Maggio 2021

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    Dl sostegni bis, Governo accelera

    (Teleborsa) – Dopo il Consiglio dei Ministri lampo di questa mattina, iniziata una riunione a Palazzo Chigi sul dl Sostegni bis, presieduta dal Premier Mario Draghi. All’incontro, secondo quanto si apprende, i ministri dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, del Lavoro Andrea Orlando, degli Affari regionali Mariastella Gelmini, delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, delle Pari opportunità Elena Bonetti e il ministro della Salute Roberto Speranza.Il Governo punta a portarlo sul tavolo del CdM giovedì, ma non è escluso, secondo quanto si apprende, che slitti al giorno dopo, venerdì. Sul provvedimento, che doveva già arrivare in Consiglio dei Ministri da un paio di settimane, c’è un confronto serrato in atto per sciogliere anche la non facile questione che riguarda il fondo perduto delle imprese e il ristoro dei costi fissi che queste sono costrette a sostenere nonostante le serrande abbassate.L’esecutivo sa quanto il decreto sia atteso e nella riunione ora in corso a Palazzo Chigi tra il premier Mario Draghi, il ministro dell’Economia Daniele Franco e i capidelegazione di maggioranza si stanno cercando di sciogliere gli ultimi nodi.Settimana intensa per l’esecutivo che dovrà decidere anche sul coprifuoco. Al momento l’ipotesi più probabile è farlo slittare di un’ora, dunque fino alle 23, per il mese di maggio con l’intenzione di eliminarlo a giugno. Ovviamente, sarà sempre la curva dei contagi a dettare le prossime mosse. LEGGI TUTTO

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    In rosso Wall Street. Continua il sell-off dei titoli tecnologici

    (Teleborsa) – Dopo la seduta in rosso di ieri, altra giornata “no” per la Borsa USA, in flessione dello 0,88% sul Dow Jones; sulla stessa linea, giornata negativa per l’S&P-500, che continua la seduta a 4.138 punti, in calo dell’1,19%. Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-1,46%); come pure, in ribasso l’S&P 100 (-1,21%).Il rally dei prezzi delle materie prime sta alimentato la preoccupazione che l’inflazione intaccherà il rimbalzo dell’economia statunitense e i grandi rialzi realizzati in borsa dai titoli “vincitori” della pandemia. Per questo continua il sell-off dei titoli tecnologici. “C’è stata un’intensificazione e un’accelerazione della rotazione del mercato verso settori più esposti sia a una reflazione economica (quindi ciclica) che a un’inflazione in aumento”, ha scritto in una nota Tom Essaye, fondatore di Sevens Report.Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell’S&P 500. Tra i peggiori della lista del paniere S&P 500, in maggior calo i comparti energia (-2,31%), informatica (-1,66%) e beni di consumo secondari (-1,63%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Honeywell International (+1,02%), Amgen (+1,01%), Nike (+1,00%) e Procter & Gamble (+0,62%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Boeing, che ottiene -2,42%.Sessione nera per Walt Disney, che lascia sul tappeto una perdita del 2,21%.In caduta libera Apple, che affonda del 2,14%.DOW scende dell’1,99%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Amgen (+1,01%) e Automatic Data Processing (+0,93%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Tesla Motors, che continua la seduta con -4,11%.Pesante Tripadvisor, che segna una discesa di ben -3,36 punti percentuali.Seduta drammatica per Applied Materials, che crolla del 3,26%.Sensibili perdite per American Airlines, in calo del 3,23%. LEGGI TUTTO

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    Area OCSE, migliora superindice in aprile

    (Teleborsa) – Migliora lo stato di salute delle economie dei Paesi dell’area OCSE. Lo confermano gli indicatori anticipatori della congiuntura, compresi nel leading indicator, pubblicati dall’Organizzazione. Per il mese di aprile, il superindice che anticipa di 6-9 mesi le tendenze economiche future, si è attestato a quota 100,3 punti dai 100 di marzo. Risale anche l’indicatore dell’Eurozona a 99,7 punti dai 99,4 precedenti. Tra i paesi membri dell’UE, in Francia l’indicatore sale a 98,1 da 98 punti, mentre in Germania cresce a 101,1 da 100,8. In Italia, il leading indicator aumenta a 100,8 da 100,4 punti.L’indicatore economico anticipatore del Giappone sale a 100,4 da 100,3 punti, quello degli Stati Uniti a 100,5 da 100,2 punti e quello della Gran Bretagna a 99,3 punti da 99. LEGGI TUTTO

