Maggio 2021

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    Rai Way, ricavi e utili in crescita in 1° trimestre. Focus su refarming

    (Teleborsa) – Nel primo trimestre del 2021 Rai Way ha registrato ricavi core pari a 56,5 milioni di euro, in crescita dell’1,6% rispetto ai 55,6 milioni dei primi tre mesi 2020. L’EBITDA è pari a 34,2 milioni di euro, in crescita del 3,3%, mentre il margine sui ricavi si attesta al 60,6% (59,6% nei primi tre mesi 2020). L’utile netto è pari a 16,8 milioni di euro, in aumento dello 5,2% rispetto al valore dei primi tre mesi dell’anno scorso.La società, attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la RAI, ha registrato inoltre investimenti pari a 13 milioni di euro, di cui 10,1 milioni legati ad attività di sviluppo (8,7 milioni nel primo trimestre 2020, di cui 7,9 milioni in attività di sviluppo). Il capitale investito netto è pari a 219 milioni di euro, con un indebitamento finanziario netto pari a 37,3 milioni di euro, rispetto ai 46,1 milioni di euro al 31 dicembre 2020.”Il primo trimestre del 2021 ha mantenuto il trend positivo in termini di risultati e di crescita, con un EBITDA in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, incrementando al contempo gli investimenti di sviluppo – ha commentato Aldo Mancino, amministratore delegato di Rai Way – Confermiamo il focus sul refarming, anche alla luce dell’aggiudicazione di frequenze locali in altre quattro regioni italiane”.Rai Way ha confermato i già comunicati obiettivi per l’esercizio 2021: una crescita dell’Adjusted EBITDA sostenuta da maggiori ricavi, sebbene limitata da un incremento dei costi operativi; investimenti di mantenimento in rapporto ai ricavi core superiori al valore del 2020 e investimenti di sviluppo in crescita per effetto delle attività di refarming. LEGGI TUTTO

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    Seduta positiva a New York. Rimbalzo dei titoli tech

    (Teleborsa) – Seduta in rialzo per Wall Street, con il Dow Jones, che avanza a 33.811 punti, spezzando la serie negativa iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 continua la giornata in aumento dello 0,85%. Sale il Nasdaq 100 (+1,24%); con analoga direzione, positivo l’S&P 100 (+0,93%).Dopo tre sessioni pesantemente negative, la Borsa americana prova il rimbalzo. I dati macroeconomici hanno mostrato che un minor numero di americani ha presentato richieste settimanali per i sussidi di disoccupazione, mentre l’impennata dei prezzi alla produzione non sembra aver spaventato gli investitori.Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori informatica (+1,55%), beni di consumo secondari (+1,22%) e telecomunicazioni (+0,87%). Il settore energia, con il suo -0,69%, si attesta come peggiore del mercato.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Apple (+2,30%), Boeing (+2,14%), Microsoft (+1,71%) e Salesforce.Com (+1,71%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Honeywell International, che continua la seduta con -1,26%.Tentenna Chevron, che cede lo 0,65%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Lam Research (+3,88%), Tripadvisor (+3,43%), Applied Materials (+3,37%) e KLA-Tencor (+3,06%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Vodafone, che ottiene -1,42%. LEGGI TUTTO

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    Tabacco, BAT investe ancora sull'Italia. Centinaio: “Presto incontro con MEF”

    (Teleborsa) – La British American Tobacco (BAT) annuncia un importante investimento nel miglior tabacco italiano, consolidando una relazione quindicennale con il settore tabacchicolo italiano. Nel 2020 l’azienda acquisterà 7000 tonnellate dei migliori tabacchi lavorati in Italia, provenienti da Veneto, Campania, Toscana e Umbria, per un investimento totale di 20 milioni di euro. L’annuncio è stato dato in occasione di un evento organizzato da BAT insieme a ITALTAB, in collaborazione con Confagricoltura e CIA-Agricoltori Italiani. A fornire il tabacco saranno infatti le aziende associate ad ITALTAB: si tratta di circa 400 aziende che impiegano 10mila lavoratori e operano su una superficie complessiva di circa 3.000 ettari. BAT Italia ha investito negli ultimi 10 anni oltre 200 milioni di euro in Italia, contribuendo all’Erario con oltre 3 miliardi di euro di accise l’anno. Un impegno importante verso il Paese, che si conferma primo produttore di tabacco nell’Unione europea con una quota pari a circa il 30% e volumi complessivi intorno a 50.000 tonnellate l’anno.Il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio ha spiegato che l’accordo “è fondamentale per garantire programmazione per i coltivatori di tabacco” ed ha anticipato che ci sarà un incontro con il MEF nelle prossime settimane, per “parlare della questione a 360 gradi” ed esaminare parallelamente la questione agricola e quella fiscale. Roberta Palazzetti, Presidente e Amministratore delegato di BAT Italia, ha parlato dell’avvio di “attività sperimentali orientate all’innovazione tecnologica” per “rendere la filiera tabacchicola sempre più sostenibile da un punto di vista ambientale”.”Anche quest’anno, grazie all’impegno di BAT Italia avremo l’opportunità di vendere la totalità della nostra produzione, assicurando così il sostegno economico agli oltre 10.000 lavoratori che si impegnano ogni giorno per realizzare un prodotto di alta qualità, ha commentato Vincenzo Argo, Presidente di ITALTAB, rinnovando l’appello alle istituzioni sull’importanza di una strategia a lungo termine che incentivi gli investimenti delle ManifattureUna posizione condivisa da Massimiliano Giansanti Presidente di Confagricoltura, secondo il quale “per dare slancio alla filiera occorrono scelte politiche adeguate, interventi fiscali più snelli ed equilibrati per salvaguardare tutta la trasformazione tabacchicola e consentire nuovi investimenti”.Per Michele Passerini, presidente di CIA-Agricoltori Italiani del Veneto, l’investimento di BAT rappresenta “una risposta importante” per un settore che “vanta un elevato livello di specializzazione, contribuisce allo sviluppo economico locale e registra una percentuale di occupazione femminile molto superiore alla media nazionale”. LEGGI TUTTO

