Agosto 2021

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    Juventus in rialzo con addio Ronaldo. Forti scambi in Borsa

    (Teleborsa) – Scambia al rialzo ma sotto i massimi di seduta per il titolo Juventus che mostra un +0,71%, nella giornata che segna l’addio di Cristiano Ronaldo alla squadra bianconera. Forti gli scambi: nella seduta odierna sono passate di mano 12 milioni di azioni, contro i 2,2 milioni della vigilia. Una rottura già stata annunciata dal tecnico della Juve, Massimiliano Allegri in conferenza stampa. “Prima che mi facciate domande: ieri Cristiano mi ha comunicato che non ha intenzione di restare. Oggi non si è allenato, domani non sarà convocato”. L’avventura di Ronaldo alla Juventus dunque è volta definitivamente al termine. L’analisi settimanale del titolo rispetto al FTSE Italia All-Share mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa della società operante nel settore del calcio professionistico, che fa peggio del mercato di riferimento.Le implicazioni tecniche di breve periodo di Juventus suggeriscono un sobrio uptrend con prima area di resistenza individuata in area 0,7982 Euro e supporto visto a quota 0,7602. Tale tendenza positiva introduce dunque una possibile ulteriore ascesa al test 0,8362. LEGGI TUTTO

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    Powell da Jackson Hole avvia processo riduzione asset, ma nessuna fretta rialzo tassi

    (Teleborsa) – Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, da Jackson Hole avvia il processo di riduzione degli acquisti di asset, a partire da quest’anno, segnalando comunque che la banca centrale americana non ha alcuna fretta di alzare i tassi di interesse.”E’ appropriato avviare il processo di riduzione degli acquisti di asset quest’anno” – afferma il governatore – precisando che “la tempistica e la velocità della riduzione degli acquisti di asset non è da intendere come un diretto segnale sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse”.”Abbiamo detto che avremmo continuato gli acquisti di asset all’attuale velocità fino a ulteriori sostanziali progressi verso gli obiettivi della massima occupazione e della stabilità dei prezzi – continua Powell -. Ritengo che tali progressi siano stati raggiunti per l’inflazione. Ci sono inoltre chiari progressi verso la massima occupazione. Se l’economia evolve come previsto, sarà appropriato iniziare a ridurre la velocità degli acquisti di asset quest’anno”. “L’economia americana ha compiuto “chiari progressi” ma restano “debolezze” nel mercato del lavoro – sottolinea -. In questo contesto una mossa inopportuna e intempestiva della politica monetaria potrebbe rallentare l’attività economica” – aggiunge il banchiere – ribadendo come “il balzo dei prezzi è temporaneo e che l’inflazione tornerà al target del 2%”.Quanto alla pandemia ha precisato che “resta una minaccia alla crescita e la variante Delta crea rischi di breve termine”. Sulla scia delle dichiarazioni del presidente Fed i mercati americani ed al seguito quelli europei hanno accelerato al rialzo. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, Fiom-Cgil: serve tavolo per programmare futuro degli stabilimenti

    (Teleborsa) – Tra gli stabilimenti che sarebbero dovuti ripartire ma che rimarranno ancora chiusi a causa della crisi di approvvigionamento di componenti elettronici c’è anche quello della Sevel. La notizia è arrivata da Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil. “È stato comunicato in queste ore che, oltre agli stabilimenti come Pomigliano che sarebbero dovuti ripartire ma sono rimasti chiusi, la crisi di approvvigionamento di componenti elettronici ora colpirà altri stabilimenti a partire dalla Sevel. Ma è evidente che anche gli effetti di questa mancanza di forniture potrà colpire le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli altri impianti di assemblaggio come Melfi”, hanno fatto sapere i due sindacalisti.De Palma e Marinelli parlano di un’emergenza annunciata “su cui l’assenza di politiche industriali scarica sui metalmeccanici gli effetti già negativi pagati per la mancanza di innovazione e investimenti. Una falsa partenza mentre la confusione sulle crisi industriali come Gkn, Gianetti Ruote e Timken non vedono la convocazione dei tavoli e il rischio occupazionale riguarda sia lavoratori a tempo indeterminato che sono precari come i 700 della Sevel su cui chiediamo la stabilizzazione”. I due hanno chiesto che il tavolo con Stellantis venga riaperto “per programmare il futuro e non procedere stabilimento per stabilimento. La tensione nel settore automotive cresce in assenza di ricerca di soluzioni sia da parte del Governo che dell’associazione delle imprese che prende parola più che per difendere il tessuto industriale per coprire chi per pura speculazione chiude interi impianti”. “È ora di avere un confronto serrato, vero che generi un provvedimento straordinario con risorse aggiuntive e specifiche per innovare e garantire l’occupazione e il salario ed impedire le delocalizzazioni”, hanno concluso i sindacalisti. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori agosto sotto attese

    (Teleborsa) – Migliora leggermente la fiducia dei consumatori americani ad agosto. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in salita a 70,3 punti rispetto ai 70,2 punti del mese di luglio, ma risulta inferiore alle attese degli analisti che si attendevano una crescita fino a 70,7 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 78,5 punti dagli 84,5 punti precedenti, mentre l’indice sulle attese è peggiorato a 65,1 punti dai 79 precedenti. LEGGI TUTTO

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    Fed, “falchi” in pressing a Jackson Hole

