici e gli assembramenti e un’ordinanza simile sarà operativa anche a Bari. Anche per questo, domani alle 14.30 la ministra Maria Stella Gelmini ha convocato la Conferenza Unificata Stato-Regioni, in cui è prevista un’informativa del ministro della Salute sul Piano vaccini e sulle misure per fronteggiare l’emergenza. Anche il parere delle Regioni, poi, sarà alla base della decisione di Draghi e del governo.Con il bollettino di oggi che segna 22.409 casi e 332 vittime l’orientamento sembra quello di arrivare a criteri automatici per il passaggio di una regione in zona rossa e a norme più rigide nei week end a livello nazionale. LEGGI TUTTO

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    Assegno unico figli, Parlamento accelera. Obiettivo attuazione entro il primo luglio

    (Teleborsa) – Con l’approvazione all’unanimità, da parte della commissione Lavoro del Senato, del ddl di delega su “riordino, semplificazione e potenziamento delle misure a sostegno dei figli a carico delle famiglie italiane”, il Parlamento sblocca l’assegno unico e universale.”Si tratta di uno snodo importante – ha affermato in una nota la presidente della commissione Lavoro del Senato Susy Matrisciano (M5s) – nell’iter per l’approvazione della legge, che introduce un intervento atteso da tempo. Ringrazio i commissari per l’impegno. Attraverso questa misura, elaborata dal governo Conte II, le famiglie italiane potranno beneficiare di un importante sostegno economico, oggi più che mai fondamentale, che può incentivare il lavoro delle donne e sostenere la natalità nel nostro Paese”.Il provvedimento, come ha spiegato il relatore Mauro Laus (Pd), verrà calendarizzato per il voto dell’Aula nel più breve tempo possibile, alla prima riunione utile della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Poiché il testo non è stato modificato rispetto a quello giunto dalla Camera, “proprio per consentire di accelerare il percorso” nei tempi previsti, il voto del Senato sarà quello definitivo e consegnerà al governo la palla per la stesura dei decreti delegati su cui la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti (Iv), stava già lavorando. “L’approvazione oggi in commissione con voto unanime e senza modifiche rispetto al testo licenziato all’unanimità alla Camera, segna un altro importante passo avanti. Ora dobbiamo andare avanti con urgenza, per giungere a una veloce e definitiva approvazione in Aula”, ha sottolineato Laus spiegando che gli emendamenti che erano stati presentati prima che arrivasse il governo Draghi da Fi e Lega sono stati ritirati. “Una volta che il testo sarà diventato legge – ha aggiunto Laus – sarà importante e urgente approvare i successivi decreti attuativi, fondamentali per riordinare, semplificare e potenziare le misure previste”.La misura è già finanziata con 3 miliardi su quest’anno e tra i 5 e i 6 miliardi dal prossimo. Il ddl delega era stato approvato da Montecitorio, sempre all’unanimità, a giugno del 2020 e trasmesso al Senato circa otto mesi fa, cioè a luglio scorso, poi si era arenato. Oggi l’accelerazione che potrebbe davvero consentire di centrare l’obiettivo dell’attuazione entro il primo luglio. La legge delega prevede che le famiglie potranno beneficiare di un contributo mensile o un credito d’imposta per ciascun figlio fino ai 21 anni di età. L’assegno andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti ed autonomi. Il Mef è al lavoro sulle quantificazioni dell’assegno che potrebbe aggirarsi attorno ai 200 euro mensili, a seconda dell’Isee del nucleo familiare.(Foto: CC-BY-2.0) LEGGI TUTTO

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    USA, via libera definitivo Camera a piano da 1.900 miliardi

    (Teleborsa) – Ok definitivo della Camera al piano di stimoli Covid da 1900 miliardi di dollari, voluto dall’amministrazione Biden.Il programma che prevede consistenti aiuti per famiglie, imprese, lavoratori, riapertura scuole e campagna vaccinale, ha incassato 220 voti a favore. Si tratta di uno dei più grandi pacchetti di aiuti della storia americana, che si aggiunge ad altri due approvati precedentemente per combattere gli effetti della pandemia.”Questa misura attacca l’ineguaglianza e la povertà in modi che non vedevamo da una generazione”, aveva detto ieri il rappresentante Dem Jim McGovern, che presiede la Commissione per il Regolamento della Camera.(Foto: Maklay62 / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    General Electric in rosso, cede attività leasing aerei ad AerCap

