Agosto 2021

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    Prevalgono le vendite alla Borsa di New York

    (Teleborsa) – Avvio di giornata all’insegna della debolezza per il mercato USA, che sconta le incertezze relative alla diffsione deicontagi di Covid ed il deludente dato di ADO sull’occupazione. L’indice Dow Jones scambia con un calo dello 0,58%; sotto la parità anche l’S&P-500, che retrocede a 4.409 punti. Più stabile il Nasdaq 100 (+0,09%); sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,28%.In discesa a Wall Street tutti i comparti dell’S&P 500. Nel listino, i settori energia (-2,65%), finanziario (-0,85%) e beni industriali (-0,79%) sono tra i più venduti.Unica tra le Blue Chip del Dow Jones a riportare un sensibile aumento è Honeywell International (+1,18%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Amgen, che continua la seduta con -3,44%.In caduta libera Chevron, che affonda del 2,09%.Preda dei venditori Walgreens Boots Alliance, con un decremento dell’1,90%.Si concentrano le vendite su Boeing, che soffre un calo dell’1,19%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Activision Blizzard (+2,09%), Baidu (+1,83%), Alexion Pharmaceuticals (+1,70%) e Nvidia (+1,39%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Akamai Technologies, che ottiene -7,17%.Pesante Marriott International, che segna una discesa di ben -3,46 punti percentuali.Seduta drammatica per Amgen, che crolla del 3,44%.Vendite su American Airlines, che registra un ribasso dell’1,90%. LEGGI TUTTO

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    Carel Industries, crescono utili e ricavi nei primi 6 mesi

    (Teleborsa) – Carel Industries chiude il semestre con ricavi consolidati pari a 202,6 milioni di euro, in aumento del 25,9% rispetto ai primi sei mesi del 2020 (+28% a cambi costanti) e del 21,4% rispetto ai primi sei mesi del 2019. Tali ricavi includono 1,6 milioni derivanti dal consolidamento integrale della società CFM. L’EBITDA consolidato pari 44,1 milioni risulta in crescita del 42,9% rispetto ai primi sei mesi del 2020. Risultato netto consolidato pari a 26,8 milioni, in aumento del 64,4% rispetto al 2020.Posizione finanziaria netta consolidata negativa per 78,9 milioni di euro, rispetto ai 49,6 milioni al 31 dicembre 2020. LEGGI TUTTO

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    Bilancio, Senato approva Rendiconto 2020 e Assestamento 2021

    (Teleborsa) – L’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato il Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2020 e l’Assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2021. Il Rendiconto è passato con 116 sì, 20 contrari e 85 astenuti. Per l’Assestamento ci sono stati invece 196 sì, 22 contrari e 4 astenuti. I provvedimenti sono stati approvati dal Senato in prima lettura e ora passano all’esame della Camera.Come aveva già fatto in commissione la Lega si è astenuta sul Rendiconto in Aula per “prendere le distanze dagli effetti di provvedimenti presi dal governo Conte 2”. Voto contrario su entrambi i provvedimenti da parte di Fratelli d’Italia. “È inaccettabile – ha detto il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze, nel corso del suo intervento in Aula – che l’Italia con un passivo di 271 miliardi per quest’anno e di 300 per il prossimo impegni 15 miliardi per finanziare il reddito di cittadinanza. Da tempo Fratelli d’Italia ne chiede l’abolizione per investire queste risorse nell’estensione degli ammortizzatori sociali, questi sì a sostegno dei più deboli. Oppure chiediamo che queste risorse siano investite nella lotta al Covid per migliorare i trasporti, mettere in sicurezza le scuole o rafforzare la medicina territoriale. Anche sulla riforma fiscale il governo è mancato: 3 miliardi sono pochi per fare una riforma seria e organica”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street potrebbe aprire incerta dopo report ADP

    (Teleborsa) – I Future USA parlano di un esordio incerto per Wall Street dopo i record toccati ieri. A frenare i mercati americani concorrono le incertezze sulla diffusione del Covid e sui risultati della Corporate America, con i conti di GM in focus. Intanto, il dato di ADP sugli occupati ha deluso le attese del mercato e non depone bene in vista della pubblicazione del Job Report venerdì prossimo. Il contratto sul Dow Jones cede lo 0,41% a 34.974 punti, mentre quello sullo S&P 500 perde lo 0,35% a 4.407 punti e quello sul Nasdaq 100 lo 0,14% a 15.040 punti. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, report ADP delude: creati circa la metà dei posti di lavoro previsti

