Ottobre 2021

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    Zillow sospende acquisti nuove case, titolo crolla a Wall Street

    (Teleborsa) – Crolla Zillow che presenta un pessimo -8,75% dopo che il real estate marketplace non comprerà nuove case fino a fine anno.Secondo quanto riportato da Bloomberg, la società attiva nel mercato immobiliare avrebbe temporaneamente messo in pausa il suo servizio volto ad acquistare nuove abitazioni. Il gruppo ha deciso di lavorare piuttosto per smaltire le proprietà immobiliari che ha già rilevato.L’andamento di Zillow nella settimana, rispetto al Nasdaq 100, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.Tecnicamente, Zillow è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 87,69 USD, mentre il supporto più immediato si intravede a 83,98. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 91,4. LEGGI TUTTO

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    Ungdcec, De Lise: “Commercialisti non si sentono adeguatamente rappresentati”

    (Teleborsa) – I dottori commercialisti in Italia, nell’ultimo anno, non si sono sentiti adeguatamente rappresentati. È quanto emerge dal sondaggio “La professione che vorrei” dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti, al quale hanno risposto finora oltre duemila professionisti. “Un campione significativo, – commenta l’Ungdcec in una nota – che ha espresso il suo disappunto per quanto accaduto negli ultimi dodici mesi. Risultati attesi ma non con queste dimensioni”.Nel dettaglio soltanto l’8 per cento dei commercialisti si è sentito adeguatamente rappresentato dal Consiglio Nazionale. Il sondaggio evidenzia anche come il 78 per cento dei dottori commercialisti sia poco o per niente soddisfatto dell’operato del Consiglio Nazionale, e alla domanda su come si può superare l’attuale conflittualità interna della categoria, l’84 per cento chiede di mettere da parte gli interessi di parte e come sia necessario un cambio di governance. “Il sondaggio – commenta Matteo De Lise, presidente dell’Ungdcec – mira a dare un’idea di quanto avvenuto in Italia nel pianeta commercialisti. I risultati sono evidenti: i colleghi non sono soddisfatti di come viene percepito il ruolo del dottore commercialista, imputano il mancato raggiungimento di risultati tangibili a un difetto di interlocuzione con la politica e alla troppa conflittualità interna. Per il rilancio chiedono di intervenire sulle specializzazioni e sulla esclusività nella professione”. Per l’Ungdcec il rilancio della categoria richiede “discontinuità nella governance, maggior efficacia comunicativa e superamento degli interessi di parte, concentrandosi su aspetti chiave quali la lotta all’abusivismo, tariffario, equo compenso, specializzazioni ed esclusive e intervenendo sul decreto legislativo 139/2005, ritenuto da riformare per il 90 per cento dei duemila professionisti che hanno aderito al sondaggio”. “Oltre a questi dati conclude De Lise – emerge anche una critica all’attività dei sindacati di categoria a cui molti colleghi chiedono maggiore rappresentanza e incisività. È questo un dato che ci fa riflettere e che non può che spingerci a migliorare ulteriormente il nostro lavoro e il nostro impegno per continuare a tutelare la nostra professione sui vari tavoli di interesse”. LEGGI TUTTO

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    Clima, ONU: “Nel 2020 quintuplicato valore dei beni distrutti”

