Aprile 2021

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    Brunello Cucinelli, assemblea approva bilancio 2020

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Brunello Cucinelli ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 e deliberato di coprire integralmente la perdita di esercizio, pari ad 25.867.443 euro, mediante utilizzo della riserva straordinaria.Nel corso della seduta è stato anche presentato il bilancio consolidato di Brunello Cucinelli S.p.A., che ha chiuso il 2020 con ricavi netti pari a 544 milioni di euro (-10,5% rispetto ai 607,8 milioni del 2019) e un utile netto normalizzato pari a 2,7 milioni di euro rispetto a 49,3 milioni dell’anno prima.L’assemblea ha conferito a PwC l’incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2021-2029 e deliberato, con voto non vincolante, in senso favorevole sulla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta dal consiglio di amministrazione. LEGGI TUTTO

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    A picco Tesla dopo incidente che coinvolge pilota automatico

    (Teleborsa) – L’Azienda attiva nel settore automotive registra una flessione del 5,76%, che rispetto alla vigilia si attesta a 697,1. Il crollo di Tesla arriva dopo un incidente in Texas – che ha causato due vittime – dove potrebbe essere coinvolto il pilota automatico.Nel veicolo, che è schiantato contro un albero e ha preso fuoco, sono state trovate due persone: una persona sul sedile del passeggero anteriore e un’altra sul sedile del passeggero posteriore. Sulla base di un’indagine preliminare, la polizia ha reso noto di ritenere che nessuno fosse al volante, ma di non aver ancora terminato l’investigazione.Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 684,2 e successiva a quota 671,2. Resistenza a 717,7. LEGGI TUTTO

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    Crolla Peloton dopo bocciatura dell'Agenzia sulla sicurezza USA

    (Teleborsa) – In caduta libera Peloton Interactive, che si attesta a 110,1, con un calo del 5,27%. La società era stata una delle grandi vincitrici della pandemia grazie alle vendite della sua cyclette con allenatore virtuale e la possibilità di partecipare ad allenamenti di gruppo in streaming. Il tonfo in Borsa è arrivato dopo che la Consumer Product Safety Commission ha dichiarato che bisognerebbe smettere di usare il tapis roulant Peloton Tread+ se sono presenti bambini piccoli o animali domestici nei dintorni. Un mese fa Peloton ha rivelato che un incidente – che ha coinvolto il tapis roulant – ha provocato la morte di un bambino. La società ha descritto la decisione del CPSC come “imprecisa e fuorviante”, affermando che i suoi tapis roulant sono sicuri se vengono seguite tutte le raccomandazioni di sicurezza.Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 107,3 e successiva a 104,5. Resistenza a 112,9. LEGGI TUTTO

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    Aiuti di Stato a finalità regionale, UE adotta orientamenti aggiornati

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato un aggiornamento riveduto degli orientamenti sugli aiuti di Stato a finalità regionale, norme in base alle quali i Governi possono concedere aiuti alle imprese per sostenere lo sviluppo economico delle zone svantaggiate dell’Unione, garantendo al contempo parità di condizioni tra gli Stati membri. Questi nuovi orientamenti, annuncia l’UE tramite un comunicato, entreranno in vigore il primo gennaio 2022 e fino al 2027, con una revisione intermedia prevista per il 2023 sulla base di statistiche aggiornate che riflettano i recenti sviluppi economici e consentano alle regioni di uscire dalla crisi. “Consentiranno agli Stati membri di aiutare le Regioni europee meno favorite a recuperare il ritardo e di ridurre le disparità in termini di benessere economico, reddito e disoccupazione”, ha commentato la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza. “Questi obiettivi di coesione sono al centro della nostra Unione. Abbiamo inoltre dato agli Stati membri maggiori possibilità di sostenere le regioni che devono far fronte a difficoltà strutturali o di transizione, come lo spopolamento, per far sì che gli orientamenti contribuiscano pienamente alle transizioni verde e digitale, garantendo al contempo parità di condizioni tra gli Stati membri”.Gli orientamenti prevedono una serie di adeguamenti mirati volti a semplificare e rispecchiare l’esperienza acquisita con l’applicazione delle norme precedenti, oltre che riflettere le nuove priorità politiche connesse al Green Deal europeo e alle strategie industriale e digitale dell’Unione.Previsto un aumento della copertura complessiva degli aiuti a finalità regionale, che viene estesa al 48% della popolazione dell’Ue (a fronte di un precedente 47%) e un aggiornamento dell’elenco delle “zone a” assistite e delle “zone c predefinite” sulla base delle più recenti statistiche di Eurostat disponibili su PIL (2016-2018) e disoccupazione (2017-2019).Invariati i criteri di assegnazione per le aree assistite che hanno dimostrato di funzionare bene nel periodo precedente. Al tempo stesso, si legge, gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nello stabilire le cosiddette “zone c non predefinite” sulle carte: oltre ai criteri già in vigore, la Commissione ha introdotto una semplificazione per consentire agli Stati membri di attribuire facilmente la qualifica di “zona c non predefinite” alle zone di transizione giusta, che devono far fronte a particolari problemi per quanto riguarda la transizione.Contengono un aumento delle intensità massime di aiuto per sostenere gli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia digitale consentendo ulteriori incentivi agli investimenti nelle zone svantaggiate dell’UE. Inoltre, gli orientamenti prevedono diverse maggiorazioni dell’intensità di aiuto: per le regioni ultraperiferiche; per le zone di confine; per le zone di transizione giusta nelle zone più svantaggiate e per le zone in cui si registra un calo demografico. Anche le piccole e medie imprese (PMI) mantengono intensità massime di aiuto più elevate rispetto alle grandi imprese. Vengono infinte mantenute solide misure di salvaguardia per impedire che gli Stati membri utilizzino fondi pubblici per la delocalizzazione di posti di lavoro da uno Stato membro dell’Ue a un altro, essenziale per una concorrenza leale nel mercato unico.(Foto: © andreykuzmin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    CDP, Gorno Tempini: obiettivo convogliare capitali verso economia reale

