Aprile 2021

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    Superbonus, De Lise (UNGDCEC) e Nucera (ADC): rilascio visto di conformità, commercialisti scavalcati

    (Teleborsa) – “La normativa sul Superbonus 110% indica i commercialisti tra i soggetti idonei al rilascio del visto di conformità. Eppure, a molti clienti sarebbe imposto di avvalersi delle società di consulenza segnalate dalle banche, subordinando a questo il perfezionamento dell’operazione finanziaria richiesta. Per questo, abbiamo chiesto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di far luce su quello che si configura come un grave caso di opacità nelle procedure bancarie, e di aprire un’istruttoria per verificare l’eventuale esistenza di infrazioni ai divieti stabiliti e adottare tutte le misure, anche sanzionatorie, che riterrà necessarie”. Lo affermano Matteo De Lise, presidente Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (UNGDCEC), e Maria Pia Nucera, presidente Associazione Dottori Commercialisti (ADC).”Quasi tutti istituti, almeno formalmente, offrirebbero la possibilità – e non l’obbligo – di accedere ai servizi di società legate a multinazionali. Ma le stesse banche – aggiungono – hanno approntato i propri documenti informativi in modo da evitare di incorrere nei divieti posti dagli artt. 2 e 3 della Legge 10 ottobre 1990, n. 287 (intese restrittive e abuso di posizione dominante, in particolare mediante l’imposizione di condizioni contrattuali o subordinando la conclusione dei contratti all’accettazione da parte dei clienti di prestazioni supplementari). Sotto il profilo della tutela della concorrenza, un’intesa tra istituti di credito e delle società di consulenza restringerebbe il mercato, dando vita ad un abuso. Infatti, la Legge 287/1990 – “Norme per la tutela della concorrenza e del mercato” vieta, dichiarandole nulle, le intese restrittive della libertà di concorrenza, cioè quelle che abbiano per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza all’interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante”, affermano i presidenti delle due associazioni.”Inoltre, sotto il profilo della tutela del consumatore, l’art. 24 del decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo) censura le pratiche commerciali aggressive che sono idonee a “limitare considerevolmente la libertà di scelta o di comportamento del consumatore medio in relazione al prodotto e, pertanto, lo induce o è idonea ad indurlo ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso”. In questo caso – evidenziano De Lise e Nucera – gli istituti di credito, in associazione con le principali società di consulenza, propongono pacchetti inscindibili e contenenti alcuni prodotti o servizi in posizione dominante rispetto ad altri che, invece potrebbero essere acquistati separatamente presso altri soggetti”.”Pertanto, è verosimile che possano configurarsi: un’intesa restrittiva verticale tra imprese che di fatto subordinino la conclusione dei contratti all’accettazione delle prestazioni supplementari offerte in associazione con alcune società di consulenza; un abuso di posizione per i medesimi motivi; una pratica commerciale aggressiva – concludono gli esponenti di UNGDCEC e ADC -, essendo il consumatore di fatto costretto o fortemente indotto ad accettare il prodotto delle società di consulenza, proposto insieme ai prodotti degli istituti di credito”. LEGGI TUTTO

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    OPA ASTM, adesioni al 21/04/2021

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da NAF 2 sulle azioni ASTM risulta che oggi, 21 aprile 2021, sono state presentate 176.818 richieste di adesioni, che portano complessivamente a 341.135 le richieste di adesioni, pari allo 0,51% dell’offerta.L’offerta, iniziata il 13 aprile 2021, terminerà il prossimo 10 maggio 2021. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie ASTM acquistate sul mercato nei giorni 7 e 10 maggio 2021 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Thun si evolve in Lenet Group

