Maggio 2021

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    Vaccini, Moderna: il richiamo funziona anche sulle varianti Covid brasiliana e sudafricana

    (Teleborsa) – Moderna ha dichiarato in una nota che una dose di richiamo del suo vaccino Covid-19 ha generato una promettente risposta immunitaria contro le varianti più pericolose del Sars-Cov2, la brasiliana e la sudafricana. L’annuncio della casa farmaceutica è basata sui primi risultati di uno studio clinico in corso, con il quale Moderna sta testando una dose di richiamo da 50 microgrammi in individui già vaccinati.”Siamo incoraggiati da questi nuovi dati, che rafforzano la nostra fiducia nel fatto che la nostra strategia di richiamo possa essere protettiva contro queste nuove varianti individuate. La forte e rapida spinta dei titoli a livelli superiori alla vaccinazione primaria dimostra anche chiaramente la capacità di mRNA-1273 di indurre la memoria immunitaria – ha commentato Stéphane Bancel, Ceo di Moderna. La piattaforma mRNA di Moderna, ha aggiunto, “permette una rapida progettazione di candidati vaccini che incorporano mutazioni chiave del virus, permettendo potenzialmente un più rapido sviluppo di futuri vaccini alternativi abbinati alle varianti, qualora fossero necessari”. Quindi, aggiunge Bancel, “continueremo ad apportare tutti gli aggiornamenti necessari al nostro vaccino Covid-19 per controllare la pandemia”.Nel frattempo sono 11.807 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 324.640 tamponi totali elaborati (ieri 327.169) di cui 189.396 molecolari (ieri 190.363) e 135.244 test rapidi (ieri 136.806). Stabile il rapporto positivi/tamponi totali a 3,63% (ieri 3,23%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono a quota 4.082.198.Sono 258 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 122.263 morti da inizio pandemia. Cala sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 60 in meno, 2.308 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 653 in meno rispetto a ieri (sono 16.867 in totale). LEGGI TUTTO

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    OPA ASTM, adesioni al 21,9%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da NAF 2 sulle azioni ASTM risulta che oggi, 6 maggio 2021, sono state presentate 4.592.097 richieste di adesioni, che portano complessivamente a 14.680.143 le richieste di adesioni, pari al 21,931% dell’offerta. L’offerta, iniziata il 13 aprile 2021, terminerà il prossimo 10 maggio 2021. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie ASTM acquistate sul mercato nei giorni 7 e 10 maggio 2021 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: Roman Logov on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, utile di 100 milioni in primo trimestre. Focus su derisking

    (Teleborsa) – Nel primo trimestre 2021 i proventi operativi core (margine di interesse e commissioni) di Banco BPM sono risultati pari a 968 milioni di euro, con una crescita del 5,9% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio e il miglior risultato a partire dal quarto trimestre 2018. Il risultato della gestione operativa di è stato di 484 milioni di euro, in crescita del 51,4%, e l’utile netto di 100 milioni di euro (151 milioni al netto di componenti non ricorrenti legate al derisking, sottolinea l’istituto).Gli impieghi netti performing core (mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a 99,2 miliardi di euro, con una crescita del 5,6% su base annua. La raccolta diretta core risulta pari a 101,7 miliardi di euro (+12,8%), mentre la raccolta indiretta sale del 14,6% a 94,2 miliardi di euro.Il CET1 Ratio phased-in e il CET1 Ratio fully phased si attestano rispettivamente al 13,7% e al 12,7%.Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 31 marzo 2021 a 4,3 miliardi di euro. In particolare, le sofferenze nette sono pari a 1,3 miliardi di euro (-15% a/a), le inadempienze probabili nette pari a 2,8 miliardi di euro (-25,4 a/a ) e le esposizioni scadute nette pari a 124 milioni di euro (81 milioni al 31 marzo 2020).Nel corso del trimestre, il gruppo ha avviato un’ulteriore accelerazione del processo di derisking attraverso un piano di cessione di crediti non performing per complessivi 1,65 miliardi di euro lordi. La banca prevede di poter completare la cessione di 1,5 miliardi di euro lordi di sofferenze entro il prossimo 30 giugno (che comporterebbe una riduzione dell’NPE ratio lordo da 7,5% a 6,3%).”Salvo nuovi significativi peggioramenti di scenario, la robusta posizione patrimoniale del gruppo, unita alla capacità di generare organicamente capitale, non dovrebbe precludere una remunerazione degli azionisti salvo nuove indicazioni che dovessero essere eventualmente fornite dalle Autorità di Vigilanza in merito alla distribuzione di dividendi”, sottolinea la banca. LEGGI TUTTO

