Aprile 2021

Monthly Archives

More stories

  • in

    OPA Creval, adesioni volano oltre il 15%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Credit Agricole sulle azioni Credito Valtellinese risulta che oggi, 13 aprile 2021, sono state presentate 10.661.965 richieste di adesioni, che portano complessivamente a 10.671.354 richieste di adesioni, pari al 15,59% dell’offerta. L’offerta iniziata il 30 marzo 2021 terminerà il prossimo 21 aprile 2021. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Creval acquistate sul mercato nei giorni 20 e 21 aprile 2021 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

  • in

    Borsa, Gambero Rosso: inibita immissione ordini senza limite prezzo

    (Teleborsa) – Da domani 14 aprile 2021 e fino a successiva comunicazione sulle azioni ordinarie Gambero Rosso (GAMB – Isin IT0005122392) non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo.Lo fa sapere Borsa Italiana nella sezione “comunicati urgenti” aggiungendo che “pertanto le azioni GAMB verranno negoziate nel settore AI1X del segmento MA1 della piattaforma Millennium”.(Foto: © Edoardo Nicolino | 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Agroalimentare, Ambrosetti: “In Italia settore regge a impatto pandemia”

    (Teleborsa) – All’interno dei confini nazionali l’industria agroalimentare ha saputo reggere l’urto violento della pandemia e il settore, nonostante la crisi economica innescata dal Covid, ha registrato addirittura una crescita sul fronte export. Nel 2020 il comparto ha generato un valore aggiunto pari a 64,1 miliardi di euro, di cui 31,2 miliardi derivanti dal settore food&beverage, in leggero calo dell’1,8% rispetto al 2019, e 32,9 miliardi provenienti dal comparto agricolo. Un andamento che ha accusato gli effetti della pandemia, ma segnando pur sempre una performance generale migliore rispetto al dato di contrazione avvertito sul PIL nazionale (- 8,9%). Queste le principali evidenze emerse dal Rapporto di The European House – Ambrosetti sugli scenari e le sfide per il settore agroalimentare, temi portanti della quinta edizione del Forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni”, che si terrà a Bormio il prossimo 4 e 5 giugno. I dati sono stati annunciati in anteprima presso la sede della Regione Lombardia nel corso di una conferenza stampa di presentazione dell’evento che ha voluto sottolineare l’importanza della scelta del territorio della Valtellina come sede del Forum e modello di sviluppo per l’agroalimentare. “L’Italia, dopo la Spagna (4%), è il secondo Paese in Europa per incidenza del settore agroalimentare sul PIL (3,8%). Un’incidenza più alta di quella che si registra in Francia (3,0%) e Germania (2,1%) – ha spiegato Valerio De Molli, managing partner & ceo di The European House – Ambrosetti –. Con 64,1 miliardi di euro di valore aggiunto generato nel 2020, il settore agroalimentare si conferma al primo posto tra le ‘4A’ del Made in Italy, 1,9 volte l’automazione, 2,8 volte l’arredamento e 3,2 volte l’abbigliamento. Il valore aggiunto generato dal settore agroalimentare italiano vale 3 volte il settore automotive di Francia e Spagna e più del doppio della somma dell’aerospazio di Francia, Germania e Regno Unito. Non solo. Il settore Food&Beverage si è dimostrato il più resiliente alla crisi Covid-19 tra tutti i settori della manifattura italiana, con una riduzione del valore aggiunto pari a -1,8% nel 2020, rispetto al -8,9% del totale dell’economia italiana”. Sul fronte dell’export, nonostante le oggettive difficoltà legate allo spostamento delle merci da un Paese all’altro e alle restrizioni che hanno penalizzato molti canali di vendita, le esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani hanno segnato lo scorso anno una crescita dell’1,8%, raggiungendo un valore record di 46,1 miliardi di euro. Le bevande rappresentano la categoria più venduta al di fuori dei confini e generano oltre un quinto del fatturato (20,6%), mentre Germania, Francia e Stati Uniti rimangono i Paesi di maggiore approdo dell’export made in Italy. L’export regge e cresce, ma – sottolinea il Rapporto – c’è comunque del terreno da recuperare rispetto ai principali peers europei dell’Italia che esportano di più a livello di food&beverage, vale a dire Germania (75,2 miliardi), Francia (62,5 miliardi) e Spagna (54,8 miliardi). L’Italia potrebbe colmare tale divario cercando ulteriori spazi in mercati in crescita, in primis quello cinese che non rientra ancora nei primi dieci bacini di approdo delle merci italiane. A complicare tale sfida vi sono anche i possibili e indesiderati effetti della Brexit che potrebbero pesare quest’anno sull’export nostrano. Un timore che per The European House – Ambrosetti non è da sottovalutare dal momento che il Regno Unito conta per il 12% sull’intero fatturato dai prodotti agroalimentari italiani commercializzati al di fuori dei confini nazionali.Al centro del Forum di Bormio anche il rapporto tra alimentazione, salute e sport. A causa del perdurare della pandemia molti studi prevedono, infatti, un aumento dell’incidenza dell’obesità, patologia che in Italia coinvolge già il 45,5% degli italiani adulti e quasi il 30% dei bambini. L’altra faccia della medaglia vede, sempre a causa della crisi Covid-19, secondo stime Onu-Fao da 83 a 132 milioni di nuove persone denutrite nel 2020 nel pianeta. LEGGI TUTTO

