Maggio 2021

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    Covid, nuove riaperture nel Regno Unito ma resta sotto osservazione la variante indiana

    (Teleborsa) – Il premier britannico Boris Johnson ha formalizzato in un briefing il via libera alla prossima tappa delle riaperture post lockdown nel Regno Unito, il più ampio da mesi, sulla base dei dati sul calo dei contagi da Covid. Da lunedì 17 maggio sarà possibile di nuovo ospitare gente in casa, fino a 6 persone o a due famiglie, mentre ripartirà il servizio al coperto in ristoranti e pub, riapriranno fra l’altro hotel, cinema, altri luoghi pubblici per l’intrattenimento e lo sport, e sarà consentito avere fino a 30 invitati a funerali e matrimoni. Torna anche la possibilità di viaggiare all’interno del Paese e di avere persone ospiti a dormire. Johnson ha però frenato sulle possibilità di accelerare ulteriormente le riaperture, nonostante l’efficacia molto elevata della campagna vaccinale. Il Governo è infatti molto attento all’evoluzione delle varianti nel Regno Unito, in particolare quella indiana. Il professor Whitty, Chief Medical Officer dell’Inghilterra, l’ha definito “altamente trasmissibile”, sottolineando come siano raddoppiati i casi nelle ultime settimane “seppure partendo da livelli molto bassi” rispetto alla generalità dei casi d’infezione. Stabili e marginali invece quella brasiliana e quella sudafricana.(Foto: © Eros Erika / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Creval, sell-out oltre il 4,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito della procedura di obbligo di acquisto delle azioni residue dell’OPA promossa da Credit Agricole sulle azioni ordinarie del Credito Valtellinese, risulta che oggi 10 maggio 2021 sono state presentate 51.326 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio dell’offerta sono state presentate complessivamente 300.149 adesioni, pari al 4,84% dell’offerta. L’offerta, iniziata il 3 maggio, terminerà il 21 maggio 2021. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie del Credito Valtellinese acquistate sul mercato nei giorni 20 e 21 maggio 2021 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    OPA ASTM, adesioni oltre il 50%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da NAF 2 sulle azioni ASTM risulta che oggi, 10 maggio 2021, sono state presentate 12.603.173 richieste di adesioni, che portano complessivamente a 33.695.037 le richieste di adesioni, pari al 50,3% dell’offerta. L’offerta, iniziata il 13 aprile 2021, terminerà il prossimo 24 maggio 2021, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie ASTM acquistate sul mercato nei giorni 21 e 24 maggio 2021 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    WTO, la direttrice Okonjo-Iweala incontra Draghi: sui vaccini grande aiuto dall'Italia

    (Teleborsa) – Il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro delle Finanze Daniele Franco hanno incontrato a Palazzo Chigi la direttrice generale del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) Ngozi Okonjo-Iweala. L’incontro si è inserito nella visita a Roma di Okonjo-Iweala che, nella giornata di ieri, ha visto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Tra i dossier sul tavolo c’è stato quello dei brevetti sui vaccini: per la vaccinazione su scala globale la direttrice del WTO ha dichiarato che si lavora a una “soluzione pragmatica”. “C’è un tono più costruttivo, più volontà di sedersi al tavolo del negoziato” e “specie dopo l’incontro di tre settimane fa con i produttori, ho l’impressione di una maggiore apertura a sedersi al tavolo del negoziato e arrivare a un risultato pragmatico”, ha affermato in conferenza stampa.La revisione della proposta per superare i brevetti sui vaccini contro il Covid-19 è attesa per fine maggio, e “la mia aspettativa è che tale data potremo avere tutte le parti sedute al tavolo negoziale” e che tale proposta arrivi “il prima possibile, ha dichiarato la direttrice del WTO indicando il mese di dicembre come possibile termine auspicabile per la risoluzione della questione. Per Okonjo-Iweala le autorità italiane, che hanno la presidenza del G20 quest’anno, sono “di grande aiuto” nello sforzo dell’Organizzazione Mondiale del Commercio per rafforzare le vaccinazioni su scala globale. “Abbiamo discusso di come il G20 può essere d’aiuto in due modi. Anzitutto come il WTO può giocare un ruolo maggiore nel risolvere la crisi pandemica, che riguarda sia il commercio che la salute”, ha spiegato. Tema dell’incontro anche la riforma dell’organizzazione internazionale. Le autorità italiane “hanno promesso che daranno il massimo aiuto perché questa riforma possa trovare l’accordo degli Stati membri del WTO ed essere adottata”.Promozione del libero commercio, riforma del WTO, rilancio del multilateralismo, ripresa degli scambi, difesa della proprietà intellettuale, e maggiore inclusione delle PMI e dei Paesi in via di sviluppo nel sistema multilaterale degli scambi sono stati anche i principali temi affrontati nell’incontro di oggi a Roma fra Emma Marcegaglia, presidente del B20 – principale engagement group del G20 presieduto quest’anno dall’Italia – e la direttrice Ngozi Okonjo-Iweala. Hanno partecipato anche Barbara Beltrame Giacomello, vicepresidente per l’internazionalizzazione di Confindustria e Chair della Task Force “Trade & Investment” per il B20 Italia, e la Direttrice generale di Confindustria Francesca Mariotti. “È stato un piacere poter incontrare Ngozi Okonjo-Iweala, prima donna a ricoprire il ruolo di direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio. La riforma del WTO e il rilancio del sistema multilaterale degli scambi rappresentano due priorità nell’agenda B20 nell’ottica di promuovere una ripresa economica più inclusiva e sostenibile – ha commentato Emma Marcegaglia. “La DG del WTO ha dimostrato grande attenzione al mondo delle imprese e la volontà di intensificare il dialogo valorizzando l’immenso patrimonio di conoscenze dell’industria. Al riguardo – ha aggiunto Marcegaglia – abbiamo discusso della possibilità di organizzare un Business Forum a margine della conferenza ministeriale WTO di fine novembre. Il B20 Italy produrrà raccomandazioni concrete per rigenerare il multilateralismo, soprattutto quello commerciale, sostenendo i governi nello sforzo di darsi regole comuni e rispettate da tutti”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in ordine sparso. Giù il Nasdaq con i tech