    (Teleborsa) – Delude la crescita dei posti di lavoro nel settore privato a luglio che risulta dimezzata rispetto al mese precedente e rispetto alle stime degli analisti. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 330 mila posti di lavoro, dopo i +680 mila del mese precedente (dato rivisto al ribasso da un iniziale 692 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 695 mila unità. E’ quanto indica il report della Automated Data Processing (ADP), che ogni mese pubblica questo report sul mercato del lavoro sulla base dei dati aggregati pervenuti dal settore privato non agricolo. Tale report precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro che verrà pubblicato venerdì prossimo, 6 agosto 2020.L’aumento maggiore è ancora quello del settore dei servizi (+318 mila), in particolare quello Leisure e Ricettività (+139 mila) e da quelli dei Professionisti (+54 mila) e dei Trasporti (+36 mila). Nel settore manifatturiero i posti di lavoro sono saliti di sole 8 mila unità, mentre in quello delle costruzioni c’è un aumento di 3 mila.A livello dimensionale, le piccole imprese hanno registrato un aumento degli occupati di 91 mila, mentre le imprese di medie dimensioni registrano un incremento di 132 mila e l’industria di grandi dimensioni con 106 mila. LEGGI TUTTO

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    Sardegna, la Regione: siamo dentro i parametri Covid, la stagione turistica non è a rischio

    (Teleborsa) – L’assessore della Sanità, Mario Nieddu, ha assicurato che la Regione è ben al di sotto dei limiti che potrebbero comportare un cambio di classificazione, condizione che – ha spiegato – richiede un superamento contemporaneo dei numeri dei ricoveri in terapia intensiva, di quelli in degenza ordinaria, nonché del numero di contagi settimanali ogni 100 mila abitanti. “Occorre la massima attenzione, ma non siamo a rischio – ha dichiarato – che sottolinea i grandi passi fatti dalla Sardegna nella campagna di vaccinazione. Siamo alla soglia dei 2 milioni di dosi somministrate e ogni giorno ci avviciniamo sempre più ai massimi livelli di immunizzazione che garantiranno sicurezza e serenità ai nostri cittadini e ai turisti”.L’assessore al Turismo, Gianni Chessa, ha affermato che la stagione turistica prosegue con ottime condizioni e ottimi numeri e “andrà avanti senza problemi con la collaborazione e la massima attenzione di tutti”. “Abbiamo moltiplicato gli sforzi – ha aggiunto – per garantire le condizioni ottimali e i risultati, in termini di numeri, lo confermano. Vogliamo lanciare un messaggio di serenità e di fiducia: la Sardegna attende i turisti e garantisce a tutti i più alti livelli di sicurezza, in quella che vogliamo sia la stagione del rilancio e della ripresa”. LEGGI TUTTO

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    Vendite al dettaglio, associazioni di categoria: “Segnali positivi ma ripresa consumi insufficiente”

