Settembre 2021

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    USA, produttività 2° trimestre cresce meno delle attese

    (Teleborsa) – Nel 2° trimestre la produttività del settore non agricolo in USA è aumentata del 2,1% rispetto al trimestre precedente, dopo il +2,3% degli primi tre mesi dell’anno, risultando inferiore delle attese degli analisti che erano per un +2,4%. Rispetto allo stesso trimestre del 2020, la crescita è stata dell’1,8%. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, il costo per unità di lavoro è cresciuto dell’1,3% dopo il +1% del 1° trimestre 2020 e contro il +0,9% del consensus.(Foto: © Andrii Yalanskyi | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, deficit commerciale luglio si riduce a 70,1 miliardi dollari

    (Teleborsa) – Cala il deficit commerciale americano. Nel mese di luglio la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 70,1 miliardi di dollari, in diminuzione rispetto al passivo di 73,2 miliardi di giugno (dato rivisto da -75,7 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta migliore delle stime degli analisti, che erano per un disavanzo di 71 miliardi di dollari. Le esportazioni sono salite a 212,8 miliardi (+1,3%) e le importazioni sono calate a 282,9 miliardi di dollari (+0,2%). LEGGI TUTTO

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    USA, licenziamenti agosto ai minimi dal 1997

    (Teleborsa) – Si registra un leggero rallentamento dei licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di agosto. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 15.723 posti di lavoro. Si tratta del dato più basso dal 1997 e risulta inferiore ai 19 mila attesi. Il dato rivela un calo del 17% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 18.942 licenziamenti, e un decremento dell’86% rispetto ai 115.762 dello stesso periodo del 2020.Da inizio anno si sono registrati 247.326 licenziamenti (-87% rispetto al pari periodo del 2020). LEGGI TUTTO

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    Vaccini, Ema-Ecdc: terza dose ora non urgente, priorità a chi deve completare il ciclo vaccinale

    (Teleborsa) – L’Agenzia europea del farmaco (Ema) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) hanno dichiarato che “non è urgente” la somministrazione della terza dose del vaccino anti Covid mentre è fondamentale raggiungere coloro che non hanno ancora completato il ciclo di vaccinazione raccomandato. “Sulla base delle prove attuali, non è urgente la somministrazione di dosi di richiamo dei vaccini Covid-19 alle persone già completamente vaccinate nella popolazione generale”, hanno scritto in una nota congiunta le due autorità sanitarie europee specificando invece che deve essere un’opzione da valutare fin da subito per “le persone con un sistema immunitario gravemente indebolito”. “Le prove sull’efficacia del vaccino e sulla durata della protezione mostrano che tutti i vaccini autorizzati nell’Ue sono attualmente altamente protettivi contro l’ospedalizzazione, le malattie gravi e la morte legate al Covid-19”, hanno sottolineato Ema e Ecdc pur rilevando che “circa un adulto su tre con più di 18 anni nell’Ue è ancora attualmente non completamente vaccinato” e “in questa situazione, la priorità ora dovrebbe essere quella di vaccinare tutti gli individui idonei che non hanno ancora completato il ciclo di vaccinazione raccomandato”.Gli esperti hanno spiegato che “è importante distinguere tra dosi di richiamo per le persone con un sistema immunitario normale e per quelle con un sistema immunitario indebolito”. Negli individui immunodepressi, “alcuni studi riportano che una dose aggiuntiva di vaccino può migliorare la risposta immunitaria” e tale opzione dovrebbe dunque “essere presa in considerazione già ora”. “Si potrebbe anche prendere in considerazione la possibilità di fornire una dose aggiuntiva, come misura precauzionale, agli anziani fragili, in particolare quelli che vivono in ambienti chiusi come i residenti delle strutture di assistenza a lungo termine”.L’Ema ha aggiunto nella nota che “sta attualmente valutando i dati sulle dosi aggiuntive” e valuterà i “dati pertinenti”. Nel frattempo, “gli Stati membri possono prendere in considerazione piani preparatori per la somministrazione di richiami e dosi aggiuntive”. Moderna ha nesi suoi programmi quella di presentare già nei prossimi giorni i dati relativi alla terza dose del vaccino anti Covid-19 all’ente regolatorio dei farmaci degli Stati Uniti (Fda), all’Ema e a quelli di altri Paesi del mondo. LEGGI TUTTO

