Aprile 2021

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    Carnival, perdita di 2 miliardi di dollari in primo trimestre 2021

    (Teleborsa) – Carnival, il più grande operatore al mondo nel settore delle crociere, ha chiuso il primo trimestre 2021 con una perdita di 1,97 miliardi di dollari, che si confronta con il -781 milioni di dollari registrato nello stesso periodo dello scorso anno.La società statunitense prevede che sei delle nove controllate riprenderanno le operazioni, anche se con limitazioni, entro l’estate. AIDA ha ripreso le crociere a marzo nelle Isole Canarie, Costa prevede di riprendere le crociere a maggio con destinazione i porti italiani, P&O Cruises, Cunard e Princess Cruises offriranno una serie di crociere nel Regno Unito quest’estate, mentre Seabourn prevede di riprendere le operazioni quest’estate con partenze dalla Grecia.”Con l’arrivo di sei nuove navi più efficienti entro dicembre e con una capacità inferiore, derivante dall’uscita di 19 navi meno efficienti, ci aspettiamo di capitalizzare sulla domanda repressa e di ottenere un significativo miglioramento dei costi dalla maggiore efficienza della nostra flotta”, ha commentato il CEO Arnold Donald.L’amministratore delegato ha reso anche noto che i volumi delle prenotazioni stanno accelerando. “Durante il primo trimestre del 2021 sono stati circa il 90% superiori ai volumi durante il quarto trimestre del 2020, riflettendo sia la significativa domanda repressa che il potenziale a lungo termine per le crociere”, ha spiegato. Le prenotazioni anticipate per l’intero anno 2022 sono migliori di quelle registrate nel 2019, al 31 marzo. LEGGI TUTTO

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    FMI quantifica benefici campagna vaccinale. Deficit attesi in graduale ridimensionamento

    (Teleborsa) – Il Fondo Monetario Internazionale prevede un generale ridimensionamento dei deficit di bilancio a partire da quest’anno, di fronte ad un’accelerazione della crescita, dopo l’impennata registrata durante la pandemia a causa dell’aumento della spesa. E’ quanto emerge dal Fiscal Monitor del FMI, in base al quale i deficit caleranno in media dal 7,6% del 2020 al 2,3% nel 2026. Il debito pubblico mondiale, salito su livelli record nel 2020 al 97% del PIL, per effetto delle misure di stimolo messe in campo dai governi per fronteggiare l’emergenza, dovrebbe mantenersi poco sotto la soglia del 100% nel medio termine. Anche per l’Italia è previsto un graduale rientro del deficit dal 9,5% del 2020 all’1,8% nel 2026, mentre per quest’anno è atteso un deficit all’8,8%. Il debito dovrebbe portarsi dal 157,1% atteso per quest’anno al 151% del PIL nel 2026. La pressione fiscale, già in crescita prima della pandemia al 47,1%, dovrebbe raggiungere n picco del 47,9% quest’anno, ai massimi dal 2014, per poi riportarsi al 46,7% nel 2026. La spesa pubblica, balzata al 57,3% nel 2020, tornerà al 48,4% nel 2026.L’FMI fa un cenno anche alla campagna vaccinale, indicando che il costo “si ripagherà da solo” e che una campagna più rapida potrebbe generare fino a 1.000 miliardi di dollari di maggior gettito cumulato da qui al 2025, consentendo di risparmiare migliaia di miliardi di dollari di spesa in misure di sostegno. Nel medio periodo – sottolinea l’FMI – sarà necessario bilanciare il rischio di un aumento del debito con il rischio di ritiro prematuro delle misure di supporto, che potrebbe rallentare la ripresa. In tale senso, appaiono dunque “cruciali” strategie credibili che ridisegnino le regole di bilancio e introducano riforme della tassazione.Il Fondo Monetario consiglia ai governi di “prendere in considerazione” un prelievo “temporaneo” sui redditi elevati e sui patrimoni, per favorire la ripresa post Covid e provvedere alla copertura del fabbisogno legato alla pandemia, oltre ad attuare riforme fiscali nazionali ed internazionali finalizzate a migliorare l’accesso ai servizi di base e le reti di protezione e centrare l’obiettivo di sviluppo sostenibile. LEGGI TUTTO