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    Leonardo, ricavi per 2,8 miliardi in primo trimestre. Guidance 2021 confermata

    (Teleborsa) – Leonardo ha registrato ricavi pari a 2.790 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, in aumento del 7,7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. C’è stato un significativo incremento in tutti i settori di business, in parte attenuato dalla prevista riduzione in Aerostrutture. L’EBITA è stato pari a 95 milioni di euro (+132% su base annua) e il risultato netto negativo per 2 milioni di euro (-59 milioni nel primo trimestre 2020).”I risultati del primo trimestre 2021 – commenta Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo – sono in linea con le aspettative definite recentemente con la Guidance 2021. Abbiamo registrato un buon livello di ordini e il portafoglio ordini consistente ha sostenuto la crescita dei ricavi. La redditività continua ad essere solida con un flusso di cassa in miglioramento, in linea con il piano. La solidità del settore militare e governativo mitiga gli effetti della pandemia nel settore civile”.Il Free Operating Cash Flow (FOCF) è negativo per 1.422 milioni di euro, in miglioramento (173 milioni) pur in presenza del perdurare della situazione pandemica. L’Indebitamento Netto di gruppo è di 4.640 milioni di euro e si incrementa, rispetto al 31 dicembre 2020 (3.318 milioni) principalmente per effetto del negativo andamento del FOCF.La società ora si aspetta ordini per circa 14 miliardi di euro per l’intero anno, ricavi compresi tra 13,8 e 14,3 miliardi di euro, EBITDA tra 1,075 1,125 miliardi di euro, FOCF a quota 100 milioni di euro e un Indebitamento Netto di gruppo pari a circa 3,2 miliardi di euro. “La solida struttura finanziaria sarà garantita anche attraverso cessioni e la quotazione di Leonardo DRS – ha aggiunto Profumo – Continuiamo ad essere focalizzati sulla creazione di valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder”. LEGGI TUTTO

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    Una compagnia aerea per la Sardegna

    (Teleborsa) – Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e i sindacati confederali condividono il progetto per la creazione della compagnia aerea Regional, che dovrebbe essere l’erede di Air Italy e salvare i posti di lavoro del vettore in liquidazione.Dopo l’incontro che si è svolto ieri in Regione Sardegna, il presidente Solinas ha contattato il ministro dello sviluppo economico Giorgetti, in merito all’applicazione della cassa integrazione per i lavoratori. Cassa integrazione in imminente scadenza e che riguarda 1383 dipendenti su cui incombe l’ incubo del licenziamento. Secondo Solinas, quella di Air Italy è una grande vertenza nazionale che non può essere derubricata a vicenda regionale. Ragion per cui il governatore sardo chiede di garantire gli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2021. La creazione di una compagnia aerea sarda, secondo il governatore, può rappresentare un’opportunità per garantire diritto alla mobilità ai sardi e l’accessibilità della Sardegna soprattutto per la filiera turistica gli ostacoli alla creazione della nuova compagnia aerea. Secondo Solinas, i problemi non sono di natura economica né organizzativa ma di natura burocratica in sede europea con particolare riferimento al regime degli aiuti di Stato. LEGGI TUTTO

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    BCE, Enria: “Il 40% delle banche europee non fa abbastanza per gestire NPL”

