Ottobre 2021

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    Aumento prezzi energia, Goldman Sachs: impatto limitato su redditi europei

    (Teleborsa) – I prezzi all’ingrosso europei di gas ed elettricità sono aumentati, rispettivamente, di oltre il 200% e il 300% dall’estate. Il passaggio dell’aumento dei prezzi ai consumatori finali è tuttavia stato per ora limitato e varia notevolmente da un Paese all’altro, anche per la diversa regolamentazione, la durata dei contratti, la differente composizione del prezzo dell’energia al dettaglio e l’intervento dei governi nazionali. Secondo una nuova ricerca di Goldman Sachs, l’effetto negativo sui redditi disponibili sarà concentrato nel quarto trimestre del 2021, colpendo “in modo sproporzionato Spagna e Regno Unito (circa lo 0,6% del reddito disponibile)” e “dissipandosi rapidamente l’anno prossimo”. Nonostante le diffuse preoccupazioni, la banca d’affari statunitense prevede “effetti limitati e solo di breve durata della crisi energetica sui consumi e sulla crescita”.Andando ad analizzare le differenze tra i maggiori Paesi europei, Goldman Sachs osserva che lo shock dei costi energetici è limitato in Germania e Francia, ma consistente in Italia, Spagna e Regno Unito. “Gli aumenti dei prezzi del gas sono i principali fattori trainanti in Francia e in Italia e i prezzi più elevati dell’elettricità in Spagna”, si legge nel rapporto, dove viene sottolineato che “le risposte politiche contengono l’effetto negativo sui redditi disponibili, ma lo shock rimane consistente in Spagna, e in particolare nel Regno Unito, dove il governo finora non è intervenuto e gli aumenti dei prezzi di elettricità e gas riflettono l’adeguamento dei prezzi massimi di Ofgem in ottobre”.Tra le differenze più evidenti tra i Paesi oggetti dell’analisi, ci sono il fatto che Italia e Spagna hanno il cuneo fiscale più elevato sul gas per i consumatori al dettaglio (40% per entrambi), ma il più basso sull’elettricità (rispettivamente 13,2% e 17,3%). Inoltre, i prezzi al dettaglio dell’elettricità e del gas tendono ad essere modificati più frequentemente in Spagna e in Italia. Se elettricità, gas e benzina sono i costi energetici più importanti per le famiglie in Europa e nel Regno Unito, la Spagna e il Regno Unito utilizzano più benzina e la Germania e l’Italia dipendono in misura relativamente elevata dal gas. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali entra nell'indice MIB ESG

    (Teleborsa) – Banca Generali entra nel MIB ESG, il nuovo indice ESG (Environmental, Social and Governance) dedicato alle blue-chip italiane, pensato da Euronext e Borsa Italiana per individuare i grandi emittenti nazionali quotati che presentano le migliori pratiche ESG. “La selezione – commenta Banca Generali in una nota – premia il percorso intrapreso dalla Banca guidata dall’amministratore delegato Gian Maria Mossa che ormai da anni ha messo la sostenibilità al centro del proprio modello di business, non solo con una offerta di prodotti dedicata alla clientela, ma anche con pratiche di buon governo societario che sono tra i fattori più apprezzati dagli investitori che non a caso stanno dando fiducia al titolo”.L’indice MIB ESG combina la misurazione della performance economica con valutazioni ESG in linea con i principi dell’Agenda 2030 definita dalle Nazioni Unite. La composizione dell’indice si basa sull’analisi dei criteri ESG da parte di Vigeo Eiris (V.E.), società di Moody’s ESG Solutions, che valuta le performance ESG degli emittenti. La metodologia alla base dell’indice prevede una graduatoria delle migliori 40 società sulla base di criteri ESG, selezionate tra le 60 italiane più liquide, escludendo quelle coinvolte in attività non compatibili con investimenti ESG. Le componenti dell’indice sono ponderate in base alla capitalizzazione del flottante di mercato. La composizione dell’indice verrà rivista con frequenza trimestrale. Le revisioni consentiranno di inserire le società le cui performance ESG siano migliorate in misura sufficiente.”Siamo felici di entrare a far parte fin da subito del MIB Esg. Essere annoverati tra le società italiane più attente alle pratiche Esg – sottolinea Carmelo Reale, responsabile Area General Counsel e Sostenibilità – rappresenta per noi un motivo di grande orgoglio ma anche una spinta a continuare questo percorso che per noi non rappresenta un fattore di marketing, bensì un pillar centrale intorno al quale sviluppare il nostro piano di crescita”. LEGGI TUTTO

