Maggio 2021

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    Digital divide, Gubitosi (Tim): necessario uno sforzo sulle competenze per evitare un “social divide”

    (Teleborsa) – L’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, ha dichiarato che il digital divide in Italia “non è tanto geografico ma di competenze”. Questo non deve diventare un “social divide”, ha sottolineato nel corso del suo intervento all’EY Summit Infrastrutture. “Il tema delle competenze è fondamentale, è necessario che si facciano degli sforzi importanti per dare le competenze a chi non le ha, altrimenti avremo un Paese a due velocità”, ha spiegato. “Bisogna fare uno sforzo importante sulla formazione e recuperare le persone”, ha aggiunto.Gubitosi ha assicurato che nel processo di digitalizzazione del Paese “Tim sarà un attore importante e fondamentale ma non è il solo, anzi è importante che via sia uno sforzo coordinato di tutti gli attori”. “Per questo – ha affermato – il principio che stiamo spingendo è quello del co-investimento, dove più soggetti lavorano assieme per evitare duplicazioni e per accelerare, perché i tempi che ci si sta dando sono raggiungibili ma sono ambiziosi”.Quanto allo sviluppo di una rete efficace ed efficiente di ultima generazione, l’ad di Tim ha spiegato che “é un fattore abilitante importantissimo per il Paese ma da solo serve a poco”. Per completare la digitalizzazione del Paese, infatti, “servono anche cloud, edge computing, una cybersecurity all’altezza e le altre tecnologie. La rete è una condizione necessaria ma non sufficiente allo sviluppo”. A tal proposito Gubitosi ha dichiarato che Tim sta lavorando molto sul cloud: “il mondo dei dati è la vera frontiera. Facciamo i dibattiti sulla rete ma il tema vero è cosa faremo dei dati, come commercializzarli, come far si che la gente vada sulla rete”. Un esempio sarà presto disponibile con il passaggio del calcio sulla fibra: “accelererà la digitalizzazione del Paese”, ha assicurato. LEGGI TUTTO

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    MPS, ex presidente Profumo presenta appello e chiede assoluzione piena

    (Teleborsa) – Il collegio difensivo dell’ex presidente di MPS Alessandro Profumo, oggi alla guida di Leonardo, ha depositato la richiesta di appello con la richiesta di assoluzione piena dopo la sentenza di primo grado che lo ha condannato a 6 anni di reclusione (assieme all’ex amministratore delegato Fabrizio Viola). Nelle motivazioni depositate il mese scorso, il Tribunale di Milano ha sostenuto che gli ex vertici della banca senese erano “pienamente consapevoli” degli errori sui derivati e sul loro operato “è ravvisabile un’intenzione d’inganno” con l’obiettivo di fare profitti.Secondo il collegio difensivo del manager, “le motivazioni della sentenza di primo grado sono articolate su omissioni di documenti delle Autorità vigilanti e delle testimonianze di tecnici delle stesse Autorità, oltre a errori palesi nella lettura dei bilanci. Da tali documenti e testimonianze da parte delle Autorità Vigilanti emerge con chiarezza che la condotta del nuovo management MPS (Fabrizio Viola AD e Alessandro Profumo presidente) si è caratterizzata per una informazione al mercato corretta e trasparente”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, caso bond CASHES: Euroclear ammette l'errore

    (Teleborsa) – Euroclear, società specializzata nel regolamento delle transazioni in titoli, si è assunta la responsabilità nel caso sorto attorno al pagamento delle cedole delle obbligazioni CASHES di UniCredit. Nonostante la banca avesse segnalato di non voler pagare la cedola sui bond convertibili, alcuni possessori delle obbligazioni hanno dichiarato di aver ricevuto un avviso di pagamento. Euroclear sta ora cercando di annullare i crediti e ha specificato che non sono stati effettuati pagamenti effettivi a causa di un “errore di elaborazione interno”.”Euroclear ha informato i clienti il ??19 maggio che questo pagamento non sarebbe avvenuto. A causa di un errore di elaborazione interno, tuttavia sono stati effettuati dei crediti provvisori che sono diventati visibili ai clienti”, ha detto in un comunicato riportato da Bloomberg.In concomitanza con l’annuncio di mancato pagamento della cedola, il prezzo delle obbligazioni CASHES era sprofondato da 60,83 a 50,47 centesimi. Dopo una parziale ripresa fino a sopra quota 52, il valore delle obbligazioni è sceso di nuovo di circa 1,2 centesimi a quota 50,4 centesimi, secondo calcoli di Bloomberg. Intanto, si muove verso il basso a Piazza Affari Unicredit, dove con una flessione del 2,49% è tra le peggiori del FTSE MIB. LEGGI TUTTO

