Agosto 2021

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    Borse prudenti con focus su contagi Delta e Fed

    (Teleborsa) – Questa che inizia per le Borse sarà una settimana improntata alla cautela e, molto probabilmente, caratterizzata da una correzione dai massimi raggiunti sull’onda delle trimestrali largamente positive delle società quotate. L’attenzione sarà di novo catalizzata dalla diffusione dei contagi da Covid-19, dovuta alla variante Delta, e sui segnali (pochi e selezionati) che arrivano dal fronte macroeconomico. Le borse europee hanno chiuso la scorsa settimana in moderato rialzo, con Milano e Londra che hanno portato a casa guadagni dello 0,3%, seguite da Francoforte con un +0,25%, mentre Parigi si è fermata poco sopra la parità. Sessione piatta a Wall Street con spostamenti di poco rilievo sul Dow Jones e l’S&P 500. Appuntamento clou di questa settimana sarà quello con la Fed, che pubblicherà i verbali dell’ultimo incontro del FOMC, il Comitato di politica monetaria della banca centrale americana. Non mancherà di farsi ascoltare, nella giornata di mercoledì, il Presidente della Fed, Jerome Powell in un intervento esclusivamente “virtuale” con studenti ed educatori. Ma già domani sarà il turno della BCE che alzerà il velo sul Rapporto sulle condizioni finanziarie dell’Eurosistema.Sul fronte dei dati macro, quelli cinesi hanno deluso con una frenata di produzione e commercio al dettaglio. Segnali di ripresa invece arrivano dal Giappone, dove il PIL e la produzione hanno registrato un rimbalzo. Occhi puntati in settimana anche all’andamento dell’inflazione in UE.Mentre si attende la ripresa delle attività politico-istituzionali, in pausa per la settimana di Ferragosto, l’attenzione sarà puntata sul consueto appuntamento annuale con il Meeting di Rimini, sul tema “Il coraggio di dire io”, al via venerdì prossimo 20 agosto alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. LEGGI TUTTO

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    Cina, economia sotto pressione: ripresa instabile e irregolare

    (Teleborsa) – La produzione industriale cinese e la crescita delle vendite al dettaglio hanno rallentato bruscamente, nel mese di luglio, a causa delle restrizioni legate al Covid-19. Una tendenza destinata a perdere ulteriore slancio secondo quanto stimato dall’Ufficio nazionale di statistica che vede dunque una ripresa economica ancora instabile e irregolare. Nel dettaglio, la produzione industriale nella seconda economia più grande del mondo è aumentata del 6,4% su base annua, a luglio, dopo la crescita dell’8,3% a giugno e contro attese per un incremento del 7,8%.Le vendite al dettaglio sono balzate dell’8,5% a luglio rispetto a un anno fa, molto al di sotto dell’aumento dell’11,5% previsto dal consensus e del +12,1% di giugno.Secondo i dati del National Bureau of Statistics l’economia cinese è tornata ai livelli di crescita pre-pandemia, ma l’espansione sta perdendo vigore poiché le aziende sono alle prese con costi più elevati e colli di bottiglia nelle forniture. Anche i nuovi contagi da Covid-19 a luglio hanno portato a nuove restrizioni, interrompendo la produzione industriale del paese già colpita dal maltempo quest’estate.”Dato l’impatto combinato di sporadici focolai di Covid-19 e disastri naturali in alcune regioni, la ripresa economica è ancora instabile e irregolare” – ha commentato il portavoce dell’Ufficio Fu Linghui – aggiungendo che “la ripresa economica interna deve ancora affrontare molte sfide”.Tornando ai dati, la disoccupazione è salita a luglio al 5,1% dal 5% di giugno. L’inflazione dei prezzi alla produzione cinese è cresciuta del 9% rispetto al +8,8% di giugno e del consensus. LEGGI TUTTO

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    Afghanistan, Kabul è caduta: talebani proclamano l'Emirato Islamico. Atteso rientro italiani

