Settembre 2021

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    Generali, Del Vecchio sale al 5% con ultimi acquisti

    (Teleborsa) – Continuano i cambiamenti nell’azionariato di Generali, con Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio che ritoccano quasi quotidianamente le loro quote da alcuni giorni a questa parte. Come emerge da un internal dealing, Del Vecchio ha superato il 5%. Nella giornata del 9 settembre, tramite la società Delfin, ha messo infatti le mani su circa 1,089 milioni di azioni, pari allo 0,07% del capitale della compagnia assicurativa triestina.Dopo le ultime operazioni, Mediobanca resta la prima azionista con il 12,93%. Alle sue spalle ci sono Francesco Gaetano Caltagirone con il 6%, Leonardo Del Vecchio con il 5% e la famiglia Benetton con il 3,97%. LEGGI TUTTO

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    Iniziative Bresciane, crescita a doppia cifra di ricavi e utile nel 1° semestre

    (Teleborsa) – Iniziative Bresciane (INBRE) – società quotata su AIM Italia e attiva nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti idroelettrici – ha registrato ricavi netti consolidati pari a 10,9 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in aumento del 19% rispetto ai 9,2 milioni di euro al 30 giugno 2020. Il margine operativo lordo è stato di 7,3 milioni di euro (con un’incidenza sui ricavi del 67%), mentre il risultato netto è risultato di 2,3 milioni di euro, in crescita del 41% sui 1,6 milioni di euro al 30 giugno 2020.”INBRE ha proseguito l’attività di investimento ottenendo il conseguimento di un margine operativo lordo significativo – ha commentato il presidente Battista Albertani – Il semestre chiude con un risultato netto positivo pari a 2,3 milioni di euro, dopo aver stanziato 3,8 milioni di euro di ammortamenti e 1 milione di euro di imposte”.L’indebitamento finanziario netto, pari a euro 76,9 milioni, è aumentato di circa 25,8 milioni rispetto ai 51,1 milioni al 31 dicembre 2020 (euro 68,9 milioni al 30 giugno 2020) e la sua evoluzione è stata caratterizzata: dalla diminuzione di disponibilità liquide per 16,9 milioni; dall’incremento dell’indebitamento finanziario corrente di 4,5 milioni; dall’incremento dell’indebitamento finanziario non corrente per circa 4,4 milioni.La produzione netta di energia è stata pari a 80,3 GWh (80,8 GWh al 30 giugno 2020), con un risparmio di anidride carbonica pari a circa 36 mila tonnellate. Nei primi sei mesi dell’anno sono entrati in funzione sei nuovi impianti e tre sono stati acquistati. LEGGI TUTTO

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    BTP Green 2045, MEF: proventi per rinnovabili, trasporti e tutela ambientale

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha reso noto il dettaglio delle spese green sostenute dallo Stato finanziate con i proventi della prima emissione del BTP Green, avvenuta lo scorso 3 marzo 2021. Il titolo – con scadenza 30 aprile 2045 e tasso nominale annuo pari a 1,50% – è stato emesso per un importo di 8,5 miliardi di euro.L’importo raccolto è stato suddiviso in sei voci di spesa green: fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica e termica (circa 119 milioni di euro), efficienza energetica (3,5 miliardi), trasporti (3,1 miliardi), prevenzione e controllo dell’inquinamento e economia circolare (336 milioni), tutela dell’ambiente e della diversità biologica (966 milioni) e ricerca (472 milioni).”Conformemente all’impostazione del Framework, sono state selezionate le spese incluse nel bilancio dello Stato relativo all’anno di emissione e ai consuntivi per i tre anni precedenti – si legge nella nota del MEF – Nello specifico, per gli anni 2018, 2019 e 2020 sono stati considerati i valori dello speso mentre per il 2021 i valori dell’ultimo stanziamento di bilancio”Per quanto riguarda le Categorie 1 e 2 (fonti rinnovabili ed efficienza energetica), “si tratta di cosiddette spese fiscali, ossia minori introiti fiscali dovuti ad agevolazioni su interventi di efficientamento energetico e incentivi alla produzione di energia da fonti rinnovabili”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Landi Renzo, ritorno all'utile nel 1° semestre 2021