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    Wall Street resta al palo. Attesa per verbali FED

    (Teleborsa) – Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, con il Dow Jones che si attesta a 33.491 punti; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che rimane a 4.079 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,14%); sulla stessa tendenza, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,13%).Gli investitori attendono la diffusione dei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve. I verbali del FOMC potrebbero offrire indizi sulle opinioni della banca centrale sull’inflazione e sulla ripresa economica. In particolare, si cercano segnali di disaccordo tra i membri del FOMC per quanto riguarda l’orizzonte temporale in cui procedere ad alzare i tassi d’interesse.In buona evidenza nell’S&P 500 il comparto finanziario. In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto materiali, che riporta una flessione di -0,61%.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, JP Morgan (+0,90%), American Express (+0,90%), Visa (+0,84%) e Caterpillar (+0,71%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su DOW, che prosegue le contrattazioni a -0,67%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Discovery (+2,37%), Discovery (+1,53%), Lam Research (+1,52%) e Twenty-First Century Fox (+1,43%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Illumina, che ottiene -1,92%.Wynn Resorts scende dell’1,85%.Calo deciso per Baidu, che segna un -1,55%.Sotto pressione Moderna, con un forte ribasso dell’1,38%. LEGGI TUTTO

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    ABI, Sabatini: essenziali le misure di sostegno alle imprese in difficoltà

    (Teleborsa) – Il direttore generale dell’ABI Giovanni Sabatini ha ribadito la necessità di mantenere attive le misure di sostegno alle imprese in difficoltà a causa della crisi sanitaria. “È del tutto evidente, alla luce dell’evoluzione della situazione sanitaria, che il riavvio delle attività temporaneamente sospese o condizionate richiederà ancora del tempo, per cui è essenziale, come peraltro unanimemente riconosciuto dalle istituzioni italiane ed europee, che le misure di supporto vengano mantenute”, ha detto in audizione presso la commissione Finanze della Camera sulla “Struttura finanziaria delle imprese italiane e le sfide della pandemia”.”Vanno predisposte per tempo le misure necessarie ad assicurare una graduale uscita dagli interventi emergenziali ed accompagnare le imprese verso la ripresa e il ritorno a strategie di rafforzamento e sviluppo”, ha aggiunto sottolineando che le misure devono esser “volte a rafforzare il capitale e diversificare le fonti di indebitamento”. In particolare Sabatini ha suggerito la necessità di intervenire per mitigare la rigidità della nuova definizione di default e delle norme che impongono ingenti svalutazioni dei crediti deteriorati su base esclusivamente temporale (cosidetto calendar provisioning) che sono caratterizzate da “pericolosi automatismi”. È necessario, inoltre, “accelerare” l’avvio di misure che mirino a supportare la capitalizzazione delle imprese, come l’autorizzazione a Cassa Depositi e Prestiti a costituire ‘Patrimonio Rilancio’. “La recente emanazione del Regolamento ministeriale di attuazione va in questa direzione. Si attende ora – ha dichiarato Sabatini – che la CDP emani anche il Regolamento del Patrimonio Rilancio, che dovrà essere poi approvato dal MEF auspicabilmente in tempi rapidi, così da consentire di realizzare i primi interventi a sostegno dell’economia reale”. Infine, il direttore generale ha fatto il punto sulle domande pervenute per il Fondo di Garanzia per le PMI. “Sulla base dei più recenti dati disponibili – ha spiegato – ammontano, al 25 marzo 2021, ad oltre 150 miliardi, per oltre 1 milione e 846 mila domande (di cui oltre un 1,1 milioni per prestiti fino a 30 mila euro). A queste si aggiunge lo strumento della ‘Garanzia Italia’, concessa da SACE, per un valore di circa 22,3 miliardi (al 24 marzo) a fronte di 1.699 richiedenti. Al 12 marzo scorso, le richieste di moratorie di pagamento da parte di imprese avevano raggiunto circa 1,2 milioni, per un ammontare di 189 miliardi (su un totale che sfiora i 300 miliardi includendo anche le altre categorie di clienti)”. LEGGI TUTTO