  • in

    Riaperture, Giorgetti: probabile una decisione la prossima settimana in Consiglio dei Ministri

    (Teleborsa) – Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che “la decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri”. L’occasione è stata l’incontro al Mise tra il ministro Giorgetti e i rappresentanti di Fipe-Confcommercio, ricevuti dopo l’assemblea straordinaria organizzata in piazza San Silvestro a Roma in collegamento con 21 piazza d’Italia.Nel frattempo, sono 13.447 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 304.990 tamponi molecolari e antigenici elaborati. In leggero calo il rapporto positivi/tamponi totali a 4,4% (ieri 5,1%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza hanno raggiunto quasi quota 3,8 milioni.Sono 476 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a superare i 115mila morti da inizio pandemia. Cala sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 67 in meno, 3.526 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 377 in meno rispetto a ieri (sono 26.952 in totale). LEGGI TUTTO

  • in

    Piazza Affari tonica in un'Europa cauta

    (Teleborsa) – Si chiude all’insegna della prudenza il bilancio nel Vecchio Continente, mentre si distingue la performance positiva mostrata a Piazza Affari. Poco mosso l’S&P-500, che segna a Wall Street un +0,08%.Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,16%. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,65%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dello 0,95%, a 60,27 dollari per barile.Balza in alto lo spread, posizionandosi a +105 punti base, con un incremento di 2 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari allo 0,76%.Tra gli indici di Eurolandia andamento cauto per Francoforte, che mostra una performance pari a +0,13%, poco mosso Londra, che mostra un +0,02%, e si muove in modesto rialzo Parigi, evidenziando un incremento dello 0,36%. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 24.600 punti; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 26.868 punti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, decolla Amplifon, con un importante progresso del 6,89%.In evidenza Campari, che mostra un forte incremento del 3,08%.Svetta Interpump che segna un importante progresso del 2,80%.Vola Exor, con una marcata risalita del 2,16%.Le peggiori performance, invece, si registrano su DiaSorin, che ottiene -1,31%.Deludente Azimut, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Fiacca Banca Mediolanum, che mostra un piccolo decremento dello 0,86%.Discesa modesta per Leonardo, che cede un piccolo -0,54%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Tod’s (+5,89%), Biesse (+5,28%), Illimity Bank (+3,52%) e Saras (+3,03%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Cattolica Assicurazioni, che prosegue le contrattazioni a -3,18%.Affonda Cofide, con un ribasso del 2,85%.Crolla B.F, con una flessione del 2,03%.Vendite a piene mani su Guala Closures, che soffre un decremento del 2,01%. LEGGI TUTTO

