Maggio 2021

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    Banca Sistema, utile stabile a 4,5 milioni in primo trimestre 2021

    (Teleborsa) – Banca Sistema ha chiuso il primo trimestre del 2021 con un utile netto pari a 4,5 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La business line factoring, con volumi pari a 783 milioni di euro, ha registrato una crescita del 12% rispetto al primo trimestre 2020, nella divisione cessione del quinto lo stock dei crediti al 31 marzo2021 ammonta a 917milioni, in aumento del 6% a/a, mentre gli impieghi del credito su pegno si attestano a 79,6milioni, in aumento rispetto ai 77,7 milioni al 31 dicembre 2020.Il margine di interesse è pari a 19,3 milioni di euro, +21% a/a anche grazie al maggior contributo del credito su pegno, mentre il margine di intermediazione è pari a 26 milioni di euro, +18% a/a. Le rettifiche di valore su crediti sono pari a 4,1 milioni, “in aumento a seguito di una svalutazione registrata su un ente della PA, che sarà in buona parte compensata da maggiori interessi di mora”, sottolinea la società. CET1 ratio al 12,2% e Total Capital ratio al 15,6%.Lo stock dei crediti deteriorati lordi è pari a 312 milioni di euro, in aumenta rispetto al 31 dicembre 2020 (pari a 251,2 milioni) prevalentemente per l’incremento degli scaduti (su cui incide la nuova definizione di default). Perciò l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti lordi aumenta all’11,9% rispetto al 9,5% del 31 dicembre 2020.”Il proseguo del 2021 si attende in linea con il Piano Industriale approvato nel mese di marzo – sottolinea la banca – Il gruppo ha sperimentato un lieve calo di redditività come nel 2020, soprattutto nel segmento del factoring derivante da un’accelerazione dei tempi di incasso che è proseguita anche nel primo trimestre”. LEGGI TUTTO

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    Vendite al dettaglio ferme, ripresa non decolla