    (Teleborsa) – “Lo scorso anno a causa del cambiamento climatico sono aumentati gli eventi estremi, e si è moltiplicato per 5 il valore dei beni distrutti, portando il 2020 al secondo posto nella storia per entità dei danni”. Questo l’allarme lanciato dall’inviato speciale delle Nazioni Unite per il clima, Mark Carney, intervenuto oggi in teleconferenza al convegno “Insurance Summit” dell’Ania, l’associazione italiana delle imprese assicuratrici.Carney ha tuttavia rilevato anche un dato positivo. Al contempo – ha affermato inviato speciale dell’Onu per il clima – “è aumentato lo slancio del mercato finanziario verso la decarbonizzazione, segno che la lotta al cambiamento climatico è vista come la più grande opportunità commerciale del nostro tempo”. In tale scenario – ha proseguito Carney – “servono fondi pubblici per adeguare le infrastrutture al cambiamento climatico, ma anche fondi privati. E questi fondi sono quasi disponibili. Gli impegni stanno crescendo, sempre più imprese adottano piani per arrivare alle zero emissioni nette. L’obiettivo della Cop26 di Glasgow è creare un sistema finanziario pubblico e privato che metta al centro la lotta al cambiamento climatico”. Tra gli strumenti necessari a portare avanti la transizione ecologica, secondo l’inviato dell’Onu, figurano “la rendicontazione climatica, con la fissazione di standard comuni a tutte le imprese, il rinnovamento della governance e il financial planning, per individuare le straordinarie opportunità degli investimenti per la decarbonizzazione”. Secondo Carney “occorre creare mercati finanziari che si colleghino per soddisfare la domanda di investimenti, soprattutto dei paesi in via di sviluppo. Da 3 a 5 migliaia di miliardi di dollari di investimenti per la decarbonizzazione – ha concluso l’inviato Onu – riguarderanno questi paesi”.(Foto: © designua/123RF) LEGGI TUTTO

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    Green Pass, Cnpr Forum: “Credito d'imposta alle imprese per obbligo certificazione verde”