    (Teleborsa) – Aggressivo ribasso per General Electric, che passa di mano in perdita del 5,18%.La conglomerata ha raggiunto un accordo per la vendita delle attività di leasing di aerei a AerCap Holdings. L’operazione è valutata oltre 30 miliardi dollari e comprende 24 miliardi di dollari in contanti, una quota di circa il 46% nella società che nascerà dall’integrazione. Il closing è atteso nel quarto trimestre di quest’anno.Il confronto del titolo con l’S&P 100, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa della multinazionale statunitense attiva nei settori della tecnologia e dei servizi rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Allo stato attuale lo scenario di breve di General Electric rileva una decisa salita con obiettivo individuato a 13,7 USD. In caso di momentanea correzione fisiologica il target più immediato è visto a quota 12,88. Le attese sono tuttavia per un innalzamento della curva fino al top 14,52. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Gros-Pietro: “In Italia impossibile altre M&A. Serve unione mercati in UE”

    (Teleborsa) – “In Italia è impossibile effettuare altre operazioni di M&A perché abbiamo raggiunto i limiti concessi dall’antitrust, tanto che abbiamo dovuto cedere parte delle filiali di Ubi”. È quanto ha affermato il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro in un’intervista a SkyTg24. “Servirebbero delle fusioni cross border – ha aggiunto – ma in questo momento non sono appetibili perché c’è troppa differenza di regolamentazioni e non c’è il mercato unico dei capitali”.Per agevolare grandi operazioni di M&A tra banche in Europa, per Gros-Pietro, servono, dunque parità dei regolamentazioni e occorre accelerare sulla Capital Markets Union. “Senza la Capital Markets Union – ha spiegato – non si riusciranno a fare delle grandi operazioni cross border, perché le grandi operazioni vanno sottoposte alle assemblee degli azionisti e le assemblee degli azionisti devono vedere che ci sia un vantaggio nel fare l’operazione. Ma questo vantaggio non si trova se non si costruiscono sinergie, dal momento che il vantaggio deve essere per tutti e due i partecipanti alla fusione e le sinergie nascono quando c’è una certa omogeneità delle condizioni regolamentari”. La Capital Markets Union – ha proseguito il presidente di Intesa Sanpaolo –, “è un obiettivo che deve essere raggiunto perché altrimenti non riusciremo a competere con sistemi bancari come quelli di Usa e Cina e questo condannerebbe a un sottosviluppo l’area economica europea”.Per Gros-Pietro l’Europa, e non solo l’Italia, deve rivedere il suo sistema bancario. “Un sistema che, – ha sottolineato – se confrontato con altri sistemi economici, appare sottodimensionato. Tra le prime venti banche globali per totale attivi vediamo che cinque sono cinesi, quattro americane, quattro giapponesi e poi arrivano anche le europee. Questo significa che, come Europa, siamo deboli dal punto di vista della finanza. Se noi pensiamo di avere la missione di aiutare l’economia circolare allora abbiamo bisogno di un sistema finanziario forte”.Commentando le stime Ocse che per l’Italia prevedono nel 2021 una crescita economica superiore a quella della media Ue, battendo anche la Germania, il presidente di Intesa Sanpaolo ha evidenziato come l’Italia abbia una “migliore capacità di rimbalzo. C’è una resilienza della nostra manifattura – ha aggiunto – e l’anno scorso nelle esportazioni abbiamo fatto meglio della Germania”.In merito alla crisi attuale Gros-Pietro ha sottolineato come sia “molto diversa” dalle precedenti, perché non ha origine dall’economia o dalla finanza: “per decreto – ha affermato – molte imprese sono state obbligate a chiudere. Quindi appena la crisi epidemiologica finirà ci sarà un rimbalzo, del resto l’economia italiana ha sempre dimostrato di essere più veloce a rialzarsi”. In merito a eventuali drastici lockdown per contenere i contagi e accelerare sulla campagna di vaccinazione per poi ripartire Gros-Pietro ha affermato che “certamente l’economia italiana soffre molto le chiusure e le riaperture. E quindi se fosse possibile una soluzione drastica ma definitiva sarebbe augurabile. Ma non sono certo in grado di dire – ha proseguito – se una soluzione drastica porterebbe ad una soluzione definitiva del problema. Una chiusura completa non c’è mai stata. Ad esempio i servizi bancari hanno continuato sempre a funzionare. Noi abbiamo avuto fino ad 80mila persone in lavoro da remoto e le filiali sono rimaste sempre aperte”.In tale scenario per il presidente di Intesa Sanpaolo le aziende dispongono di una potenza di fuoco per fare investimenti. “Ci sono dei settori come molti dei servizi che hanno sofferto di più. Nel complesso – ha affermato Gros-Pietro gli aiuti sono stati importanti. Il sistema bancario ha concesso 300 miliardi di moratorie e di questi 145 fanno riferimento alle garanzie del fondo delle piccole e medie imprese. Le imprese stesse hanno messo fieno in cascina. L’anno scorso sono affluiti al sistema imprenditoriale 63 miliardi netti dalle banche. Hanno avuto 63 miliardi nuovi ma i depositi presso le banche sono aumentati di 88 miliardi. Nel complesso le imprese non hanno speso tutti i soldi che hanno ricevuto a credito ma hanno addirittura accantonato. Quindi hanno una potenza di fuoco non appena ci saranno le condizioni per fare investimenti”. LEGGI TUTTO