    (Teleborsa) – Vendite al dettaglio pressochè ferme a marzo. Secondo Federdistribuzione i dati diffusi oggi da Istat “evidenziano ancora una volta un andamento dei consumi molto debole e la necessità di favorirne la ripartenza per accompagnare la ripresa del Paese. Per il commercio al dettaglio i dati relativi alle vendite di marzo confermano un ulteriore mese di difficoltà: su base congiunturale si registra una variazione complessiva nulla mentre per le vendite non alimentari si assiste a un nuovo calo del -1,6%. Il relativo indice destagionalizzato risulta ancora ben al di sotto dei valori pre-pandemia”.”Per le aziende del commercio non alimentare, già duramente provate da molti mesi di chiusura, continua il trend negativo – afferma Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Relazioni con la Filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione -. I punti vendita devono poter operare a pieno regime per invertire la rotta e ritrovare la strada della crescita. Per assicurare la tenuta delle imprese, l’occupazione dei propri dipendenti e il supporto alle molte filiere collegate è necessario superare definitivamente la chiusura dei Centri Commerciali durante il fine settimana, tornando alla piena operatività”.”Anche per le vendite alimentari si registrano segnali deboli con un incremento, nel dato progressivo ad aprile, contenuto al +0,7% a rete costante. Un dato che conferma le preoccupazioni per le prospettive dei prossimi mesi. In questo contesto si registra una crescente richiesta di convenienza da parte del consumatore, che la Distribuzione Moderna è impegnata a garantire. Confidando nella piena ripresa del canale HoReCa, la Distribuzione Moderna prosegue nell’impegno a supportare le filiere agroalimentari, garantendo un importante sbocco per le eccellenze del Made in Italy”, conclude Buttarelli.”I consumi degli italiani non ripartono, e a marzo le vendite al dettagli rimangono ferme, con numeri deludenti su base trimestrale”. Questo il commento del Codacons. “Il 2021 doveva essere l’anno della ripartenza per i consumi, ma al momento i dati dell’Istat confermano come la spesa degli italiani sia ferma – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il confronto con le vendite del 2020 risulta fortemente alterato dal lockdown totale registrato a marzo dello scorso anno, ma se si analizza l’andamento trimestrale i numeri appaiono deludenti e al di sotto delle aspettative, con una diminuzione del -0,3% in volume che raggiunge il -0,6% in valore per i beni alimentari”.”L’Italia continua a vivere una fase di crisi sul fronte dei consumi, legata non solo alle misure anti-Covid, ma ad un generale impoverimento delle famiglie causato dall’emergenza sanitaria” – conclude Rienzi.Parla di “dati pessimi e scoraggianti” l’Unione Nazionale Consumatori. “Se il rialzo annuo d’ora in poi sarà sempre ovvio e scontato, visto che da marzo 2020 gli italiani sperimentano il lockdown, e in quel mese c’era stato un tracollo mensile delle vendite in valore del 20,5%, -20,8% considerando gli indici aggiornati ad oggi, -37,2% considerando le sole vendite non alimentari, è invece grave e preoccupante che non ci sia alcun recupero su febbraio 2021” afferma Massimiliano Dona, presidente UNC. “Insomma, se è vero che oggi il rialzo annuo è notevole, lo era anche il crollo dello scorso anno. Quello che conta, invece, è che l’Italia resta la Cenerentola d’Europa. Nonostante il dato di oggi dell’Istat non sia del tutto confrontabile con quelli resi noti ieri da Eurostat, che ad esempio include i carburanti, è comunque certo, vista la discrepanza, che l’Italia va peggio degli altri Paesi Ue che hanno registrato un rialzo delle vendite su febbraio del 2,6%, +2,7% nell’Eurozona” prosegue Dona.”Come se non bastasse, secondo il nostro studio, a marzo le vendite sono inferiori non solo rispetto a febbraio 2021, ma anche nel confronto con i due precedenti rimbalzi di ottobre 2020, con un divario da colmare dell’1,8%, e di agosto, -2,1 per cento” conclude Dona.”Segnali di deciso recupero a marzo per le vendite del commercio al dettaglio – a confronto con il dato particolarmente depresso dello scorso anno – soprattutto per il comparto non alimentare, quello che ha maggiormente sofferto il lockdown. Ciononostante, rispetto a marzo 2019, l’indice è ancora inferiore di circa 6 punti”. Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta i dati diffusi oggi dall’Istat sul commercio al dettaglio di marzo 2021.In questa dinamica positiva, che segna il primo inizio di un recupero reale dopo molti mesi di forte crisi, stridono comunque sia la fortissima crescita dell’e-commerce (circa il 40% tendenziale) e soprattutto il fatto che le piccole imprese non sembrino partecipare alla “festa”. I piccoli negozi, infatti, nonostante l’incremento medio mensile continuano, infatti, a perdere terreno con il dato trimestrale che presenta ancora il segno meno.Ripresa, dunque, che deve essere consolidata. In questa direzione, in attesa della boccata di ossigeno del Dl Sostegni bis che le imprese attendono da mesi, sarà determinante la disponibilità di risorse di un PNRR che abbia una visione alta e che riconosca la rilevanza per il futuro sviluppo del Paese di queste imprese, da destinare soprattutto al contrasto della desertificazione, alla rigenerazione urbana ed alla valorizzazione delle imprese di vicinato, con interventi mirati al ripopolamento delle attività di prossimità dei nostri territori”. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei positivi. Spicca Francoforte