    (Teleborsa) – È stata lanciata oggi a Bolzano Lenet Group, nuova realtà imprenditoriale nata come evoluzione di Thun Spa, azienda specializzata in oggetti da collezione, figure in ceramica, porcellana, articoli da decoro. Il nuovo gruppo, costituito “da una rete sinergica di imprese che offrono prodotti e servizi personalizzati di omnicanalità”, avrà funzioni di coordinamento e sviluppo, e ingloberà l’attuale Thun Spa, alla quale invece continuerà a fare capo l’area gift&home decor, guidata dal general manager Francesco Spanedda, si legge in una nota.Sul piano finanziario, Lenet Group ha un piano di espansione 2021-2024 che prevede un aumento di fatturato pari a 100 milioni di euro in quattro anni, fino a raggiungere i 210 milioni di euro, e una crescita del 13% del CAGR. Oltre il 60% della crescita attesa avverrà per linee esterne. Si punta a un EBITDA sopra la quota dell’11% a fine 2024 e a una sensibile riduzione della posizione finanziaria netta, ipotizzata sotto la soglia di 2,5 volte PFN/EBITDA a fine periodo.La direzione e il coordinamento del nuovo gruppo saranno esercitati da due organismi, ovvero il comitato esecutivo e il board, composto dal presidente Peter Thun, dal vicepresidente e azionista di maggioranza Simon Thun e dal CEO Francesco Pandolfi. I tre attualmente rivestono gli stessi incarichi in Thun Spa.”Sono orgoglioso di dare il via a questa nuova realtà – ha dichiarato Simon Thun, vicepresidente Lenet Group e rappresentante della terza generazione dell’omonima famiglia – Il modello omnicanale al quale abbiamo improntato il nostro business è la chiave per il raggiungimento degli obiettivi futuri, insieme con la spinta all’innovazione e alla continua ricerca della perfezione. Con questo progetto ambizioso vogliamo lasciare un segno importante, nel massimo rispetto dell’ambiente, delle persone e della società”. LEGGI TUTTO

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    BPER, CdA nomina Mazzarella Presidente e Montani AD

    (Teleborsa) – Via libera dal consiglio di amministrazione di Bper Banca alla nomina delle cariche sociali. Il cda ha eletto presidente Flavia Mazzarella e amministratore delegato, Piero Luigi Montani. Il consiglio ha inoltre proceduto alla verifica circa la sussistenza del requisito di indipendenza, in capo agli amministratori non esecutivi, sulla base della documentazione prodotta in sede di presentazione delle liste. Dall’esame condotto è emerso che i seguenti amministratori sono indipendenti: Silvia Elisabetta Candini; Maria Elena Cappello; Cristiano Cincotti; Gianfranco Farre; Alessandro Robin Foti; Flavia Mazzarella; Gianni Franco Papa; Marisa Pappalardo; Monica Pilloni; Alessandra Ruzzu. LEGGI TUTTO

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    OPA Creval, adesioni al 38%. Offerta termina venerdì 23 Aprile

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Credit Agricole sulle azioni Credito Valtellinese risulta che oggi, 21 aprile 2021, sono state presentate 10.491.591 richieste di adesioni, che portano complessivamente a 25.980.425 le richieste di adesioni, pari al 37,9% dell’offerta. L’offerta, iniziata il 30 marzo 2021 terminerà venerdì, 23 aprile 2021. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Creval acquistate sul mercato nei giorni 22 e 23 aprile 2021 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Covid, scende il tasso di positività. Verso il nuovo decreto

    (Teleborsa) – Sono 13.844 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 12.074), a fronte di 350.034 tamponi tra antigenici e molecolari (ieri erano stati poco più di 294 mila) con il tasso di positività che passa dal 4,1% al 3,9%. Ancora alto, purtroppo, il numero delle vittime: 364 (ieri erano state 390). Questi i numeri del bollettino di oggi, mercoledì 21 aprile, diffuso dal Ministero della Salute.Sono 3.076 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, in calo di 75 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 155 (ieri 182). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 22.784 persone, in calo di 471 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 475.635 (-7.080 rispetto al giorno prima).Intanto procede il dialogo tra governo e regioni per arrivare al nuovo decreto che regolerà le riaperture. Dal 26 aprile la maggior parte dell’Italia tornerà in giallo, molti studenti torneranno a scuola e potranno riprendere le attività all’aperto, con la ministra Gelmini che ha dichiarato di pensare “che oltre 11 regioni passeranno al giallo”.Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti si è impegnato sul tema delle aperture: “Giusta la proposta di permettere apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento e anticipare quella delle fiere al 15 giugno”. Le regioni vorrebbero però di più: la ripartenza dei servizi di ristorazione sia al chiuso che all’aperto (senza distinzione di trattamento in base agli orari di somministrazione) e lo spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23. I governatori chiedono anche “la riapertura del settori wedding e l’avvio anticipato, rispetto a quanto disposto in bozza, dei mercati, l’uniformazione delle date di riapertura degli spettacoli all’aperto e degli eventi sportivi all’aperto”, secondo quanto riporta l’ANSA.”Sul coprifuoco – ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a Radio Capital – c’è un’interlocuzione con il governo. La Conferenza delle Regioni propone, misura assolutamente responsabile, l’ampliamento di un’ora, fino alle 23, per permettere alle attività, nei limiti delle regole, di avere un minimo di respiro”. LEGGI TUTTO

