Agosto 2021

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    Sardegna, rallenta campagna vaccinale. Mancano all'appello molti over 60

    (Teleborsa) – Rallenta la campagna vaccinale in Sardegna nella settimana di Ferragosto: nelle ultime 24 ore sono state somministrate circa duemila dosi di siero anti-Coivid e viste le numerose disdette nei fine settimana estivi, l’Ats ha deciso di chiudere l’hub della Fiera di Cagliari – il principale dell’Isola – il 14, 15 e 22. I vari target, fa sapere l’azienda per la tutela della salute – saranno spalmati durante la settimana.”La situazione è critica e abbiamo 6 settimane di tempo per centrare l’obiettivo, solo raggiungendo l’80% di immunizzati avremo la possibilità che non ci sia una nuova variante”, dice Gabiele Mereu, responsabile dell’hub della Fiera e del servizio di profilassi Ats Sardegna.Restano ancora da intercettare molti over 60, per la precisione 78.732, rispetto alle 83.600 della scorsa rilevazione del Governo. Nel dettaglio mancano all’appello ancora 15.211 over 80, il 12,19%; 22.504 70-79enni, il 12,80% del totale; 41.017 nella fascia d’età 60-69 anni, il 17,83%. A questi occorre aggiungere 70.601 50-59enni (il 26,03% del totale) e il personale scolastico ancora non vaccinato: un terzo del totale 12.036, il 33,11% (la settimana scorsa 12.071 tra insegnanti e non docenti).(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    Fineco, raccolta di luglio superiore ai 900 milioni di euro

    (Teleborsa) – Nel mese di luglio la raccolta netta di Fineco si è attestata a 919 milioni di euro, in crescita del 35% rispetto ai 679 milioni di euro dello stesso mese di un anno fa. L’asset mix vede la componente gestita a 485 milioni di euro nel mese, la componente amministrata si è attestata a 73 milioni di euro, la diretta a 360 milioni di euro.I ricavi del brokerage sono stimati per il mese di luglio a circa 15 milioni di euro dai 19 milioni di un anno fa, in un contesto di volatilità di mercato inferiore rispetto al passato; il confronto con la media dei ricavi tra il 2017 e il 2019 mostra una crescita intorno al 30%. Da inizio anno i ricavi del brokerage sono stimati in circa 130 milioni di euro(-12% a/a).Il patrimonio totale si è attestato a 102,4 miliardi di euro, con una crescita del 22% rispetto a luglio 2020. In particolare, le masse del Private Banking sono salite a 45,2 miliardi di euro, con una crescita del 34% rispetto ai 33,7 miliardi di euro di luglio 2020. Nel mese di luglio sono stati acquisiti 7.951 nuovi clienti, portando il dato relativo al primo semestre ai 74.228 nuovi clienti, in crescita del 38% rispetto ai 53.699 acquisiti nei primi sette mesi del 2020. Il numero dei clienti totali al 31 luglio 2021 si è attestato a 1.409.051. LEGGI TUTTO

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    Future USA: Dow in ribasso su perdite petrolio e materie prime

    (Teleborsa) – Dopo una settimana chiusa con una seduta contrastata (con il ribasso del Nasdaq), l’andamento dei future USA segnala che oggi il mercato americano aprirà contrastato. I titoli statunitensi apriranno in gran parte in ribasso sui forti cali del petrolio e dei prezzi dell’oro, i quali pesano su tutto il settore delle materie prime.Il contratto sul Dow Jones perde lo 0,34% a 35.086 punti, mentre quello sullo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,17% a 4.428 punti. Il derivato sul Nasdaq tenta invece un timido rimbalzo dello 0,06% a 15.118 punti.Sul fronte macroeconomico, non sono attesi dati importanti nella giornata odierna. Domani il Dipartimento del Lavoro americano diffonderà il dato della produttività – che indica la variazione della produttività del lavoro misurata come rapporto tra produzione e numero di ore lavorate – e quello sul costo unitario del lavoro – che indica la variazione percentuale del costo totale per l’impiego della manodopera e rappresenta un importante termometro delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    Clima, IPCC: “Obiettivo emissioni nette CO2 pari a zero per bloccare riscaldamento globale”