    (Teleborsa) – Con l’avvio del meeting di Jackson Hole partono alla carica i cosiddetti “falchi” della Federal Reserve, che propendono per una politica più restrittiva, alla luce della risalita dell’inflazione, premendo perché si avvii il “tapering” il prima possibile.A dar voce a questa mozione, che raccoglie sempre più consensi nel Board, è il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic, che in una intervista alla Cnbc, esorta “iniziamo il tapering e facciamolo rapidamente”, citando i progressi del mercato del lavoro.Anche il presidente della Fed di Philadelphia, Patrick Hacker, dice che l’avvio di un piano di riduzione degli acquisti “è meglio prima che dopo” perché l’aumento dell’inflazione “potrebbe non essere transitorio” e perché sono i problemi alle catene di approvvigionamento a frenare la crescita.Punta all’avvio del “tapering” nel 2021 anche il presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, la quale afferma “non abbiamo bisogno della politica accomodante di cui necessitavamo in precedenza”.Di fronte all’urgenza cui hanno dato voce vari esponenti della Fed, compresi la presidente della Fed di Kansas City Esther George, il presidente della Fed di Saint Louis James Bullard ed il presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan, gli analisti ritengono che il numero uno0 della Fed Jerome Powell, quest’oggi, potrebbe essere più pacato e “correggere il tiro per rasserenare i mercati” sotto stress. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cauta nel giorno di Powell a Jackson Hole. Inflazione PCE: dato più alto dal 1991

    (Teleborsa) – Partenza in cauto rialzo per la borsa di Wall Street e prima dell’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al simposio di Jackson Hole, in calendario alle 16 ora italiana. L’attenzione degli investitori si concentra dunque sul discorso del governatore e sul futuro del Quantitative easing alla luce anche del dato odierno sull’inflazione USA, inserito all’interno della statistica diffusa nell’ambito del rapporto relativo alle spese per consumi e redditi personali. Nel dettaglio, si tratta dell’indice PCE, termometro cruciale dell’inflazione monitorato dalla Federal Reserve per le sue decisioni di politica monetaria. Nel complesso, l’indicatore è salito del 4,2% su base annua accelerando rispetto al +4% precedente e registrando il dato più alto dal 1991.Proprio l’accelerazione dei prezzi è uno dei motivi che ha alimentato il recente nervosismo, ovvero la paura che la Fed inizi a ridurre il suo piano di QE da 120 miliardi di dollari al mese. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 35.283 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 4.482 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,18%); come pure, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,2%).In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti energia (+2,17%), materiali (+0,66%) e finanziario (+0,63%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Walgreens Boots Alliance (+1,80%), DOW (+1,51%), Goldman Sachs (+1,34%) e Chevron (+1,31%).Sul podio dei titoli del Nasdaq, Netflix (+2,00%), Lam Research (+1,90%), Nvidia (+1,42%) e Applied Materials (+1,42%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Moderna, che ottiene -2,52%.In rosso Akamai Technologies, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,39%.Spicca la prestazione negativa di O’Reilly Automotive, che scende dell’1,33%.Citrix Systems scende dell’1,05%. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, prezzi in fiamme per uragano nel Golfo del Messico

    (Teleborsa) – I prezzi del petrolio si avviano a chiudere l’ottava con un bilancio positivo sui timori per la possibilità di un calo dell’offerta. Alcune compagnie petrolifere hanno iniziato ad evacuare le piattaforme offshore situate al largo del Golfo del Messico dove, nel fine settimana, si teme per l’avvicinarsi della tempesta tropicale Ida, che ha colpito la costa caraibica. Intanto la Louisiana ha dichiarato lo stato di emergenza ed ha invitato i suoi residenti a prepararsi per l’arrivo di un grande uragano. Il contratto sul Light crude statunitense risale dell’1,88% a 68,69 dollari al barile, mentre il Brent londinese avanza dell’1,58% a 72,19 usd/bar. Sullo sfondo gli occhi degli investitori restano puntati anche sul meeting dell’Opec+ che si riunirà di nuovo il 1° settembre per decidere il da farsi, dopo il rinvio della riunione di luglio. (Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Future USA positivi aspettando Wall Street e Powell

    (Teleborsa) – I future si muovono in cauto rialzo prima dell’avvio di Wall Street e prima dell’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al simposio di Jackson Hole, in calendario alle 16 ora italiana. L’attenzione degli investitori si concentra dunque sul discorso del governatore e sul futuro del Quantitative easing alla luce anche del dato odierno sull’inflazione USA, inserito all’interno della statistica diffusa nell’ambito del rapporto relativo alle spese per consumi e redditi personali. Nel dettaglio, si tratta dell’indice PCE, termometro cruciale dell’inflazione monitorato dalla Federal Reserve per le sue decisioni di politica monetaria. Nel complesso, l’indicatore è salito del 4,2% su base annua accelerando rispetto al +4% precedente.Proprio l’accelerazione dei prezzi è uno dei motivi che ha alimentato il recente nervosismo, ovvero la paura che la Fed inizi a ridurre il suo piano di QE da 120 miliardi di dollari al mese. Frattanto il contratto sul Dow Jones segna un incremento dello 0,21% a 35.288 punti, mentre quello sullo S&P 500 sale dello 0,27% a 4.481 punti e quello sul Nasdaq 100 avanza dello 0,35% a 15.327 punti. LEGGI TUTTO