Maggio 2021

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    EMA, ok estensione seconda dose Pfizer a 40 giorni

    (Teleborsa) – “E’ importante sottolineare che nei test clinici” la somministrazione della seconda dose di Pfizer Biontech era prevista fino a 42 giorni. Queste informazioni sono nel bugiardino del vaccino. Quindi non è una deviazione rispetto alla raccomandazione” superare i 21 giorni estendendo a cinque settimane-40 giorni. Se si superassero i 42 giorni, allora sarebbe una deviazione”. Così il responsabile della strategia sui vaccini dell’EMA Marco Cavaleri, durante la conferenza stampa ha risposto a una domanda dell’Ansa. “L’Ema sta valutando la richiesta di estendere l’utilizzo del vaccino di Pfizer Biontech agli adolescenti dai 12 ai 15 anni. Abbiamo accelerato su questa procedura e speriamo di autorizzare alla fine di maggio. L’approvazione arriverà presto”.Quanto alla somministrazione della seconda dose di AstraZeneca “non abbiamo indicazioni che possa accrescere il rischio di eventi rari avversi legati alle trombosi, per questo motivo riteniamo che la seconda dose del siero debba essere usata. Allo stesso tempo, sappiamo che ci sono Paesi che pensano di dare un altro vaccino come seconda dose. C’è un test clinico in corso nel Regno Unito che ci darà informazioni importanti se sia il caso di andare in questa direzione”. “Stiamo monitorando molto da vicino i dati sulla variante indiana e ci sono evidenze promettenti sulla possibilità che i vaccini a mRna siano in grado di neutralizzarla”, ha aggiunto. “Siamo piuttosto fiduciosi” che i vaccini di questo tipo “saranno efficaci”, ha sottolineato Cavaleri, precisando che dovranno essere raccolte “ulteriori prove”.”Le ispezioni che riguardano le pratiche cliniche” sul vaccino Sputnik “in Russia sono state completate di recente, gli ispettori europei si apprestano ora ad iniziare le indagini sulle pratiche di produzione”. E’ quanto ha riferito il responsabile degli studi clinici dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), Fergus Sweeney, nel corso di una conferenza stampa. “I risultati di entrambe le indagini andranno a integrare la valutazione per la nostra decisione” sull’approvazione dello Sputnik, ha aggiunto LEGGI TUTTO

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    CNH Industrial, prosegue cammino verso zero rifiuti in tutto il Sud America

    (Teleborsa) – Raggiungere zero rifiuti in tutti gli stabilimenti produttivi CNH Industrial in Sud America. Questo l’obiettivo di Fabio Belasco, esperto in Salute e Sicurezza per CNH Industrial in Brasile. Per CNH Industrial la creazione di un approccio circolare nei propri processi produttivi e` un aspetto della priorita` in materia di sostenibilita` “Life Cycle Thinking” dell’azienda e – come viene raccontato nella nuova puntata delle Top Stories pubblicate sul sito della società – questa visione sta diventando una realta` nei sette stabilimenti produttivi di CNH Industrial in Brasile. “Si tratta di cambiare l’approccio delle persone nei confronti dei rifiuti e di portarle ad avere cura dell’ambiente – spiega Belasco –. Abbiamo degli obiettivi chiari e un piano per raggiungerli. Stiamo cambiando la mentalita` delle persone, aumentando di conseguenza il loro coinvolgimento”. Tra le iniziative citate da CNH Industrial vi sono le fabbriche di lombrichi allestite presso lo stabilimento di New Holland Construction di Contagem e un programma di riduzione dei rifiuti presso lo stabilimento di New Holland Agriculture di Curitiba.Introdotta per la prima volta nel 2017 in tutti gli stabilimenti sudamericani dei brand di CNH Industrial, la “Strategia Zero Rifiuti” – spiega CNH Industrial – sta facendo una reale differenza e i risultati parlano da soli: con un anticipo di dodici mesi rispetto al target 2020, sei dei sette stabilimenti brasiliani dell’azienda hanno azzerato il quantitativo di rifiuti inviati in discarica, mentre nelle sedi aziendali dislocate in tutto Sud America il 99,7 percento dei rifiuti viene riciclato. Complessivamente, negli ultimi due anni gli stabilimenti hanno generato il 15 per cento in meno di rifiuti. LEGGI TUTTO