    (Teleborsa) – Stanno avvenendo cambiamenti nel clima della Terra in ogni regione e in tutto il sistema climatico. Molti di questi cambiamenti sono senza precedenti in migliaia, se non centinaia di migliaia di anni, e alcuni tra quelli che sono già in atto – come il continuo aumento del livello del mare – sono irreversibili in centinaia o migliaia di anni. Tuttavia, forti e costanti riduzioni di emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altri gas serra limiterebbero i cambiamenti climatici. Se, da una parte, grazie a queste riduzioni, benefici per la qualità dell’aria sarebbero rapidamente acquisiti, dall’altra, potrebbero essere necessari 20-30 anni per vedere le temperature globali stabilizzarsi. È quanto emerge dall’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) pubblicato oggi. Il documento del Gruppo di lavoro 1 dell’IPCC, “Cambiamenti Climatici 2021 – La basi fisico-scientifiche” è stato approvato venerdì 6 agosto da 195 governi membri del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, nel corso di una sessione virtuale che si è tenuta per due settimane a partire dal 26 luglio, e costituisce la prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) dell’IPCC, che sarà completato nel 2022.”Questo rapporto riflette sforzi straordinari in circostanze eccezionali – ha detto Hoesung Lee, presidente dell’IPCC –. Le innovazioni contenute in questo rapporto e i progressi nella scienza del clima che esso riflette, forniscono un contributo inestimabile ai negoziati sul clima e ai processi decisionali”. Il rapporto fornisce nuove stime sulle possibilità di superare il livello di riscaldamento globale di 1,5 gradi nei prossimi decenni. “A meno che non ci siano riduzioni immediate, rapide e su larga scala delle emissioni di gas serra – si legge nel rapporto – limitare il riscaldamento a circa 1,5 gradi o addirittura 2 gradi sarà un obiettivo fuori da ogni portata”. Per il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres il rapporto IPCC “deve suonare una campana a morto per il carbone e i combustibili fossili prima che distruggano il nostro pianeta. L’odierno rapporto – ha aggiunto – è un codice rosso per l’umanità. I campanelli d’allarme sono assordanti e le prove sono inconfutabili: le emissioni di gas serra dovute alla combustione di combustibili fossili e alla deforestazione stanno soffocando il nostro pianeta e mettendo a rischio immediato miliardi di persone”. Le emissioni di gas serra provenienti dalle attività umane – rileva il documento – sono responsabili di circa 1,1 gradi di riscaldamento rispetto al periodo 1850-1900. Mediamente nei prossimi 20 anni, secondo il rapporto, la temperatura globale dovrebbe raggiungere o superare 1,5 gradi di riscaldamento. La valutazione – spiega l’IPCC – si basa sulle serie di dati osservati utilizzate per valutare il riscaldamento avvenuto nel passato. Allo stesso tempo, il rapporto poggia sui più recenti avanzamenti scientifici nella comprensione delle risposte del sistema climatico alle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane. “Questo rapporto è un riscontro oggettivo (reality-check) – ha detto la co-presidente del Gruppo di Lavoro I dell’IPCC, Valérie Masson-Delmotte –. Ora abbiamo un quadro molto più chiaro del clima passato, presente e futuro, che è essenziale per capire dove siamo diretti, cosa si può fare e come ci possiamo preparare”. Molte caratteristiche dei cambiamenti climatici – spiega il documento – dipendono direttamente dal livello di riscaldamento globale, ma ciò che le persone vivono in prima persona in diverse aree del pianeta è spesso molto diverso dalla media globale. Per esempio, il riscaldamento sulla superficie terrestre è più elevato rispetto alla media globale, nell’Artico è più del doppio. “I cambiamenti climatici stanno già influenzando ogni regione della Terra, in molteplici modi. I cambiamenti che stiamo vivendo aumenteranno con un ulteriore incremento del riscaldamento”, ha detto il co-presidente del Gruppo di Lavoro I dell’IPCC, Panmao Zhai.Dalle analisi del rapporto emerge che nei prossimi decenni un aumento dei cambiamenti climatici è atteso in tutte le regioni. Con 1,5 gradi di riscaldamento globale, ci si attende un incremento del numero di ondate di calore, stagioni calde più lunghe e stagioni fredde più brevi. Con un riscaldamento globale di 2 gradi gli estremi di calore raggiungerebbero più spesso soglie di tolleranza critiche per l’agricoltura e la salute.Ma la temperatura non è l’unico elemento in gioco. I cambiamenti climatici stanno portando molti cambiamenti in diverse regioni destinati ad aumentare con un ulteriore riscaldamento. Questi includono cambiamenti nei valori dell’umidità, nei venti, nella neve e nel ghiaccio, nelle aree costiere e negli oceani. I cambiamenti climatici stanno, ad esempio, intensificando il ciclo dell’acqua. Un fenomeno che determina, in alcune regione, piogge più intense e inondazioni ad esse associate, e siccità in altre. I cambiamenti climatici stanno, infatti, influenzando gli andamenti delle precipitazioni. Alle alte latitudini, è probabile che le precipitazioni aumentino, mentre ci si attende che diminuiscano in gran parte delle regioni subtropicali. Sono attesi cambiamenti nelle precipitazioni monsoniche, con variazioni nelle diverse regioni.Per le aree costiere ci si attende un continuo aumento del livello del mare per tutto il XXI secolo che contribuirebbe a inondazioni costiere più frequenti e gravi nelle aree basse rispetto al livello del mare e all’erosione delle coste. Eventi estremi riferiti al livello del mare che prima si verificavano una volta ogni 100 anni, entro la fine di questo secolo potrebbero verificarsi ogni anno.Un ulteriore innalzamento del riscaldamento intensificherà lo scioglimento del permafrost, la perdita della copertura nevosa stagionale, lo scioglimento dei ghiacciai e della calotta polare, e la perdita del ghiaccio marino artico estivo.I cambiamenti nell’oceano quali il riscaldamento, le più frequenti ondate di calore marino, l’acidificazione degli oceani e la riduzione dei livelli di ossigeno in mare – spiega il rapporto – sono stati chiaramente collegati all’influenza umana. Questi cambiamenti influenzano sia gli ecosistemi marini che le persone che dipendono da essi, e continueranno almeno per il resto di questo secolo.Gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sentire anche nelle città. Tra questi figurano le ondate di calore (le aree urbane sono di solito più calde dei loro dintorni), le inondazioni dovute a forti precipitazioni e l’aumento del livello del mare nelle città costiere.Il Sesto Rapporto di Valutazione fornisce, inoltre, una valutazione dei cambiamenti climatici su scala regionale più dettagliata rispetto al passato. Per la prima volta il rapporto include un focus sulle informazioni utili per valutazione del rischio, l’adattamento e altri processi decisionali che sono di aiuto nel tradurre i cambiamenti fisici del clima – calore, freddo, pioggia, siccità, neve, vento, inondazioni costiere e altro – nei loro significati più diretti per le società e per gli ecosistemi. “È chiaro da decenni che il clima della Terra stia cambiando, e il ruolo dell’influenza umana sul sistema climatico è indiscusso” ha sottolineato Masson-Delmotte. Il nuovo rapporto riflette anche importanti progressi nella scienza dell’attribuzione ovvero la comprensione del ruolo dei cambiamenti climatici nell’intensificazione di specifici eventi meteorologici e climatici come ondate di calore estreme e precipitazioni intense, ma mostra anche che le attività umane hanno ancora il potenziale per determinare il corso del clima futuro. È chiara l’evidenza scientifica che mostra che l’anidride carbonica (CO2) è il principale motore dei cambiamenti climatici, anche se altri gas serra e inquinanti atmosferici contribuiscono a influenzare il clima. “Stabilizzare il clima richiederà riduzioni forti, rapide e costanti delle emissioni di gas a effetto serra, e raggiungere emissioni nette di CO2 pari a zero. Limitare altri gas serra e inquinanti atmosferici, specialmente il metano, potrebbe avere dei benefici sia per la salute che per il clima” ha concluso Zhai.(Foto: © designua/123RF) LEGGI TUTTO