    (Teleborsa) – “CDP in qualità di investitore paziente di lungo periodo, è impegnata nello sviluppo dei segmenti di mercato del private equity, private debt e venture capital, coinvolgendo altri investitori, identificando opportunità di investimento per assicurare ritorni interessanti e, allo stesso tempo, favorire la crescita sostenibile del Paese”. E’ quanto affermato dal Presidente di Cassa depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, intervenendo al convegno AIFI.Il Presidente ha indicato che ad un un commitment di quasi 9 miliardi di euro di CDP corrisponde una potenza di fuoco complessiva superiore ai 25 miliardi di euro grazie alla partecipazione di altri investitori. La Cassa – ha spiegato – punta a sviluppare Fondi di Fondi per supportare percorsi di crescita sostenibile ed equilibrata” ed i suoi investimenti “spaziano dalle infrastrutture al real estate, dalle grandi imprese alle PMI e startup”. Nelle infrastrutture la presenza di CDP è garantita da fondi infrastrutturali nazionali e internazionali, come ad esempio in F2i, cui partecipano primari investitori istituzionali italiani ed esteri, fondazioni bancarie, enti previdenziali e fondi pensione, mentre nel real estate opera attraverso Cdp Immobiliare Sgr con investimenti per oltre 3 miliardi di euro nell’abitativo e nel turismo. La presenza nelle grandi imprese è assicurata da CDP Equity, mentre Fondo Italiano di Investimento Sgr consente di investire nelle PMI. Gorno Tempini ha anticipato che è in via di costituzione un Fondo per l’agritech e il food con l’obiettivo di supportare la filiera.”La quantità di denaro investita in asset alternativi – ha osservato il Presidente – è spesso veramente bassa. Con questo progetto cerchiamo di attrarre almeno 500 milioni di euro da immettere nell’economia reale italiana attraverso una piattaforma gestita dal Fondo Italiano di Investimento Sgr, che investirà in fondi di Private Equity e Private Debt”. LEGGI TUTTO

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    Covid, Cerved: a rischio 65 miliardi di investimenti, Pnrr driver per la ripresa sostenibile