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    Dadone, nasce Servizio civile digitale per 1.000 volontari

    (Teleborsa) – “Favorire l’utilizzo dei servizi pubblici digitali da parte di tutti i cittadini, riequilibrare le disparità sociali, formare i giovani e investire sulle loro competenze: questi i principali obiettivi del programma che vuole contrastare il divario digitale. Nasce la sperimentazione del Servizio Civile Digitale che coinvolgerà 1000 volontari aprendo la strada ad un percorso importante per il paese nella transizione digitale che abbiamo intrapreso anche a livello governativo”. Lo ha scritto su Facebook la ministra per le politiche giovanili Fabiana Dadone. Coloro che diventeranno facilitatori digitali potranno contribuire all’utilizzo consapevole e responsabile delle nuove tecnologie e aiutare a rendere possibile il godimento dei diritti di cittadinanza attiva per tutti. A fine servizio, il loro lavoro verrà riconosciuto anche da una certificazione delle competenze digitali acquisite. “Le ragazze e i ragazzi non saranno solo i destinatari delle grandi innovazioni che il Pnrr porterà con sé – aggiunge – ma potranno essere anche vettori del cambiamento digitale supportando la transizione del Paese verso il cloud, verso l’interoperabilità, verso una cultura di approccio digitale ai servizi pubblici. Non stiamo semplicemente innovando l’Italia stiamo prendendo atto degli usi e costumi dei giovani italiani che non vedono l’ora di essere il braccio e la testa della società di domani”, conclude Dadone. LEGGI TUTTO

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    Hera, crescita dei ricavi in primo trimestre. Clienti energy a 3,4 milioni di unità

    (Teleborsa) – La multiservizi italiana Hera ha registrato ricavi a 2.271,8 milioni di euro nel primo trimestre del 2021 (in aumento del 10,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), un margine operativo lordo (MOL) a 362 milioni di euro (+3,7%) e un utile netto per gli azionisti a 132,2 milioni di euro (+6,3%).In significativa crescita gli investimenti operativi netti, che passano dai 91,5 milioni al 31 marzo 2020 ai 112,6 milioni (+23,1%) nel primo trimestre del 2021. Miglioramento anche nell’indebitamento finanziario netto, che si attesta a 3.077,6 milioni rispetto ai 3.227,0 milioni al 31 dicembre 2020, in calo di circa 150 milioni. Al 31 marzo 2021, i clienti energy sono arrivati a sfiorare i 3,4 milioni di unità.Il MOL dell’area gas – che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e gestione calore – nel primo trimestre 2021 si attesta a 178,5 milioni, in forte aumento rispetto ai 160,9 milioni del 31 marzo 2020 (+11,0%). Il MOL dell’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – passa dai 57,2 milioni dei primi tre mesi del 2020 ai 55,0 milioni del primo trimestre 2021, in lieve diminuzione prevalentemente per i maggiori costi operativi e per la gestione di reti e impianti. Il MOL dell’area ambiente – che include i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti – sale a 70,8 milioni al 31 marzo 2021 (+0,9%), rispetto ai 70,2 milioni del primo trimestre 2020. Il MOL dell’area energia elettrica – che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica – passa dai 52,5 milioni del 31 marzo 2020 ai 47,2 milioni del primo trimestre 2021, principalmente per la contrazione delle attività di produzione. LEGGI TUTTO

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    Tesoro, collocati 7,5 miliardi di BOT annuali

    (Teleborsa) – Il Tesoro ha collocato questa mattina 7,5 miliardi8 di BOT annuali, scadenza 13 maggio 2022. La domanda è stata pari a oltre 10,6 miliardi con un rapporto di copertura di 1,42. I titoli a 12 mesi sono stati collocati ad un rendimento di -0,443%, p punti al di sotto del -0,436% della precedente asta. LEGGI TUTTO

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    Future USA fortemente in ribasso dopo balzo inflazione

