Marzo 2021

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    Stellantis conferma di avere interrotto progetto per ritorno Peugeot negli USA

    (Teleborsa) – Dopo voci che si rincorrevano da settimane, Stellantis ha confermato di aver abbandonato il piano per riportare il marchio Peugeot negli USA, un mercato da dove manca da diversi anni. Il costruttore nato dalla fusione di FCA e PSA ha detto che si concentrerà invece sui pick-up RAM e Jeep, veicoli con ampi margini di guadagno, e altri marchi come Dodge, Chrysler e Alfa Romeo.La notizia non è una sorpresa per gli analisti e gli esperti del settore, i quali si aspettavano che Stellantis si sarebbe concentrata sui modelli più redditizi di FCA sul mercato statunitense.Qualche giorno fa Larry Dominique, numero uno di Peugeot in Nord America e incaricato di pianificare il ritorno del marchio sul mercato statunitense, è stato nominato Senior Vice President e Head di Alfa Romeo North America. LEGGI TUTTO

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    Vaccino, da ABI e sindacati appello a tenere in considerazione servizi bancari

    (Teleborsa) – “Nella realizzazione del piano per la somministrazione dei vaccini, ferma naturalmente la priorità per le persone più fragili e quelle impegnate in prima linea nella lotta contro la pandemia, sia tenuto in particolare considerazione il personale impegnato nell’erogazione dei servizi bancari, in quanto inclusi tra quelli pubblici essenziali ai sensi della legge n. 146 del 1990″. Questo l’appello contenuto nella lettera inviata oggi da Abi e Organizzazioni sindacali (Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin) al presidente del Consiglio, al governatore della Banca d’Italia, al commissario Straordinario per l’emergenza epidemiologica Covid-19, e ai ministri dell’Economia e delle Finanze, della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali.”I DPCM che si sono succeduti fin dall’inizio dell’emergenza pandemica (da ultimo il 2 marzo 2021, art. 29) – sottolineano Abi e sindacati in una nota – hanno sempre previsto, anche nelle fasi più acute, che fossero garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari e assicurativi, in considerazione del loro ruolo di sostegno all’economia, alle famiglie e alle imprese. La garanzia di tali servizi è stata possibile anche grazie al forte e costante impegno di Abi e delle Organizzazioni sindacali di settore che hanno condiviso, in specifici Protocolli di settore, misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19, aggiornandone costantemente i contenuti (da ultimo il 21 dicembre 2020), e allo straordinario impegno e senso di responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori che lavorano in banca”. LEGGI TUTTO

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    Vodafone punta a quotazione da 15 miliardi per la controllata Vantage

    (Teleborsa) – Vodafone Group punta a una capitalizzazione di 14,7 miliardi di euro per la controllata Vantage Towers, la quale si quoterà la settimana prossima (il 18 marzo) alla Borsa di Francoforte. La società di telecomunicazioni ha fissato oggi la fascia di prezzo per l’IPO a 22,50-29 euro per azione. Ciò potrebbe portare nelle casse di Vodafone fino a 2,8 miliardi di euro, che la società britannica ha annunciato userà per ripagare il proprio debito.Due fondi di investimento, Digital Colony e RRJ, hanno già concordato di acquistare rispettivamente 500 milioni di euro e 450 milioni di euro di azioni nell’offerta. Intanto è positiva la seduta di Vodafone a Londra, dove scambia a 128,8, in rialzo del 2,14%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 130,3 e successiva a 134,4. Supporto a 126,2.Vantage, con le sue 82 mila torri in 10 mercati, sarà un concorrente diretto della spagnola Cellnex per la leadership nel mercato europeo, che negli ultimi mesi ha visto diverse operazioni di consolidamento e di operatori che si sono detti pronti a ulteriori fusioni.Queste operazioni sono anche trainate dalla richiesta di maggiore capacità delle torri, che saranno l’infrastruttura chiave per l’adozione su larga scala del 5G. Inoltre, per gli investitori, società come Vantage possono portare a rendimenti interessanti, in quanto di solito stipulano contratti a lungo termine e legati all’inflazione con gli operatori mobili. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei positivi, Milano inclusa