    (Teleborsa) – Si muovono in territorio positivo i principali mercati di Eurolandia. Sulla stessa scia rialzista il FTSE MIB. Spicca la performance positiva della Borsa di Francoforte, grazie al balzo oltre le stime della produzione industriale tedesca e ai rialzi di diverse aziende dopo le trimestrali, in particolare per Adidas, Siemens e BMW.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,09%. Lieve aumento dell’oro, che sale a 1.820 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 64,71 dollari per barile.Lo Spread peggiora, toccando i +114 punti base, con un aumento di 5 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari allo 0,92%.Tra gli indici di Eurolandia andamento positivo per Francoforte, che avanza di un discreto +1,27%, piccoli passi in avanti per Londra, che segna un incremento marginale dello 0,60%, e Parigi è stabile, riportando un moderato +0,2%.Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,32%, continuando la scia rialzista evidenziata da tre guadagni consecutivi, innescata mercoledì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 26.885 punti.Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,65%); con analoga direzione, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,6%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, svetta Unipol che segna un importante progresso del 3,37%.Vola CNH Industrial, con una marcata risalita del 2,12%.Ben comprata A2A, che segna un forte rialzo dell’1,55%.STMicroelectronics avanza dell’1,54%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tenaris, che prosegue le contrattazioni a -2,31%.Calo deciso per Inwit, che segna un -1,06%.Sotto pressione Campari, con un forte ribasso dell’1,06%.Piccola perdita per Ferrari, che scambia con un -0,66%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Carel Industries (+7,14%, ai massimi da agosto 2020 dopo trimestrale positiva), Technogym (+3,72%), Brunello Cucinelli (+2,86%) e Anima Holding (+1,88%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su GVS, che prosegue le contrattazioni a -2,25%.Soffre Sesa, che evidenzia una perdita dell’1,34%.Tentenna Italmobiliare, che cede lo 0,88%.Sostanzialmente debole Saras, che registra una flessione dello 0,75%. LEGGI TUTTO

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    Criptovalute, Lagarde (BCE) e Bailey (BOE): da acquistare solo se pronti a perdere tutto

    (Teleborsa) – I governatori delle principali banche centrali mondiali continuano a esprimersi in maniera fortemente negativa sulle criptovalute. Oggi a ribadire tutto il loro scetticismo sono stati la presidente della BCE, Christine Lagarde, e il governatore della Bank of England, Andrew Bailey.Le cosiddette criptovalute “sono una categoria che non ha nulla a che fare con l’eventuale euro digitale o le valute digitali di altre anche centrali, sono criptoasset su cui le persone sono libere di investire assumendosene tutti i rischi. E secondo me servono anche al riciclaggio e al finanziamento di strane attivita”, ha affermato Christine Lagarde, intervenendo al convegno The State of the Union dello European Institute di Firenze. Quanto al se serva un euro digitale, Lagarde ha ricordato che quanto era alla guida del Fondo monetario internazionale “valutammo che le valute digitali delle Banche centrali potevano essere molto più inclusive, economiche, efficienti e veloci. Chiaramente ci sono una serie di aspetti tecnici, di principio, di sovranità, di ruolo da essere valutati”, ha proseguito. “Penso che quello che dobbiamo agli europei è valutare, esplorare e poi dire se procedere sull’euro digitale. Ed è una questione che non si può lasciare solo alla banca centrale, bisognerà coinvolgere anche i legislatori”.Secondo Andrew Bailey le criptovalute “non hanno alcun valore intrinseco. Ciò non significa che le persone non diano valore a loro, perché possono avere un valore estrinseco. Ma non hanno alcun valore intrinseco”, ha detto intervenendo a una conferenza stampa sull’aumento del valore delle cryptocurrency. “Lo dirò di nuovo in modo molto schietto – ha aggiunto – Acquistali solo se sei pronto a perdere tutti i tuoi soldi.” I commenti di Bailey hanno fatto eco a un avvertimento simile da parte della Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito. “Investire in criptovalute, o investimenti e prestiti ad essi collegati, generalmente comporta l’assunzione di rischi molto elevati”, aveva affermato a gennaio l’ente di regolamentazione delle banche e dei broker UK. LEGGI TUTTO

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    CAREL Industries ai massimi da agosto 2020 dopo trimestrale positiva