    (Teleborsa) – “Nel periodo di lockdown abbiamo vissuto interventi normativi che dalla sera alla mattina hanno sconvolto la vita delle persone e delle imprese, non possiamo certo dire la stessa cosa sul Green Pass. Sono convinto che il Paese è pronto alla sfida e non sia stato colto alla sprovvista con l’introduzione dell’obbligo nei luoghi di lavoro perché le norme contenute nel Dpcm non sono sostanzialmente cambiate rispetto alle scorse settimane, occorre solo buon senso. A giorni sarà in discussione in Parlamento il Decreto Fiscale e lì, sicuramente, ci sarà la possibilità di intervenire prevedendo un credito d’imposta ‘ad hoc’ alle imprese che hanno avuto nuovi costi per adeguarsi all’obbligo del Green Pass sui luoghi di lavoro”. Queste le parole di Gian Mario Fragomeli, deputato del Partito Democratico in Commissione Finanze alla Camera, nel corso del webinar dal titolo “Green Pass, chiave per la svolte o ulteriore ostacolo per imprese e cittadini?” promosso dalla Cassa dei Ragionieri e degli Esperti Contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.”Sia alla Camera che al Senato – prosegue Fragomeli – stiamo lavorando per la riforma sulla riscossione, dove siamo riusciti ad inserire la riammissione in termini per i contribuenti decaduti, sull’estensione dei termini di pagamenti delle cartelle esattoriali, chiedendo anche un maggior numero di rate. Tutto questo perché ci rendiamo conti degli effetti della pandemia sui mancati pagamenti”.”Il cambio di rotta già c’è stato e non va interrotto, il Green Pass – ha affermato Mauro Del Barba, parlamentare di Italia Viva in Commissione Bilancio a Montecitorio – rappresenta uno strumento fondamentale e irrinunciabile per la ripresa dell’Italia. Per quanto riguarda il tema dei controlli bisogna capire che non stiamo ledendo un diritto costituzionale, anzi, con l’introduzione del ‘certificato verde’ stiamo garantendo il lavoro. Senza questo strumento oggi avremmo le fabbriche chiuse e un mondo del lavoro completamente fermo. Però, in questa fase, risulta necessario proseguire anche con forme di lavoro flessibile. C’è stato un periodo in cui in questo Paese, a causa di un tabù, flessibilità significava lavoro precario, questo tabù era l’articolo 18. Oggi, invece, la flessibilità deve essere associata alla garanzia del posto di lavoro e con le forme di security che abbiamo costruito in questi anni riescono a dare risposte su entrambi i fronti”.”Sono del tutto convinto – ha sottolineato Emiliano Fenu, senatore del M5S in Commissione Finanze a Palazzo Madama – che sia stato essenziale per la riconquista della libertà ed è utile al raggiungimento dalla soglia più alta possibile di vaccinati entro l’anno. Ma dobbiamo occuparci anche del costo dei tamponi. Su questo tema ricordo che esiste un emendamento che consente alle regioni di fissare dei prezzi massimi per i tamponi e i test sierologici”. Sul mercato del lavoro Fenu ha osservato che “è possibile prendere in considerazione i sistemi flessibili, ma l’obiettivo deve sempre essere quello di puntare a contratti a tempo indeterminato. Non dimentichiamo che l’eccesso di flessibilità ha creato nuovi poveri, nonostante fossero lavoratori dipendenti”.”Se il Green Pass permette la ripresa delle attività secondo standard giudicati sicuri e, quindi, consente la ripresa di quasi tutte le attività, – ha dichiarato Luca Pastorino, deputato di Liberi e Uguali in Commissione Finanze – è sicuramente questa la strada da seguire. Gli elementi di criticità sono stati segnalati da imprese e cittadini, ma è anche evidente che il ‘saldo’ di queste operazioni è largamente positivo, così come sono efficaci le riaperture di musei, cinema, teatri e degli spazi dedicati alla socialità. Mostrare il ‘certificato verde’ nei luoghi di lavoro rappresenta una garanzia per il futuro”.Perplessità sono emerse sul fronte dei professionisti come ha sottolineato da Giusto Balletta dell’Odcec di Palermo.”I tempi con cui sono stati approvati i decreti legge sul Green Pass – ha detto Balletta – rappresentano un grosso ostacolo ad un’applicazione lineare e tempestiva della norma. In particolare il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri è composto da 103 pagine, 6 allegati e soprattutto integrazioni e modifiche a 19 leggi tutt’ora esistenti. Sicuramente ricevere un provvedimento di questo tipo, a due giorni dalla scadenza, ha creato una serie di problematiche nei processi di adeguamento alla legge e in particolare professionisti, lavoratori e aziende hanno registrato nuovi costi. Ci aspettiamo, pertanto, da governo e Parlamento, ristori in grado di ammortizzare le spese, sperando che questa formula emergenziale non vada oltre il 31 dicembre prossimo”.”Sin dall’inizio ho molto apprezzato l’impostazione che è stata data alla questione del Green Pass, che non è uno strumento coercitivo ma anzi ci rende più liberi – ha commentato Paolo Longoni, consigliere di amministrazione della Cnpr –. Qualcuno dimentica che 4 milioni 700mila italiani si sono contagiati e, purtroppo, 130mila persone sono morte. Questi sono numeri da guerra mondiale e in situazioni così emergenziali il certificato verde risulta fondamentale per superare la crisi pandemica soprattutto per far ripartire il mercato del lavoro. Sottile è la linea di confine tra flessibilità e precarietà, in questo nuovo assetto post pandemico occorre individuare il compromesso giusto per garantire tutele ai lavoratori, evitando che sistemi flessibili si trasformino in un modo per aumentare il precariato, così come avvenuto negli ultimi anni”. LEGGI TUTTO

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    TLC, Colao: fase molto avanzata su gare fibra e 5G

    (Teleborsa) – “Tutti hanno preso coscienza dell’importanza della trasformazione digitale e un po’ tutti stanno alzando l’asticella. I target, gli obiettivi diventano più ambiziosi”. Lo ha detto il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, al B20.In Italia, ha detto il ministro, “credo che stiamo facendo grandi progressi. Abbiamo rimesso la scienza e la tecnologia la ricerca e lo sviluppo al centro di quello che facciamo, abbiamo approvato la settimana scorsa (al Citd) una strategia per l’intelligenza artificiale che poi verrà presentata al governo e adottata. Siamo in una fase molto avanzata di definizione delle gare che porteranno all’Italia più infrastrutture in fibra ma anche 5G e soprattutto tutte le applicazioni che con il 5G dovranno andare”.”Stiamo lavorando bene – ha aggiunto – e ci saranno annunci e novità a breve sulla parte di servizi digitali. Tra l’altro qui vorrei dire che è anche un’area dove possiamo, come italiani, per una volta, non sentirci indietro. Per tanti anni io ho vissuto a metà tra due paesi e quando faccio i confronti su come da cittadino faccio certe cose in Italia o nell’altro Paese dove vivevo, devo dire che l’Italia non esce male anche se non siamo perfetti ovviamente”. LEGGI TUTTO