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    Avio, approvati i dati del primo trimestre 2021

    (Teleborsa) – “L’intenso sforzo dedicato al ritorno al volo ha comportato revisioni delle procedure di controllo e qualità ed il perdurante impatto delle restrizioni da Covid-19 hanno rallentato le attività di sviluppo e produzione durante il primo trimestre. Avio è tornata ora a lavorare con intensità al suo ambizioso piano per effettuare 3 voli Vega nel 2021 e per la preparazione del volo inaugurale del nuovo lanciatore Vega C”. È quanto dichiarato da Giulio Ranzo, CEO della società aerospaziale quotata sul segmento STAR della Borsa Italiana, in occasione dell’approvazione dei dati del primo trimestre 2021. Il 29 aprile Avio ha completato con successo il ritorno al volo del Vega con la missione VV18.Avio ha registrato ricavi per 52,6 milioni di euro nel primo trimestre 2021, in calo del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Il rallentamento è principalmente attribuibile all’intenso sforzo richiesto per il ritorno in volo con successo del lanciatore Vega il 29 aprile e al persistere dell’impatto delle restrizioni Covid-19”, sottolinea la società.Il portafoglio ordini di 727,9 milioni di euro è in linea con il dato di fine 2020. L’EBITDA Adjusted di 4,5 milioni di euro è in calo del 42% rispetto al primo trimestre 2020, mentre l’EBIT Adjusted negativo per 0,8 milioni di euro “riflette anche l’aumento degli ammortamenti relativi all’avvio della produzione di Vega C e P120”. La posizione di cassa netta è di +58,1 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il valore di fine anno 2020 (62,6 milioni di euro). LEGGI TUTTO

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    OPEC, crescita domanda 2021 petrolio confermata a 6 milioni di barili al giorno

    (Teleborsa) – La domanda mondiale di petrolio è diminuita di 9,5 milioni di barili al giorno nel 2020, invariata rispetto alla valutazione del mese scorso, raggiungendo i 90,5 MB/giorno per l’anno. Per il 2021, la domanda mondiale di petrolio dovrebbe aumentare di 6 MB/giorno, a un tasso invariato rispetto alla stima del mese scorso, equivalente a una media di 96,5 MB/giorno. È quanto sostiene l’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, nel suo Monthly Oil Market Report, il documento mensile che analizza i trend di mercato.Una domanda più contenuta del previsto nei Paesi americani dell’OCSE durante il primo trimestre 2021, insieme alla recrudescenza dei casi Covid-19 in India e Brasile, ha causato una revisione al ribasso dei dati sulla domanda di petrolio nel primo semestre 21. Tuttavia, i dati positivi sul carburante per il trasporto dagli Stati Uniti e l’accelerazione dei programmi di vaccinazione in molte regioni fornisce ulteriore ottimismo per il secondo semestre dell’anno. Il presunto il ritorno a un certo grado di normalità e il miglioramento della mobilità dovrebbero anche influenzare positivamente regioni come Medio Oriente e Asia nella seconda metà dell’anno, sottolinea l’OCSE.Nella regione OCSE, l’organizzazione prevede che la domanda di petrolio mostrerà un aumento, su base annua, di 2,7 milioni di barili al giorno grazie all’aumento della domanda di petrolio sostenuta soprattutto nei Paesi americani dell’OCSE (che ssaranno i maggiori contributori alla crescita della domanda di petrolio nel 2021). Tuttavia, la domanda di petrolio nella regione non dovrebbe riprendersi completamente dal calo del 2020. Il rimbalzo del settore dei trasporti dovrebbe sostenere la domanda di combustibili, principalmente benzina, in futuro.Nelle nazioni non OCSE, si stima che la domanda di petrolio aumenterà di 3,3 milioni di barili al giorno rispetto al 2020. La crescita della domanda dovrebbe essere trainato dalla Cina, seguita da India e dagli altri Paesi asiatici. L’OPEC prevede che “una sana ripresa economica stimolerà la domanda di combustibili industriali”, a cui si aggiungerà una forte domanda di materie prime petrolchimiche nel corso dell’anno. LEGGI TUTTO

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    Enel aggiorna programma emisisone commercial paper in dollari