    (Teleborsa) – A Piazza Affari è protagonista Carel Industries, che mostra un’ottima performance, con un rialzo del 7,65%, portandosi a 21,1. Il titolo, il migliore oggi del FTSE Italia Mid Cap, scambia ai massimi da fine agosto 2020 e vicina al record di sempre.L’azienda, quotata sullo STAR e attiva nella produzione di componenti per apparecchiature e impianti di condizionamento e refrigerazione, ha diffuso ieri pomeriggio i dati dei primi tre mesi dell’anno. I ricavi hanno registrato la crescita più alta degli ultimi 10 anni e il risultato netto è stato pari a 13,3 milioni, segnando un +75,6% sullo stesso periodo 2020.Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 21,65 e successiva a 23,16. Supporto a 20,14. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, Figliuolo: dal 10 maggio aperte le prenotazioni per tutti gli over50

    (Teleborsa) – Il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo ha annunciato che dal 10 maggio tutti gli over 50 – ossia nati a partire dal 1971 – potranno prenotare il vaccino anti Covid. “Questa apertura avrà carattere di gradualità ed è suffragata dal buon andamento della campagna di somministrazione su scala nazionale delle categorie prioritarie, over 80 e fragili”, ha spiegato Figliuolo.”Le prenotazione per i cittadini over 50 verranno recepite ferma restando la priorità per le persone affette da patologie o situazioni di compromissione immunologica che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 (comorbilità), seppur senza quella connotazione di gravità riportata per le persone fragili”, ha però precisato Figliuolo. Tre Regioni – Lazio, Lombardia e Veneto – già avevano anticipato la decisione del commissario straordinario nelle scorse settimane: una buona notizia per la campagna vaccinale visto che rappresentano un terzo della popolazione nazionale.Nel frattempo, un quarto degli italiani (25%) ha ricevuto almeno una dose, tra loro ben i tre-quarti degli over 70, quelli più a rischio di conseguenze gravi o mortali per il Covid. A permettere l’apertura agli over 50 – sempre con precedenza a chi ha patologie – anche l’accumulo nei frigoriferi di 4,7milioni di dosi di vaccini, oltre due milioni dei quali di Pfizer in consegna da ieri alle Regioni. E i 17 milioni in arrivo a maggio complessivamente, com ha confermato Figliuolo. Complessivamente risultano essere state somministrate più di 22 milioni di dosi ed è ormai prossimo il traguardo dei 7milioni di vaccinati anche con richiamo. Nonostante non si sia riusciti a mantenere il ritmo record di 500mila vaccinazioni al giorno, la campagna vaccinale va comunque avanti speditamente con una media di più di 400mila dosi somministrate quotidianamente. LEGGI TUTTO

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    Germania, balzo dell'import fa calare il surplus della bilancia commerciale

    (Teleborsa) – Si rafforza la crescita dell’export tedesco a marzo, contestualmente a un balzo dell’import, mentre l’avanzo commerciale corretto dagli effetti del calendario è sceso a 14,3 miliardi di euro rispetto ai 18,9 miliardi di febbraio (dato rivisto da 19,1 miliardi) e ai 19,5 miliardi stimati dagli analisti. Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), le esportazioni sono salite dell’1,2% su base mensile (+1% a febbraio), risultando sopra il consensus (+0,5%), mentre le importazioni hanno registrato un balzo del 6,5% dopo il +3,6% del mese precedente e contro il +0,7% stimato.Parallelamente, il surplus delle partite correnti a marzo, secondo i dati forniti dalla Bundesbank, si è attestato a 30,2 miliardi di euro e si confronta con i 18,8 miliardi di febbraio. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione industriale marzo +2,5% m/m +5,1% a/a

    (Teleborsa) – Rimbalzo dell’industria tedesca a marzo. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un aumento del 2,5% dopo il -1,9% di febbraio (dato rivisto da un preliminare di -1,6%). Il dato risulta anche migliore delle stime degli analisti, che avevano previsto un aumento del 2,3%. Su base annua si evidenzia una crescita del 5,1%, dal -6,8% precedente.Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra un aumento dello 0,7%. La produzione di energia è cresciuta del 2,4%, mentre quella nelle costruzioni del 10,8%. LEGGI TUTTO