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    Interpump comunica errore su precedente comunicato azioni proprie

    (Teleborsa) – In riferimento al comunicato divulgato oggi, 18 ottobre, sull’acquisto di azioni proprie, Interpump Group ha pubblicato un nuovo comunicato per errata corrige sulla diffusione dei dati, informando che nella prima versione non erano riportati gli acquisti del 13/10.Il nuovo comunicato societario presenta i dati corretti, inclusivi della giornata precedentemente mancante: Interpump ha acquistato, dal’11 al 15 ottobre 2021, complessivamente 64.085 azioni proprie, pari allo 0,0589% del capitale sociale, ad un prezzo medio ponderato di 57,4653 euro, per un controvalore pari a 3.682.662,37 euro.A seguito delle suddette operazioni, la società detiene un totale di n. 2.446.710 azioni proprie, pari al 2,2472% del Capitale Sociale. LEGGI TUTTO

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    In ribasso tutti i mercati europei

    (Teleborsa) – Milano è debole, in scia alle altre Borse di Eurolandia. Nel frattempo resta senza direzione negli USA l’S&P-500, dove l’attenzione si focalizza sulla stagione delle trimestrali delle società.Sul mercato valutario, stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,16. L’Oro è sostanzialmente stabile su 1.768,5 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,15%.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +105 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,90%.Tra i mercati del Vecchio Continente si concentrano le vendite su Francoforte, che soffre un calo dello 0,72%, discesa modesta per Londra, che cede un piccolo -0,42%, e vendite su Parigi, che registra un ribasso dello 0,81%. A Piazza Affari, il FTSE MIB è in calo (-0,83%) e si attesta su 26.269 punti in chiusura; sulla stessa linea, vendite diffuse sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 29.078 punti.Alla chiusura di Milano risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,35 miliardi di euro, con un incremento del 31,04%, rispetto ai precedenti 2,56 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,64 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,76 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in primo piano Banco BPM, che mostra un forte aumento del 2,18%.Denaro su BPER, che registra un rialzo dell’1,58%.Bilancio decisamente positivo per Banca Generali, che vanta un progresso dell’1,41%.Buona performance per Azimut, che cresce dell’1,06%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Unipol, che ha chiuso a -4,71%.Seduta negativa per Intesa Sanpaolo, che mostra una perdita del 3,24%.Sotto pressione Stellantis, che accusa un calo dell’1,82%.Scivola Exor, con un netto svantaggio dell’1,61%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, doValue (+5,85%), Bff Bank (+3,13%), Tinexta (+2,72%) e Tamburi (+2,62%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Banca Ifis, che ha archiviato la seduta a -4,29%.Sessione nera per Autogrill, che lascia sul tappeto una perdita del 3,86%.In caduta libera Unieuro, che affonda del 3,30%.In rosso Alerion Clean Power, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,92%. LEGGI TUTTO

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    Volvo Cars si quoterà a Stoccolma il 28 ottobre. Prezzo IPO tra 16,2 e 19,9 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Volvo Cars sbarcherà alla Borsa di Stoccolma il prossimo 28 ottobre, con una valorizzazione compresa tra i 163 e i 200 miliardi di corone, pari a circa 16,2-19,9 miliardi di euro. Lo ha fatto sapere la stessa società di proprietà della cinese Geely che quoterà tra il 19,5% e il 24% del capitale. Il prezzo definitivo di quotazione sarà annunciato il 27 ottobre.L’offerta iniziale avrà un prezzo compreso tra 53 e 68 corone svedesi per azione, valutando la casa automobilistica fino a 23 miliardi di dollari in quella che probabilmente sarà una delle più grandi quotazioni europee, quest’anno. LEGGI TUTTO