    (Teleborsa) – Acquisti diffusi sui listini azionari europei, con il FTSE MIB che mette a segno la stessa performance positiva del Vecchio Continente. Un aiuto arriva dai future sugli indici a stelle e strisce che, positivi, anticipano una partenza tonica per la borsa di Wall Street, più tardi. L’entusiasmo degli operatori punta su un’accelerazione della campagna vaccinale e di riflesso della crescita economica, ma sullo sfondo restano i timori per i possibili effetti su tassi e inflazione, specialmente negli USA.Sul mercato valutario, leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,19. Seduta positiva per l’oro, che sta portando a casa un guadagno dell’1,44%. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno dell’1,14%.Lieve calo dello spread, che scende a +102 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta allo 0,69%.Tra le principali Borse europee guadagno moderato per Francoforte, che avanza dello 0,33%, bilancio decisamente positivo per Londra, che vanta un progresso dello 0,71%. Piccoli passi in avanti per Parigi, che segna un incremento marginale dello 0,32%. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 23.783 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share fa un piccolo salto in avanti dello 0,63%, portandosi a 25.864 punti.Apprezzabile rialzo a Milano per i comparti media (+2,66%), viaggi e intrattenimento (+1,82%) e utility (+1,66%).In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti bancario (-1,01%), immobiliare (-1,00%) e materie prime (-0,65%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Amplifon (+3,59%), Inwit (+3,35%), Leonardo (+2,87%) e Prysmian (+2,80%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Telecom Italia, che prosegue le contrattazioni a -1,87%.Sotto pressione Unicredit, con un forte ribasso dell’1,67%.Soffre Tenaris, che evidenzia una perdita dell’1,63%.Preda dei venditori Pirelli, con un decremento dell’1,01%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Cerved Group (+19,09%), ERG (+5,95%), Tinexta (+4,78%) e Falck Renewables (+3,99%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca Popolare di Sondrio, che prosegue le contrattazioni a -0,73%.Deludente Sanlorenzo, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. LEGGI TUTTO

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    Banda larga, Colao: inaccettabile il divario nel Paese

    (Teleborsa) – Il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao ha definito “inaccettabile” il divario tra alcune aree del Paese ed altre in tema di banda larga e accesso a internet. “Non andiamo bene come Paese, stiamo lasciando indietro parti del Paese. Con questa pandemia abbiamo tutti imparato a lavorare da remoto ma c’è il rischio che questo allarghi alcune distanze invece che chiuderle”, ha detto in occasione di un webinar organizzato dall’ASVIS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, sul Piano nazionale di ripresa e resilienza e la Legge di Bilancio 2021.”Quando si dice che in alcune aree del paese ci sono il 90% di scuole connesse e in altre 60% può sembrare una piccola differenza – ha spiegato il ministro – ma vuol dire che in alcune aree escludiamo degli studenti quattro volte di più che in altre. Questo è inaccettabile, crea uno svantaggio di vita terribile. Leggevo una ricerca che dice che il differenziale nell’apprendimento comincia ad essere molto visibile dopo 8-12 settimane quindi non ci possiamo permettere di avere alcune aree svantaggiate e così a lungo”. Un ragionamento strettamente legato alla missione che è stata affidata al suo Ministero: “il mio riferimento non possono che essere i giovani. Il mio datore di lavoro, oltre che Draghi, è la generazione che nel 2030 vedrà i benefici delle cose che facciamo. È giusto dare opportunità ai giovani”.L’Italia è un Paese con “grandissime eccellenze”, ha sottolineato il ministro, “quello in cui non siamo forti è la velocità e la capacità di mettere velocemente a frutto l’innovazione. Abbiamo un ambiente regolatorio, di norme e di limiti, che rappresentano non un ostacolo alle idee ma un ostacolo alla trasformazione delle idee e alla sperimentazione delle idee”. Colao ha parlato poi di un progetto in fase di discussione con gli altri ministri, un’idea che risale ai tempi del ministro Pisano, cioè “l’introduzione del concetto di terreni di sperimentazione delle innovazioni”. “Dobbiamo dare a questi innovatori la possibilità di sperimentare in maniera sicura ma potendo andare oltre le regole, le norme di oggi, tutto quello che esce dalla loro ricerca – ha spiegato – Non ci manca la capacità di fare rete ma ci mancano dei terreni in cui sperimentare l’innovazione”.”Questo è il primo governo che ha due ministeri che hanno il nome transizione nella loro dicitura. È un cambiamento di approccio – ha aggiunto – non solo lessicale: il policy making è gestire processi di transizione che richiede una visione condivisa forte, di piani che si implementano ed eventualmente si cambiano lungo la strada”. Quanto al Piano nazionale di ripresa e resilienza, il ministro Colao ha detto che si stanno valutando alcuni cambiamenti. “Forse dovremo spendere di più di quello che è stato previsto fino ad oggi ma soprattutto bisogna fare, realizzare. Non ci possiamo più permettere di perdere tempo”. “Abbiamo eccellenze sanitarie e zone dove si riesce a fare erogazione di servizi in maniera digitale e remota altre dove non si riesce. Ovviamente dove si riesce i costi sono più bassi di conseguenza anche la capacità di raggiungere i cittadini aumenta. Quindi di nuovo stiamo lasciando fuori aree del paese e questo non è accettabile”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Cerved, entra a scambi in Borsa e vola oltre prezzo OPA Castor