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    Cina, Banca centrale mantiene una politica monetaria “flessibile e appropriata”

    (Teleborsa) – La People’s Bank of China, ovvero la banca centrale della Repubblica Popolare Cinese, ha dichiarato che manterrà una politica monetaria “flessibile e appropriata” per mantenere la stabilità del sistema economico, in quanto la pandemia persiste e la ripresa economica interna è irregolare.Nel rapporto sull’implementazione della politica monetaria del secondo trimestre, la banca centrale ha sottolinato che “l’epidemia globale è ancora in evoluzione, l’ambiente esterno sta diventando più severo e complesso e la ripresa economica interna è ancora instabile e irregolare”. Perciò la People’s Bank of China manterrà la liquidità ragionevolmente ampia e intensificherà il sostegno all’innovazione tecnologica, alle piccole imprese e al settore manifatturiero.Un mese fa la Banca centrale del Paese aveva deciso di tagliare la quantità di denaro che le banche devono detenere come riserve. Questa decisione aveva liberato circa 1 trilione di yuan (circa 130 miliardi di euro) di liquidità, la quale potrebbe essere usata per prestiti alle piccole e medie imprese, le più colpite dall’aumento dei prezzi e dai problemi alle catene di approvvigionamento che stanno colpendo il Dragone Rosso.(Foto: © Sattapapan / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Mercati in stand-by. Positiva Piazza Affari

