Settembre 2021

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    UPS acquisisce Roadie, startup di spedizioni in giornata

    (Teleborsa) – United Parcel Service (UPS) – colosso statunitense di trasporto pacchi e spedizioni internazionali – ha siglato un accordo per l’acquisizione di Roadie, una piattaforma tecnologica che consente la consegna locale in giornata con operazioni in tutti gli Stati Uniti. Le società non hanno rilevato il valore della transazione, che dovrebbe concludersi nel quarto trimestre del 2021.UPS ha spiegato l’operazione con il fatto che i suoi clienti, comprese le grandi imprese, “sono sempre più alla ricerca di soluzioni di consegna locale in giornata per merci di tutti i tipi, compresi i pacchi non tradizionali”. Roadie fornisce infatti un servizio per spedizioni non compatibili con la rete UPS, a causa delle dimensioni degli oggetti spediti, della loro natura deperibile e del loro packaging non standard.La piattaforma tecnologica Roadie è stata creata appositamente per connettere commercianti e consumatori con autisti a contratto per consentire servizi di consegna locale in giornata. Roadie continuerà a operare con lo stesso nome e come una società separata, e i suoi pacchi non si intersecheranno con la rete tradizionale di UPS.Rialzo marcato per United Parcel Service, che tratta in utile dell’1,40% sui valori precedenti, attestandosi a 191,7. Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l’ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 192,4 e successiva a 194,3. Supporto a 190,5.(Foto: © UPS) LEGGI TUTTO

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    L'OCSE esorta l'UE a rivedere le regole di bilancio per non far deragliare la ripresa

    (Teleborsa) – “Le attuali regole di bilancio (dell’Unione europea, ndr) sono troppo complesse, troppo difficili da seguire e troppo difficili da applicare. Una revisione delle regole dovrebbe mirare ad aumentare il senso di appartenenza da parte dei Paesi, ridurre la complessità e lasciare spazio a sfide urgenti come il clima. L’area euro trarrebbe vantaggio anche da una maggiore integrazione di bilancio e dovrebbero essere compiuti sforzi per istituire una capacità comune di stabilizzazione di bilancio per shock troppo grandi per essere gestiti a livello nazionale”. Nell’ultima edizione dell’Economic Surveys of the European Union and of the Euro Area, l’OCSE critica duramente le regole fiscali europee, chiedendo una loro modifica per favorire la crescita post-pandemia.L’organismo internazionale con sede a Parigi sottolinea i pericoli del ritiro prematuro del sostegno fiscale e monetario messo in campo dalle istituzione UE durante la pandemia e suggerisce di fornire chiarezza sull’evoluzione futura di queste politiche a seconda della progressione della ripresa. Secondo l’OCSE, l’area euro può convivere con un’inflazione leggermente al di sopra del suo obiettivo del 2% per un periodo limitato e i fondi del Next Generation EU dovrebbero essere investiti rapidamente per promuovere la crescita e l’occupazione, sostenere la transizione green e digitale, ridurre le disuguaglianze territoriali.”I leader europei hanno fatto molto bene nella gestione dello shock economico innescato dal Covid-19, attingendo agli insegnamenti tratti dalla crisi del 2008 e implementando misure politiche coraggiose, compreso l’utilizzo di prestiti comuni per la prima volta”, ha affermato il segretario generale dell’OCSE Mathias Cormann. “Nell’ambito dei piani di rilancio, è giunto il momento di affrontare sfide strutturali sia di vecchia data che più recenti, ma affrontandole in un modo che ponga l’UE e l’area euro su basi e traiettorie più solide per il futuro”, ha aggiunto.Nel capitolo che affronta i problemi della governance di bilancio del Vecchio Continente, l’OCSE osserva che “la crisi del Covid-19 ha notevolmente peggiorato i saldi di bilancio, facendo salire il debito pubblico a nuovi massimi”. Sebbene il quadro esistente abbia margini di flessibilità, “il suo rigoroso rispetto richiederebbe grandi sforzi di consolidamento nei prossimi anni, rischiando di far deragliare la ripresa”. In questo contesto, “l’attuale serie di regole di bilancio dovrebbe essere valutata con l’obiettivo di garantire una migliore sostenibilità delle finanze pubbliche, una sufficiente anticiclicità e una maggiore responsabilità”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso luglio +0,6% m/m, vendite +2% m/m