    (Teleborsa) – Tra il 2020 e il 2021 sono a rischio 65 miliardi di investimenti delle imprese a causa della pandemia, un pericolo che potrebbe essere scongiurato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dal suo impatto orientato alla transizione “green” e ai nuovi bisogni sociali. È la sintesi presentata da Cerved nel Rapporto Italia Sostenibile.Tra i dossier messi in luce dal report c’è quello dei crescenti flussi di finanza Esg che potrebbero finanziare la transizione digitale e ambientale e innescare una ripresa sostenibile. Un dossier che potrebbe trovare l’Italia impreparata. Infatti, nel Paese solo poche centinaia di imprese hanno la capacità di intercettare questi flussi e la massa di PMI rischia di rimanere ai margini. La situazione all’interno della Penisola risulta molto differenziata, con un netto divario tra Nord e Sud, dovuto a una forte correlazione tra la condizione economica dei territori e la sostenibilità sociale e ambientale, che rischia di ampliarsi ulteriormente per effetto del Covid. “Il rapporto è il contributo che Cerved vuole dare al Paese – ha dichiarato Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved Group – per stimolare un approccio data-driven ai problemi della sostenibilità. Stimiamo che per effetto del Covid il tasso di disoccupazione potrebbe arrivare al 17%, con effetti potenzialmente critici per le province che hanno sistemi sociali più deboli. Non parliamo solo del Sud, ma anche di alcune province come Rimini, Aosta, Imperia, Livorno, molto colpite dalla pandemia e con profili di sostenibilita’ sociale fragili”. “La finanza Esg sta già veicolando grandi masse di fondi verso progetti sostenibili – ha aggiunto Mignanelli – e la regolamentazione bancaria amplierà ancora di più la portata di questo fenomeno. L’Italia, con una struttura produttiva fatta di piccole imprese, fuori dai radar di questi investitori, rischia però di rimanerne ai margini: é necessario promuovere la rendicontazione Esg e prevedere incentivi a sostegno delle PMI, perché anche loro possano accedere a questi fondi”. Secondo quanto riportato nel rapporto, nel corso dell’ultimo anno gli strumenti sostenibili hanno fatto segnare nuovi record, specialmente sul mercato europeo, in termini di asset, flussi e sviluppo di prodotti. Nel corso del 2020 fondi aperti ed Etf sostenibili operanti in Europa hanno ricevuto 233 miliardi di euro di flussi netti (100 miliardi circa nel solo quarto trimestre). In Italia, con criteri prudenti, Cerved Rating Agency ha stimato un mercato potenziale per i mini green bond di 7,2 miliardi. Le misurazioni di Cerved Rating Agency evidenziano come le aziende più attente agli aspetti della sostenibilità sono anche meno rischiose dal punto di vista del credito: analizzando il reporting di sostenibilità di un campione di circa 200 imprese selezionate e’ emerso che la probabilità di default di quelle con una valutazione di performance Esg più elevate (1,3%) è meno della metà di quello delle imprese che hanno uno score basso (2,8%). Il report segnala però che oggi sono poche le imprese che misurano la propria sostenibilità e le opportunità di mercato rischiano di non essere sufficienti a promuovere una diffusione delle misurazioni delle performance Esg, soprattutto tra le società di minore dimensione. Con un tessuto polverizzato di PMI – che in molti casi non potranno permettersi processi di rendicontazione o di misurazione Esg – un’ampia quota del sistema produttivo italiano rischia di non intercettare questi flussi finanziari. L’armonizzazione degli standard di reporting e gli obblighi di reporting di dati Esg potrebbero facilitare gli investitori ad accedere alle informazioni non finanziarie anche delle aziende medio-piccole, segmento storicamente rilevante del tessuto economico italiano. Politiche fiscali coordinate a sostegno delle PMI potrebbero venire incontro alla crescente esigenza della comunità degli investitori di accedere alle informazioni non finanziarie attraverso canali e strumenti univoci, per favorire la diffusione delle valutazioni dei profili di sostenibilità delle PMI. LEGGI TUTTO

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    Franchi Umberto Marmi, assemblea approva bilancio. Dividendo da 0,241 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea di Franchi Umberto Marmi ha approvato oggi il bilancio 2020 e deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,241 euro per azione, corrispondenti ad un payout ratio del 70% e ad un dividend yield del 2,8% rapportando l’importo unitario al prezzo di 8,65 euro per azione registrato il 16 aprile.La società, che si è quotata su AIM Italia nello scorso autunno in seguito alla fusione per incorporazione con la Spac TheSpac, ha conseguito ricavi totali per 51,2 milioni di euro l’anno scorso, in calo rispetto ai 65,2 milioni del 2019 (-21,5%), e un utile netto che è passato dai 16,6 milioni di euro del 2019 ai 10,3 del 2020, anche se il business si è fortemente ripreso nell’ultima parte dell’anno.”La distribuzione di questo dividendo al termine di un anno che sarà ricordato come uno dei più difficili della storia recente a causa della pandemia che ha colpito in modo significativo i mercati globali, e il mercato italiano in particolare, rappresenta un motivo di grande soddisfazione a conferma della solidità della società”, ha commentato Alberto Franchi, presidente e AD. “I primi tre mesi dell’esercizio 2021 anticipano una ripresa del mercato confermata da importanti ordini ricevuti dalla Cina e dagli Stati Uniti, nostri mercati di riferimento”, ha aggiunto.Intanto la società spicca il volo a Piazza Affari, dove si attesta a 9,15, con un aumento del 6,40%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 9,33 e successiva a quota 9,88. Supporto a 8,783. LEGGI TUTTO

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    Debole il mercato americano dopo i record della settimana scorsa

    (Teleborsa) – Il listino USA scambia poco sotto la parità, con le azioni statunitensi che stanno perdendo terreno rispetto ai livelli record raggiunti venerdì, anche a causa della debolezza del settore tecnologico. Il Dow Jones lima lo 0,36%, interrompendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata mercoledì scorso, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 4.179 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Pressoché invariato il Nasdaq 100 (-0,14%); sulla stessa tendenza, sui livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,12%).In buona evidenza nell’S&P 500 il comparto energia. Nel listino, i settori beni industriali (-0,60%) e beni di consumo per l’ufficio (-0,42%) sono tra i più venduti.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Walt Disney (+0,85%), Chevron (+0,62%) e Apple (+0,56%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Boeing, che ottiene -1,13%.Sotto pressione American Express, che accusa un calo dell’1,07%.Fiacca 3M, che mostra un piccolo decremento dello 0,96%.Discesa modesta per Procter & Gamble, che cede un piccolo -0,88%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Netflix (+1,32%), Baidu (+1,27%), Vertex Pharmaceuticals (+0,97%) e Activision Blizzard (+0,96%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Moderna, che ottiene -2,92%.In apnea Tesla Motors, che arretra del 2,80%.Tonfo di American Airlines, che mostra una caduta del 2,18%.Scivola Qualcomm, con un netto svantaggio dell’1,63%. LEGGI TUTTO