Settembre 2021

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    Negativi gli Eurolistini, in recupero dai minimi della mattinata

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, anche se registrano un recupero dai minimi della seduta registrati in apertura. A pesare sul sentimenti degli investitori c’è l’incertezza per il timore di un rallentamento dell’economia negli Stati Uniti. Il focus è però già al meeting BCE di giovedì, in cui l’istituto di Francoforte discuterà della possibilità di ridurre le misure di stimolo messe in campo con la pandemia.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,2%. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 1.798,7 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 69,36 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,74%.Tra i listini europei sostanzialmente debole Francoforte, che registra una flessione dello 0,69%, si muove sotto la parità Londra, evidenziando un decremento dello 0,43%, e contrazione moderata per Parigi, che soffre un calo dello 0,37%.A Milano, si muove sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 25.994 punti, con uno scarto percentuale dello 0,31%; sulla stessa linea, si muove al ribasso il FTSE Italia All-Share, che perde lo 0,30%, scambiando a 28.633 punti.Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,28%; con analoga direzione, negativo il FTSE Italia Star (-0,8%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo DiaSorin (+2,55%), Telecom Italia (+1,00%), Snam (+0,85%) e Campari (+0,51%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Prysmian, che continua la seduta con -2,61%.Sotto pressione Stellantis, che accusa un calo dell’1,93%.Scivola Recordati, con un netto svantaggio dell’1,02%.Sottotono Nexi che mostra una limatura dello 0,77%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Ferragamo (+5,99%), Bff Bank (+2,02%), Webuild (+1,38%) e ENAV (+1,27%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Mutuionline, che continua la seduta con -8,50%.Pessima performance per FILA, che registra un ribasso del 4,76%.Sessione nera per Esprinet, che lascia sul tappeto una perdita del 3,35%.In caduta libera Salcef Group, che affonda del 2,93%. LEGGI TUTTO

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    Giappone, surplus partite correnti luglio cresce meno delle attese

    (Teleborsa) – Aumenta il surplus delle partite correnti del Giappone nel mese di luglio. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), l’avanzo delle partite correnti si è attestato a 1.911 miliardi di yen, rispetto ai 905 miliardi del mese precedente e si confronta con i 1.535 miliardi dello stesso mese del 2020. Il dato è sotto le attese che erano per un surplus di 2.300 miliardi.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un piccolo avanzo di 37 miliardi di yen, contro l’attivo di 302 miliardi di giugno ed il passivo di 265 miliardi dell’anno prima, a fronte di un aumento delle esportazioni a 7.220 miliardi di yen (+37,5%) e di una crescita delle importazioni a 6.598 miliardi (+30,6%). LEGGI TUTTO

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    Giorgetti, “premi” per chi investe nei territori in crisi

    (Teleborsa) – “Con il Ministro del Lavoro (Orlando, ndr) abbiamo quasi definito una proposta che è sbagliato chiamare ‘anti delocalizzazioni’. Occorre stabilire regole moderne per evitare chiusure”. Lo ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, intervistato dal Tg2 ad Airola, dove ha visitato lo stabilimento Adler. “Per quelli che prendono un contributo e scappano – ha detto – rispetto al passato qualcosa è cambiato. Con i contratti di sviluppo abbiamo fatto una piccola pausa di rifinitura perché vogliamo introdurre una premialità per quegli imprenditori che faranno investimenti in territori in crisi”.”Per la ricostruzione e il rilancio del Paese serve disponibilità da parte di tutti: imprenditori, ma anche lavoratori e sindacati. Non si può andare controvento, se certe produzioni sono ormai vietate o fuori mercato”, ha aggiunto il ministro sottolineando che “la ripresa non dipende solo da buone leggi o dalle risorse in campo, che sono tante, ma c’è bisogno di forza lavoro e materie prime”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PIL 2° trimestre rivisto al rialzo a +0,5%