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    Risparmio, Assoreti: nel I semestre 2021 raccolta netta a 28,8 miliardi di euro (+28,3%)

    (Teleborsa) – La raccolta del risparmio gestito e amministrato attraverso le reti di consulenti finanziari ha raggiunto quota 28,8 miliardi di euro nei primi 6 mesi dell’anno, con un tasso di crescita del 28,3% rispetto allo stesso periodo del 2020. È quanto annuncia Assoreti sottolineando che le dinamiche di crescita si focalizzano sul comparto del risparmio gestito con investimenti netti complessivi più che raddoppiati (+136,6% a/a) e pari a 21 miliardi di euro. Il 72,9% dei flussi di raccolta si concentra sui fondi comuni, sulle gestioni individuali e sui prodotti assicurativi e previdenziali. Il risultato di raccolta realizzato sulla componente amministrata del portafoglio si attesta a 7,8 miliardi di euro, con una contrazione del 42,5% a/a.Più della metà dei volumi totali di raccolta viene realizzata nel periodo aprile-giugno (15,8 miliardi di euro) con la conferma della maggiore predisposizione all’investimento in prodotti del risparmio gestito (10,7 miliardi). L’attività di raccolta e l’andamento dei mercati finanziari – spiega Assoreti – spingono la valorizzazione del portafoglio dei clienti delle Reti ad un nuovo massimo storico. A fine giugno gli asset valgono quasi 745 miliardi di euro con un incremento su base annua più consistente per la componente finanziaria, assicurativa e previdenziale. L’incidenza della liquidità in portafoglio torna ai livelli pre-pandemia. Aumenta anche il numero di clienti seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta, ora pari a quasi 4,8 milioni. Nei primi sei mesi dell’anno sono circa 157 mila i nuovi clienti delle Reti.”La propensione all’investimento – dichiara Paolo Molesini, presidente di Assoreti – continua a crescere e con essa il numero di famiglie italiane che si affidano alla consulenza finanziaria. Il lavoro svolto dalle Reti associate nella prima parte dell’anno si traduce in un bilancio più che positivo, trainato dalla capacità dei consulenti finanziari di modificare l’asset allocation strategica degli italiani verso la componente gestita e garantire così una riduzione progressiva dell’accumulo di liquidità inattiva. La professionalità del servizio svolto dalle Reti continua ad alimentare la domanda di consulenza finanziaria da parte degli italiani, che hanno visto realizzarsi rendimenti consistenti e sostenibili, dimostrando un sempre maggiore apprezzamento del servizio delle Associate e un conseguente aumento della raccolta di nuovi flussi di liquidità pronti ad essere convertiti in investimenti a beneficio del sistema Paese”. RISPARMIO GESTITO – Le dinamiche di crescita dei flussi di raccolta, osservate nel semestre sul comparto del risparmio gestito, – si legge nel rapporto di Assoreti – coinvolgono tutte le macro famiglie di prodotto. Le sottoscrizioni nette in organismi di investimento collettivo del risparmio raggiungono livelli più che triplicati (+226,2% a/a) e pari a 8,3 miliardi di euro. Il 55% della raccolta in fondi è realizzata nel secondo trimestre e si concentra sui prodotti domiciliati all’estero. Per le gestioni individuali il bilancio semestrale è positivo per 3,8 miliardi di euro, con un aumento del 111% a/a riconducibile esclusivamente alle Gpf; meno incisivo il contributo del secondo trimestre (il 45,2% della raccolta semestrale). Pressoché raddoppiate (+96,6% a/a) le risorse nette destinate al comparto assicurativo/previdenziale; queste ammontano a 8,9 miliardi di euro e confluiscono principalmente sui prodotti a maggiore contenuto finanziario. RISPARMIO AMMINISTRATO – La contrazione dei volumi di raccolta sul risparmio amministrato – spiega Assoreti – coinvolge sia la componente strettamente finanziaria sia la liquidità. Nei primi sei mesi la raccolta in titoli è pari a 2,9 miliardi di euro (-59,8% a/a) ed è attribuibile all’attività realizzata nel secondo trimestre (3,1 miliardi) che compensa ampiamente il deflusso osservato nei primi tre mesi dell’anno. Il flusso netto di liquidità si attesta a 4,9 miliardi con una flessione del 22,8% a/a; tra aprile e giugno il risparmio confluito su conti correnti e depositi è pari a 1,9 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, balzo prezzi produzione a luglio con rincari materie prime

