Aprile 2021

Monthly Archives

More stories

  • in

    Germania, si rafforzano i prezzi alla produzione a marzo

    (Teleborsa) – Si rafforzano i prezzi alla produzione in Germania. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco, i prezzi all’industria hanno registrato a marzo un incremento annuo del 3,7% dopo il +1,9% del mese precedente ed il +3,3% atteso dagli analisti. Su base mensile, i prezzi hanno segnato una variazione pari a +0,9%, superiore al +0,7% di febbraio ed al +0,6% di quanto stimato dal mercato. I prezzi dell’energia hanno registrato un aumento dello 0,8% su base mensile e dello 0,9% a livello tendenziale. LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, segnali di recupero dal settore terziario

    (Teleborsa) – Recupera il settore servizi giapponese nel mese di febbraio. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato una variazione positiva dello 0,3% su base mensile dopo il -1% di gennaio. Il dato registra su base annua un decremento del 5% rispetto al mese precedente. LEGGI TUTTO

  • in

    Appuntamenti macroeconomici del 20 aprile 2021

    (Teleborsa) – Martedì 20/04/202106:30 Giappone: Indice servizi, mensile (preced. -1%)08:00 Germania: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,6%; preced. 0,7%)08:00 Germania: Prezzi produzione, annuale (atteso 3,3%; preced. 1,9%)08:00 Regno Unito: Richieste sussidi disoccupazione (preced. 86,6K unità)08:00 Regno Unito: Tasso disoccupazione (atteso 5,1%; preced. 5%) LEGGI TUTTO

  • in

    Edison, Moody's alza rating a Baa2. Outlook negativo

    (Teleborsa) – Moody’s Investors Service ha alzato il rating di Edison a Baa2 da Baa3 e contestualmente ha cambiato l’outlook in negativo da positivo. L’aggiornamento del rating di Edison riflette il miglioramento del rischio d’impresa a seguito della cessione di tutte le sue attività di esplorazione e produzione di idrocarburi e uno slancio positivo sostenuto dalla crescita degli utili e un flusso di cassa più forte a fronte di una maggiore capacità di generazione di elettricità e di una ottimizzata flessibilità.Edison ha inoltre beneficiato di un significativo incremento del contributo da risorse rinnovabili a seguito dell’acquisizione degli asset italiani di EDF Renouvelables, sottolinea Moody’s, e il suo rating continua a riflettere positivamente i vantaggi della sua partecipazione al 99,5% da parte di Electricite de France (e la significativa integrazione nel gruppo) e il crescente contributo dei ricavi regolamentati e contrattualizzati dal 2022, sostenuto da capacità rinnovabile aggiuntiva, tra le altre cose.Questi fattori sono bilanciati dall’esposizione a lungo termine del gruppo ai prezzi volatili all’ingrosso dell’energia, dal piano di riorganizzazione degli asset riguardanti le risorse rinnovabili e da un considerevole programma di spese in conto capitale da 500 milioni all’anno nei prossimi 2-3 anni.Con riguardo al downgrade dell’outlook, Moody’s evidenzia che la qualità del credito Edison è legata alla sua proprietà da parte di EDF e l’outlook negativo riflette le prospettive negative per EDF. In assenza di una maggiore distinzione tra le due entità, il deterioramento della qualità del credito di EDF eserciterebbe una pressione al ribasso sulla valutazione di Edison. LEGGI TUTTO

  • in

    Def, Istat: di 6,3 miliardi l'impatto sul PIL del decreto Sostegni bis e dei nuovi fondi per il Pnrr

    (Teleborsa) – Il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo ha spiegato che le misure contenute nel prossimo decreto legge da 40 miliardi e una revisione al rialzo di circa 30 miliardi dei fondi disponibili per le azioni programmate dal Pnrr dovrebbero avere effetti per il biennio 2021-2022, ipotizzando per quest’anno un impatto aggiuntivo sul PIL pari 0,4 punti percentuali. “È opportuno sottolineare – spiegato in audizione sul Def presso le Commisioni Bilancio di Camera e Senato – come l’effetto addizionale dovrebbe tradursi in circa 6,3 miliardi di PIL aggiuntivo nella media del 2021”.La direttrice delle statistiche sociali e demografiche, Linda Laura Sabbadini, durante il suo intervento ha invece sottolineato che con la pandemia “c’é un forte aggravio del carico di lavoro familiare, soprattutto sulle donne”, mentre “il calo dell’occupazione femminile sta diventando un problema serissimo”. In particolare, ha ricordato, “per l’occupazione femminile nella fascia da 25 a 34 anni l’Italia è diventata ultima in Europa anche dietro la Grecia mentre per quanto riguarda il dato complessivo dell’occupazione femminile siamo penultimi”. Questo è accaduto anche per “investimenti in infrastrutture sociali totalmente sottodimensionati rispetto ad altri paesi europei”, ha sottolineato, “un tema da tenere in considerazione nella definizione del Pnrr”. LEGGI TUTTO