    (Teleborsa) – Nel corso dell’ultimo anno la Banca centrale europea ha “identificato una serie di pratiche molto diverse tra le banche in termini di scelte di accantonamento, classificazione dei prestiti e capacità operativa di prepararsi al probabile aumento degli NPL. La maggior parte delle banche è ora ampiamente conforme alle aspettative. Tuttavia, circa due banche su cinque, ovvero il 40%, presentano divari significativi in termini di ciò che ci aspettiamo”, ad esempio non riuscendo a riconoscere in anticipo quali crediti potrebbero non venire ripagati. Lo ha detto Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza della BCE in un’intervista a Reuters.Entrando nei dettagli dei rilievi che la BCE h fatto fino ad ora, Enria ha detto che “il risultato più tipico è che le banche non hanno rivisto i propri indicatori in un modo che consideriamo soddisfacente. Ad esempio, si basano ancora su indicatori del rischio di credito che guardano al passato, che in questo momento sono inaffidabili. Non sono inoltre in grado di costruire indicatori che esaminino efficacemente le moratorie e le misure di sostegno per stimare la probabilità di default. Tra le aree più deboli figurano anche le procedure di valutazione delle tolleranze e delle inadempienze probabili. Ci sono progressi, ma non quanto vorremmo”.Ad una domanda sul fatto che le banche nel primo trimestre stanno registrando utili migliori del previsto, in parte grazie ai minori accantonamenti, il numero uno del Supervisory Board della BCE ha risposto che “in questa fase è necessaria molta cautela”. “Riconosco che le proiezioni macroeconomiche indicano una ripresa dal secondo trimestre – ha spiegato – Ma è un po’ presto per allentare le accantonamenti. Questa è una recessione particolare, a differenza di qualsiasi altra che abbiamo visto in passato. Nelle normali recessioni le banche iniziano a rilasciare accantonamenti una volta che siamo vicini al picco dei fallimenti. Ma ora non abbiamo nemmeno iniziato a vedere il materializzarsi di problemi di qualità degli asset e i fallimenti sono in calo. Non stiamo ancora assistendo al picco nella materializzazione del rischio di credito”.Enria ha ribadito l’intenzione della BCE di revocare a settembre la raccomandazione che limita i dividendi e i buyback delle banche a meno che la situazione economica non si stia “materialmente deteriorando”. Ha poi confermato che alle banche sarà chiesto di ricostruire i loro buffer di capitale solo alla fine del prossimo anno o anche più tardi se la piena portata delle bancarotte richiederà più tempo per diventare evidente. LEGGI TUTTO

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    MPS, Bastianini: “Lavoriamo con MEF su soluzione strutturale”

    (Teleborsa) – L’Ad di MPS Guido Bastianini conferma che la banca “sta ancora lavorando con il MEF alla soluzione strutturale”, che prevede la fusione con un altro Istituto. In conference call con gli analisti, il manager ha anche confermato lo slittamento dell’operazione di rafforzamento patrimoniale fra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 e quanto contenuto nella nota in tema di aggregazioni. Bastanini ha anche parlato degli eventuali ulteriori accantonamenti in relazione alla perizia del gip nel procedimento sugli NPL, dicendosi convinto l’impatto “sarà trascurabile”. Il numero uno della banca ha poi sottolineato che nel primo trimestre dell’anno “non ci sono stati cambiamenti né per gli accantonamenti né per altri aspetti e queste sono buone notizie perché alcuni investitori si aspettavano che sarebbe successo qualcosa” dopo la sentenza del Tribunale di contanna degli ex vedrtici. LEGGI TUTTO

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    Spicca il volo Regeneron Pharmaceuticals su trimestrale positiva

    (Teleborsa) – Seduta decisamente positiva per Regeneron Pharmaceuticals, che tratta in rialzo del 3,39%, attestandosi a 499. La società farmaceutica attiva nel settore biotech ha registrato ricavi in aumentato del 38% a 2,53 miliardi di dollari nel primo trimestre 2021, superiori alle attese. Anche l’utile di 9,89 dollari per azione ha battuto le previsioni, che erano per 9 dollari per azione.Le entrate sono state sostenute da un forte rimbalzo delle vendite del farmaco per le malattie della retina Eylea e dal contributo del cocktail di anticorpi per la Covid-19. “Abbiamo recentemente riportato risultati positivi di Fase 3 per REGEN-COV sia per il trattamento che per la prevenzione del Covid-19 e stiamo lavorando con le autorità nazionali e statali per migliorarne l’accesso”, ha detto il presidente e CEO Leonard S. Schleifer.Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l’ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 505,9 e successiva a 526,4. Supporto a 485,3. LEGGI TUTTO