    (Teleborsa) – Dopo la peggior giornata del Dow Jones da febbraio, l’andamento dei future USA indica che la seduta odierna del mercato americano aprirà ancora in ribasso. Il rally dei prezzi delle materie prime sta alimentato la preoccupazione che l’inflazione intaccherà il rimbalzo dell’economia statunitense, con ripercussioni anche sui grandi rialzi del mercato azionario: ad aprile i dati chiave sull’inflazione hanno mostrato pressioni sui prezzi superiori alle aspettative negli Stati Uniti.Il contratto sul Dow Jones è in ribasso dello 0,38% a 34.050 punti, mentre quello sullo S&P 500 perde lo 0,70% a 4.117 punti. Il derivato sul Nasdaq è invece il peggiore, registrando un ribasso dell’1,32% a 13.171 punti. I titoli tecnologici, che sono stati sotto pressione questa settimana e questo mese, sono scese di nuovo nel pre-mercato. Le azioni di Alphabet, Microsoft, Netflix, Facebook e Apple scambiano tutte in rosso. LEGGI TUTTO

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    USA, l'inflazione aumenta molto più delle attese ad aprile

    (Teleborsa) – Continua ad accelerare l’inflazione negli Stati Uniti ad aprile. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un incremento dello 0.8% su base mensile, risultando superiori al +0,2% del consensus ed al +0,6% di marzo. Su base annua la crescita dell’inflazione è stata del 4,2%, superiore al 2,6% di marzo e al 3,6% delle aspettative del mercato. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla FED, ha registrato una variazione dello 0,9% su base mensile, rispetto al +0,3% atteso e del mese precedente. Il dato tendenziale mostra un aumento del 3% dall’1,6% del mese precedente (atteso +2,3%).(Foto: TheDigitalArtist / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Agricoltura sostenibile, SACE al fianco di Planet Farms

    (Teleborsa) – Sace è al fianco dell’agricoltura sostenibile di Planet Farms, società agricola e startup innovativa specializzata in vertical farming, con interventi di smobilizzo di crediti IVA a beneficio dell’azienda milanese. Planet Farms ha iniziato le operazioni di realizzazione della sua prima vertical farm nel 2018 e oggi è in procinto di realizzare una struttura completamente integrata e automatizzata di 9mila metri quadrati – la più vasta e all’avanguardia a livello europeo – che fornirà l’intero processo, partendo dai semi terminando con prodotti confezionati pronti al consumo. I benefici – spiega Sace in una nota – sono molteplici: per i consumatori, che avranno a disposizione prodotti sempre freschi 356 giorni all’anno privi di pesticidi e di metalli, e per l’ambiente, grazie al 95% in meno d’acqua utilizzata, all’uso smart dello spazio e all’assenza di diserbanti.”Il vertical farming sta offrendo risposte concrete e sostenibili ai nuovi challenge sociali, ambientali ed economici – afferma Daniele Benatoff co-founder e co-ceo di Planet Farms –. Il nostro processo avanzato ed unico è mirato ad ottenere una qualità eccellente e consistente con un utilizzo parsimonioso delle risorse naturali. Go Vertical, il nostro motto, rappresenta un cambio di prospettiva e siamo felici di avere Sace tra i gruppi che dimostrano visione e forte senso di responsabilità nel sostenere questa nuova dimensione”.”La sostenibilità – ha sottolineato Paolo Alfieri, direttore generale di Sace FCT – è oggi un driver di crescita imprescindibile per le nostre aziende. Siamo quindi orgogliosi di affiancare Planet Farms nello sviluppo di un progetto che rafforzerà la leadership di un’eccellenza tecnologica italiana a livello internazionale. Con questa operazione abbiamo, infatti, modo di contribuire alla scrittura di una pagina importante del futuro dell’agrifood e degli ecosistemi, un settore che rappresenta un pilastro del Made in Italy e che fornirà un contributo importante all’auspicata ripresa economica del nostro Paese”. L’intervento – spiega la nota – si inserisce nell’ambito del mandato di Sace FCT, la società di Sace specializzata nel factoring, che ha nella gamma dei propri prodotti anche l’operatività legata allo smobilizzo dei crediti IVA, per supportare le imprese che richiedono la cessione del loro credito. LEGGI TUTTO