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    Expert.ai, approvato nuovo piano al 2024. Avanti iter per passaggio su MTA

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di expert.ai, società quotata su AIM Italia e attiva nel mercato dell’intelligenza artificiale applicata alla comprensione del linguaggio, ha approvato tutte le proposte di delibera presentate dal consiglio di amministrazione. Via libera all’istituzione del Comitato per il Controllo sulla Gestione, all’attribuzione al CdA ad aumentare il capitale e/o ad emettere obbligazioni convertibili in una o più volte (per massimo 10 milioni di euro entro il 31 dicembre 2024), all’integrazione del consiglio di amministrazione mediante la nomina di Patrizia Arioli e all’approvazione del progetto di ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie della società sul mercato MTA.Il CdA della società ha deliberato l’adozione del Piano Industriale 2021-2024, aggiornando la strategia “Path to Lead 2020-2024” comunicata al mercato il 9 giugno 2020. I principali target al 31 dicembre 2024 sono: ricavi consolidati pari a circa 103 milioni di euro, con una incidenza delle licenze pari a circa l’80%; CAGR 2020-2024 totale dei ricavi pari al 35% e un’incidenza dei ricavi USA pari a circa il 50% sul totale; EBITDA consolidato pari a circa 24 milioni; PFN consolidata negativa per circa 3,8 milioni.expert.ai sottolinea che il nuovo piano è stato formulato per rappresentare correttamente gli effetti dell’adozione dei principi contabili IFRS e riflettere maggiori costi del personale. “In merito ai maggiori costi, sempre distribuiti nei quattro anni del Piano Industriale e per un importo complessivo prevedibile pari a 9,5 milioni di euro, sono attribuibili al personale, in particolare nell’area sales ed R&D, per i quali la società ha riscontrato, soprattutto negli Stati Uniti ma anche in Europa, una limitata disponibilità di risorse professionali qualificate e un conseguente incremento della remunerazione media del personale selezionato”, si legge in una nota.”Siamo entusiasti di proseguire il nostro percorso di crescita ed evoluzione del business con il passaggio sull’MTA – ha affermato Walt Mayo, CEO di expert.ai – Questo percorso, iniziato più di vent’anni fa, è entrato in una nuova fase di accelerazione della crescita, in un momento in cui l’adozione dell’intelligenza artificiale nelle aziende di tutto il mondo sta aumentando drasticamente e il mercato dei software di intelligenza artificiale si stima possa superare i 500 miliardi di dollari nel 2024″. LEGGI TUTTO

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    I dati macro cinesi spingono al ribasso le Borse asiatiche

