Maggio 2021

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    Tirrenia, CIN: “Governo usi Golden Power. A rischio 6mila posti di lavoro”

    (Teleborsa) – Verrà lasciato altro tempo a Cin, la Compagnia italiana di navigazione del gruppo Onorato, per trovare un accordo di ristrutturazione del debito. È quanto ha deciso il Tribunale di Milano concedendo un rinvio fino al 24 maggio dell’udienza per decidere sull’istanza avanzata dal pm Roberto Fontana di dichiarare il fallimento di Cin. I legali della Compagnia in aula hanno fatto presente che se non si raggiungerà l’accordo, la stessa società dichiarerà lo stato di insolvenza per l’apertura della procedura di amministrazione straordinaria.La Cin – come si legge nella lettera inviata all’esecutivo – ha chiesto l’intervento del governo per sbloccare la trattativa su Tirrenia respingendo la proposta dei commissari straordinari, ricordando come “il traporto marittimo costituisce un ambito di applicazione del Golden Power” . Nella lettera si rileva che “la struttura del piano di risanamento e di ristrutturazione della Cin condiviso con l’Investitore non prevede l’utilizzazione di denaro pubblico attraverso l’intervento del Patrimonio Destinato”. Cin ricorda inoltre che “il mancato accordo con la Tirrenia in A.S. con la conseguente inevitabile dichiarazione d’insolvenza della Cin determinerebbe: la perdita, o comunque grave pregiudizio, per oltre 6mila lavoratori marittimi quasi tutti residenti in zone economicamente depresse del Paese; il rischio di gravi impatti sul servizio di continuità territoriale con Sardegna e Sicilia, nonché inevitabili conseguenze sugli operatori economici delle isole oltre che sugli autotrasportatori e sul relativo indotto”. Fra gli effetti anche “l’utilizzo di ingenti risorse pubbliche per garantire la continuità aziendale in amministrazione straordinaria; un impatto sulla concorrenza nel servizio traghetti con rischio di incremento delle tariffe per i clienti”. Sulla questione è atteso – secondo quanto riferito al termine dell’udienza – per oggi pomeriggio un tavolo tecnico, richiesto stamani dalla stessa Cin, con la partecipazione del Mise, del Mef, del Ministero dei Trasporti e della Presidenza del Consiglio. Il tavolo interministeriale è stato predisposto perché i commissari straordinari di Tirrenia hanno chiesto che Cin rimanga coobbligata nella concessione delle ipoteche sulle navi – che passeranno alla nuova società creato con l’accordo – a garanzia della stessa amministrazione straordinaria di Tirrenia. Sarebbe, invece, stato raggiunto – secondo quanto si apprende – l’accordo sui circa 180 milioni di euro di debito di Cin nei confronti dell’amministrazione straordinaria della Tirrenia. Il debito sarebbe stato ridotto a 160 milioni, di cui 23 da versare a breve e il resto rateizzati. Si è in attesa, dunque, di trovare una soluzione sui perfezionamenti all’accordo (Cin aveva già depositato una bozza di accordo quadro) richiesti dai commissari straordinari. Il pm Fontana lo scorso aprile aveva chiesto il fallimento evidenziando un passivo di circa 200 milioni e debiti scaduti per una cifra che va dai 350 ai 400 milioni, di cui appunto 180 nei confronti dell’amministrazione straordinaria della Tirrenia. Cin aveva presentato una richiesta di concordato in bianco nel luglio scorso, come la capogruppo Moby, senza però, alla scadenza, concludere con una proposta di concordato preventivo o di omologa di accordo di ristrutturazione del debito, nonostante fossero state concesse una serie di proroghe. Il sindacato Federam-Cisal ha annunciato uno sciopero immediato dei marittimi e del personale di terra di Tirrenia qualora saltasse la firma dei commissari della compagnia e del Mise per il salvataggio della compagnia. “Bloccheremo le navi di tutto il gruppo Onorato – ha annunciato la sigla con il segretario generale Alessandro Picco –. È inammissibile mettere a rischio 6mila posti di lavoro e il futuro di altrettante famiglie”. LEGGI TUTTO

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    La Borsa di New York è in leggero rialzo

    (Teleborsa) – Wall Street scambia sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,27% sul Dow Jones; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che scambia a 4.162 punti (+0,10%). In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,43%); sui livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,14%).Le azioni dei produttori di vaccini estendono le perdite subite ieri dopo il piano del presidente Joe Biden per sostenere le deroghe alla proprietà intellettuale durante la pandemia.Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori beni di consumo per l’ufficio (+0,74%) e finanziario (+0,41%). Nel listino, i settori sanitario (-0,75%), energia (-0,53%) e informatica (-0,50%) sono tra i più venduti.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Travelers Company (+0,71%), Home Depot (+0,68%), Procter & Gamble (+0,66%) e Goldman Sachs (+0,62%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Salesforce.Com, che ottiene -0,81%.Piccola perdita per Apple, che scambia con un -0,67%.Tentenna Microsoft, che cede lo 0,51%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Twenty-First Century Fox (+2,50%), FOX (+2,42%), Bed Bath & Beyond (+2,05%) e Liberty Global (+1,34%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Moderna, che continua la seduta con -10,56%.Sessione nera per Cognizant Technology Solutions, che lascia sul tappeto una perdita del 5,87%.In caduta libera Illumina, che affonda del 2,01%.Si concentrano le vendite su Wynn Resorts, che soffre un calo dell’1,62%. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Starace: “Grande opportunità. Enel molto impegnata su missioni”

