Aprile 2021

Monthly Archives

More stories

  • in

    Pensioni, Castelli: a lavoro su riforma del fisco, si possono superare gli steccati ideologici

    (Teleborsa) – Si è svolto questa mattina alle ore 10 il “Question Time dei Lavoratori del Pubblico Impiego sul Futuro della Previdenza”. L’evento è stato aperto dal Viceministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli: “ci si deve interrogare sul nostro futuro pensionistico, non si può rimandare. Siamo chiamati a guardare ai prossimi venti anni. Il Parlamento ed il Governo stanno lavorando ad una riforma del fisco e ora, grazie alla larga maggioranza, si possono finalmente superare gli steccati ideologici”. “L’intervento fiscale è la principale leva da considerare per costruire una pensione adeguata e deve essere definita rapidamente, insieme all’altra leva imprescindibile, che è l’informazione. Ragioniamo sulla parola complementare che a volte ha dato degli svantaggi in termini di percezione, poiché non rende chiaro il ruolo vitale che ricopre nel futuro pensionistico dei lavoratori”, ha aggiunto. Sul tema degli interventi nel Pubblico Impiego si è espressa anche il Capo Gabinetto del Ministero per la Pubblica Amministrazione, Marcella Panucci, la quale ha affermato che “il Patto per l’Innovazione del Lavoro Pubblico e la Coesione Sociale (firmato lo scorso 10 marzo, ndr) ha inaugurato un nuovo modello di relazioni sindacali”. All’evento è intervenuto anche il senatore Tommaso Nannicini, Presidente della Commissione Parlamentare per il controllo sull’attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. “Le riforme previdenziali degli ultimi decenni hanno messo in sicurezza la sostenibilità finanziaria del sistema – ha spiegato – Però troppe volte i meccanismi hanno scaricato il peso di questa flessibilità sulle aspettative pensionistiche, soprattutto delle giovani generazioni”. “Se vogliamo dare risposte concrete alle persone, abbiamo bisogno di soldi e di capitale umano – ha aggiunto Nannicini – e per aiutare la previdenza complementare, io penserei a delle forme di matching contribution, erogazioni soprattutto iniziali per favorire l’adesione volontaria di giovani a strumenti di previdenza complementare; nei primi anni lo stato contribuisce aumentando l’investimento che stai facendo ad un fondo complementare”. LEGGI TUTTO

  • in

    Future USA in leggero rialzo. Wall Street pronta a nuovi record

    (Teleborsa) – L’andamento dei future USA indica che la seduta odierna del mercato americano aprirà in rialzo. Dopo l’ottima seduta di ieri, gli indici americani sono pronti a ritoccare i loro record. Ieri il Dow Jones ha chiuso sopra i 34.000 per la prima volta in assoluto, l’S&P 500 ha aggiornato i massimi e il Nasdaq è arrivato molto vicino al record di febbraio.Il contratto sul Dow Jones guadagna lo 0,24% a 33.004 punti, mentre quello sullo S&P 500 è in rialzo dello 0,24% a 4.172 punti. Il derivato sul Nasdaq è invece il migliore, segnando un rialzo dello 0,27% a 14.052 punti.Tra i titoli sotto la lente degli investitori negli scambi pre-apertura ci sono Morgan Stanley e Bank of NY Mellon. Entrambi hanno battuto le attese degli analisti ma sono in leggero ribasso, anche perché le aspettative sulle loro trimestrali erano già estremamente alte dopo i precedenti risultati bancari della settimana. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, permessi edilizi marzo +2,7% apertura cantieri +19,4%

    (Teleborsa) – Segnali positivi giungono dal mercato edilizio USA a marzo. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati sono aumentati del 19,4% a 1,739 milioni di unità, dopo il calo dell’11,3% registrato a febbraio. Le attese degli analisti avevano previsto un numero di cantieri in aumento fino a 1,613 milioni. I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo una crescita del 2,7% a 1,766 milioni di unità, dopo il -8,8% registrato il mese precedente. Le attese degli analisti erano per un incremento dei permessi a 1,766 milioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Fai-Conftrasporto: pronti a ingranare la marcia della protesta

    (Teleborsa) – I delegati della Fai, la Federazione degli Autotrasportatori Italiani che aderisce a Conftrasporto-Confcommercio, si sono detti pronti a proclamare lo stato di agitazione, senza escludere l’ipotesi del fermo. A motivare la presa di posizione, è stato spiegato in una nota, c’è la difficoltà “che la categoria sta attraversando da tempo, acuite dalla pandemia e amplificate dal mancato confronto con il Governo”. Nel corso dell’assemblea, il Comitato di presidenza ha ricevuto ampio mandato per condividere con i colleghi Unatras – l’Unione delle associazioni della categoria che si riunirà nei prossimi giorni – la decisione di proclamare lo stato di agitazione. “Troppi gli argomenti lasciati senza risposta”, ha sottolineato il presidente Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè. Fai-Conftrasporto ha lamentato che per il settore “non è previsto alcun tipo di finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)”.Per i delegati inoltre, non c’è stata alcuna chiarezza sui trasferimenti per il settore, non c’è stato alcun passo avanti sulla questione delle limitazioni ai Tir al Brennero e non è stata risolta la “drammatica inefficienza” delle Motorizzazioni civili. LEGGI TUTTO