    (Teleborsa) – Ottima performance per Cerved Group, che scambia in rialzo del 19,40%.Il titolo entra in ritardo agli scambi in Piazza Affari e vola dopo l’OPA lanciata da Ion Capital di Andrea Pignataro a 9,5 euro per azione. Il titolo arriva a raggiungere un massimo intraday a 9,8 euro al di sopra per prezzo offerto dall’imprenditore.Comparando l’andamento del titolo con il FTSE Italia All-Share, su base settimanale, si nota che Cerved Group mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +33,66%, rispetto a +2,18% dell’indice azionario italiano).Segnali di rafforzamento per la tendenza di breve con resistenza più immediata vista a 9,75 Euro, con un livello di supporto a controllo della fase attuale stimato a 9,44. L’equilibrata forza rialzista di Cerved Group è supportata dall’incrocio al rialzo della media mobile a 5 giorni sulla media mobile a 34 giorni. Per le implicazioni tecniche assunte dovremmo assistere ad una continuazione della fase rialzista verso quota 10,06. LEGGI TUTTO

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    Italia rischia di mancare target chiusura centrali a carbone nel 2025

    (Teleborsa) – L’Italia sta accumulando un ritardo per centrare l’obiettivo di dismissione delle centrali a carbone entro il 2025, come previsto da Piano nazionale per l’energia ed il clima (Pniec). E’ quanto riporta Il Sole 24 Ore, secondo cui restando ancora 8 impianti a carbone, compreso quello di Fiume Santo e Sulcis in Sardegna.Enel sta procedendo spedita nel piano di dismissione delle sue centrali a carbone, che saranno sostituite, temporaneamente, da impianti a gas ed in seguito da fonti rinnovabili: entro il 2023 è prevista la chiusura di Fausina (Venezia) e La Spezia ed entro il 2025 delle centrali di Civitavecchia e Brindisi.A determinare i ritardi sarebbe la burocrazia: le lungaggini e gli ostacoli dell’iter autorizzativo, la lunga attesa della Commissione VIA e lo stop imposto dal MISE su parere di Terna per dismettere la centrale di La Spezia ad inizio 2021. Enel, che si era aggiudicata mediante gara il contratto per il capacity market per il 2023, da soddisfare con l’energia prodotta dalle centrali a gas ancora da costruire, rischia ora di mancare anche la successiva scadenza di giugno 2021, con conseguente rischio di rescissione del contratto da parte di Terna.”Temiamo che anche per quella data non si farà in tempo”, avverte Carlo Tamburi, direttore Italia del Gruppo Enel, ricordando che “l’alternativa dovrebbe essere realizzare impianti fotovoltaici ed eolici, in aggiunta rilevante rispetto a quelli già oggi previsti, in modo tale da compensare la riduzione di capacità derivante dalla dismissione delle centrali a carbone”. Un obiettivo che il manager definisce “impossibile” perché anche per la costruzione di impianti fotovoltaici l’iter è lungo e complesso. Così come c’è “incertezza” sulla possibilità di partecipare alle gare per il capacity market 2024.Tamburi ricorda anche che la prospettiva di realizzare impianti a gas per accelerare la transizione energetica non è ben vista in ambienti politici e dagli ambientalisti, ma Enel in qualità di “supermajor” mondiale delle rinnovabili, vede il gas come “una risorsa complementare alo sviluppo delle fonti di energia verde”.Ultimo nodo per la chiusura di La Spezia – spiega Tamburi – la richiesta del MISE di una capacità aggiuntiva di 500 MW e lo scadere dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) a fine anno. Un’impasse che potrebbe però essere superata grazie alla gestione unitaria del nuovo Ministero della Transizione ecologica. LEGGI TUTTO

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    Fed, estende piano aiuti a PMI

    (Teleborsa) – Il programma di aiuti per le piccole e medie imprese americane è prorogato fino al 30 giugno. Lo ha deciso la Federal Reserve che ha esteso di tre mesi il programma, chiudendo allo stesso tempo tre di quelli varati per la crisi Covid.
    Si tratta del Commercial Paper Funding Facility, del Money Market Mutual Liquidity Facility e del Primary Dealer Credit Facility che saranno chiusi come previsto alla fine del mese, un anno dopo essere state lanciati per combattere le tensioni del mercato. LEGGI TUTTO