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    Tenax International in rialzo dopo acquisizione nuovi ordini

    (Teleborsa) – Effervescente Tenax International, che scambia con una performance decisamente positiva del 3,70% e si attesta a 3,36. La società, uno dei principali produttori in Europa di macchine 100% elettriche per la pulizia stradale, ha comunicato di aver acquisito nuovi ordini di acquisto per un importo complessivo di circa 525 mila euro.I nuovi ordini provengono per il 100% dall’estero, segnatamente da Spagna e Francia, e le macchine saranno consegnate nei mesi di aprile e maggio, contribuendo quindi al fatturato del primo semestre del 2021. “Le nuove commesse acquisite confermano l’andamento decisamente positivo di questo primo semestre 2021, un sentiment confermato dal fatto che gli ordini raccolti in poco più di metà del semestre in corso abbiano già superato l’intero fatturato macchine registrato in sede di bilancio semestrale 2020”, ha commentato Vincenzo Guareschi Geddes da Filicaia, presidente e CEO della società.Operativamente le attese propendono per la continuazione del rialzo verso la resistenza stimata in area 3,403 e successiva a quota 3,503. Supporto a 3,303. LEGGI TUTTO

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    Da vaccini nei luoghi di lavoro a sprint su ristori, le mosse del Governo

    (Teleborsa) – L’accordo raggiunto ieri sera tra Governo e parti sociali è importante perchè “significa avere la possibilità di vaccinarsi sui luoghi di lavoro e mettere in sicurezza soprattutto i lavoratori più esposti al contagio”. E’ quanto ha sottolineato il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al Tg2.”I vantaggi sono evidenti – ha detto – la possibilità di ripartire più rapidamente, di far accedere più persone alla vaccinazione e di mettere i luoghi di lavoro nella condizione di ripartire”. Orlando ha aggiunto che “non appena ultimate le vaccinazioni delle categorie fragili questo sarà un ulteriore canale che si affiancherà a quello della sanità territoriale”.Per le aziende “si tratta solo di rispettare i requisiti minimi – ha concluso – avere gli spazi necessari per fare la vaccinazione. Saranno poi i medici del lavoro o quelli convenzionati con l’impresa a svolgere tutte le funzioni di carattere sanitario”.Orlando ha spiegato a Radio Rtl 102.5 la modalità con cui avverranno le vaccinazioni del dipendenti nelle aziende che aderiranno al protocollo siglato nella giornata di ieri. “Si procederà cronologicamente secondo le richieste, poi spetterà alle Regioni smistare il traffico e definire anche le modalità logistiche con le quali realizzare la consegna. La data di avvio è molto legata all’approvvigionamento delle dosi di vaccini che, in questo momento, è rimesso alle valutazioni del Ministero della Sanità” Quanto agli scontri di ieri a Roma in occasione della manifestazione di ristoratori e ambulanti “fino a qui gli interventi hanno contenuto un disagio che è fortissimo e di cui ci rendiamo conto e ciò che è successo ieri mi fa capire che dobbiamo procedere rapidamente ad interventi di ristori”, ha detto Orlando per il quale “il problema è che, in quel disagio, si inserisce anche chi cerca di strumentalizzare la situazione, c’è bisogno di intervenire anche per evitare che questo produca guai più grossi alla tenuta democratica”.”La ripartenza – ha aggiunto il ministro – troverà una condizione economica che non sarà quella di un equilibrio adeguato rispetto all’andamento delle imprese e quindi credo che una situazione di supporto alle imprese sarà ancora necessaria a tutte le attività, soprattutto a quelle legate alla socialità, al tempo libero, a quelle che vedono piu’ persone stare insieme e quindi correre rischi piu’ forti di contagio. La cosa importante però è procedere il più rapidamente possibile con la vaccinazione, quella è l’unica vera strada, tutti gli altri discorsi della riapertura in sicurezza scontano sempre un margine di rischio molto grande, la vera sicurezza che ci permette di parlare di normalità, passa attraverso l’accelerazione della vaccinazione”.Quanto alla possibilità di prime riaperture il 20 aprile, secondo il ministro è “sbagliato deprimere le persone, ma anche alimentare aspettative che poi non si realizzano, penso che adesso dobbiamo vedere i primi impatti della vaccinazione e quanto può incidere effettivamente sulla mortalità”.”Credo poi che sia giusto fare delle valutazioni ad ogni step e capire quali sono gli adeguamenti che si possono fare. Dividersi tra chi vuole aprire e chi vuole tenere chiuso mi sembra un esercizio abbastanza stupido, lavoriamo tutti quanti perchè da qui a qualche settimana la vaccinazione abbia raggiunto gli obiettivi più ambiziosi possibili”. LEGGI TUTTO