    (Teleborsa) – L’Amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace, ha definito il Recovery Plan “una grandissima opportunità” e “quello che serve” al Paese, perchè”va nella direzione della digitalizzazione, della rivoluzione verde e tocca anche parti importanti come la ricerca, la salute, l’inclusione, l’istruzione”, in linea con le indicazioni della UE.Intervenendo ad un webinar del Gruppo Caltagirone Editore, Starace ha definito il PNRR “un buon piano” anche dal punto di vista della dotazione, ricordando che è accompagnato da un pacchetto di riforme “fondamentali per poterlo scaricare a terra”. Enel – ha sottolineato – rappresenta “una parte molto importante” della transizione ed è “impegnata” in tre missioni. Sono stati infatti previsti investimento per 6 miliardi sulle rinnovabili, 4 miliardi sulle reti e 3 miliardi sull’idrogeno. “Un grosso impegno prospettico dell’Enel – ha aggiunto – che vedremo in dettaglio quando riceveremo la risposta dall”Europa alla proposta del governo”. “Abbiamo portato iniziative che cubano circa 26 miliardi, all’interno della progettualità che abbiamo presentato, che potrebbero generare, se portati a terra, un impatto addizionale sul PIL di circa 86 miliardi e 100mila posti di lavoro”, ha affermato il manager, , concludendo “l’importante sarà lavorare e rispettare i tempi” che prevedono di chiudere entro il 2026. LEGGI TUTTO

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    Moderna, trimestrale positiva. Previste entrate per 19,2 miliardi da vaccino nel 2021

    (Teleborsa) – La azienda biotech statunitense Moderna ha registrato un fatturato di 1,9 miliardi di dollari nei tre mesi terminati il ??31 marzo 2021, rispetto agli 8 milioni dello stesso periodo nel 2020. Il vaccino Covid-19 ha generato entrate per 1,7 miliardi di dollari. L’utile netto è stato di 1,2 miliardi di dollari, per la prima volta in positivo e rispetto a una perdita netta di 124 milioni nello stesso periodo nel 2020.Moderna ha aumentato le sue previsioni di vendita per il 2021 per il suo vaccino anti-Covid del 4,3% a 19,2 miliardi di dollari. Ciò riflette anche un aumento dell’offerta prevista per quest’anno tra 800 milioni e 1 miliardo di dosi. La società farà ulteriori investimenti per aumentare l’offerta globale fino a 3 miliardi di dosi nel 2022.Moderna ha affermato che la prima analisi di uno studio realizzato su adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni ha mostrato un tasso di efficacia del 96% per il suo vaccino. In una comunicazione separata, annunciata ieri sera, la società aveva reso noto che la terza dose “booster” che sta mettendo a punto è efficace contro varianti le Brasile e Sudafrica.Durante la call per commentare la trimestrale, il CEO Stephane Bancel ha detto di aspettarsi che nuove varianti emergeranno nei prossimi mesi. “Nuove varianti, che porteranno preoccupazione, continueranno ad emergere in tutto il mondo. E crediamo che nei prossimi sei mesi, quando l’emisfero meridionale entrerà in autunno e in inverno, potremmo vederne emergere di più – ha detto Bancel – Riteniamo che saranno necessari richiami, in quanto il virus non stia andando via”.(Foto: Justin Tallis / AFP) LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde: transizione ecologica occasione per creare Unione dei mercati dei capitali verde

    (Teleborsa) – La presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha lanciato l’idea della creazione di una Unione dei mercati dei capitali verde. La transizione verso una economia verde “ci offre una opportunità unica per creare un mercato dei capitali veramente europeo, che va oltre le frontiere nazionali e che chiamerei Unione dei mercati dei capitali verde (green capital markets union o Cmu)”, ha detto intervenendo a una conferenza della Commissione Ue sulla proposta di una direttiva sul reporting di sostenibilità delle imprese. “Non si tratta di disfare il passato. Dobbiamo creare una infrastruttura nuova, che prima non esisteva. E i mercati dei capitali verdi – ha aggiunto – potrebbero anche fare da catalizzatore per la trasformazione strutturale complessiva in Europa, assicurando che si svolga rapidamente e tra Paesi”. LEGGI TUTTO

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    PA, Landini: rinnovo contratti e reinvestire in lavoro pubblico

