22 Settembre 2021

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    Robinhood lancia un wallet per criptovalute

    (Teleborsa) – Robinhood – popolare app per piccoli investitori che ha scosso il mercato azionario durante la retail mania di inizio anno – ha annunciato che il prossimo mese i primi clienti inizieranno a testare i wallet per le criptovalute, ovvero portafogli elettronici che servono per conservare valuta digitale. Già ora Robinhood permette di fare trading con criptomonete, ma non dispone di wallet all’interno dei quali gli utenti possono conservare i crypto asset senza essere esposti alla grande volatilità caratteristica del mercato. Dopo aver valutato i primi feedback, la società punta ad estendere la nuova funzionalità a un numero sempre maggiore di clienti.I portafogli Robinhood permetteranno di spostare le criptovalute dentro e fuori dall’app, cioè di inviare le criptovalute ad altri portafogli e di ricevere criptovalute supportate nel proprio account Robinhood. “Ciò significa che puoi consolidare le tue monete in un account in modo che sia più facile tenere traccia del tuo portafoglio, spostare le monete supportate nel tuo account Robinhood in modo da poter scambiare quelle monete senza commissioni e altro ancora”, viene spiegato in un post sul blog dell’azienda.Il servizio di trading di criptovalute è stato lanciato tre anni fa (la società è nata nel 2013), ma sta diventando sempre più importante per Robinhood. Soltanto due settimane fa il broker online ha lanciato gli investimenti ricorrenti in criptovalute, una nuova funzionalità che consente di acquistare regolarmente le proprie criptomonete preferite. LEGGI TUTTO

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    Petrolio in rally. Bene i titoli energetici

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i titoli energetici di Piazza Affari che confermano i guadagni della prima parte della seduta. Tra i player del settore, fa bene Tenaris che con un balzo del 4% circa resta in pole position nel principale paniere FTSE MIB. Corre anche Eni con un rialzo 2,77%. A fare da assist alle quotazioni di greggio contribuiscono le aspettative di un nuovo calo delle scorte statunitensi di oro nero, dopo che il rapporto settimanale dell’American Petroleum Institute (API) ha evidenziato una flessione a sorpresa delle scorte statunitensi. Atteso nel pomeriggio un aggiornamento degli stock di petrolio da parte dell’EIA. Frattanto il valore del Brent registra un rialzo dell’1,22% a 75,27 dollari al barile mentre il prezzo del greggio WTI è in salita dell’1,2% a 71,35 dollari. LEGGI TUTTO

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    ESMA, la tedesca Ross supera il commissario Consob Di Noia per guidare l'Authority

    (Teleborsa) – L’economista tedesca Verena Ross sarà la nuova numero uno dell’Autorità di vigilanza europea sui mercati finanziati (ESMA). Lo ha comunicato il Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio dell’Unione europea (Coreper), preferendola quindi al commissario della Consob Carmine di Noia, che era in cima alla lista confezionata a suo tempo dalla stessa ESMA sulla base del curriculum. Per l’ufficialità è ora necessaria l’approvazione del Parlamento europeo.Verena Ross è direttore esecutivo dell’ESMA. In precedenza, è stata Direttore della Divisione Internazionale presso la Financial Services Authority (FSA) del Regno Unito, l’autorità indipendente britannica che aveva compiti di vigilanza sui mercati finanziari. È stata anche membro dell’Executive Committee della FSA e dell’Executive Policy and Risk Committees. È entrata per la prima volta nella FSA nel 1998, dopo aver iniziato la sua carriera presso la Bank of England, dove ha lavorato come economista e poi come supervisore bancario. LEGGI TUTTO

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    Risanamento, scioglimento patto di lock-up di Lendlease MSG North ed Intesa

    (Teleborsa) – In data 31 marzo 2021 si è automaticamente determinato lo scioglimento del patto di lock-up relativo a n. 880.193.134 azioni Risanamento rappresentanti il 48,88% del capitale sociale della società, stipulato in data 20 luglio 2018 tra Lendlease MSG North ed Intesa Sanpaolo.Lo fa sapere Risanamento ricordando, in una nota, che il Patto aveva ad oggetto, inter alia, l’obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di non trasferire, in tutto o in parte, a terzi le azioni né alcuna delle future azioni risanamento eventualmente detenute da ISP rappresentanti, in ogni caso, il 48,88% del capitale sociale di Risanamento. LEGGI TUTTO