    (Teleborsa) – Prosegue con segni misti la borsa di Wall Street confermando l’incertezza dell’avvio. Nuovo record del Dow Jones sostenuto dal rally dei titoli energetici sulla notizia del cyber attack sferrato a Colonial Pipeline, la società che gestisce la rete di oleodotti più grande degli Stati Uniti. Giù invece il Nasdaq penalizzato dalla performance negativa dei titoli tecnologici.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones sale dello 0,63% a 34.998 punti, proseguendo la serie di sei rialzi consecutivi, iniziata lunedì scorso, mentre, al contrario, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 4.229 punti. Depresso il Nasdaq 100 (-1,51%); sulla stessa tendenza, poco sotto la parità l’S&P 100 (-0,33%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori utilities (+1,83%), beni di consumo per l’ufficio (+1,27%) e energia (+0,98%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori informatica (-1,34%), telecomunicazioni (-1,06%) e beni di consumo secondari (-0,82%).Al top tra i giganti di Wall Street, 3M (+2,35%), Procter & Gamble (+2,03%), Walgreens Boots Alliance (+1,99%) e Verizon Communication (+1,76%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -2,25%.Scivola Visa, con un netto svantaggio dell’1,92%.In rosso Apple, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,38%.Si muove sotto la parità Microsoft, evidenziando un decremento dello 0,95%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Tripadvisor (+3,81%), Ebay (+3,56%), Henry Schein (+2,69%) e Regeneron Pharmaceuticals (+2,67%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Lam Research, che ottiene -5,50%.Vendite a piene mani su Micron Technology, che soffre un decremento del 5,32%.Pessima performance per Tesla Motors, che registra un ribasso del 4,97%.Sessione nera per Qualcomm, che lascia sul tappeto una perdita del 4,67%. LEGGI TUTTO

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    Covid: stabile il rapporto positivi/tamponi, ancora in calo le terapie intensive

    (Teleborsa) – Sono 5.080 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 130mila tamponi totali elaborati (ieri 226.006) di cui 80.975 molecolari (ieri 141.190) e 49.025 test rapidi (ieri 84.816). Stabile il rapporto positivi/tamponi totali a 3,9% (ieri 3,66%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono 4.116.287.Sono 198 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale sopra quota 123mila morti da inizio pandemia. Cala il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 34 in meno, 2.158 totali), mentre sale leggermente quello degli ospedalizzati con sintomi, 7 in più rispetto a ieri (sono 15.427 in totale). LEGGI TUTTO

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    Coty in calo al Nyse dopo la trimestrale

    (Teleborsa) – Pressione su Coty, che perde terreno, mostrando una discesa del 7,88%.Il gruppo dei cosmetici ha registrato nel terzo trimestre un giro d’affari in calo del 32,7% a 1,03 miliardi di dollari. Delude anche il risultato netto in pareggio contro l’utile di 0,01 dollari per azione previsto dagli analisti.L’analisi settimanale del titolo rispetto all’S&P-500 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa di Coty, che fa peggio del mercato di riferimento.Lo status tecnico di breve periodo di Coty mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 9,93 USD. Rischio di eventuale correzione fino al target 9,19. Le attese sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 10,67. LEGGI TUTTO