  • in

    Banda ultra larga, Colao: entro il 2026 garantita al 100% degli italiani

    (Teleborsa) – Il ministro della Transizione digitale Vittorio Colao ha ribadito che obiettivo del governo è assicurare una connessione a banda ultra-larga per tutte le famiglie italiane entro i prossimi 5 anni. “Bruxelles intende raggiungere gli obiettivi di innovazione digitale entro dieci anni. Anche noi, anche grazie al Pnrr, vogliamo essere ambiziosi. Vogliamo, e possiamo, essere nel gruppo di testa in Europa – ha detto in audizione presso la Commissione Trasporti della Camera – Oggi propongo obiettivi a 5 anni, per essere già nel 2026 tra i paesi migliori”.In 5 anni il ministro ha dichiarato di ambire ad avere almeno il 70% della popolazione che usi regolarmente l’identità digitale (più del doppio rispetto a oggi) e che sia “digitalmente abile”. “Abbiamo il piano di portare circa il 75% delle PA italiane a utilizzare servizi cloud: intendiamo raggiungere almeno l’80% dei servizi pubblici erogati online”, ha aggiunto. Soprattutto, ha sottolineato il ministro Colao, l’obiettivo, in collaborazione con gli operatori di mercato e il Mise è quello di “raggiungere il 100% delle famiglie e delle imprese italiane con reti a banda ultra-larga. Questi sono obiettivi ambiziosi perché ci permetteranno già nel 2026 di avvicinarci di molto a quelli europei con ancora 4 anni di lavoro per completare l’opera”. Quanto alle modalità per trasformare in pratica gli obiettivi, Colao ha spiegato che il piano di azione che si sta elaborando interviene “tanto sul lato dell’offerta quanto su quello della domanda”. “Quanto all’offerta – ha spiegato il ministro per la Transizione digitale – miriamo alla copertura dell’intero territorio con connessioni ad altissima velocità, senza lasciare indietro nessuno, con un approccio agnostico teso a dare accesso a tutti con tutte le tecnologie utili per poterlo fare: fibra a casa, fixed wireless, 5G”. “Come già anticipato – ha aggiunto – stiamo ora lavorando al Piano per l’identificazione e la copertura per quelle aree ‘grigie’ ove non saranno previsti, nei prossimi anni, investimenti privati in reti ad altissima velocità. Faremo rapidamente la mappatura e le consultazioni”. “Non appena pronto – ha precisato – porteremo il Piano al Comitato interministeriale per la transizione digitale. È un processo complesso che prevede l’interlocuzione con il mercato e con le Istituzioni nazionali e comunitarie. Lo vogliamo velocizzare il più possibile”. In merito alle mappature – “partiranno a maggio e dureranno 30-40 giorni” – il ministro ha ricordato che è stato costituito un gruppo di lavoro congiunto con il Mise che si riunirà per la prima volta giovedì. “Poi partiremo con le gare con aree molto più piccole rispetto ad aree bianche e a inizio 2022 il processo sarà terminato. Non abbiamo tanto tempo”, ha ribadito.Sul fronte della domanda il ministro ha dichiarato di attendere l’approvazione da parte della Commissione europea delle misure relative alla fase 2 dei cosiddetti voucher a supporto dell’accesso alla rete di famiglie e imprese: “Appena ottenuta, avremo circa 900 milioni di euro a disposizione di imprese e cittadini”. “Sempre sul lato domanda – ha detto Colao – da novembre 2020 sono stati attivati oltre 118.000 voucher in tutta Italia dedicati alle famiglie a basso reddito, per un totale di oltre 59 milioni di euro erogati. A cinque mesi dall’avvio della misura, le risorse impegnate ammontano a oltre 73 milioni di euro, pari a circa il 37% dei fondi disponibili”.Infine, il ministro si è concentrato sul problema della sicurezza digitale. Il governo, ha spiegato, punta a far sì che “le amministrazioni vengano aiutate a migrare in cloud diversi a seconda del livello di sensibilità dei dati dei quali dispongono”. E per questo “per i dati più sensibili intende creare un Polo Strategico Nazionale a controllo pubblico”. Il Polo sarà localizzato sul suolo italiano e con garanzie, anche giurisdizionali, elevate – ha garantito il ministro – e “permetterà di razionalizzare e consolidare molti di quei centri che ad oggi non riescono a garantire standard di sicurezza adeguati”. LEGGI TUTTO

  • in

    Pubblicità: Nielsen, mercato chiude febbraio in negativo

    (Teleborsa) – Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di febbraio in territorio negativo, segnando un decremento del 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, portando la raccolta nel bimestre a -8,7%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel periodo gennaio-febbraio si attesta a -14.7%. “Pochi ricorderanno che il mese di febbraio 2020 è stato quello di maggiore crescita rispetto ai 18 mesi precedenti, ma tutti ricordiamo che febbraio segna il confine tra il “prima” e il “dopo” per le nostre vite, l’economia ed anche per la nostra industry. Il dato negativo di febbraio 2021 non è dunque inaspettato ed è anche per certi versi influenzato dalla diversa stagionalità di alcuni eventi” – spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen -. “Il mercato si confronta con una robusta crescita del primo bimestre 2020 che viaggiava vicino al +4%, per poi vedere il quadrimestre successivo crollare del -32,7%”, aggiunge Dal Sasso. Relativamente ai singoli mezzi, la TV è in calo a febbraio del 12,3% e chiude il bimestre a -7,9%. Sempre in negativo i quotidiani che perdono il 17,9%, consolidando il periodo cumulato gennaio-febbraio a -16,1%. Stesso andamento per i periodici, sia nel singolo mese che per il bimestre, con cali rispettivamente del 38,8% e del 37,3%. Continua l’andamento negativo anche per la radio che cala del 31,2% a febbraio e chiude il bimestre a -32,7%. LEGGI TUTTO