Marzo 2021

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    USA, forte crescita delle vendite all'ingrosso a gennaio

    (Teleborsa) – Stabili le scorte di magazzino negli Stati Uniti, mentre si registra un forte incremento delle vendite. Nel mese di gennaio, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una variazione positiva dell’1,3% a 661,7 mld di dollari, come il mese precedente. Su base annua si conferma una salita dell’1,3%.Nello stesso periodo le vendite sono salite del 4,9% su base mensile a 531,7 mld di dollari, rispetto al +1,9% precedente (dato rivisto da +1,2%). Su anno si è registrato un incremento dell’1,2%.La ratio scorte/vendite è pari all’1,24 contro l’1,31 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    Sigep, la fiera del “dolce” torna in versione full digital dal 15 marzo

    (Teleborsa) – Countdown iniziato per Sigep Exp 2021, la tradizionale fiera della pasticceria, gelateria artigianale, panificazione e caffé organizzata da Italian Exhibition Group, la società che gestisce la fiera di Rimini. L’evento torna quest’anno in versione completamente digitale dal 15 al 17 Marzo 2021.Internazionalità, competenze, tecnologia, mercato sono le coordinate su cui si svilupperà il palinsesto, grazie ad una piattaforma progettata per sviluppare business per gli espositori e buyers, condividere competenze e professionalità con due format di eventi live da studio televisivo, muovere un primo passo verso l’edizione in presenza di gennaio 2022.Il sentiment delle Associazioni che rappresentano le filiere ospiti sta in equilibrio tra un contesto internazionale tutt´ora incerto e la spinta a cogliere le opportunità che gli artigiani e la filiera tecnologica italiane possono dispiegare sui mercati esteri.”I gelatieri ci stanno mettendo tutta la loro passione, certi che le vaccinazioni renderanno l’estate 2021 migliore della precedente”, afferma Claudio Pica, Segretario generale AIG – Associazione Italiana Gelatieri, aggiungendo che sono due le strade da percorrere: l’internazionalizzazione verso mercati come Israele, Ecuador, Asia e Nord America e la valorizzazione del know-how professionale del gelatiere, con la creazione dell’Accademia Gelato Artigianale Alberto Pica che verrà presentata in questa edizione digitale».Roberto Leardini, Presidente UIF, Unione Italiana Food parla di Sigep come di una “opportunità per sperimentare nuovi strumenti di marketing e di comunicazione, auspicando che l’evento in digitale porti “risultati significativi”Per Marco Cavedagni, Presidente ACOMAG, Associazione Costruttori Macchine Arredamenti Attrezzature per Gelato “è necessario tenere vivo il collegamento tra gelatieri ed aziende, mentre Gino Fabbri, Presidente Accademia Maestri Pasticceri Italiani, vede in Sigep Exp “un’opportunità da cogliere al volo” e per presentare alcune novità, come le nuove tecniche di cottura sottovuoto.Giovanni Bizzarri, Presidente AIBI, Associazione Italiana Bakery Ingredients, vuole “credere in questa grande manifestazione internazionale, anche in un momento così complesso”, mentre Alberto Polojac, Presidente SCA, Specialty Coffee Association Italia, afferma che “la caffeina ci aiuta a reagire all’incertezza in un quadro economico che rimane comunque preoccupante per la caffetteria e la ristorazione in generale”.Roberto Perotti, Presidente Richemont Club Italia anticipa che i panificatori lavoreranno nel “Sigep Lab” allestito in CAST Alimenti, con una prospettiva molto internazionale e con slot molto coinvolgenti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street positiva in avvio di settimana