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    Il palladio è ai massimi di sempre: una tempesta perfetta ne stimola la carenza

    (Teleborsa) – Il prezzo del palladio ha raggiunto i massimi di sempre – sopra i 2.883 dollari per oncia – sulle aspettative che la ripartenza del settore automotive post-pandemia potrebbe causare una carenza nell’offerta, in un trend simile a quello sperimentato dal comparto dei semiconduttori a partire dall’ultima parte del 2020. Il prezzo del palladio, un minerale che viene estratto principalmente da alcuni minerali di rame e nichel, è in aumento di oltre il 4% nelle ultime 24 ore e ha superato il record precedente realizzato a febbraio 2020, prima dell’emergenza coronavirus.Il palladio viene impiegato nei sistemi di scarico delle automobili – in particolare nelle marmitte catalitiche delle auto con motore a combustione – dove aiuta a trasformare gli inquinanti tossici in anidride carbonica e vapore acqueo meno dannosi. L’abbandono di molti consumatori delle auto con motore diesel (anche a seguito di scandali sulle emissioni come quello che ha coinvolto Volkswagen), le quali utilizzano il platino come catalizzatore nella marmitte, ha portato ad un aumento delle vendite di veicoli a benzina e ibridi, che invece utilizzano il palladio.A questo si somma il fatto che un mercato già in deficit di produzione da diversi anni è stato colpito dagli standard di inquinamento più severi imposti in Europa e Cina, i quali hanno costretto le case automobilistiche a impiegare maggiori quantità di palladio nelle marmitte delle auto che producono.Negli ultimi mesi la situazione è peggiorata anche perché la società russa MMC Norilsk Nickel PJSC, il più grande produttore mondiale di palladio, ha parzialmente sospeso due delle sue principali miniere a causa di afflussi d’acqua. Lo scenario di base di Citigroup prevede che i prezzi raggiungeranno i 3.000 dollari per oncia durante i prossimi tre mesi, ma che potrebbero salire fino a 3.500 dollari se le interruzioni nelle miniere della società russa si rivelassero peggiori di quanto inizialmente stimato dalla società (che nel frattempo ha detto che la ripresa degli impianti danneggiati procede velocemente).”È una somma di fattori che sta guidando al rialzo il prezzo del palladio – ha commentato a Bloomberg Tai Wong, responsabile dei derivati ??sui metalli presso BMO Capital Markets – Fondamentalmente quest’anno ci sarà un deficit materiale ma le case automobilistiche dovranno comunque rifornirsi”. LEGGI TUTTO

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    Borse europee toniche. Brilla il lusso a Milano

    (Teleborsa) – Bilancio positivo per i mercati finanziari del Vecchio Continente. Gli acquisti diffusi interessano anche il FTSE MIB, che si muove sulla stessa onda rialzista degli altri listini di Eurolandia. In attesa del consiglio direttivo della BCE di domani, gli investitori hanno scelto di muoversi con cautela anche sul riacutizzarsi della pandemia in varie aree del mondo.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,204. L’Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 1.794,4 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde l’1,07% e continua a trattare a 62,44 dollari per barile.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +101 punti base, con un calo di 2 punti base,mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta allo 0,75%.Tra i mercati del Vecchio Continente performance modesta per Francoforte, che mostra un moderato rialzo dello 0,44%, resistente Londra, che segna un piccolo aumento dello 0,52%, e ben comprata Parigi, che segna un forte rialzo dello 0,74%. Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,30%; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 26.436 punti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Moncler (+4,26%), Recordati (+2,57%), Ferrari (+2,43%) e Inwit (+2,43%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su BPER, che prosegue le contrattazioni a -2,22%.Unipol scende dell’1,26%.Calo deciso per Buzzi Unicem, che segna un -1,25%.Sotto pressione Banca Mediolanum, con un forte ribasso dell’1,20%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Rai Way (+5,68%), Brunello Cucinelli (+4,43%), Tod’s (+4,33%) e Credito Valtellinese (+4,01%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Juventus, che prosegue le contrattazioni a -13,70%.Soffre ENAV, che evidenzia una perdita del 2,38%.Preda dei venditori Astaldi, con un decremento dell’1,78%.Si concentrano le vendite su Anima Holding, che soffre un calo dell’1,55%. LEGGI TUTTO