    (Teleborsa) – Crescono ancora le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di luglio, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato una variazione positiva dello 0,6% a 722,4 miliardi di dollari. Il consensus era per un +0,6%, mentre il mese precedente si era registrato un +1,2%. Su base annua si registra una salita dell’11,5%. Nello stesso periodo le vendite sono salite del 2% su base mensile a 601,3 miliardi di dollari, rispetto al +2,3% precedente e al +1% stimato dagli analisti. Su anno si è registrato un incremento del 23,7%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,20 contro l’1,33 di un anno prima. LEGGI TUTTO

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    Generali, Caltagirone e Del Vecchio arrotondano ancora le loro quote

    (Teleborsa) – Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, rispettivamente secondo e terzo azionista di Generali, continuano ad acquistare azioni della compagnia assicurativa triestina, aumentando le loro quote in vista della partita sulla futura governance del Leone di Trieste.L’imprenditore romano ha acquistato 200 mila azioni nella giornata del 9 settembre, pari a poco più dello 0,01% del capitale, ritoccando quindi di poco la sua quota del 6%. È quanto emerge da un internal dealing, il quale mostra che le operazioni sono state portate a termine con la società Fincal SpA. Il fondatore di Luxottica ha invece messo le mani su poco più di 260 mila nuove azioni, pari a circa lo 0,02% del capitale, salendo al 4,94% di Generali. Gli acquisti sono stati fatti l’8 settembre tramite la società Delfin.Dopo le ultime operazioni, Mediobanca resta la prima azionista con il 12,93%. Alle sue spalle ci sono Francesco Gaetano Caltagirone con il 6%, Leonardo Del Vecchio con il 4,94% e la famiglia Benetton con il 3,97%.I movimenti sono interessanti anche in vista dei prossimi importanti appuntamenti per il rinnovo della cariche di Generali. Prossimamente si riunirà un Comitato nomine per discutere in via preliminare la questione (secondo quanto risulta a Repubblica già il 14 settembre). Del comitato nomine fanno parte, tra gli altri, Clemente Rebecchini (Mediobanca), Francesco Gaetano Caltagirone e Romolo Bardin, rappresentante di Del Vecchio. Per il 27 settembre è invece convocato il consiglio di amministrazione che dovrà decidere se attivare o meno la procedura della lista del CdA per il rinnovo dell’attuale management. LEGGI TUTTO

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    Moto Guzzi, presentato progetto della nuova fabbrica di Mandello del Lario

    (Teleborsa) – È stato presentato oggi a Mandello del Lario, nel corso dell’evento “Road to 2121: i prossimi 100 anni di Moto Guzzi”, l’importante progetto di ristrutturazione conservativa del sito industriale nel quale, da un secolo esatto, viene prodotta ogni singola motocicletta del Marchio dell’Aquila.Disegnato dall’architetto e designer statunitense Greg Lynn, l’intervento – spiega Moto Guzzi – interesserà l’intera area. I lavori saranno avviati entro il 2021, e saranno completati nella prima metà del 2025. “Si tratta – si legge nella nota – di un progetto avveniristico, unico per stile e genere: un ambiente con spazi aperti e fruibili al pubblico. Sarà un centro di aggregazione della comunità, fondato su cultura, design e meccanica, con una spiccata attitudine green, propria del mondo contemporaneo”.I nuovi edifici saranno realizzati con l’utilizzo delle cubature esistenti, con una scelta di materiali improntata ad una forte attenzione a una efficiente gestione delle risorse energetiche, con impianti fotovoltaici e materiali ecosostenibili.Il nuovo sito mira a diventare un un punto di riferimento, oltre che per gli appassionati di Moto Guzzi, anche per il mondo dei giovani e del turismo internazionale che si vuole avvicinare alle moto. L’ampliamento della capacità produttiva, in linea con l’incremento costante della domanda di mercato, – sottolinea l’azienda – andrà ad affiancarsi a una concezione completamente nuova dell’impianto di Mandello. Il progetto prevede, insieme al nuovo stabilimento, nuovi spazi congressuali, destinati ad eventi interni ed esterni, oltre a un albergo e un ristorante che rendono completa l’offerta di accoglienza per visitatori attesi da tutto il mondo.Nell’occasione della presentazione del progetto è stata mostrata in esclusiva mondiale, la nuova Moto Guzzi V100 Mandello. L’appuntamento per la presentazione ufficiale della nuova moto è per il prossimo 23 novembre al Salone Internazionale delle Due Ruote EICMA di Milano. LEGGI TUTTO