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    Facebook, Antitrust Ue pronta ad aprire un'indagine sul Marketplace della big tech

    (Teleborsa) – La Commissione europea è pronta ad aprire un’indagine formale su presunte pratiche anticoncorrenziali di Facebook per capire se il colosso dei social network stia ostacolando i rivali nel mercato degli annunci economici. È quanto ha anticipato il Financial Times che ha riportato come i funzionari Ue abbiano già inviato questionari a Facebook e ai concorrenti chiedendo se il social network stia distorcendo il mercato degli annunci promuovendo gratuitamente il suo servizio Marketplace ai suoi due miliardi di utenti. Al momento Facebook è l’unica big tech americana a essere sfuggita all’antitrust europeo, che ha già messo sotto indagine Microsoft, Amazon, Apple e Google. L’indagine potrebbe partire tra qualche giorno, secondo tre fonti citate dal quotidiano londinese. Nessun commento è arrivato dalla Commissione. LEGGI TUTTO

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    Decreto Semplificazioni, a rischio liberalizzazione del subappalto e “massimo ribasso”

    (Teleborsa) – La liberalizzazione del subappalto potrebbe essere escluso dal dl Semplificazioni. È l’ipotesi riportata da RaiNews24 che sottolinea come la norma, contestata sia dai sindacati che all’interno della maggioranza, potrebbe non trovare spazio nel prossimo decreto del governo lasciando posto ad una proroga della soglia al 40%, in scadenza a giugno 2021.In dubbio anche il riferimento al massimo ribasso per gli appalti che verrebbe sostituito dall’offerta “economicamente più vantaggiosa” che tenga conto anche degli aspetti qualitativi. C’è quindi la possibilità che una revisione più approfondita delle norme del Codice degli appalti venga quindi rimandata al ddl delega previsto dal PNRR. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 26 maggio 2021

    (Teleborsa) – Mercoledì 26/05/202106:00 Giappone: Leading indicator (preced. 98,9 punti)08:45 Francia: Fiducia consumatori, mensile (atteso 97 punti; preced. 94 punti)08:45 Francia: Fiducia imprese, mensile (atteso 106 punti; preced. 104 punti)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. 1,2%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,05 Mln barili; preced. 1,32 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator marzo rivisto a 102,5 punti

    (Teleborsa) – Migliorano le condizioni economiche del Giappone nel mese di aprile. Il leading indicator è stato rivisto infatti a 102,5 punti superiore ai 98,9 del mese precedente. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali si è attestato a 93 punti dagli 89,9 precedenti, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future è salito a 93,7 punti da 91. LEGGI TUTTO

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    Progetto Superlega, UEFA apre procedimento contro Juventus, Barcellona e Real

    (Teleborsa) – La UEFA ha avviato un procedimento legale contro tre squadre di calcio – Juventus, Barcellona e Real Madrid – perché i tre club non hanno mai formalmente rinunciato al progetto della Superlega, la lega alternativa di calcio annunciata con un blitz a metà aprile da 12 squadre europee, incluse le italiane Milan ed Inter e diversi club inglesi. “Dando seguito all’investigazione condotta dall’UEFA Ethics and Disciplinary Inspectors, in relazione al cosiddetto progetto Superlega – informa una nota sintetica della confederazione – procedimenti disciplinari sono stati aperti contro Real Madrid, Barcellona e Juventus per una potenziale violazione del quadro giuridico UEFA”.La gran parte dei club si sono defilati nel giro di 48 ore alla minaccia che sarebbero stati esclusi dai rispettivi campionati nazionali e dalle coppe europee, in caso fossero andati avanti con il progetto, mentre la Juve ed i due club spagnoli non hanno mai annunciato la disdetta formale. E così queste tre squadre rischiano l’esclusione dalla Champions League. I nove club che hanno abbandonato il progetto – Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Tottenham, Atletico Madrid, Milan e Inter – sono stati oggetto di clemenza per aver ammesso che il progetto era un “errore” ed aver accettato di pagare una multa di 15 milioni di euro e di rinunciare al 5% degli introiti delle gare europee per una stagione. LEGGI TUTTO