    (Teleborsa) – Landi Renzo – società quotata sul segmento STAR e attivo nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Metano, LNG, Idrogeno e GPL per autotrazione – ha registrato un fatturato consolidato pari a 96 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in crescita del 60,3% rispetto a 59,9 milioni di euro al 30 giugno 2020. L’EBITDA adjusted è stato pari a 4,5 milioni di euro (4,7% dei ricavi), rispetto a 1,9 milioni di euro al 30 giugno 2020, mentre il risultato netto è stato di 2,1 milioni di euro, rispetto alla perdita di 6,7 milioni di euro di un anno prima.”È stato un semestre molto sfidante per il nostro gruppo, che ci ha visti impegnati nella ripartenza del nostro business tradizionale nel segmento Passenger Car OEM e After Market e in alcune operazioni straordinarie molto rilevanti”, ha commentato l’AD Cristiano Musi. “Il settore Automotive, pur in leggero miglioramento, è stato impattato dalla crescita dei prezzi delle materie prime e dalle note criticità che hanno caratterizzato il segmento Passenger Car in questo primo semestre – ha aggiunto – Inoltre, alcuni mercati, in particolare quello Latam ed europeo, non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemia, ma siamo riusciti a gestire la scarsità di componenti, e vediamo già segnali di miglioramento nel terzo trimestre”.La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2021 risulta pari a 99.554 migliaia di euro (72.917 migliaia al 31 dicembre 2020), di cui 11.108 migliaia dovuti all’applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16. Senza considerare gli effetti derivanti dall’applicazione di tale principio contabile e del fair value degli strumenti finanziari derivati, la Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2021 sarebbe risultata pari a 88.163 migliaia, di cui 7.967 migliaia riconducibili al settore Clean Tech Solutions.Per le continue difficoltà del settore Automotive, il management ha rivisto le previsioni per l’esercizio 2021. I ricavi delle vendite dovrebbero essere pari a 230 milioni di euro, di cui 170 milioni relativi al settore Automotive e 60 milioni al settore Clean Tech Solutions, e un margine EBITDA adjusted complessivo tra 17 milioni e 20 milioni di euro, di cui tra 10 milioni e 12 milioni relativi al settore Automotive e tra 7 milioni e 8 milioni relativi al settore Clean Tech Solutions.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    La Doria, ricavi in calo e margini operativi in crescita nel 1° semestre

    (Teleborsa) – La Doria – società quotata sul segmento STAR e attiva nella produzione di derivati del pomodoro, sughi pronti, bevande di frutta e legumi conservati – ha registrato ricavi consolidati in calo del 4,1%, a 423,8 milioni di euro nel primo semestre 2021. L’EBITDA è aumentato del 22% a 41,7 milioni di euro (con EBITDA margin al 9,8%), con utile netto a 21,2 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 25,8 milioni al 30 giugno 2020.”Il gruppo La Doria ha archiviato il primo semestre del 2021 con risultati molto positivi – ha commentato il presidente Antonio Ferraioli – L’EBITDA è apparso in ulteriore crescita dopo l’ottima performance del 2020 con un secondo trimestre migliore delle attese nonostante il confronto con il periodo di fase acuta dell’epidemia”. “Siamo quindi assolutamente confidenti nel confermare i target 2021 indicati in occasione della pubblicazione dei risultati del 2020 e del Piano industriale 2021-2023, ovvero un fatturato in calo rispetto all’esercizio precedente e un margine EBITDA in espansione”, ha aggiunto.La posizione finanziaria netta, che si attesta a -82,4 milioni di euro, è in calo rispetto ai -140,2 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2020 e ai -89,2 milioni al 30.06.2020 grazie alla positiva generazione dei flussi di cassa. Il rapporto debiti/patrimonio si attesta a 0.28x da 0.48x al 31 dicembre 2020. LEGGI TUTTO