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    Kroger alza la guidance per il 2021. Previsto calo di vendite “same-store”

    (Teleborsa) – Kroger, una delle più grandi catene di supermercati degli Stati Uniti, ha registrato vendite totali pari a 31,7 miliardi di dollari nel secondo trimestre (conclusosi il 14 agosto), rispetto ai 30,5 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. La società ha guadagnato 80 centesimi per azione su base rettificata, battendo i 64 centesimi attesi dal mercato. Le vendite “same-store” (a parità di perimetro), un indicatore chiave per il settore retail, sono diminuite dello 0,6% nel secondo trimestre, anche perché l’anno scorso c’erano stati maggiori acquisti di generi alimentari e prodotti per la pulizia.”La forte esecuzione di Kroger ha portato a vendite identiche al di sopra delle nostre aspettative interne per il secondo trimestre, mentre abbiamo continuato a ridurre i costi – ha commentato il CFO Gary Millerchip – Spinti dallo slancio dei nostri risultati e dalle tendenze sostenibili del cibo in casa, stiamo alzando la nostra guidance per l’intero anno.Kroger si aspetta ora un profitto annuo rettificato compreso tra 3,25 e 3,35 dollari per azione, rispetto alla sua precedente previsione per 2,95-3,10 dollari per azione. La società prevede inoltre un calo dall’1% all’1,5% delle vendite same-store rettificate per l’intero anno, rispetto a un calo previsto dal 2,5% al ??4% in precedenza. Gli analisti prevedono un calo del 2,9%, secondo i dati Refinitiv. LEGGI TUTTO

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    Turismo in Italia? Sempre più cashless e digitale

    (Teleborsa) – Sempre più cashless e digitale: questa la fotografia del turismo in Italia scattata dall’Osservatorio Turismo Cashless realizzato da SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, che ha analizzato transazioni medie e valore del transato medio per commerciante registrati nei mesi estivi (1 giugno-15 agosto), da hotel e altre strutture ricettive, operatori turistici, centri benessere, ma anche bar, club e ristoranti.Secondo SumUp, infatti, il valore del transato medio cashless dei commercianti che operano nei settori Turismo e Ristorazione, dopo essere diminuito dal 2019 al 2020 del 9%, è cresciuto nell’ultimo anno del 46% e, confrontando il 2021 con il 2019, si osserva un aumento del 32%. Trend confermato anche dal numero medio di transazioni per esercente: i dati mostrano una crescita del 71% tra il 2020 e il 2021: tra il 2019 e il 2021, l’aumento è del 113%. “I numeri del turismo si inseriscono perfettamente nell’ambito della rivoluzione digitale che ha caratterizzato il Paese negli ultimi due anni, anche a causa della pandemia, e che ha avuto risvolti importanti soprattutto per quanto riguarda i pagamenti”, commenta Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. “Le soluzioni cashless sono sempre più apprezzate ed utilizzate sia da parte dei commercianti, che dei clienti, da un lato per la possibilità di integrare cassa fisica e online più facilmente, dall’altro per la sicurezza, poiché assicurano il distanziamento, evitano lo scambio di contanti e il crearsi di file e assembramenti in cassa”. Al primo posto Trieste, che ha scalato la classifica (dal 25esimo posto del 2019); al secondo Livorno, che nel 2019 era addirittura al 46esimo. Medaglia di bronzo a Vibo Valentia, in Calabria, che conquista la terza posizione. LEGGI TUTTO

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    Biologico, Sinab: in crescita nell'ultimo anno superfici coltivate, operatori e consumi