  • in

    Morgan Stanley, il boom di IPO e SPAC fa volare i profitti nel primo trimestre

    (Teleborsa) – La banca d’affari Morgan Stanley ha registrato ricavi per 15,7 miliardi di dollari nel primo trimestre 2021, in aumento del 61% rispetto ai 9,8 miliardi di dollari dello stesso periodo di un anno fa. L’utile netto è stato di 4,1 miliardi di dollari, o 2,19 per azione diluita, rispetto a un utile netto di 1,7 miliardi, o 1,01 per azione diluita, dei primi tre mesi del 2020.I risultati hanno battuto le attese del mercato: le entrate hanno superato le stime degli analisti di 1,6 miliardi di dollari, così come gli utili per azioni sono stati più elevati degli 1,70 dollari del consensus. La divisione Wealth Management ha registrato un margine ante imposte del 26,9%, con un record di nuovi asset netti e commissioni, rispettivamente di 105 miliardi e 37 miliardi di dollari.I ricavi dell’Investment Banking sono aumentati del 128% rispetto a un anno fa, supportati in particolare dai ricavi dalla consulenza, anche grazie a un livello più alto di operazioni di M&A nel trimestre. La sottoscrizione di azioni per conto dei clienti ha riportato ricavi record grazie ai maggiori volumi di IPO e SPAC.”La società ha prodotto risultati record e l’Investment Bank continua a prosperare – ha commentato il CEO e presidente James P. Gorman – Abbiamo concluso l’acquisizione di Eaton Vance che porta l’Investment Management a oltre 1,4 trilioni di dollari di asset e il Wealth Management ha portato flussi record di 105 miliardi di dollari”. LEGGI TUTTO

  • in

    INPS, Tridico: bene il ricambio generazionale nella PA promosso dal ministro Brunetta

    (Teleborsa) – Il presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha dichiarato di apprezzare “moltissimo” il piano di assunzioni del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta per un ricambio generazione nella P.A. L’occasione è stata un convegno della Federazione dei lavoratori pubblici (Flp), durante il quale Tridico ha auspicato che “il nuovo corso possa generare quel ricambio generazionale che tutti aspettano” grazie anche a “criteri più semplificati che permettano di assumere personale più qualificato”. “Nel 2019 – ha ricordato Tridico – abbiamo assunto 4mila ragazzi, molti di questi anche con dottorato. Persone superqualificate che stanno dando un grande contributo all’azione dell’Istituto. Nei prossimi mesi abbiamo un concorso per l’assunzione di 5.200 persone”. Secondo il presidente di INPS, inoltre, “tutte le moderne P.A. devono essere capaci di utilizzare gli strumenti digitali per avvicinarsi ai cittadini. Le esigenze di modernizzazione e di semplificazione richiedono da un lato l’acquisizione telematica di dati forniti direttamente dai cittadini, dall’altro controlli per verificare la fondatezza di queste informazioni”. Pasquale Tridico è tornato anche sul dossier Quota 100 e sulla possibilità che possa favorire l’uscita dal lavoro di molte persone. “Non sono preoccupato del fatto che possa incentivare grandi numeri – ha detto – innanzitutto perché ci sono finestre prestabilite. Non si fa domanda ogni giorno”. Infine, il presidente ha parlato del ruolo che la modernizzazione dell’Istituto avrà nella definizione del Recovery Plan. “Una digitalizzazione di successo e a beneficio di cittadini, imprese e altre amministrazioni – ha sottolineato – deve basarsi su reingegnerizzazione dei processi, riorganizzazione strutturale e costante aggiornamento formativo per accompagnare un chiaro e unico ‘Progetto-Paese di innovazione dell’Italia’”. L’obiettivo della digital transformation dell’INPS – ha aggiunto – è “offrire servizi pubblici digitali di alta qualità in ambito welfare, dare sostegno alle politiche attive del lavoro e favorire le integrazioni tra i servizi territoriali”. Le proposte dell’istituto di previdenza per il Recovery Plan prevedono poi la realizzazione di un nuovo portare, la piena interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni in ambito welfare per la costruzione di eco-sistemi volti a erogare servizi digitali, la creazione del polo infrastrutturale integrato INPS-Inail-Istat, blockchain per tutti e accessibilità in un click.Le varie indennita’ legate alla pandemia hanno riguardato 14,4 milioni di persone per 35 miliardi di spesa nel 2020. Lo ha ricordato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, intervenendo a un convegno della federazione dei lavoratori pubblici (Flp). I dati contengono anche i beneficiari del reddito di cittadinanza e di emergenza. “Senza semplificazione – ha detto Tridico – l’Inps non avrebbe potuto realizzare questi numeri”. LEGGI TUTTO