    (Teleborsa) – Negativo il listino di Tokyo, che segna un -0,20% sul Nikkei 225; fanno peggio l’indice di Shenzhen, scendendo dello 0,92%, e quello di Shanghai, che perde lo 0,44%. Forte debolezza anche su Hong Kong , che lascia sul terreno lo 0,88%. Pesa, soprattutto sui listini cinesi, la crescita inferiore alle attese del PIL e della produzione industriale, registrata nei dati macroeconomici usciti questa mattina.Sulla stessa tendenza, negativo Seul (-0,30%). Positive Mumbai (+0,86%) e Sydney (+0,26%). Leggermente sotto la parità Karachi (-0,15%).Sostanzialmente invariata la seduta per l’Euro contro la valuta nipponica, che scambia sui valori della vigilia. La giornata del 15 ottobre si presenta piatta per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che mostra un esiguo -0,16%. Giornata fiacca per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che passa di mano con un trascurabile -0,17%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese tratta 0,09%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese è pari 3,02%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati asiatici:Lunedì 18/10/202104:00 Cina: Produzione industriale, annuale (atteso 4,5%; preced. 5,3%)04:00 Cina: Tasso disoccupazione (preced. 5,1%)04:00 Cina: PIL, trimestrale (atteso 0,5%; preced. 1,2%)04:00 Cina: Vendite dettaglio, annuale (atteso 3,3%; preced. 2,5%)Mercoledì 20/10/202101:50 Giappone: Bilancia commerciale (atteso -519,2 Mld ¥; preced. -635,4 Mld ¥). LEGGI TUTTO

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    Cina, il PIL rallenta la sua crescita. Pesano crisi energetica e immobiliare

    (Teleborsa) – Segnali negativi giungono da alcuni importanti dati macro cinesi pubblicati stamattina, che indicano una crescita inferiore alle attese del PIL e della produzione industriale. A pesare sono state la crisi energetica globale (con chiusure di alcune fabbriche in Cina a settembre), i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento e un mercato immobiliare instabile (con la crisi di Evergrande non ancora risolta).Secondo i dati del Bureau of Statistics cinese, la produzione industriale è cresciuta del 3,1% a settembre, meno del mese precedente (+5,3%) e del consensus (+4,5%). Si tratta della lettura più debole da inizio pandemia. Crescono sotto le attese anche gli investimenti delle imprese, che segnano un +7,3%, contro il +7,9% atteso, rispetto al +8,9% del mese precedente.Il rallentamento della produzione ha avuto effetti anche sul prodotto interno lordo. Il PIL del terzo trimestre è infatti cresciuto del 4,9% (su base annuale), rispetto al +5,2% atteso dal mercato e al +7,9% del trimestre precedente. Il PIL è cresciuto dello 0,2% sul trimestre precedente, contro attese per un +0,5% e il +1,2% dei tre mesi precedenti. Fanno invece meglio delle aspettative le vendite al dettaglio. I consumi, infatti, registrano sempre a settembre un incremento del 4,4% su base annua dopo il +2,5% rilevato ad agosto. Le stime del mercato erano per una crescita del 3,3%. Dall’inizio dell’anno fino a settembre, il dato è salito dell’11,8%, in lieve contrazione rispetto al +13,1% del periodo gennaio-agosto.Il tasso di disoccupazione infine è sceso al 4,9% di settembre dal 5,1% precedente.(Foto: © Sattapapan / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Green Pass, Bonomi: imprese in prima linea contro chi vuole diffondere il caos