    (Teleborsa) – “Voi avete gli orologi, noi il tempo”: riecheggia in queste ore, sinistra e beffarda, la citazione attribuita ad un combattente talebano più di dieci anni fa, indirizzato alle forze occidentali. Dopo vent’anni di missioni internazionali, Kabul, da ieri, è nelle mani dei talebani che hanno annunciato la rinascita dell’Emirato Islamico: sul pennone del Palazzo presidenziale sventola la bandiera bianca con una scritta nera che indica la testimonianza di fede dei musulmani. Al termine di una giornata convulsa, caratterizzata dalla resa di fatto della capitale all’inarrestabile avanzata degli insorti, l’Afghanistan è ormai tornato nella morsa dei talebani. Dopo l’entrata di una testa di ponte nella città, apparentemente per avviare una trattativa e arrivare ad un governo transitorio, i fondamentalisti hanno sterzato verso la piena presa del potere mentre il presidente Ashraf Ghani ha lasciato il Paese. Per evitare “un bagno di sangue”, ha dichiarato. “I talebani hanno vinto… e ora sono responsabili dell’onore, della proprietà e della tutela dei loro connazionali”, ha affermato Ghani in una dichiarazione pubblicata su Facebook. Ghani si è detto convinto che “innumerevoli patrioti sarebbero stati martirizzati e la città di Kabul sarebbe stata distrutta” se fosse rimasto nel Paese. I talebani hanno assicurato di essere entrati in città per garantire la sicurezza, ma Kabul è immediatamente finita nel caos con le strade completamente bloccate per la popolazione in fuga, sparatorie segnalate in città mentre diplomatici e civili stranieri prendevano d’assalto l’aeroporto della capitale.”Sono profondamente preoccupata per le donne, le minoranze e i difensori dei diritti umani”, ha scritto l’attivista e premio Nobel per la pace pakistana, Malala Yousafzai. I talebani hanno assicurato di essere cambiati, e che stavolta rispetteranno i diritti delle donne e consentiranno loro l’accesso all’istruzione. Ma sono in pochi a crederci. Lo dimostra la fuga in massa da Kabul. Migliaia di persone si sono messe in strada, a piedi o in auto, alla ricerca di una via di fuga. Centinaia di afgani hanno raggiunto la Porta dell’Amicizia nella città di Chaman, al confine tra Afghanistan e Pakistan, molti portando solo una borsa con le loro cose dopo essere scappati dalle loro case. Atteso per oggi il rientro degli italiani. “In questo momento il volo dell’aeronautica militare con a bordo i nostri connazionali è partito da Kabul”. Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.”La situazione in Afghanistan è tragica, ma non abbandoneremo il popolo afghano”, ha ribadito allo Speciale Afghanistan su Radiouno Rai il ministro assicurando che dopo il ritiro dei militari italiani, “porteremo avanti progetti di cooperazione per tutelare i diritti delle donne, dei bambini e dei cittadini in genere”.Intanto, l’esercito americano assumerà il controllo del traffico aereo all’aeroporto, dove è stato traferito quasi tutto il personale diplomatico, incluso l’ambasciatore americano in Afghanistan Ross Wilson. “Nelle prossime 48 ore, avremo esteso la nostra presenza a quasi 6.000 militari” finalizzata esclusivamente “all’assunzione del controllo del traffico aereo”, afferma una nota del Pentagono e del Dipartimento di Stato.Oggi si riunirà il Consiglio di sicurezza dell’ONU. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Castelli “assegnati oltre 1600 milioni per edilizia scolastica”