    (Teleborsa) – Enel Finance America, controllata di Enel, ha rinnovato il suo Programma di emissione di US Commercial Paper da 3 miliardi di dollari USA istituito nel 2019, aumentando l’importo a 5 miliardi di dollari e collegandolo all’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 13 delle Nazioni Unite – Lotta contro il cambiamento climatico.Enel Finance America emetterà quindi unsecured commercial paper notes garantite da Enel denominate “SDG 13 (Climate Action) Target Guaranteed Commercial Paper Notes”. S&P e Moody’s hanno confermato il rating A-2/P2 per il programma.In linea con il Sustainability-Linked Financing Framework di Enel, pubblicato nel gennaio 2021, il Programma riflette l’impegno del Gruppo Enel a raggiungere un livello di emissioni di gas serra pari o inferiore a 148 grammi CO2eq/kWh entro il 2023 e pari o inferiore a 82 grammi CO2eq/kWh entro il 2030 (una riduzione dell’80% rispetto all’anno di riferimento 2017.Il Programma è parte della strategia di finanza sostenibile di Enel, in linea con l’obiettivo di raggiungere una quota di fonti di finanziamento sostenibile – sul debito lordo totale del Gruppo – pari al 48% nel 2023 e superiore al 70% nel 2030 come delineato nel Piano strategico del Gruppo. LEGGI TUTTO

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    Saras, rosso di 47 milioni in primo trimestre. Moratti: “Primi segnali di ripresa”

    (Teleborsa) – Saras, società quotata sull’MTA e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, ha riportato ricavi in calo del 14% a 1.629 milioni di euro nel primo trimestre del 2021. L’EBITDA comparable di gruppo è stato negativo per 11,2 milioni di euro (negativo per 56,7 milioni di euro nel primo trimestre 2020) “in parziale ripresa pur a fronte di un mercato ancora debole, in attesa di un sostanziale recupero dei margini di raffinazione”, sottolinea la società.Il risultato netto comparable è stato negativo per 47,1 milioni di euro (negativo per 0,4 milioni di euro nello stesso periodo dell’esercizio precedente). La Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2021 ante effetto IFRS 16 è negativa e pari a 436,9 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto al 31 dicembre 2020 (negativa per 504,6 milioni di euro), e negativa di 474,7 milioni di euro post effetto IFRS 16 (negativa per 544,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020).”In questo trimestre abbiamo visto i primi segnali di ripresa che confermano le previsioni di un 2021 di transizione, con un lento miglioramento dello scenario che ci si attende più apprezzabile dalla seconda parte dell’anno”, ha commentato il presidente Massimo Moratti. “In questo momento per me è inoltre di grande soddisfazione poter annunciare l’acquisto di un importante parco eolico nella zona del cagliaritano, che aggiunge altri 45MW alla capacità rinnovabile installata del gruppo, che cresce così di quasi il 30% – ha aggiunto – questa acquisizione è un passo di crescita nelle rinnovabili puntando, nei tempi che il mercato e le esigenze climatiche indicano, ad una politica di decarbonizzazione graduale, sempre proteggendo e supportando il nostro attuale core business”.Nella nota sui conti trimestrali viene sottolineato che è stata “perfezionata la definizione delle logiche per la reintegrazione dei costi associati alla centrale elettrica di Sarlux, in funzione della recente definizione da parte delle autorità competenti del regime di essenzialità e dei relativi livelli produttivi attesi”. Prosegue intanto – afferma Saras – il Piano di contenimento dei costi operativi e il nuovo piano di investimenti, confermando le attese per l’anno in termini di riduzione degli impatti economici e finanziari dello scenario. LEGGI TUTTO

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    Cina, brusco rialzo dei prezzi di fabbrica in aprile

    (Teleborsa) – I prezzi di fabbrica cinesi sono aumentati al ritmo più veloce in oltre tre anni, nel mese di aprile, sostenuti dal rapido aumento dei costi per metalli, petrolio e altri materiali. Nel dettaglio, l’indice dei prezzi alla produzione è salito del 6,8% ad aprile rispetto all’anno precedente, accelerando rispetto al +4,4% di marzo. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica si tratta del livello più alto dall’ottobre 2017, quando il PPI è cresciuto del 6,9% ed ha battuto le aspettative degli analisti che erano per un +6,5%. Su base mensile, l’indice dei prezzi alla produzione è cresciuto dello 0,9%. Nel frattempo, l’ufficio di statistica ha pubblicato anche l’indice dei prezzi al consumo della Cina, risultato in aumento dello 0,9% rispetto all’anno precedente, sempre ad aprile. L’indicatore è salito dello 0,4% a marzo rispetto al mese prima. Il risultato è stato in linea con le aspettative.. LEGGI TUTTO