    (Teleborsa) – Il leader della Cgil, Maurizio Landini, chiede il rinnovo dei contratti della P.A. e di investire nel lavoro pubblico. Intervenendo a un’iniziativa per i 40 anni della Fp-Cgil, Landini ha ricordato che negli ultimi anni ci sono stati “tagli secchi” a partire dalla sanità. “Oggi – ha detto – non c’è solo il problema del rinnovo del contratto, ma anche quello di reinvestire nel lavoro pubblico e sulla sua funzione, che e’ quella di dare servizi ai cittadini”.”Importante la scelta del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, a favore della sospensione dei brevetti dei vaccini contro il Covid, ora il Governo italiano e l’Unione Europea si schierino in maniera altrettanto netta: il diritto alla cura deve essere garantito a tutti e in tutto il mondo, e solo modificando le regole commerciali per la produzione dei vaccini sarà possibile sconfiggere la pandemia”, ha detto Landini per il quale “è indispensabile intervenire ora: sospendere i brevetti permetterebbe di abbattere a livello mondiale le forti diseguaglianze che dividono il mondo tra Paesi in cui è possibile curarsi e altri in cui è inevitabile morire”.Un passaggio di strettissima attualità sul tema della sicurezza sul lavoro. “Quello che sta succedendo è inaccettabile”. “La cosa che colpisce è che le persone muoiono sul lavoro come 30 o 40 anni fa. Il problema della formazione è importante. E’ importante che in ogni luogo di lavoro ci sia un rappresentante per la sicurezza e ci vogliono più controlli”. LEGGI TUTTO

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    USA, costo unitario del lavoro 1° trimestre -0,3%, produttività +5,4%

    (Teleborsa) – Nel 1° trimestre del 2021 la produttività del settore non agricolo in USA è aumentata del 5,4% rispetto al trimestre precedente, dopo il -3,8% degli ultimi tre mesi del 2020, risultando migliore delle attese degli analisti che erano per un +4,3%. Rispetto allo stesso trimestre del 2020, la crescita è stata del 4,1%. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro è diminuito dello 0,3% dopo il +5,6% del 4° trimestre 2020 e contro il -0,8% del consensus. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Unrae: “Assenza incomprensibile dell'Automotive”

    (Teleborsa) – “L’impianto generale del Pnrr offre un’occasione unica per recuperare i ritardi del Paese in termini di riforme e rilancio dell’economia e dell’occupazione. Per questo ci siamo stupiti di non trovare adeguata attenzione nei confronti del comparto dell’automotive, che ha un peso preponderante nella mobilità di persone e merci e che rappresenta il comparto produttivo più impegnato nella ricerca e negli investimenti per la transizione ecologica”. È quanto afferma Michele Crisci, presidente dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae), commentando i contenuti del piano presentato dal Governo Draghi e trasmesso alla Commissione Ue.”Le misure indicate dal piano – afferma Crisci – sono complessivamente condivisibili, ancorché migliorabili: il potenziamento della rete ferroviaria e dell’alta velocità, la realizzazione di piste ciclabili, le infrastrutture di ricarica elettriche e a idrogeno, sono interventi che vanno nella direzione di decongestionare il traffico stradale e favorire l’abbattimento delle emissioni nocive. Riteniamo però che un piano strategico per la transizione ecologica rischi di ottenere risultati dimezzati se restano fuori, come avvenuto, misure ad hoc per la filiera automotive”Grande assente nel Pnrr è, per esempio, il parco circolante. “Un malato cronico e grave, tra i più vetusti d’Europa in tutti i suoi comparti, dalle vetture ai veicoli industriali, che è difficile sostituire in tempi brevi con la cura del ferro, mentre – sottolinea il presidente dell’Unrae –è necessario e urgente incentivarne la sostituzione con nuovi veicoli più ecologici, visto che su gomma viaggia attualmente il 90% delle merci e delle persone”.Secondo Crisci, nel capitolo delle riforme, che pure è ricco di propositi per rimuovere oneri burocratici e ostacoli agli investimenti, “sono, tuttavia, assenti sia la riforma del Codice della Strada, intervento necessario per adeguare norme ormai obsolete alle nuove forme di mobilità e alle normative internazionali, sia qualunque riferimento volto a modificare il quadro fiscale del settore, che ci penalizza in confronto ai principali Paesi UE, ad esempio nell’imposizione eccessiva sulle auto aziendali, nella ridotta detrazione d’imposta per i privati e nella mancanza di sgravi fiscali per le imprese di autotrasporto che investono in veicoli di ultima generazione. Il Governo – conclude Crisci – dovrà a questo punto trovare gli strumenti normativi adatti per le misure sull’automotive che non hanno trovato spazio nel Pnrr. Per questo motivo auspichiamo anche l’istituzione di un Tavolo Automotive volto a individuare le migliori soluzioni per includere in modo strategico il settore nei programmi di modernizzazione del Paese, a favore delle generazioni future, senza dover continuamente ricorrere a provvedimenti di urgenza e di breve respiro”. LEGGI TUTTO