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    General Mills, trimestrale batte attese grazie a boom di cibo per animali

    (Teleborsa) – General Mills, una delle più importanti multinazionali statunitensi attive nella produzione di alimenti, ha registrato risultati sopra le attese nel primo trimestre dell’anno fiscale 2022, terminato il 29 agosto. Le vendite nette sono salite del 4% a 4,5 miliardi di dollari, superiori ai 4,29 miliardi di dollari del consensus. L’utile per azione è diminuito del 2% a 0,99 dollari, comunque superiore agli 89 centesimi attesi dal mercato. La forte crescita nel settore degli alimenti per animali domestici ha attutito un rallentamento della domanda per le sue salse da cucina e prodotti da forno.Le vendite nette organiche sono aumentate del 2%, mentre il margine lordo adjusted è sceso di 150 punti base al 34,7% delle vendite nette. Hanno pesato l’inflazione dei costi di input e i maggiori costi della catena di approvvigionamento. “La nostra forte esecuzione nel primo trimestre ci ha permesso di fornire risultati al di sopra delle nostre aspettative”, ha commentato il CEO Jeff Harmening.General Mills ha confermato la guidance per l’intero anno 2022. La società – che controlla molti marchi noti in Nordamericana come i cereali Cheerios – prevede che le vendite nette organiche si avvicineranno alla fascia più alta dell’intervallo compreso tra l’1 e il 3%, grazie alle vendite nette più forti del previsto nel primo trimestre. Inoltre, prevede che “i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori guidati dalla pandemia comporteranno un’elevata domanda di cibo da parte dei consumatori a casa, rispetto ai livelli pre-pandemia”. LEGGI TUTTO

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    CNH Industrial, World Class Logistics assegna medaglia di bronzo al Centro logistico di Sorocaba

    (Teleborsa) – Il Centro logistico per la gestione dei ricambi di CNH Industrial situato a Sorocaba, nello stato di San Paolo, nel sud-est del Brasile, ha conseguito il livello Bronzo nell’ambito del programma World Class Logistics (WCL). Questo programma – spiega CNH Industrial in una nota – riconosce l’eccellenza nei processi di distribuzione e logistica e quello di Sorocaba e` il primo centro dell’Azienda a livello globale a ricevere questo prestigioso riconoscimento. “Un risultato – commenta l’azienda – che testimonia i miglioramenti conseguiti per quanto riguarda la logistica e l’eccellenza dei servizi forniti”.La valutazione WCL utilizza una metodologia a punti basata su quattro competenze principali: Disposizione, Integrazione, Velocita` e Misurazione. Il sito di Sorocaba ha ottenuto 50 punti, assicurandosi il livello Bronzo. “Un piazzamento raggiunto – si legge nella nota – grazie a progressi significativi in termini di costi, qualita`, produttivita` e sicurezza”. Le aree in cui sono stati ottenuti i punteggi piu` alti sono: Sviluppo del personale e dei costi, Numero di progetti presentati, Interazione con la catena di approvvigionamento durante il miglioramento dei processi. La partnership ufficiale di auditing e` iniziata nel 2016, con una serie di ispezioni intermedie previste lungo il percorso del Centro verso l’ambito riconoscimento del livello Bronzo. Inaugurato nel 2010, Il Centro logistico di CNH Industrial di Sorocaba e`, tra l’altro, considerato il piu` moderno nel suo genere in Sud America. Il magazzino da 66.000 m2 e` in grado di contenere 20 milioni di articoli e spedire ogni giorno migliaia di pezzi di ricambio per Case IH, CASE Construction Equipment, New Holland Agriculture, New Holland Construction, IVECO e FPT Industrial. Progettato secondo i piu` moderni criteri di sostenibilita`, il magazzino e` inoltre certificato come Green Building, vale a dire costruito secondo principi di responsabilita` ambientale. LEGGI TUTTO

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    Sourcesense, 1° semestre 2021 è il migliore di sempre. Focus su PNRR e Cloud

