Agosto 2021

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    Scuola, Bianchi: Green Pass serve per tornare in presenza in sicurezza

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha dichiarato che il Green pass per il personale scolastico è un modo per tornare a scuola in sicurezza. “Abbiamo inoltre un poderoso programma per intervenire sulle classi più numerose, sostenere in particolare i ragazzi delle ultime classi nel recupero di apprendimenti, interventi per la messa in sicurezza delle aule e accordi per i trasporti. L’intervento è ampio”, ha aggiunto il ministro ospite a Unomattina.”Fin da febbraio – ha continuato Bianchi – siamo intervenuti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la programmazione delle risorse del Pnrr è di 5-6 anni, con la previsione anche di scuole nuove. E da marzo-aprile lavoriamo per la scuola in presenza”. Il ministro ha sottolineato che oltre 1 milione e 100 mila ragazzi tra medie e superiori hanno fatto da giugno gli esami in presenza e in presenza è stato il Piano estate, con 7.500 plessi hanno partecipato alle iniziative estive. “Oltre 75 mila nuovi insegnanti quest’anno saranno di ruolo e 410 milioni possono permettere alle scuole di affrontare le problematiche della sicurezza – ha affermato il ministro Bianchi – La scuola è tornata al centro del dibattito. La scuola è anche vita sociale, con il Piano estate abbiamo permesso ai ragazzi di ritrovarsi. A settembre la scuola non sarà solo in presenza ma con le persone presenti”. “Il Covid ha accentuato dati di abbandono scolastico già molto alti, noi proponiamo la scuola come luogo aperto per il territorio; il recupero della dispersione si ottiene con una didattica mirata, più laboratoriale, organizzata sui bisogni delle persone, pensando ad una scuola che non fa una selezione ma un accompagnamento”, ha concluso il ministro. LEGGI TUTTO

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    ENEL, Starace: “Investiremo i 2,6 miliardi della vendita Open Fiber. In Italia 4mila assunti”

    (Teleborsa) – “La firma degli accordi è un passaggio fondamentale, tutti gli impegni assunti dalle parti sono fissati in modo preciso e può partire il filing alle autorità Antitrust in sede europea e al governo italiano per il golden power, un processo autorizzativo che richiederà due o tre mesi. Non penso che ci saranno problemi, il dossier è già stato studiato da tutti i punti di vista”. È quanto afferma l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, in un’intervista a Il Sole 24 Ore dopo la firma degli accordi per la cessione di Open Fiber.”Il nuovo management dovrà scrivere il nuovo business plan includendo le aree grigie che verranno messe a gara e gestire l’azienda fino al closing” sottolinea Starace commentando il cambio dei vertici di Open Fiber che ha visto la nomina di Francesca Romana Napolitano come ad e Mario Rossetti come dg. Riguardo al valore della transazione Starace ha affermato che “il prezzo non è cambiato. Sono previste – ha spiegato – ticking fees, un incremento sul prezzo a fronte di un ritardo (tasso di interesse del 9 per cento annuo). Non è lo stesso nei due casi, parte prima per Macquarie e dopo per Cdp perché i negoziati si sono svolti in diversi momenti. Servono a fare sì che tutti abbiano un incentivo a non perdere tempo, ma si tratta di piccoli ritocchi”. Un’operazione che, per Starace, “si poteva fare forse prima ma il cambio di guida di Cdp chiaramente ha implicato un tempo necessario per chi è arrivato di orientarsi in un deal non proprio facilissimo”.Parlando dei prossimi step Starace ha spiegato che “ora parte un periodo intermedio in cui non ci sono cambi nella governance, se non quelli che erano già stati pattuiti. È prevista – ha proseguito – l’introduzione della figura di un direttore generale che avrà l’incarico di stendere il nuovo business plan che tenga conto anche delle aree grigie che verranno messe a gara. Queste aree non erano previste nel piano di Open Fiber perché Tim si era impegnata a cablarle e quindi erano state escluse dalle gare di qualche anno fa. Elisabetta Ripa, alla quale va un grosso ringraziamento peri risultati ottenuti con tutta la struttura di Open Fiber, lascia l’azienda e il ruolo di ad sarà ricoperto da uno dei tre consiglieri espressi da Enel, l’avvocato Francesca Romana Napolitano. Ora serve una figura di taglio legale che gestisca i rapporti con i regolatori e l’operatività assieme al dg, secondo gli accordi definiti tra noi e i futuri azionisti”.Ampliando lo sguardo Starace ha affermato che parte della crescita entro il 2030 nelle reti avverrà attraverso acquisizioni. “La nostra generazione di cassa – ha detto l’ad – ci consente di fare un’acquisizione di medio calibro all’anno. Negli scorsi anni ne abbiamo comprate due in Brasile. Abbiamo perso delle gare per reti in Cile e in Perù. Abbiamo guardato asset di distribuzione in Uk e in Olanda, salvo poi non trovare valore sufficiente a una offerta vincolante. Non guardiamo solo agli Usa; ci sono opportunità anche in India, sulle reti delle città. Ufinet è una storia interessante perché si presta a una creazione di valore importante come avvenuto con Open Fiber. Spero che entro la fine dell’anno avremo qualche notizia su quel fronte. L’importante è avere capito qual è il valore che c’è nel modello di business della fibra, una rete terza non verticalmente integrata, e aver acquisito il know how per replicarlo altrove”.Positivo il giudizio di Starace sul Pnrr. “In questo Pnrr – ha detto – c’è tutto quello che serve. Ora il tema vero è provare a farlo. C’è un’enorme opportunità. ma serve anche un impegno per formare adeguatamente le persone. Abbiamo stimato che solo in Italia dovremo aumentare le nostre forze lavoro di circa 4mila unità e genereremo una domanda di risorse in tutto l’indotto dei nostri fornitori e contrattisti di altre 12mila unità entro il 2026. Sono circa il doppio della forza lavoro sul campo nelle reti che abbiamo oggi in Italia. Sono tecnici che vanno formati, abbiamo già iniziato a creare strutture per la formazione”. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, pioggia di giudizi positivi degli analisti su risultati e outlook