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    Alitalia, manifestazione lavoratori di fronte alla Rai: silenzio su proteste e alternative al piano ITA

    (Teleborsa) – “Questa mattina centinaia di lavoratori del gruppo Alitalia hanno partecipato a un presidio davanti alla sede Rai di Viale Mazzini”. Lo ha reso l’Usb in una nota, specificando che una delegazione, comprendente suoi rappresentanti oltre a quelli di Cub, Acc e Navaid, è stata ricevuta dal vicedirettore Lorenzo Ottolenghi (direzione relazioni con Parlamento e Governo) e da Armando Melchionna, della direzione Relazioni con Autority e ministero delle Comunicazioni. “La delegazione sindacale – ha spiegato la nota – ha denunciato il silenzio della Rai sulla mobilitazione dei lavoratori Alitalia e sul fatto che non vengano mai citate le esistenti soluzioni alternative al progetto ITA. I dirigenti Rai hanno richiesto di avere la documentazione del Piano Arrigo/Montino e annunciato che riferiranno comunque a Giuseppina Paterniti, ex direttrice di Rai 3 ed attuale direttrice editoriale dell’offerta informativa della Rai”. LEGGI TUTTO

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    Equita, crescita a doppia cifra dei ricavi nel primo trimestre 2021

    (Teleborsa) – I risultati del primo trimestre 2021 di Equita, investment bank indipendente quotata sul segmento STAR, evidenziano ricavi in crescita del 57% rispetto all’anno precedente, da 12,9 milioni a 20,3 milioni di euro. Il Cost/Income ratio del primo trimestre 2021 si è attestato al 69%, in miglioramento rispetto al 79% dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile netto di pertinenza del gruppo, pari a 4,5 milioni di euro nel primo trimestre 2021, è cresciuto del 137% rispetto all’anno precedente (1,9 milioni nel 2020) e la marginalità post-tasse si è attestata al 22%. Il Patrimonio Netto Consolidato al 31 marzo 2021 è pari a 90,2 milioni di euro. Il Return on Tangible Equity consolidato si è attestato al 31% e il Total Capital Ratio consolidato al 18%.”I risultati dei primi tre mesi dell’anno seguono il trend positivo dei trimestri precedenti e riflettono il forte posizionamento del gruppo – ha commentato Andrea Vismara, amministratore delegato di Equita – La crescita a doppia cifra dei ricavi, sia consolidati che di tutte le divisioni, l’importante leva operativa, la struttura di costo disciplinata e i ratio che continuano a dimostrare forte solidità e profittabilità, ci posizionano sul mercato come un player unico”.Nel primo trimestre l’area del Global Markets (che include la linea di business Sales & Trading, le attività Client Driven Trading & Market Making e il Trading Direzionale) ha visto i propri ricavi crescere da 9,1 milioni nel 2020 a 12,5 milioni di euro nel 2021 (+38%). L’area dell’Investment Banking ha visto crescere i ricavi da 4 milioni nel primo trimestre 2020 a 6,1 milioni di euro nel primo trimestre 2021 (+55%) grazie alla buona performance delle attività connesse ai mercati dei capitali e alle attività di M&A advisory. L’area dell’Alternative Asset Management ha chiuso il primo trimestre 2021 con un risultato di 1,6 milioni di euro che si confronta con la perdita registrata nel primo trimestre 2020 (-0,1 milioni). LEGGI TUTTO

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    Future USA positivi dopo i dati macroeconomici

    (Teleborsa) – Dopo un’altra giornata pesantemente negativa, l’andamento dei future USA indica che la seduta odierna del mercato americano aprirà in rialzo. I dati macroeconomici usciti oggi hanno messo un freno alle perdite causate dalla preoccupazione che l’inflazione intaccherà il rimbalzo dell’economia statunitense.Il contratto sul Dow Jones è in rialzo dello 0,04% a 33.518 punti, mentre quello sullo S&P 500 guadagna lo 0,30% a 4.071 punti. Il derivato sul Nasdaq è invece il migliore, registrando un rialzo dello 0,77% a 13.096 punti.Sono calate più del previsto le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA nella settimana all’8 maggio (i “claims” sono risultati pari a 473.000 unità, in flessione di 34 mila unità), mentre sono cresciuti più delle attese i prezzi alla produzione USA ad aprile (+0,6% mese +6,2% anno). LEGGI TUTTO