    (Teleborsa) – Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha rimarcato il ruolo delle imprese nell’applicazione delle norme che prevedono l’obbligo del Green Pass sul luogo di lavoro. “Noi imprese abbiamo l’onere di essere la prima linea contro cui mirerà chi vuole difendere il caos. Perché a noi spetta il controllo del Green Pass, delegato in forma sussidiaria dallo Stato, a nostre spese, con la nostra organizzazione”, ha dichiarato durante nel suo intervento all’assemblea degli generale di Confindustria Bergamo. “Noi eravamo da tempo per l’obbligo vaccinale. Purtroppo, le condizioni politiche non hanno permesso di perseguire questa strada – ha aggiunto –. Il governo ha ritenuto che fosse troppo divisivo l’obbligo vaccinale, ma anche l’introduzione del Green Pass ha prestato il fianco a facile strumentalizzazione”. “Ora però – ha proseguito Bonomi – bisogna dire tre verità. La prima è che l’applicazione dell’obbligo del Green Pass comporterà qualche problema. È naturale, è un provvedimento senza precedenti. L’appello quindi che rivolgiamo al governo oggi è che i problemi ci sono e ci saranno, ma li affronteremo insieme. La seconda verità è che chi soffia sul fuoco, chi pensa di ribaltare il tavolo utilizzando questi temi si dimentica che in Italia sono morti 133 mila italiani. Ne sono morti nell’ultimo mese ancora 1.500, 40 al giorno. Ma per loro conta così poco la vita?”.”Infine – ha aggiunto – c’è la terza verità: quella che riguarda il pagamento dei tamponi. C’è chi propone di addossare il costo allo stato, chi alle imprese, pensando che utilizzando il tema che il lavoro è un diritto e il lavoratore quindi non debba pagare possa di nuovo incitare a bloccare un processo importante di vaccinazione. Ma voi che lo proponete siete davvero convinti che questa sia la cittadinanza solidale che il Paese chiede verso una comunità che in tutta Italia si è vaccinata all’80%?”. “Qui non si tratta di risparmiare, ma di avere in testa in maniera chiara qual è la società che noi vogliamo: una società inclusiva, responsabile, solidale. Questa è la battaglia, non è il costo del tampone”, ha dichiarato Bonomi.Quanto al tema degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro, Bonomi ha manifestato la sua delusione riguardo ai progressi fatti finora: “ogni giorno ci annunciano la riforma, sono sedici mesi che la stiamo aspettando. A luglio 2020 abbiamo fatto la nostra proposta di riforma a cui non abbiamo avuto risposta”. “Oggi – ha dichiarato il presidente di Confindustria – sembrerebbe che sulla riforma degli ammortizzatori sociali si pensi a una estensione della cassa integrazione, noi invece siamo per un ammortizzatore universale, a favore di tutti. Ma se è a favore di tutti, è di natura assicurativa, lo devono pagare tutti”. “Paghiamo 3 miliardi per la cassa integrazione ordinaria e riceviamo prestazione per neanche 600 milioni – ha aggiunto – Siamo contributori netti per 2,4 miliardi all’anno e sembra sempre che quando ci sono le Cig ci sia qualcuno che ci regala i nostri soldi”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cavalca l'onda degli acquisti

    (Teleborsa) – La borsa di Wall Street taglia il traguardo di metà seduta in rialzo, con il sentiment degli investitori sostenuto dalle prime trimestrali risultate migliori del previsto, annunciate dai colossi bancari americani. A fare da assist al mercato contribuisce anche i dati sulle vendite al dettaglio e sulla fiducia dei consumatori che completano una settimana densa di indicazioni per la salute dell’economia.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones mostra un guadagno dello 0,80%; sulla stessa linea, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 4.466 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,37%); come pure, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,65%).Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti beni di consumo secondari (+1,41%), finanziario (+1,28%) e beni industriali (+1,04%).Tra i protagonisti del Dow Jones, American Express (+2,43%), Goldman Sachs (+2,13%), Visa (+2,13%) e United Health (+1,76%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Cisco Systems, che ottiene -0,57%.Discesa modesta per McDonald’s, che cede un piccolo -0,53%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano American Airlines (+3,28%), Marriott International (+3,17%), Citrix Systems (+2,69%) e Amazon (+2,39%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Biogen, che prosegue le contrattazioni a -1,87%.Sotto pressione Bed Bath & Beyond, che accusa un calo dell’1,79%.Scivola Moderna, con un netto svantaggio dell’1,53%.In rosso Western Digital, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,45%. LEGGI TUTTO

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    Bitcoin sfonda quota 60.000 dollari. Attesa decisione Sec

    (Teleborsa) – Il Bitcoin vola a 60.000 dollari sostenuto dall’ottimismo dei trader sulla possibilità che la Sec approvi il primo ETF in valuta digitale. La criptovaluta salita fino a 60.314 dollari, la quotazione più alta da metà aprile, è scesa poi 59.920 dollari. Il ProShares Bitcoin Strategy ETF dovrebbe debuttare al New York Stock Exchange (Nyse) martedì prossimo. LEGGI TUTTO