    (Teleborsa) – I robusti risultati annunciati da Banca Ifis soddisfano pienamente gli analisti, che esprimono giudizi positivi sia sui numeri del semestre che sulla guidance, che definiscono “realistica”. Il titolo Banca Ifis oggi viene premiato con una discreta performance a Piazza affari, dove guadagna l’1,78%. La tendenza di breve è in rafforzamento con area di resistenza vista a 14,52 Euro, mentre il supporto più immediato si intravede a 14,1. Attesa una continuazione della tendenza al rialzo verso quota 14,94.Gli analisti di Mediobanca, in particolare, hanno focalizzato l’attenzione sul miglioramento dell’outlook e dal possibile trasferimento de La Scogliera a Losanna, annunciato dal Ceo Geertman durante la conference call. Su questa base, la banca d’affari mantiene un giudizio neutrale, in attesa del nuovo piano industriale, ma alza le stime di utile del 9% e rivede al rialzo il Target Price del titolo a 14,5 euro.Anche Intermonte conferma la raccomandazione neutral, in attesa del business plan, ma migliora le previsioni sui ricavi sulla parte alza dell’attuale guidance, che definisce “raggiungibile” ed il TP a 14,1 euro.Equita consiglia un add con Target a 14,7 euro, giudicando i risultati semestrali solidi e ritenendo che il nuovo Piano fornirà una maggiore visibilità sulle prospettive di crescita dei utili della banca nel medio-lungo termine. Gli esperti di Banca Akros invece confermano una raccomandazione Buy e anche un TP di 17 euro, il più alto fra quelli indicati dagli analisti, confermando una view positiva sulla banca guidata da Frederik Geertman.KBW, infine, esprime un giudizio Outperform e fissa il prezzo obiettivo a 16,30 euro, confermando una view positiva sulla banca dopo i solidi risultati annunciati ieri. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane: nominata Paola Gina Maria Schwizer consigliere

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    Antitrust, sanzione di 11 milioni di euro a Poste Italiane per abuso di dipendenza economica