    (Teleborsa) – “Ogni tanto serve anche fermarsi un attimo, per mettere in fila quello che abbiamo fatto in questi anni. Ci pensavo proprio oggi, quando ho visto i Decreti pubblicati dal Ministero dell’Istruzione per l’assegnazione di oltre 1.600 milioni per interventi di edilizia scolastica: 500 milioni stanziati dall’ultima Legge di Bilancio e 1.120 relativi agli interventi di manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici di competenza di Province, Città metropolitane ed enti di decentramento regionale, previsti da quella precedente” a scriverlo sui social è il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.”Sull’edilizia scolastica abbiamo fatto veramente tanto- prosegue il post – anche se il punto da cui partivamo non era dei migliori. Il futuro di una comunità passa dalla scuola, per questo, per noi del MoVimento 5 Stelle, è sempre stata una priorità. Sono i luoghi in cui i nostri ragazzi si formano e passano gran parte del loro tempo. Ed oggi che ci apprestiamo ad affrontare una stagione di rilancio, dopo il COVID, devono rappresentare, anche in un’ottica di transizione ecologica, il punto di riferimento di una nuova sostenibilità, e di una rinnovata sicurezza ed efficienza”.”Gli Enti locali sono stati messi nelle condizioni di poter avviare le gare, per la progettazione ed esecuzione dei lavori. Ci vorrà qualche anno per vedere completate tutte le opere, ma l’inserimento di una parte di questi progetti tra quelli ricompresi nella quota di co-finanziamento del PNRR ci assicura il rispetto della tabella di marcia. – scrive ancora il Vice Ministro – Queste ultime, ingenti, risorse si sommano ai 270 milioni per l’affitto, il noleggio e i lavori di messa in sicurezza per la ripresa in presenza della didattica per l’anno scolastico 2021/2022. Agli 855 milioni, relativi al Fondo scuole superiori, già stanziati per le annualità dal 2020 al 2024, ai 700 milioni del Fondo per la costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza di asili nido, scuole infanzia e centri polifunzionali famiglia, e ai 130 milioni, destinati ai Comuni del mezzogiorno, per l’adeguamento funzionale e messa in sicurezza delle palestre, all’adeguamento, messa in sicurezza e allestimento di mense scolastiche. Tutti già, praticamente, assegnati”. “A breve – conclude la Castelli – verranno avviate anche le procedure per l’assegnazione dei 1.000 milioni previsti dalla Programmazione edilizia scolastica 2021-2023. Siamo sulla buona strada per rendere le nostre scuole sempre più belle e sicure. Se ci riusciremo, a vincere saranno le nostre ragazze ed i nostri ragazzi”. LEGGI TUTTO

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    Leonardo, Goldman Sachs alza il target price

    (Teleborsa) – Gli analisti di Goldman Sachs hanno deciso di ritoccare al rialzo il prezzo obiettivo su Leonardo, portandolo a 9,06 euro dagli 8,71 della precedente indicazione. Il giudizio “buy” è stato confermato.A Milano, oggi, seduta positiva per la holding italiana nei settori dell’aeronautica che avanza bene e porta a casa un +1,53%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street, i temi ricorrenti delle trimestrali: pressioni sui costi, ESG e cash

    (Teleborsa) – Sono stati i timori per le pressioni dei costi sui margini, le iniziative ESG e gli alti livelli di liquidità i tre temi che hanno dominato le trimestrali delle società che fanno parte dell’S&P 500, ovvero l’indice azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione. Ad affermarlo è una nuova ricerca di Goldman Sachs basata sulle call con gli analisti delle società che finora hanno rilasciato i risultati finanziari per il secondo trimestre (457 all’11 agosto).I tre mesi a giugno sono stati positivi per la grande maggioranza delle società. Di quelle che hanno diffuso i conti, il 71% ha battuto le stime degli analisti (contro una media di lungo termine del 48%) e mediamente l’utile per azione ha superato le aspettative del 17% (la media di lungo termine è del 6%). Goldman Sachs prevede ora una crescita dell’utile per azione del 45% e del 2%, rispettivamente, nel 2021 e nel 2022, sulla base di prospettive di ricavi e margini più elevati.La carenza di manodopera, le interruzioni della catena di approvvigionamento, i prezzi più elevati delle materie prime e la recente debolezza del dollaro hanno contribuito al picco del PCE price index (che dà un’approssimazione sulla misura dell’inflazione ed è monitorato con attenzione dalla Federal Reserve) di giugno al 3,54% anno/anno e dell’indice dei prezzi al consumo al 4,45% anno/anno. “Di conseguenza – si legge nella ricerca – i dirigenti hanno discusso ampiamente delle prospettive di inflazione e dei margini durante le call sugli utili di questo trimestre. In effetti, il numero di citazioni delle parole “inflazione” o “carenza” nelle trascrizioni degli utili dell’S&P 500 in questo trimestre ha raggiunto un nuovo picco almeno dal 2010″. La maggior parte delle aziende sta proteggendo i margini trasferendo gli aumenti dei prezzi ai consumatori, mentre alcuni si stanno concentrando sulla gestione dei costi.Negli ultimi mesi, i fornitori di dati ESG hanno notato un aumento della domanda di analisi degli scenari climatici e di dati che quantificano il rischio fisico del cambiamento climatico. Allo stesso tempo, Goldman Sachs evidenzia che le aziende hanno discusso esplicitamente dei loro piani per ridurre o eliminare la carbon footprint delle loro operazioni. La maggior parte dei piani prevede una data obiettivo per il raggiungimento di emissioni nette pari a zero, più comunemente il 2050.Il terzo tema che ha dominato le call sulle trimestrali del secondo trimestre è il fatto che i saldi di cassa delle società dell’S&P 500 si trovano a livelli elevati grazie al miglioramento dei profitti aziendali, nonché all’emissione di debito e azioni. I rapporti tra cash e asset sono vicini a livelli record e ciò permette flessibilità nell’utilizzo del contante da parte del management. Le aziende stanno quindi esplorando modi per investire (tramite capex, ricerca e sviluppo, fusioni e acquisizioni) e per restituire denaro agli azionisti (attraverso dividendi e riacquisti). In misura minore, alcune società stanno cogliendo l’opportunità di ridurre la leva finanziaria. LEGGI TUTTO