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    Giustizia, Cartabia: “Governo si gioca Recovery su durata processi”

    (Teleborsa) – “Sulla durata dei processi il governo di gioca tutto il Recovery, non solo quello legato alla giustizia”. È quanto ha affermato la ministra Marta Cartabia nel corso dell’incontro con i capigruppo di maggioranza in Commissione Giustizia della Camera e i tecnici della commissione, presieduta dal presidente emerito della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi, nata per vagliare le soluzioni possibili sui temi della giustizia penale.”La Commissione europea – ha detto Cartabia – ha imposto al governo italiano alcune condizioni per ottenere i 191 miliardi dei fondi Next Generation EU. Per quanto riguarda la giustizia gli obiettivi sono chiari: in cinque anni dobbiamo ridurre del 40% i tempi dei giudizi civili e del 25% dei giudizi penali. Sono obiettivi davvero ambiziosi. Entro la fine del 2021 devono essere approvate le leggi di delegazione per la riforma del processo civile, penale e del CSM. Vorrei che fosse chiara la responsabilità che abbiamo anzitutto noi, esponenti del governo e rappresentanti politici in parlamento. Se non approveremo queste tre importanti leggi di delegazione entro la fine dell’anno, anzi prima della sessione di bilancio autunnale, mancheremo a un impegno assunto con la Commissione per ottenere le risorse europee. La posta in gioco sono le risorse del Recovery. Vorrei che fosse anche chiara – ha aggiunto la ministra – la responsabilità di tutti gli attori del mondo della giustizia, procuratori, giudici, avvocati, rispetto a questi obiettivi: se non accetteremo di cambiare le nostre abitudini, il nostro modo di svolgere i nostri compiti istituzionali e professionali, se opporremo resistenze ai cambiamenti, mancheremo gli obiettivi che la Commissione ci richiede quanto alla durata dei processi, e quindi l’Italia dovrà restituire quella imponente cifra che l’Europa sta per immettere nella vita economica e sociale del paese. La riforma della giustizia è condizione perché arrivino in Italia non solo i 2.7 mld del PNRR destinati alla giustizia, ma i 191 miliardi destinati a tutta la rinascita economica e sociale italiana. E soprattutto destinata alle nuove generazioni. Chi si sottrae al cambiamento si dovrà assumere la responsabilità di mancare una occasione così decisiva per tutti. L’impresa è titanica. Nessuno ce la può fare senza il contributo, l’impegno, l’entusiasmo, la disponibilità di tutti, tanto a livello politico e che giudiziario. Ma dobbiamo farcela”. Al centro dell’intervento della ministra anche il tema della prescrizione. “L’eccessiva durata dei processi determina due disfunzioni, che costituiscono violazioni di principi costituzionali ed europei. Il primo – ha spiegato Cartabia – è quello dell’eccessivo numero di processi che si concludono con la prescrizione, più volte rimproverataci da molti organi internazionali di monitoraggio. Con la prescrizione, la domanda di giustizia da parte delle vittime rimane frustrata. Con la prescrizione dovuta a processi eccessivamente protratti nel tempo, lo Stato manca al suo compito di assicurare l’amministrazione della giustizia. Il secondo – ha continuato la ministra – è quello della violazione del fondamentale diritto alla ragionevole durata del processo da parte degli imputati. Un diritto garantito dalla Costituzione, oltre che dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Si tratta di un diritto che affonda le sue radici nell’esigenza di assicurare il rispetto effettivo della presunzione di innocenza (o di non colpevolezza come dice la Costituzione italiana), perché se è vero che per l’ordinamento giuridico la persona non può essere considerata colpevole fino alla sentenza definitiva di condanna, non è men vero che, sul piano dell’effettività, con l’apertura di un processo penale l’imputato, specie se il fatto è reso pubblico nel circuito mediatico, è esposto a un giudizio (o meglio a un pregiudizio) di colpevolezza sociale che può avere gravi ripercussioni sulla sua reputazione, sulle sue relazioni personali e sociali, sull’attività economica e su molti altri aspetti della vita della persona”. Sulla questione delle prescrizione, tema che divide la maggioranza, la Commissione istituita dalla ministra sulla riforma del processo penale avrebbe avanzato due proposte diverse. Tra i punti contenuti nella proposta di riforma del processo penale anche un controllo del Gip su eventuali inerzie del Pm a decidere su archiviazione o giudizio. Il Pm non potrà, inoltre, appellare né le sentenze di assoluzione né quelle di condanna. L’imputato potrà fare appello solo con motivi specificamente previsti dal codice. In appello rito camerale e solo su richiesta la trattazione orale. LEGGI TUTTO