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    Superbonus, ANCE: subito proroga al 2023. Necessaria semplificazione

    (Teleborsa) – Il Superbonus ha “un ruolo fondamentale per imporre un’accelerazione consistente degli investimenti nel comparto abitativo nel 2021 (+14% rispetto al 2020)” e potrà generare quest’anno “6 miliardi di spesa aggiuntiva”. Investimento che “è in grado di generare un effetto sull’economia di 21 miliardi di euro, ovvero oltre un punto percentuale di PIL”. Lo ha sottolineato il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, nel corso di un’audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera. “A ciò si aggiungano anche gli importanti effetti sull’occupazione, con un incremento di circa 64mila posti di lavoro nelle costruzioni che, considerando l’indotto, potrebbe raggiungere le 100mila unità” ha aggiunto. Per il Presidente dell’Ance “fino ad oggi, però, molte aspettative sono state frustrate da una normativa che solo alla fine del 2020 ha definito le regole operative e da iter procedurali troppo complessi che ritardano considerevolmente l’avvio delle iniziative sul mercato. In altre parole, si è perso quasi un anno prima di poter finalmente lavorare”.Quindi “solo in queste settimane il Superbonus sta mostrando i primi risultati importanti” ha rilevato Buia “come testimonia il monitoraggio Enea-Mise: al 28 aprile 2021 risultano quasi 13mila interventi legati al Superbonus per un ammontare di oltre 1,6 miliardi di euro, con un aumento di quattro volte, sia nel numero, sia nell’importo, rispetto alla prima rilevazione di inizio di febbraio”. Dalle rilevazioni presentate dall’Ance è emerso che “la maggior parte dei lavori afferiscono ad edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti, mentre gli interventi legati ai condomini, benchè in crescita, scontano le maggiori complessità nella decisione assembleare e nella raccolta della documentazione richiesta”. Buia ha anche sottolineato che accedere al Superbonus 110% vuol dire passare “per un labirinto” di “procedure molto complesse” che implicano per un intervento su un condominio “svolgere da 30 e 40 procedure amministrative o tecniche, di cui circa i due terzi prima di avviare i lavori, per riuscire a rispettare tutte le condizioni previste”. Quanto mai necessaria “una semplificazione mirata” delle procedure. “Non si tratta di passaggi semplici ma di procedure molto complesse” ha spiegato “Ciascuna di queste procedure richiede tempo. In un condominio, il tempo complessivo richiesto dall’inizio delle procedure al termine dei lavori è mediamente di 18-20 mesi”. “Dalla capacità di organizzare e gestire la complessità di tutte queste procedure e di creare un percorso di fattibilità degli interventi dipende la possibilità di accedere al Superbonus” ha proseguito Buia. “Questa è una caratteristica che distingue l’incentivo del Superbonus 110% dagli altri incentivi finora introdotti per la riqualificazione degli edifici e che impone un ragionamento che deve andare oltre quello delle miniproroghe”. “E’ impensabile che queste procedure vengano attivate da famiglie, professionisti e imprese senza la necessaria visibilità e ragionevole certezza di riuscire a finire gli interventi in tempo” ha concluso.Quindi Buia avverte: “Senza un provvedimento di proroga immediata del superbonus, almeno fino al 2023, tra poche settimane cominceranno a bloccarsi le nuove iniziative, perchè non si potrà garantire, in alcun modo, la conclusione degli interventi”.”Soprattutto per gli interventi più complessi, quelli che riguardano edifici condominiali – sottolinea – con l’approssimarsi della scadenza dei benefici cresce infatti il rischio di contenziosi tra committenti e imprese, per i lavori che non dovessero terminare in tempo utile ad usufruire degli incentivi, con gravi danni economici per tutte le parti coinvolte”. Oltre a questo, senza una proroga “è anche difficile prevedere un efficace coinvolgimento del settore bancario nel ruolo di acquirente dei crediti fiscali e soggetto finanziatore delle iniziative. La banca decide se acquistare, o meno, il credito o di finanziare le imprese con l’anticipo contratto solo se ha la ragionevole certezza che l’intervento possa concludersi entro la scadenza prevista dalla norma”Inoltre “gli istituti bancari investiranno risorse nello sviluppo di prodotti e processi dedicati al Superbonus 110% solo se avranno davanti un orizzonte temporale di operatività congruo”. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi alla produzione aprile +0,6% mese +6,2% anno

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese i prezzi alla produzione USA ad aprile. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono cresciuti dello 0,6% rispetto al +1% del mese precedente. Il dato risulta superiore delle attese degli analisti che erano per un incremento dello 0,3%.Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 6,2% dopo il +4,2% di marzo e il +5,9% del consensus.I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, segnano un +0,7% su mese da un precedente +0,7% (consensus +0,4%), mentre su anno registrano un +4,1% dal +3,1% precedente e il +3,7% atteso. LEGGI TUTTO