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    Azimut, raccolta netta positiva per 943 milioni di euro a marzo

    (Teleborsa) – Azimut ha registrato una raccolta netta positiva per 943 milioni di euro a marzo, raggiungendo così 9,4 miliardi di euro da inizio anno. Nel primo trimestre del 2021, il gruppo ha raccolto 2,5 miliardi di euro al netto dell’acquisizione di Sanctuary Wealth, pari a 2.6x la raccolta netta registrata nello stesso periodo 2020.Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato a fine marzo si attesta per la prima volta nella storia del gruppo a 72,3 miliardi di euro, raggiungendo il record di 50 miliardi di euro di masse gestite. Il dato di raccolta nel mese di marzo ha beneficiato del consolidamento di Bridge Bayside in Australia, che entra a far parte di AZ NGA, per un totale di 172 milioni di euro nella componente amministrata.”La raccolta registrata a marzo, con la quale chiudiamo uno dei migliori trimestri degli ultimi anni in termini di flussi, deriva dalla forte attività della componente gestita, dove abbiamo raggiunto per la prima volta i 50 miliardi di euro”, ha commentato Pietro Giuliani, presidente del gruppo.”Positiva anche l’attività nei Private Markets, in particolare negli Stati Uniti, dove nel mese appena concluso abbiamo firmato un accordo con i family office delle famiglie Bezos e Moross, per sviluppare HighPost, società di private equity focalizzata nel settore consumer”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    HSBC, 1.200 dipendenti in UK pronti a lavorare da casa in modo permanente

    (Teleborsa) – Oltre 1.200 dipendenti di HSBC (colosso britannico che impiega 226 mila lavoratori in tutto il mondo) potrebbero lavorare da casa in modo permanente anche dopo la pandemia, con contratti che prevedono dei bonus per le spese di elettricità e riscaldamento che le persone devono affrontare con l’home working.Circa il 70% dei 1.800 dipendenti dei call center della banca con sede in Inghilterra, Galles e Scozia si è offerto volontario per non tornare mai in ufficio, ha detto Unite, uno dei più grandi sindacati del lavoro britannici, a Reuters. Un quarto del personale ha rifiutato l’offerta perché voleva lavorare in ufficio almeno una parte del tempo, mentre il 5% ha preferito tornare in ufficio in modo permanente. Il sindacato ha detto che HSBC ha offerto al personale 300 sterline (circa 347 euro) all’anno per coprire le spese aggiuntive a casa.”Stiamo discutendo con i colleghi del contact center che servono i clienti al dettaglio di HSBC UK sui modi in cui possiamo offrire flessibilità sul luogo di lavoro garantendo al contempo che il modo in cui lavoriamo soddisfi le esigenze dei nostri clienti”, ha detto a Reuters un portavoce di HSBC UK, sottolineando che le discussioni stanno continuando e non sono state ancora prese decisioni definitive. LEGGI TUTTO