    (Teleborsa) – Avvio di settimana in cauto rialzo per la borsa di Wall Street, come peraltro attesa, anticipata dall’andamento prudente dei future sugli indici a stelle e strisce. Il mercato statunitense guarda al via libera, arrivato nel fine settimana, del Senato USA al pacchetto di rilancio d 1.900 miliardi di dollari. A questo punto attende il voto finale della Camera che dovrebbe dare l’ok definitivo alla proposta di legge alla fine della settimana.La notizia dell’assist all’economia americana è vista positivamente, ma una maggiore crescita vuol dire anche più inflazione e i mercati americani continuano a tenere sotto controllo i rendimenti dei bond che potrebbero salire ancora se la ripresa sarà forte.Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones sta mettendo a segno un +0,5%, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 3.845 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,46%); sui livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,16%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori finanziario (+0,94%), energia (+0,88%) e beni industriali (+0,85%). Il settore informatica, con il suo -0,78%, si attesta come peggiore del mercato.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Walt Disney (+3,23%), Boeing (+1,87%), Raytheon Technologies (+1,53%) e Cisco Systems (+1,33%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Apple, che continua la seduta con -1,60%.Piccola perdita per Caterpillar, che scambia con un -0,6%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, American Airlines (+3,13%), Henry Schein (+2,92%), Western Digital (+2,48%) e Bed Bath & Beyond (+2,46%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Baidu, che ottiene -3,04%.Sotto pressione KLA-Tencor, che accusa un calo dell’1,95%.Scivola Broadcom, con un netto svantaggio dell’1,66%.In rosso Apple, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,60%. LEGGI TUTTO

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    8 Marzo, Lagarde: pandemia costituisca opportunità per parità di genere

    (Teleborsa) – Ad un anno dall’inizio della pandemia di COVID-19, che ha richiesto sacrifici in termini economici, sociali e di vite umane, è evidente che l’impatto sociale ed economico del virus ha colpito con particolare forza le donne. Lo ha affermato la Presidente della BCE Christine Lagarde, in occasione della Giornata internazionale della donna, ricordando che spesso le donne lavorano nei settori più colpiti dal virus, hanno contratti non stabili e molte donne hanno dovuto lottare per prendersi cura della famiglia mentre cercavano di mandare avanti la propria carriera.Questi sviluppi rischiano di frenare i duri progressi compiuti in materia di parità di genere e chiedono di “ripristinare alcuni valori”, afferma Lagarde, spiegando la pandemia “ci ha aperto gli occhi sui punti deboli” della società, ma ha anche il “potenziale per cambiare le cose in meglio”.Ricordando che lo squilibrio retributivo fra donne e uomini (in media il 14,1%) può essere superato con una maggiore partecipazione delle donne al lavoro, un’adeguata assistenza pubblica all’infanzia e accordi flessibili sull’orario di lavoro, Lagarde afferma che “il lavoro inizia a casa” e che la pandemia ha dimostrato che anche gli uomini possono “farsi avanti” e “liberare le donne” per consentire loro di realizzare le loro ambizioni.”Il lavoro continua sul posto di lavoro”, sottolinea la Presidente della BCE, ricordando che un terzo dei 18 milioni di operatori sanitari e sociali che lavorano in UE è donna ed una quota simile lavora nell’istruzione, ma c’è anche bisogno di donne che lavorano nel campo della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica. “Una più forte rappresentanza delle donne in questi lavori meglio retribuiti – afferma – contribuirà a ridurre il divario retributivo di genere. Scegliamo di sfidare percorsi di carriera consolidati, per incoraggiare donne e ragazze ad avanzare dove troppo poche donne sono arrivate finora”.”La pandemia ci ha mostrato il valore della leadership femminile”, prosegue Lagarde enumerando i numero della disparità di genere: sono donne solo il 18,5% dei capi di governo, non più di un terzo dei posti in Parlamento e nessuna donna è alla guida delle banche centrali dell’Area Euro. In ambito privato la percentuale di donne è altrettanto bassa: non più del 7,5% degli amministratori delegati delle più grandi società europee quotate.”Alla BCE, abbiamo più che raddoppiato la quota di donne senior manager tra il 2013 e il 2019 e ora miriamo ad aumentare ulteriormente questa quota al 40% entro il 2026″, afferma la numero uno dell’Istituto di Francoforte, auspicando un cambio di paradigma che consenta di “uscire da questa pandemia con una società più forte, più equa e più sostenibile”. LEGGI TUTTO

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    Apollo, fusione con Athena creerà società da quasi 30 miliardi di valore