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    Sindacati trasporto: una flotta di 100 aerei per la nuova ITA

    (Teleborsa) – I sindacati dei trasporti chiedono espressamente che la nuova ITA disponga di una flotta di almeno cento aereo, numero considerato adeguato ad affrontare la sfida del mercato del trasporto aereo una volta avviata la ripartenza post pandemia, e gestisca in proprio sia la manutenzione che le attività di handling.Tale richiesta è stata esposta nel corso del confronto che i rappresentanti sindacali hanno tenuto con i tre commissari di Alitalia: Daniele Santosuosso, Gabriele Fava e Giuseppe Leogrande. A farsene portavoce, dopo l’incontro, è stato il segretario nazionale Uiltrasporti, Ivan Viglietti, il quale ha chiesto garanzie nella erogazione degli stipendi e invitato ad accelerare la fase di transizione tra la compagnia aerea in amministrazione straordinaria e la newco ITA, ma soprattutto a costruire un futuro di certezze per gli 11mila dipendenti Alitalia, senza dimenticare i 30mila dell’indotto. LEGGI TUTTO

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    Inflazione USA sotto controllo. Wall Street festeggia

    (Teleborsa) – Giornata di guadagni per la Borsa di New York dopo che il dato sull’inflazione ha smorzato i timori su una imminente eventuale impennata dei prezzi negli USA. Paure che i mercati hanno scontato nelle ultime sessioni a causa del forte rialzo, da inizio anno, dei tassi sui Treasuries.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones mostra una plusvalenza dell’1,33%; sulla stessa linea, giornata di guadagni per l’S&P-500, che continua la giornata a 3.903 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,01%); poco sopra la parità l’S&P 100 (+0,67%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori finanziario (+1,73%), materiali (+1,71%) e energia (+1,57%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Boeing (+4,73%), Walgreens Boots Alliance (+3,81%), Goldman Sachs (+2,65%) e Wal-Mart (+2,37%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Apple, che continua la seduta con -0,88%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Discovery (+4,38%), NetApp (+3,95%), Tractor Supply (+3,87%) e Discovery (+3,60%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Bed Bath & Beyond, che ottiene -5,51%.In caduta libera Baidu, che affonda del 5,13%.Pesante Lam Research, che segna una discesa di ben -3,68 punti percentuali.Seduta drammatica per Western Digital, che crolla del 3,09%. LEGGI TUTTO

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    Banca Carige, CdA approva bilancio 2020

    (Teleborsa) – Banca Carige ha realizzato perdite nette per 251,6 milioni di euro nell’esercizio 2020, il risultato definitivo è superiore ai -185,3 milioni dei dati preliminari diffusi a fine febbraio.Confermato il risultato ante imposte, in rosso per 161,1 milioni, il CdA ha valutato in 66,3 milioni di euro le imposte differite non ascrivibili in bilanci, a seguito della valutazione sulle probabilità di recupero nel tempo delle attività’ fiscali differite (DTA – Deferred Tax Assets) e ha così rivisto il risultato netto definitivo.Al 31 dicembre 2020, a livello consolidato, il complesso delle DTA iscritte a bilancio ammonta quindi a 827 milioni mentre le DTA fuori bilancio salgono a 491 milioni.Il CdA ha deliberato “in via meramente prudenziale” di sottoporre all’assemblea straordinaria degli azionisti, da tenersi in concomitanza con l’Assemblea ordinaria del 20 aprile 2021, “una proposta di riduzione facoltativa del capitale sociale a copertura delle perdite portate a nuovo, previo utilizzo delle riserve disponibili a tal fine. La prospettata riduzione del capitale non ha alcun effetto sui coefficienti di vigilanza della banca”. LEGGI TUTTO