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo il PIL del Giappone nel 2° trimestre, che denota un tasso di espansione sostenuto e superiore alle attese, dopo un primo trimestre difficile. L’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese ha pubblicaot oggi il dato finale, che indica un PIL in crescita dello 0,5% su trimestre, superiore al +0,3% della stima preliminare diffusa il 15 agosto scorso e al +0,4% del consensus. Il dato segue un -0,9% registrato nel 1° trimestre dell’anno.Anche su base annuale il Prodotto Interno Lordo è stato rivisto al rialzo a +1,9% dal +1,3% della prima lettura e supera il +1,6% del consensus. Il dato si confronta con il -3,7% del trimestre precedente. A sostenere il PIL sono soprattutto i consumi interni (+0,9%) e gli investimenti (+2,3%), mentre la domanda estera resta debole (-0,3%). LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'8 settembre 2021

    (Teleborsa) – Mercoledì 08/09/202101:50 Giappone: Partite correnti (atteso 2.300 Mld ¥; preced. 905 Mld ¥)01:50 Giappone: PIL, trimestrale (atteso 0,4%; preced. -0,9%)07:30 Francia: Occupazione, trimestrale (preced. 0,6%)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -500 Mln Euro)08:45 Francia: Bilancia commerciale (preced. -5,8 Mld Euro)10:00 Italia: Vendite dettaglio, annuale (preced. 7,7%)10:00 Italia: Vendite dettaglio, mensile (preced. 0,7%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -2,4%) LEGGI TUTTO

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    Green pass, tensione nella maggioranza: Draghi tira dritto

    (Teleborsa) – Sul decreto Green Pass si procede a piccoli passi con la Lega “double face” che non piace agli alleati della maggioranza. Nella giornata di ieri, infatti, Premier Mario Draghi e Governo incassano il ritiro da parte di tutti i partiti della maggioranza – Lega inclusa – , degli emendamenti al dl sul certificato verde in votazione alla Camera: è il grimaldello che permette all’esecutivo il passaggio della fiducia sul provvedimento.Ma nella maggioranza la tensione resta comunque alta. Matteo Salvini, infatti, annuncia che il suo partito è pronto a votare gli emendamenti di Fdi. E, sul primo voto segreto in Aula spuntano fuori 134 sì alla proposta di soppressione del Green Pass avanzata dal partito di Giorgia Meloni. Voti che, in buona parte almeno, non possono che provenire proprio dalla Lega.”E’ un partito inaffidabile per il governo, chiediamo chiarezza”, affonda il segretario del Pd Enrico Letta. Cresce la tensione, complice anche il voto delle amministrative ormai alle porte, rischiando di rallentare il percorso sulle riforme indirizzato dal presidente del Consiglio. Ma Draghi non sembra essere intenzionato a deragliare sulla strada delle tensioni parlamentari. Tre, al momento, i macro-temi su cui il Premier si muoverà nei prossimi giorni. L’estensione del Green Pass ai dipendenti pubblici e privati, la riforma della concorrenza e la riforma del fisco. Sulla prima misura, la stretta potrebbe arrivare già nelle prossime ore: la filosofia è quella di allargare alle altre tipologie di dipendenti pubblici e privati un obbligo che è già realtà per categorie come medici o insegnanti. Una cabina di regia ad hoc, tuttavia, non risulta ancora in agenda. Potrebbe, forse, cadere a ridosso del CdM chiamato a varare il decreto. LEGGI TUTTO

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    Neodecortech, nel 1° semestre fatturato e utile ben sopra i livelli pre-pandemia