    (Teleborsa) – Apollo, società statunitense di investimento private equity, ha stipulato un accordo con Athene, specializzata in prodotti finanziari di natura previdenziale, per la fusione delle due società in una transazione interamente azionaria che implica un valore totale per Athene di circa 11 miliardi di dollari.Ogni azione ordinaria di Athene in circolazione sarà scambiata con 1,149 azioni ordinarie Apollo. Al closing dell’operazione, previsto per gennaio 2022, gli attuali azionisti di Apollo possederanno circa il 76% della società e gli azionisti di Athene circa il 24%.L’accordo creerà una società con un valore di mercato pro-forma di 29 miliardi di dollari, che fornirà prodotti e servizi nel settore degli investimenti e dei servizi pensionistici. “Avremo un allineamento totale per ottimizzare la nostra strategia e allocare il capitale in modo efficiente – ha commentato il co-fondatore di Apollo e CEO entrante Marc Rowanil – E ciò allineerà ulteriormente gli interessi con i nostri investitori in fondi, offrendoci un bilancio più ampio da investire insieme ai clienti nei nostri vari prodotti”. LEGGI TUTTO

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    Consumi, Coldiretti: “Da primo lockdown persi 130 miliardi”

    (Teleborsa) – L’emergenza Covid taglia di quasi 130 miliardi i consumi degli italiani che crollano dell’11,8% nel 2020 rispetto all’anno precedente e toccano il minimo dall’ultimo decennio per effetto delle restrizioni adottate per combattere la pandemia. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat ad un anno dal primo lockdown scattato con il Dpcm dell’8 marzo 2020 per la Lombardia ed alcune province e poi esteso l’11 marzo all’intero territorio nazionale.A far registrare il risultato più negativo – sottolinea la Coldiretti – sono stati gli alberghi e i ristoranti con un calo del 40,2% seguiti dai trasporti che si riducono del 26,5% e dalle spese per ricreazione e cultura che scendono del 22,8%. In controtendenza – rileva l’analisi – sono solo i consumi alimentari delle famiglie tra le mura domestiche che fanno registrare un segno positivo e aumentano complessivamente del 3,3% che tuttavia non compensa il crollo della spesa fuori casa. La riduzione dei consumi nella ristorazione ha travolto a valanga interi comparti dell’agroalimentare Made in Italy, con vino e cibi invenduti per un valore stimato dalla Coldiretti in 11,5 miliardi dopo un anno di aperture a singhiozzo che hanno messo in ginocchio l’intera filiera dei consumo fuori casa che vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani fuori casa.”La drastica riduzione dell’attività – afferma la Coldiretti – pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”. Sui settori maggiormente colpiti – secondo l’analisi della Coldiretti su dati Bankitalia – pesano le difficoltà del turismo che diventa importante far ripartire per evitare il rischio di una estate senza stranieri in vacanza in Italia che costerebbe 11,2 miliardi per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.”L’Italia – sottolinea la Coldiretti – è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 23,3 milioni di viaggiatori stranieri che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Italia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio ed occorre ora cogliere le opportunità dell’avanzare della campagna di vaccinazione per arrivare ad un certificato europeo che possa garantire la libertà di spostamento tra Paesi. Turismo e cibo rappresentano le principali leve per la ripartenza del Made in Italy sulle quali investire con il Recovery Plan”. Tra i progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per il Recovery Plan figurano digitalizzazione delle campagne: foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città; invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua; chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici; e interventi specifici nei settori in difficoltà, dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva. LEGGI TUTTO

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    Industria calzaturiera, da calo fatturato a export: 2020 anno nero