    (Teleborsa) – L’Antitrust ha sanzionato per oltre 11 milioni di euro Poste Italiane per abuso di dipendenza economica. Secondo l’Autorità, Poste Italiane ha imposto clausole ingiustificatamente gravose nei contratti sottoscritti nel 2012 e nel 2013, e vigenti fino al mese di giugno 2017, con Soluzioni, una società che per molti anni ha svolto, per conto di Poste Italiane, il servizio di distribuzione e raccolta di corrispondenza nella città di Napoli. In particolare, prosegue l’Antitrust, la società ha adottato un insieme di condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose ed ha tenuto condotte abusive che hanno prodotto un consistente squilibrio nel rapporto negoziale con Soluzioni, costretta, tra l’altro, a sopportare il divieto di trasporto e consegna congiunti dei prodotti di Poste Italiane e quelli di terzi, nonché a consentire a Poste di ridurre, a proprio piacimento, i quantitativi minimi e di modificare la tipologia dei prodotti. Inoltre, Soluzioni è stata costretta a svolgere prestazioni aggiuntive non previste dal contratto, peraltro non retribuite. Secondo l’Antitrust, dunque, Poste Italiane ha ostacolato il corretto svolgimento del gioco concorrenziale nel mercato di riferimento, perché con la sua condotta abusiva ha escluso un operatore che avrebbe potuto sia prestare la propria attività a favore di operatori postali alternativi sia costituire un potenziale vincolo concorrenziale a livello locale. LEGGI TUTTO

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    Germania, produzione giù anche a giugno

    (Teleborsa) – Produzione tedesca in calo anche a giugno. Secondo l’Ufficio di statistica tedesco Destatis, la produzione industriale ha evidenziato un decremento dell’1,3% dopo il -0,8% di maggio (dato rivisto da un preliminare di -0,3%). Il dato risulta peggiore delle stime degli analisti, che avevano previsto un aumento dello 0,5%. Su base annua si evidenzia una crescita del 5,1%, dal +16,6% precedente. Rispetto a febbraio 2020, il mese prima dell’imposizione delle restrizioni a causa della pandemia, la produzione a giugno 2021 è stata inferiore del 6,8% (dato corretto per la stagionalità e gli effetti del calendario).Il dato che esclude l’energia e le costruzioni registra una diminuzione dello 0,9%. La produzione di energia è diminuita dello 0,6%, mentre quella nelle costruzioni è calata del 2,6%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, redditi e spese famiglie in forte calo a giugno

    (Teleborsa) – Nel mese di giugno, i consumi familiari mensili in Giappone sono scesi del 3,2% in termini reali rispetto a maggio mentre sono calati del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato comunicato l’Ufficio statistico nazionale nipponico risulta peggiore delle aspettative degli analisti che erano per un incremento del 2% su mese e dello 0,1% su anno.Sempre a giugno, la media mensile dei redditi delle famiglie operaie, si è attestata a 904.078 yen con un calo tendenziale nominale dell’11,3% e reale dell’11,5%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 6 agosto 2021

    (Teleborsa) – Venerdì 06/08/202101:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso 2%; preced. -2,1%)07:00 Giappone: Leading indicator (preced. 102,6 punti)08:00 Germania: Produzione industriale, mensile (atteso 0,5%; preced. -0,8%)08:45 Francia: Bilancia commerciale (preced. -6,8 Mld Euro)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -2,3 Mld Euro)08:45 Francia: Occupazione, trimestrale (preced. 0,5%)09:00 Spagna: Produzione industriale, annuale (atteso 13,5%; preced. 26%)10:00 Italia: Produzione industriale, annuale (preced. 21,1%)10:00 Italia: Produzione industriale, mensile (atteso 1%; preced. -1,5%)14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 5,7%; preced. 5,9%)14:30 USA: Variazione occupati (atteso 870K unità; preced. 850K unità)16:00 USA: Vendite ingrosso, mensile (atteso 0,8%; preced. 0,8%)16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 1,3%) LEGGI TUTTO