    (Teleborsa) – Il CdA di Sourcesense, società quotata su AIM Italia e operante nel settore IT sui mercati italiano e inglese, ha approvato la Relazione Finanziaria Consolidata al 30 giugno 2021. I ricavi di vendita sono stati pari a 9,9 milioni di euro, in crescita del 46% rispetto al primo semestre del 2020, l’EBITDA è stato pari a 1,2 milioni di euro (0,8 milioni di euro nei primi sei mesi del 2020), mentre il risultato dell’esercizio si chiude con un utile pari a 0,686 milioni di euro, in crescita del 142% rispetto agli 0,283 milioni di euro di un anno fa.La Posizione Finanziaria Netta è positiva (cassa) per 3,9 milioni di euro con un sensibile miglioramento, grazie ai flussi di cassa della gestione operativa, sia rispetto alla Posizione finanziaria netta sia al 31 dicembre 2021 positiva per 2,1 milioni di euro che al 30 giugno 2020, negativa per 0,8 milioni di euro.”Quello che si è appena concluso è il miglior semestre di sempre per Sourcesense sotto il profilo economico e finanziario”, ha commentato Marco Bruni, CEO e presidente di Sourcesense. “Guardiamo pertanto con fiducia al prossimo futuro e puntiamo a cogliere l’opportunità offerta dal PNRR, nell’ambito del quale vediamo uno spazio importante per posizionarsi, anche attraverso la partecipazione alla costituzione del Consorzio Italia Cloud, avvenuta lo scorso agosto, che ha presentato al MITD la manifestazione di interesse per la realizzazione e la gestione del Polo Strategico Nazionale”, ha aggiunto.Per quanto riguarda la seconda metà dell’esercizio, Sourcesense scrive nella nota sui conti che “le previsioni del mercato IT sono positive. I segmenti in cui opera la società appaiono essere quelli trainanti. I riscontri ricevuti nel primo semestre dai clienti registrano un positivo andamento degli ordini. Non sono state rilevate flessioni nell’erogazione delle attività già acquisite. Tutti questi elementi combinati non fanno emergere elementi che possano indurre ad un rallentamento nel percorso di crescita”.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    IFO taglia stime Germania: quest'anno crescerà solo del 2,5%

    (Teleborsa) – L’istituto economico tedesco IFO ha tagliato le stime di crescita della Germania per il 2021, indicando una correzione al ribasso del PIL al 2,5% dal 3,3% precedente, ma migliorando le previsioni di crescita del 2022 al 5,1% (0,8 punti in più rispetto alla precedente indicazione). Nel 2023 la crescita sarà solo dell’1,5%.”La forte ripresa post-pandemia originariamente prevista per l’estate deve ancora concretizzarsi”, sottolinea Timo Wollmershauser, responsabile delle previsioni economiche dell’IFO, affermando che “l’economia è divisa”. La produzione industriale – ricorda – sconta gli effetti dei colli di bottiglia nel settore delle materie prime e dei prodotti intermedi, mentre il settore dei servizi sta assistendo a una forte ripresa. afferma.Wollmershauser ricorda che le catene di produzione di beni intermedi lavorano al massimo della capacità ed hanno dovuto “affrontare enormi sfide logistiche a causa del flusso di merci notevolmente mutato”. “Al contrario, la spesa dei consumatori privati ??- aggiunge – sta beneficiando dell’allentamento della crisi del coronavirus, traendo ulteriore supporto da un reddito e prospettive occupazionali più favorevoli grazie ai progressi delle vaccinazioni”.Il numero di disoccupati dovrebbe diminuire ulteriormente da 2,6 milioni quest’anno a 2,4 milioni l’anno prossimo e 2,3 milioni nel 2023, portando il tasso di disoccupazione dal 5,7% di quest’anno al 5,1% nel 2022 ed al 4,9% nel 2023. Le tensioni fra domanda ed offerta faranno crescere invece l’inflazione, attesa al 3% quest’anno, al 2,3% il prossimo ed all’1,6 percento nel 2023.La pandemia ha determinato anche una esplosione del deficit tedesco (federale, statale, locale, previdenziale), che si prevede raggiungerà la soglia di 157,3 miliardi di euro quest’anno, per poi ridursi a 52,1 miliardi di euro l’anno prossimo e tornare in pareggio nel 2023. L’avanzo delle partite correnti della Germania raggiungerà i 218 miliardi di euro quest’anno, per poi salire a 220 miliardi di euro, raggiungendo infine i 234 miliardi di euro nel 2023. LEGGI TUTTO