  • in

    Risanamento, assemblea approva bilancio e nomina nuovo CdA

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Risanamento, società immobiliare quotata sull’MTA si Borsa Italiana, ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2020, la proposta di portare a nuovo la perdita di esercizio pari a 32,8 milioni di euro e la Relazione sulla politica in materia di remunerazioni e sui compensi.I soci hanno determinato in cinque il numero dei componenti il CdA e stabilito in tre esercizi (e cioè fino alla data dell’assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023) la durata della loro carica. Sono stati nominati amministratori Claudio Calabi, Antonia Maria Negri Clementi, Giulia Pusterla, Giancarlo Scotti (candidati nella lista presentata da Intesa Sanpaolo, titolare del 48,9% delle azioni) e Franco Carlo Papa (candidato nella lista presentata da Unicredit, titolare del 22,231% delle azioni, che ha ottenuto il secondo maggior numero di voti).A Claudio Calabi è stata attribuita la carica di presidente del Consiglio di Amministrazione, mentre Antonia Maria Negri Clementi, Giulia Pusterla, Giancarlo Scotti, e Franco Carlo Papa hanno dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza. LEGGI TUTTO

  • in

    Giochi, ABI: a lavoro per trovare una soluzione al fenomeno della chiusura dei conti correnti

    (Teleborsa) – Il direttore generale dell’Associazione Bancaria Italiana Giovanni Sabatini ha dichiarato che l’ABI è a lavoro per mettere “a fattor comune esperienze e punti di vista” e per “porre le basi per individuare un percorso che possa cogliere l’obiettivo di operare in un quadro di regole chiaro e certo” per quel che riguarda il rapporto tra gli istituti di credito e le imprese del comparto giochi. In particolare l’audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario era in merito al fenomeno della chiusura di conti correnti come misura antiriciclaggio da parte delle banche. “Occorre – ha sottolineato – e su questo stiamo lavorando, trovare soluzioni che consentano da un lato il rispetto della normativa e allo stesso tempo permettano ad operatori autorizzati e vigilati di continuare ad operare in un settore sicuramente importante anche per l’economia”. Sabatini ha invitato a non sottovalutare iniziative di “sensibilizzazione”, con il fine di “formare” le imprese e renderle sempre più consapevoli del quadro normativo di riferimento e degli adempimento anche in tema antiriciclaggio, ribadendo la volontà dell’Associazione di proseguire nel confronto con tutti i soggetti interessati.”Sulla base delle informazioni che provengono dai nostri associati – ha spiegato Sabatini – la problematica del mantenere o porre in essere rapporti di conto corrente con imprese del comparto giochi tende ad essere riconducibile a situazioni specifiche e ben circostanziate, motivate dalle puntuali indicazioni rivenienti dal quadro normativo in materia di antiriciclaggio, che le banche sono tenute a rispettare”. I parlamentari hanno riferito di lettere o email inviate ai correntisti dagli istituti che comunicavano la chiusura del conto corrente a titolari e anche a dipendenti di società del settore dei giochi. Il direttore generale dell’ABI ha risposto sottolineando che la valutazione dell’associazione “è basata sul quadro generale e di visione globale e quindi prescindendo dai singoli casi”. “Detto questo – ha precisato Sabatini – e comprendendo le difficoltà del settore che ci sono state rappresentate anche negli incontri con le associazioni di categoria dei grandi e dei piccoli, credo sia assolutamente necessario l’approfondimento sulle soluzioni, sicuramente occorre una modalità che effettivamente” garantisca “gli obiettivi della tutela dell’impresa, dei lavoratori e anche della legalità”. LEGGI TUTTO

  • in

    Industrie Chimiche Forestali acquisisce ramo d'azienda di Morel

    (Teleborsa) – Industrie Chimiche Forestali, quotata su AIM Italia e attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, ha siglato un accordo per l’acquisizione del ramo d’azienda di Morel relativo alla progettazione, realizzazione e vendita di componenti per il mercato delle calzature e pelletteria, con particolare riferimento al segmento lusso.L’obiettivo dell’operazione è ampliare la propria offerta e la customer base integrando ai marchi Forestali, Durabond e ABC, anche il marchio Morel dedicato ai prodotti semifiniti per le calzature e la pelletteria di lusso, si legge in una nota.Il ramo d’azienda nel 2019 ha registrato un giro di affari di 7 milioni di euro, ridotto a circa 5 milioni di euro nel 2020 a causa della pandemia. Il prezzo dovuto nel contesto dell’operazione da ICF, da corrispondersi in 3 tranche entro marzo 2022, sarà pari a 2.759.000 euro. Il closing è previsto entro il primo luglio 2021. LEGGI TUTTO