    (Teleborsa) – Superfici, operatori e consumi bio ancora in crescita. È questo il dato principale che emerge dalle analisi presentate alla 33esima edizione di Sana – Rivoluzione Bio 2021. I numeri forniti da Sinab per il Mipaaf, confermano che la superficie biologica nel 2020 è aumentata rispetto all’anno precedente di 5,1 punti percentuali, evidenziando tuttavia un trend di sviluppo più modesto rispetto ai maggiori Paesi europei. I terreni coltivati a biologico hanno attualmente superato i 2,1 milioni di ettari. In crescita, inoltre, il numero degli operatori del settore che ha raggiunto le 81.731 unità, con un incremento dell’+1,3%. Anche gli andamenti del mercato confermano la rilevanza del biologico. Secondo i dati dell’Osservatorio Sana, promosso da Bologna Fiere e curato da Nomisma, nel 2021 (anno terminante a luglio) i consumi interni hanno registrato una crescita del 5%, rispetto all’anno precedente. La spesa delle famiglie italiane si è attestata a 4,6 miliardi di euro: 9 famiglie su 10 hanno acquistato almeno un prodotto biologico nell’anno in corso. Negli ultimi dieci anni i consumi interni hanno registrato un’impennata del 133%. Notevole l’incremento dell’export che, sempre nell’ultimo anno, è aumentato dell’11%, raggiungendo quota 2,9 miliardi di euro, con una crescita negli ultimi dieci anni del 156%. L’Italia si posiziona al secondo posto per export dopo gli Stati Uniti. “Il biologico si conferma fondamentale per il rilancio del sistema agroalimentare italiano, anche se il tasso di crescita della SAU bio si è rivelato inferiore a quello dei maggiori Paesi Ue. Considerando – ha spiegato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio – che in questo momento si stanno definendo le scelte prioritarie del Piano strategico Nazionale della PAC post 2022 che determineranno lo sviluppo del settore agricolo e alimentare per i prossimi dieci anni, riteniamo che sia il momento ideale per intervenire e colmare il gap di crescita con gli altri Paesi. Crediamo dunque che sia imprescindibile un’immediata approvazione della legge sul biologico per avere a disposizione tutti gli strumenti necessari, a partire dal Piano d’Azione, per affrontare le sfide del settore”.”Cosi’ come ogni bene di consumo biologico è attento all’ambiente e alla salute delle persone è chiaro che produttori, trasformatori e distributori del settore debbano essere attenti anche all’intero ciclo di vita delle merci, riservando un occhio di riguardo al discorso del riciclo e del packaging ecocompatibile – ha aggiunto Roberto Zanoni, presidente di AssoBio – La crescita dei consumi interni di prodotti biologici nella distribuzione moderna, +7% nel 2020 e +5% negli ultimi 12 mesi a luglio, conferma che la sensibilità per i temi della sostenibilità è aumentata a tutto tondo, con l’emergere della crisi pandemica. Il binomio prodotto-packaging sostenibile è quindi un aspetto fondamentale di coerenza, che il consumatore ha compreso a pieno e che ormai in un certo senso si aspetta”.”Grazie alla sua grande biodiversità l’Italia presenta una naturale vocazione per l’agricoltura biologica, un comparto che, nonostante le grandi difficoltà dovute nel 2020 all’emergenza sanitaria, ha dimostrato di essere vitale, continuando la sua crescita in un contesto che ha visto diverse novità aumentate come la SAU bio che ha raggiunto in Italia quota 2,1 milioni di ettari pari a circa il 17% del territorio”, ha dichiarato in una nota Francesco Battistoni, sottosegretario al Mipaaf. “A livello europeo, dopo la strategia “Farm to Fork” ed i suoi noti obiettivi, è stato varato il nuovo Piano d’Azione per la produzione biologica, con lo scopo in primis di stimolare la conversione delle aziende e la domanda dei consumatori”, ha aggiunto Battistoni. “In Italia, in attesa della definitiva approvazione della legge quadro, che rappresenta il futuro per il settore assieme alla redazione del Piano Strategico della PAC, il PNRR ha portato in dotazione per il bio 300 milioni di euro in 5 anni. Sono questi alcuni dei punti da cui il nostro biologico può ripartire, confortato dai dati per l’anno 2020 elaborati dal SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) per il Mipaaf che ci confermano che il settore non solo ha retto all’urto della pandemia ed alle difficoltà oggettive che ne sono seguite ma, rispetto al 2019, è tornato a crescere in maniera evidente”. LEGGI TUTTO