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    Eni, avviata produzione a campo Cuica (Angola) a soli 4 mesi dalla scoperta

    (Teleborsa) – Eni ha comunicato di aver avviato la produzione del campo Cuica, situato nel Blocco 15/06, nel deep offshore angolano, attraverso l’unità galleggiante Armada Olombendo il 30 luglio 2021, dopo poco più di 4 mesi dalla scoperta. Il campo Cuica – scoperto nel marzo 2021 – si trova a una profondità di 500 metri, a circa 3 km dalla FPSO Olombendo, e la sua produzione iniziale aumenterà e sosterrà il plateau di produzione della FPSO di Olombendo.L’avvio della produzione del campo Cuica, a soli 4 mesi dalla scoperta, è per Eni “un ulteriore esempio dello straordinario successo esplorativo di Eni in Angola e nel mondo che, guidato dal principio dell’Infrastructure Led Exploration (ILX), e combinato con l’applicazione di una filosofia di sviluppo modulare e semplificata, sta permettendo a Eni di trasformare i successi esplorativi in produzione nel modo più efficiente ed efficace”.La FPSO Armada Olombendo – spiega la società in una nota – ha una capacità produttiva di 100.000 barili di olio al giorno ed è progettata per operare con zero discharge per l’intera vita produttiva. Il blocco 15/06 è operato da Eni Angola con una quota del 36,84%. Sonangol Pesquisa e Produção (36,84%) e SSI Fifteen Limited (26,32%) compongono il resto della Joint Venture. LEGGI TUTTO

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    Prima tranche Recovery, Draghi: ingenti risorse richiamano a senso di responsabilità

    (Teleborsa) – “L’Italia beneficia maggiormente dei fondi del programma NextGenerationEU. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato approvato dalla Commissione europea il 22 giugno e oggi arrivano le prime risorse, corrispondenti a una tranche iniziale di 24,9 miliardi di euro. L’Italia è uno dei primi Paesi a ricevere tale prefinanziamento”. È quanto ha affermato il Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi dopo che la Commissione europea ha erogato oggi all’Italia il 13% dell’importo totale stanziato a favore del Paese all’interno del NextGenerationEU.”L’assegnazione di queste ingenti risorse richiama tutti noi al senso di responsabilità nei confronti degli impegni presi verso noi stessi, verso il nostro futuro e verso l’Europa”, sottolinea il premier. Paolo Gentiloni, Commissario UE per l’Economia, ha invece parlato di “un’opportunità unica per l’Italia di rilanciare l’economia e costruire un futuro sostenibile per le prossime generazioni”.Diversi politici e funzionari europei hanno sottolineato il fatto che l’Italia sia uno dei primi Paesi a ricevere il prefinanziamento. “Grazie all’intensa cooperazione con l’Italia e alla solida preparazione all’interno della Commissione siamo riusciti a erogare i fondi in tempi record – ha detto Johannes Hahn, Commissario UE per il Bilancio e l’amministrazione – Questo dimostra che, con le risorse raccolte, saremo in grado di soddisfare rapidamente il fabbisogno di prefinanziamento di tutti gli Stati membri, dando loro l’impulso iniziale nell’attuazione dei numerosi progetti verdi e digitali inclusi nei loro piani nazionali”.La Commissione europea ha valutato positivamente il piano italiano per la ripresa e la resilienza del valore di 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. I finanziamenti previsti dallo strumento per la ripresa e la resilienza – al centro di NextGenerationEU – sosterranno l’attuazione, entro il 2026, delle misure fondamentali di investimento e riforma proposte dall’Italia per uscire più forte dalla pandemia. LEGGI TUTTO