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    OPA Retelit, adesioni al 4,1%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) volontaria promossa da Marbles sulle azioni Retelit, risulta che oggi, 10 settembre 2021, sono state presentate 34.355 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 4.911.319, pari all’4,196% dell’offerta. L’offerta, iniziata il 26 luglio 2021, terminerà il prossimo 17 settembre 2021, come prorogato. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Retelit acquistate sul mercato nei giorni 16 e 17 settembre 2021 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    AMCO, AuM e utile in netta crescita nel 1° semestre 2021

    (Teleborsa) – AMCO – società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e primario operatore nella gestione dei crediti deteriorati – ha chiuso il primo semestre 2021 con 33,1 miliardi di euro di Asset under Management (AuM), in crescita del 43% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Di questi, il 58% sono sofferenze e 42% unlikely to pay (UTP o inadempienze probabili). Il 55% del totale degli AuM è relativo a contratti di servicing, mentre il 45% è riveniente da acquisti di portafogli (investimenti).Gli incassi nei primi sei mesi dell’anno hanno raggiunto il 3,7% degli AuM medi e si sono attestati a 579 milioni (+116% anno su anno). AMCO attribuisce il miglioramento della performance degli incassi alla “maggior conoscenza dei portafogli e il progressivo sfruttamento del modello di gestione in-house/outsourcing”, oltre che al miglioramento del contesto macroeconomico. L’EBITDA è aumentato a 89,6 milioni di euro (EBITDA margin al 63,3%), mentre l’utile netto è stato in crescita a 36,5 milioni di euro (poco meno di 7 milioni di euro un anno fa). Il CET1 è al 37,4%.”Nel corso degli ultimi 12 mesi i nostri volumi di business hanno continuato a crescere, così come gli incassi, che nella prima metà dell’anno hanno registrato un’ottima performance per effetto di una maggior conoscenza dei nostri portafogli e della flessibilità del nostro modello che ci permette di gestire i crediti sia in-house sia in outsourcing”, ha dichiarato Marina Natale, amministratore delegato di AMCO. “Grazie alla solidità del nostro bilancio siamo pronti per crescere ulteriormente”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    El.En., primo semestre in grande crescita e superiore a pre-pandemia

    (Teleborsa) – El.En. – società quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana e attiva nel campo dei sistemi laser per applicazioni medicali e industriali – ha registrato un fatturato consolidato di 273,9 milioni di euro nel primo semestre del 2021, in crescita del 68,5% sui 162,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2020. L’EBITDA è stato pari a 39,1 milioni di euro (+170,2%), con un’incidenza sul fatturato pari al 14,3%. Il risultato netto di gruppo è stato pari a 22,5 milioni di euro, in rialzo del 250,7% rispetto ai 6,4 milioni dei primi sei mesi dello scorso anno.”I nostri mercati in questa fase si presentano favorevoli, beneficiando oltre che del fisiologico rimbalzo post crisi, anche di un clima di fiducia e ottimismo derivante dalle prospettive di un sostegno significativo all’economia delle politiche industriali espansive diffusamente varate nel mondo”, ha commentato il presidente Gabriele Clementi. “Alla fine del semestre il portafoglio ordini da evadere, nei nostri due settori, è ai massimi livelli mai registrati dal gruppo – ha aggiunto – Esprimiamo quindi grande soddisfazione per gli eccellenti risultati ottenuti”. Con le attuali condizioni di mercato e senza ulteriori ricadute e nuove restrizioni, il gruppo prevede di superare nell’anno i 550 milioni di euro di fatturato.La posizione finanziaria netta si mantiene positiva e ha registrato nel periodo un aumento di circa 15 milioni, dai 64,2 milioni del 31 dicembre 2020 ai 78,9 milioni del 30 giugno 2021. “I flussi di cassa generati dall’attività operativa hanno coperto i fabbisogni rivenienti dall’aumento del capitale circolante, fisiologico in questa fase di rapida crescita, quelli derivanti dagli investimenti fissi e dall’erogazione di dividendi a cui El.En. e le società controllate sono tornate dopo un anno di sospensione”, si legge nella nota sui conti. LEGGI TUTTO