    (Teleborsa) – Giornata all’insegna della cautela per i listini azionari europei. Positiva invece la performance di Piazza Affari, che prende un vantaggio rispetto al resto d’Europa. A tenere banco sui mercati di tutto il mondo sono i movimenti di oro e petrolio: il primo nella notte è scivolato ai minimi in quattro mesi (sotto 1700 dollari l’oncia) e poi tornato a 1748, mentre il secondo è in forte ribasso (-4%) per i timori che una nuova ondata di casi di Covid in Cina abbia effetti sulla domanda di greggio a breve termine.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,176. L’Oro è in calo (-0,93%) e si attesta su 1.747,1 dollari l’oncia. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 65,53 dollari per barile, con un ribasso del 4,03%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +107 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,55%.Tra i listini europei senza spunti Francoforte, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, giornata fiacca per Londra, che segna un calo dello 0,34%, e ferma Parigi, che segna un quasi nulla di fatto.Piazza Affari continua la seduta con un guadagno frazionale sul FTSE MIB dello 0,38%, consolidando la serie di cinque rialzi consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 28.630 punti.Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,57%); come pure, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,49%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ottima performance per Unipol, che registra un progresso del 3,17%.Tonica Azimut che evidenzia un bel vantaggio dell’1,80%.In luce DiaSorin, con un ampio progresso dell’1,35%.Andamento positivo per STMicroelectronics, che avanza di un discreto +1,34%.I più forti ribassi, invece, si verificano su BPER, che continua la seduta con -1,19%.Preda dei venditori ENI, con un decremento dell’1,01%.Si concentrano le vendite su Tenaris, che soffre un calo dell’1,00%.Piccola perdita per CNH Industrial, che scambia con un -0,9%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, UnipolSai (+3,63%), Ferragamo (+3,49%), Acea (+2,99%) e Ascopiave (+2,94%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca MPS, che prosegue le contrattazioni a -1,76%.Vendite su Bff Bank, che registra un ribasso dell’1,55%.Seduta negativa per CIR, che mostra una perdita dell’1,18%.Sotto pressione MARR, che accusa un calo dell’1,10%. LEGGI TUTTO

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    Renault, partnership con Geely per crescere nel mercato cinese

    (Teleborsa) – La casa automobilistica francese Renault ha sottoscritto un memorandum of understanding (MoU) con Geely Holding, il più grande gruppo automobilistico privato cinese. La cooperazione, incentrata su Cina e Corea del Sud come mercati chiave iniziali, consentirà ai due gruppi di condividere risorse e tecnologie, specialmente nel segmento dei veicoli ibridi.In Cina, in particolare, entrambi i partner introdurranno congiuntamente veicoli ibridi a marchio Renault, con il gruppo francese che contribuirà alla strategia di branding, allo sviluppo del canale e del servizio.La partnership mira a consentire a Renault di crescere nel mercato asiatico. Il gruppo francese ha infatti venduto circa 101.000 auto e veicoli commerciali nella regione Asia-Pacifico nel primo semestre del 2021, pari al 7% delle sue consegne globali. Le vendite di Renault sono rimaste stabili nella regione, mentre il mercato è cresciuto del 27%. LEGGI TUTTO

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    Isagro, completati squeeze out e delisting

    (Teleborsa) – Isagro, società che offre prodotti per l’agricoltura a basso impatto ambientale, ha completato la procedura di squeeze out e da oggi non è più quotata al segmento STAR di Borsa Italiana. Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria promossa da Crop Demetra Limited, quest’ultima ha reso noto infatti che è stato effettuato il regolamento della procedura congiunta avente a oggetto le ulteriori azioni residue, ossia 1.736.978 azioni ordinarie dell’emittente, che rappresentano il 4,49% del capitale sociale. LEGGI TUTTO