    (Teleborsa) – Neodecortech – società attiva nel campo dell’interior design e quotata al MTA – ha registrato un fatturato pari a 82,4 milioni di euro nei primi sei mesi del 2021, in aumento del 24,2% rispetto al primo semestre 2019 e del 51,2% rispetto al primo semestre 2020 (periodo impattato in maniera significativa dalla chiusura degli stabilimenti produttivi). L’EBITDA è stato pari a 9,8 milioni di euro (+74.4% sul 2020 e +39,1% sul 2019), mentre l’utile netto consolidato è stato pari a 3,1 milioni di euro (0,2 milioni al 30 giugno 2020 e 1, 1 milioni al 30 giugno 2019).”È continuato il trend di crescita del fatturato già osservato sia nel secondo semestre 2020 che nel primo trimestre 2021 – ha commentato l’AD Luigi Cologni – Alla formazione dei risultati, mai raggiunti dal Gruppo Neodecortech prima d’ora, oltre al buon andamento del mercato, ha contribuito anche il graduale e crescente apporto delle vendite delle nuove linee di prodotto di Neodecortech”. “Tutto questo è avvenuto nonostante l’importante incremento dei prezzi delle materie prime (cellulosa, biossido di titanio, resine, pvc) e, in talune circostanze, del loro shortage”, ha aggiunto.La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2021 si attesta a 41 milioni di euro, in riduzione di 7,2 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2020 (quando era pari a 48,2 milioni di euro), e in linea alla posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 pari a 39,9 milioni di euro, dopo aver effettuato investimenti per 4,7 milioni di euro e pagato dividendi per 1,2 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, Sindacati confermano sciopero 24 settembre

    (Teleborsa) – I sindacati confermano lo sciopero proclamato il 24 settembre per il settore del trasporto aereo, chiedendo al Governo risposte sulla crisi del settore, aggiungendo che sono “indifferibili una serie di interventi atti a garantirne la tenuta industriale”.”Confermiamo lo sciopero di tutti gli addetti del trasporto aereo, eccetto Enav, da noi indetto per il 24 settembre: lo abbiamo proclamato ormai più di un mese fa e ancora i Ministeri competenti (Sviluppo economico, Infrastrutture e Mobilita’ sostenibili, Lavoro) non ci hanno convocato”, si legge nella nota Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.”Le ragioni dello sciopero – proseguono – si fanno ogni giorno più urgenti. Il settore, infatti, ancora sta pagando il conto della pandemia, per cui sono indifferibili una serie di interventi atti a garantirne la tenuta industriale, in particolar modo sui seguenti temi: blocco dei licenziamenti sino ad avvenuta ripresa del comparto; rivisitazione del piano nazionale degli aeroporti; vertenza Alitalia/ITA, che coinvolge circa 10.500 lavoratori, per i quali chiediamo un programma di ammortizzatori sociali che duri per tutta la durata del piano industriale della nuova compagnia di bandiera, al fine di tutelare tutti i lavoratori. Fino ad ora registriamo la grande assenza del Governo dalla trattativa mentre per noi è imprescindibile il mantenimento dei livelli occupazionali. Inoltre “la vertenza Air Italy con 1.450 lavoratori in cassa integrazione in scadenza il 31 dicembre prossimo e con il rischio di essere licenziati in caso di mancato intervento del governo; la crisi delle compagnie aeree Norwegian, Ernest e Blue Panorama e delle compagnie aeree straniere basate in Italia tutte sotto regime di ammortizzatori sociali e le vertenze verso quelle societa’ che rifiutano il confronto con il sindacato; le crisi delle società di gestione aeroportuali, degli handlers e delle aziende di catering che sono i settori piu’ pesantemente colpiti dalla crisi delle compagnie aeree. Serve il rifinanziamento del Fondo di solidarietà del trasporto aereo (Fsta) e l’avvio di un confronto immediato affinchè vengano emessi una serie di provvedimenti integrativi e correttivi della attuale normativa riguardo il complesso degli ammortizzatori sociali del settore e l’inserimento dei lavoratori delle aree operative aeroportuali nella categoria dei lavoratori usuranti per superare il difficile e lungo periodo che ci aspetta in termini di tenuta occupazionale ed industriale”.Chiediamo “l’applicazione puntuale dell’articolo 203 del decreto Rilancio sul contratto collettivo nazionale di settore per combattere efficacemente l’inaccettabile dumping sociale e salariale attuato da quelle imprese che applicano regolamenti unilaterali o contratti aziendali con salari inferiori al ccnl stesso e siamo contro la delocalizzazione industriale attuata da aziende italiane, spesso anche sostenute da aiuti pubblici Covid-19, verso paesi stranieri”, concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che invocano con urgenza l’intervento del Governo. LEGGI TUTTO