    (Teleborsa) – Accelera ancora la crescita dei prezzi alla produzione della Zona Euro, a causa del rincaro dei prezzi delle materie prime e dei colli di bottiglia. Nel mese di luglio, il dato ha registrato una forte crescita del 2,3% dopo il +1,4% del mese precedente, superando largamente le stime degli analisti (+1,1%). Secondo quanto comunicato dall’Ufficio di Statistica dell’Unione Europea (Eurostat), il dato registra una forte crescita su base annuale del 12,1% rispetto al 10,2% precedente. Il dato si confronta con il +11% del consensus. I prezzi nell’intera Unione Europea (EU27) segnano parimenti una forte crescita del 2,2% su base congiunturale e del 12,2% tendenziale. LEGGI TUTTO

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    Spagna, disoccupazione in calo di oltre 82mila unità in agosto

    (Teleborsa) – Scende la disoccupazione in Spagna nel mese di agosto rispetto al mese precedente. Secondo quanto rilevato dal Ministero del Lavoro iberico, si è registrato un calo mensile dei disoccupati di 82.600 unità (-2,4%) dopo aver riportato a luglio una variazione di -197.800 unità.Il confronto con lo stesso mese dell’anno precedente evidenzia ancora un calo dei disoccupati di 468.900 unità (-12,3%). Il numero totale dei disoccupati si è attestato a 3.333.915 persone. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca acquista Bybrook e potenzia offerta alternative asset management

    (Teleborsa) – Avendo ricevuto l’approvazione da parte delle autorità di regolamentazione competenti, Mediobanca, tramite la controllata Cairn Capital, società londinese specializzata nella gestione alternativa del credito, ha perfezionato l’acquisizione di Bybrook, annunciata lo scorso febbraio. È quanto riferisce Piazzetta Cuccia sottolineando che Bybrook è focalizzata sul mercato dei distressed asset in Europa, dove ha maturato un solido track record e gestisce circa 2,4 miliardi di dollari per conto di investitori istituzionali internazionali.”L’operazione – si legge in una nota – rappresenta un ulteriore passo avanti di Mediobanca nella strategia di crescita della divisione Wealth Management e nell’offerta di alternative asset management anche a servizio delle reti distributive del Gruppo”. Prima di ByBrook Capital Mediobanca ha rilevato Cairn Capital nel 2015, alcune attività di Barclays Italia nel 2016, insieme al 50% di Banca Esperia, poi incorporata in Mediobanca con il lancio di Mediobanca Private Banking. La lista si chiude con l’acquisizione del gestore di fondi sistematico Ram Ai nel 2017, con sede a Ginevra e “un forte approccio Esg”. Nell’arco di 5 anni i ricavi e le commissioni della divisione Wealth Management sono cresciuti rispettivamente a 627 milioni di euro e 336 milioni e rappresentano il 25% dei ricavi e il 45% delle commissioni di gruppo.”L’acquisizione Bybrook e la contestuale fusione con Cairn Capital – sottolinea la nota – rispondono all’ambizione di creare un operatore leader nella gestione del credito alternativo con circa 9 miliardi di dollari (7,6 miliardi di euro) in attività gestite (Aum) attraverso soluzioni di investimento pubbliche, private, deteriorate e in bonis, e mettendo a fattor comune un consolidato franchise di investimento in leveraged loans”. Cairn Capital e Bybrook stringono questa partnership dopo aver entrambi conseguito una “crescita significativa e una forte performance di investimento”, spiegano da Piazzetta Cuccia. A seguito della fusione di Bybrook in Cairn Capital, Mediobanca rimarrà azionista di maggioranza mentre una quota di minoranza sarà detenuta dal senior management di Bybrook e di Cairn Capital. LEGGI TUTTO