    (Teleborsa) – Accelera, secondo i dati Istat, nel primo semestre il commercio dettaglio trainato soprattutto dall’incremento delle vendite dei beni non alimentari ma le associazioni di categoria non si mostrano ancora soddisfatte. Segnali positivi secondo Confesercenti e Confcommercio, più pessimiste, invece, Federdistribuzione e l’Unione Nazionale Consumatori. “Le rilevazioni Istat sulle vendite di giugno tracciano un quadro positivo per il commercio al dettaglio, registrano finalmente anche la ripartenza delle vendite presso le piccole superfici. Un rimbalzo che ora bisogna trasformare in una ripresa strutturale della spesa – spiega Confesercenti –. Il ritorno in zona bianca dell’Italia e l’allentamento delle restrizioni hanno avuto un effetto positivo in particolare per le piccole superfici, che mettono a segno una crescita del +14,8% sull’anno delle vendite non alimentari. Un valore molto superiore al +3,8% registrato dalla grande distribuzione, che però aveva iniziato a riprendersi già ad aprile e con maggiore intensità. L’aumento delle vendite coinvolge tutti i settori merceologici non alimentari, con una forte accelerazione soprattutto per vendite di Abbigliamento e Calzature (rispettivamente +24,5% e +19,2% rispetto allo scorso anno). Il recupero del commercio tradizionale non si registra invece nell’alimentare: i negozi hanno esaurito quel ruolo di sostegno che avevano svolto durante la pandemia, e a giugno le vendite sono in rosso per il quinto mese consecutivo, anche se contenuto (-0,6%). Rallenta anche la ripresa del commercio fuori dai negozi, mentre riprende invece quella del commercio elettronico, con tassi di crescita attestati sui livelli precedenti alla crisi pandemica”. In tale quadro di ripresa dei consumi – secondo Confesercenti – la crescita è, tuttavia, “ancora da consolidare e pesano l’incertezza e le incognite legate all’andamento dei contagi, con lo spettro del ritorno alla rigidità di provvedimenti restrittivi che brucerebbe i segnali di fiducia da parte di consumatori ed imprese. Lo snodo – sottolinea l’associazione – sarà infatti il ritorno al tasso di risparmio delle famiglie sui livelli pre-crisi, questo tipo di aggiustamento non è scontato, molti dei cambiamenti nelle abitudini di consumo determinati dalla pandemia non sono infatti reversibili: la diffusione del lavoro da remoto, la ridotta mobilità legata ai timori di contagio, la crescita delle vendite on-line, sono fattori che influenzeranno i comportamenti delle famiglie”.Sulla stessa linea Confcommercio. “Ancora un buon dato. Dopo il bimestre gennaio-febbraio, in cui gli acquisti di beni in Italia procedevano a ritmi sensibilmente inferiori a quelli dell’area euro, da marzo, si registra un’accelerazione che su base tendenziale doppia i ritmi medi dell’Europa – commenta l’Ufficio Studi di Confcommercio –. La ripresa si consolida ed emerge il contributo fondamentale dei consumi, che potrebbe portare la crescita del 2021 attorno al 5,5% se non addirittura qualche decimo oltre, un traguardo ben al di sopra delle previsioni di consenso di alcuni mesi fa. Un aspetto favorevole che emerge dai dati provvisori di giugno riguarda la diffusione della crescita a tutti i canali di vendita, sebbene i piccoli negozi siano ancora molto lontani dai livelli pre-crisi, posizionandosi, nel primo semestre 2021, ancora al -6,1% rispetto alla prima parte del 2019”. Per Confcommercio, però, “manca ancora una piena ripresa sul fronte dei servizi, il cui pieno recupero sarebbe messo in discussione da nuove restrizioni conseguenti a eventuali inattesi ostacoli sul fronte del contrasto alla pandemia”.Decisamente più negativo il commento dell’Unione Nazionale Consumatori. “Secondo i dati Istat resi noti oggi, a giugno le vendite in valore al dettaglio salgono dello 0,7% rispetto al mese precedente e del 7,7% su base annua. Dati deludenti – sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori –. Il lieve rialzo non è sufficiente per recuperare sui valori pre-crisi. Nonostante le riaperture, le vendite procedono ancora a rilento e questo perché le famiglie faticano ad arrivare a fine mese. Secondo il nostro studio, le vendite di giugno sono inferiori nel confronto con quelle di febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, dello 0,9%, gap che sale al 2,2% per le vendite non alimentari, che restano inferiori dell’1,9% anche rispetto a gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia”. La ripresa rilevata dall’Istat non convince neanche Federdistribuzione per cui la macchina dei consumi “procede a rilento”. “Rispetto al 2020 la dinamica dei consumi accenna a una ripresa nel bimestre giugno-luglio ed è un segnale positivo – osserva Carlo Alberto Buttarelli, direttore Ufficio Studi e Relazioni con la Filiera di Federdistribuzione –. Siamo tuttavia ancora lontani dai livelli pre-crisi, in particolare nel comparto non alimentare: l’effetto dei saldi, rivelatosi al di sotto delle aspettative, e i Centri Commerciali, frenati da quasi 150 giorni di chiusura nel fine settimana, che faticano a tornare al pieno regime dei flussi rappresentano due fattori che incidono fortemente su settori come abbigliamento e accessori, che registrano un divario tra il -20 e il -30% sui valori pre-pandemici.Riscontriamo un passo lento anche per i consumi alimentari con le ultime settimane in chiaroscuro che hanno reso il dato progressivo annuo sostanzialmente piatto. Si tratta di segnali che vanno monitorati con attenzione: se è vero che gli indicatori macroeconomici si muovono in terreno positivo, i comportamenti d’acquisto delle famiglie restano cauti, limitati dalle incognite sulle varianti del virus e dalle prospettive economiche personali ancora incerte. Uno stallo che va superato, nel medio periodo ponendo il giusto accento sul supporto alla domanda interna, vitale per il Sistema Economico del Paese”. LEGGI TUTTO

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    USA, tornano a calare le richieste di mutui settimanali

    (Teleborsa) – Calano le domande di mutuo negli Stati Uniti nella settimana al 30 luglio 2021. L’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un calo dell’1,7% dopo il +5,7% della settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è salito appena dello 0,03%, mentre quello relativo alle nuove domande segna un calo dell’1,67%. Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), precisando che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 2,97% dal 3,01%. LEGGI TUTTO