  • in

    Agroalimentare, CIA: via libera a export in Cina varietà da risotto italiane

    (Teleborsa) – Dopo un lungo negoziato è arrivato l’ok delle Autorità competenti di Pechino all’import delle nostre varietà da risotto, vere eccellenze del Made in Italy agroalimentare. Grazie a questo accordo, il riso italiano potrà esser apprezzato anche in Cina da decine di milioni di consumatori. “Un via libera tanto atteso su un mercato di primaria rilevanza per l’agroalimentare italiano – commenta Dino Scanavino, presidente di Cia-Agricoltori Italiani –. Si tratta di un successo che ha visto le istituzioni e la filiera risicola nazionale unite in difesa del riso italiano e alla conquista di nuove quote di mercato. Per l’Italia, primo produttore europeo, si apre ora un mercato importante, con milioni di cinesi pronti ad apprezzare il nostro risotto”. L’Italia – sottolinea la Confederazione Italiana Agricoltori in una nota – è, attualmente, il primo produttore dell’Unione europea, assicurando oltre il 50% della produzione di riso, che si distingue da quello coltivato nel resto del mondo grazie a varietà tipiche, valorizzate grazie a marchi Dop e Igp che riconoscono le specificità dei territori di origine. Con 228mila ettari coltivati (+4% nel 2020) e 4mila aziende che raccolgono 1 milione di tonnellate di riso lavorato, si contano più di 200 varietà: dal Carnaroli, all’Arborio e al Vialone Nano, primo riso Igp, passando per il Roma e il Baldo. Attualmente il 60% del riso italiano è destinato all’export, soprattutto in Germania e Inghilterra.”L’intesa – conclude la Cia – corona un lungo negoziato diplomatico e tecnico condotto insieme al mondo imprenditoriale del comparto. Le agenzie fitosanitarie cinesi hanno, infatti, effettuato controlli molto severi e pignoli prima di autorizzare l’import del nostro riso, mandando in questi anni diverse delegazioni nelle aziende italiane per verificarne l’eccellenza dei metodi di produzione”. LEGGI TUTTO

  • in

    Lombardia, Corte dei Conti boccia Aria: poca organizzazione e troppe consulenze

    (Teleborsa) – La Corte dei Conti ha espresso un giudizio negativo su Aria Spa, azienda di Regione Lombardia al centro delle recenti polemiche sulla prenotazione delle vaccinazioni e alla quale il presidente Attilio Fontana ha cambiato i vertici e chiesto al consiglio di amministrazione di dimettersi.L’analisi della Corte dei Conti si è concentrata su due aree principali, l’assetto societario e la gestione degli acquisti di beni e servizi sanitari in Lombardia (tra il 2019 e il primo semestre del 2020). Un fattore critico trasversale riguarda l’inadeguatezza del sistema informativo di Aria in relazione agli obiettivi strategici ad essa assegnati, sottolinea la relazione, che entra poi più nello specifico.”L’istruttoria ha mostrato uno scarto significativo tra il modello organizzativo adottato da Aria e le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, rilevando altresì criticità relative ad una molteplicità di discipline contrattuali, all’incremento del personale attribuito agli uffici di staff, al mancato rispetto del principio di onnicomprensività del trattamento economico dirigenziale, all’affidamento di incarichi esterni per servizi legali, e al ricorso eccessivo alle consulenze”, si legge in una nota della Corte dei Conti che riassume le 319 pagine della relazione.”La Regione, in veste di principale committente di Aria – continua il documento – dovrebbe acquisire dalla società, all’atto di ogni affidamento, la curva del carico di lavoro in corso e la dimostrazione dell’impatto che il nuovo lavoro può avere sulle unità operative, al fine di accertare la reale capacità della società di svolgere la commessa, senza creare danni o ritardi ai progetti avviati”.Gli strumenti che servono a incrementare la quota della spesa centralizzata, “si rivelano caratterizzati dalla strutturale mancanza di processi, strumenti e metodologie adeguati allo scopo” e nemmeno il monitoraggio degli acquisti sanitari “risulta sufficientemente presidiato dal sistema di raccolta attualmente in uso, strutturalmente inadeguato a fornire dati di buona qualità”.L’organo sottolinea che a fronte di una media degli acquisti programmati tramite Aria vicina al 70% del totale, l’istruttoria sui dati di bilancio ha rivelato che gli acquisti effettivi tramite il canale centralizzato non superano il 36% e che la quota residuale degli acquisti “è gestita in maniera frammentaria ed autonoma, con possibili diseconomicità ed inefficienze”. L’istruttoria ha inoltre mostrato un’elevata incidenza degli acquisti non soggetti a gara per circa un miliardo di euro. LEGGI TUTTO