    (Teleborsa) – Industria calzaturiera italiana duramente colpita dalla pandemia. Secondo gli ultimi dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici nel 2020 sono scesi rispetto all’anno precedente sia il fatturato, attestatosi a 10,72 miliardi (-25,2%), sia la produzione Made in Italy a 130,5 milioni di paia (-27,1%). Di rilievo anche il calo dell’export, sia per quanto riguarda il valore (-14,7%) sia per le quantita’ (-17,4%).”Il 2020 ha avuto pesanti conseguenze economiche per il nostro settore – ha spiegato il presidente di Assocalzaturifici, Siro Badon – I dati parlano chiaro. Oltre ad aver lasciato sul terreno circa 1/4 della produzione nazionale e del fatturato complessivo, dobbiamo registrare anche un drastico calo dei consumi delle famiglie italiane, sia nella spesa (-23,1%) che nelle quantità (-17,4%). Una flessione importante, malgrado una crescita a doppia cifra per il canale online che non riesce a tamponare il crollo dello shopping dei turisti e i mancati introiti da essi derivanti, specialmente per le fasce lusso. E se a queste indicazioni aggiungiamo le criticità che emergono dalle cifre relative alla demografia delle imprese – con un calo del 4% sia nel numero delle aziende che degli addetti diretti, oltre a un’impennata della CIG nell’Area Pelle (+900% le ore autorizzate, dieci volte i livelli del 2019) – il quadro che ne viene fuori non è per nulla confortante”.Tra i primi 10 mercati esteri in valore cresce solo la Corea del Sud (+14,3% nei primi 11 mesi), che cede peraltro il 5,2% in quantità. Contengono le perdite la Svizzera (-7,6%, destinazione dei prodotti realizzati dalle aziende terziste per le griffe internazionali del lusso) e la Cina (-4,4%), protagonista di un forte recupero (+43%) nel bimestre ottobre-novembre. Marcato calo delle vendite sia verso i partner della Ue (-13% in valore la UE27) sia fuori dai confini comunitari (-18%), dove il Nord America perde il 30% in valore, l’area CSI il 20%, il Medio Oriente il 25%, il Far East il 13%. L’attivo del saldo commerciale è atteso ridursi a 4,2 miliardi (-14% sul 2019).Quanto ai consumi, secondo il Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca per Assocalzaturifici, in Italia nel 2020 sono state acquistate 26 milioni di paia in meno rispetto al 2019. Il prezzo medio al paio risulta sceso del 6,8% anche per il maggior utilizzo, nei mesi di quarantena, di pantofoleria e calzature informali di minor valore medio unitario. LEGGI TUTTO

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    FederlegnoArredo, per la filiera contrazione del 10,8% nel 2020

    (Teleborsa) – La filiera italiana del legno-arredo ha chiuso il 2020 con una contrazione del 10,8% rispetto all’anno precedente. È quanto ha registrato in basi ai preconsuntivi delle aziende il Centro Studi di FederlegnoArredo. “Dopo i dati pesantemente negativi del primo semestre dell’anno, dalle indagini della federazione sugli associati emerge che i mesi estivi sono stati fondamentali per recuperare in termini di fatturati e vendite quanto perso in precedenza. Basti pensare che per il mese di aprile 2020 si stimavano perdite fra il 35 e il 45% rispetto ad aprile 2019, mentre a giugno si prevedeva una chiusura a fine anno del -16%”, si legge in una nota dell’associazione.”Dopo i dati pesantemente negativi del primo semestre dell’anno, già ad aprile si temeva un calo catastrofico, come confermato anche al nostro Monitor riferito a quel periodo. Questo per fortuna non si è avverato e, volendo leggere i preconsuntivi con lo sguardo rivolto al futuro e non al passato, potremmo dire che ci permettono di guardare al 2021 con cauto ottimismo”, ha detto Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo .”I vari comparti della filiera che rappresentiamo sono cosi’ diversi fra loro che ognuno ha vissuto e reagito alla crisi in maniera diversa – ha spiegato – Certamente il Contract ha sofferto, e continua a soffrire, più di altri settori. Alberghi, aeroporti, luoghi pubblici chiusi hanno coinciso con una contrazione di spesa in questa direzione, mentre l’arredo casa ha beneficiato della permanenza forzata fra le mura domestiche”. A determinare la flessione del fatturato totale sono sia il mercato interno (-9,4%), ma soprattutto quello estero (-13,1%). A limitare la caduta sono anche le numerose agevolazioni fiscali disponibili per il 2020, insieme al desiderio degli italiani di rinnovare la propria abitazione. Sul fronte import (-14,7%) il Centro Studi dell’associazione ha riscontrato una diminuzione più marcata rispetto alla produzione per il mercato interno, a dimostrazione del rallentamento dei flussi di scambio a livello globale, dovuti proprio all’emergenza Covid che non ha risparmiato nessun Paese e quindi nessun mercato.Oltre al fermo produttivo e alla chiusura delle aziende, nel primo semestre dell’anno ha penalizzato il macrosistema arredamento anche la mancanza del Salone del Mobile, da cui derivano gli ordinativi principali delle aziende, ha sottolineato la Federazione del legno-arredo. “Adesso – ha concluso Feltrin – dobbiamo raccogliere tutte le nostre energie e idee e trasformare questa profonda crisi in un’opportunità, a partire dal tema del digitale, della sostenibilità, della formazione e dell’innovazione nelle nostre aziende. La pandemia ha rimesso la casa al centro, ebbene noi la rappresentiamo nella sua interezza e noi dobbiamo essere i protagonisti di questa svolta”. LEGGI TUTTO