Ottobre 2021

Monthly Archives

More stories

  • in

    Generali, Del Vecchio e Caltagirone acquistano ancora. Patto al 13%

    (Teleborsa) – Continuano gli acquisti delle azioni di Generali da parte di Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, che ritoccano ormai settimanalmente le loro quote da oltre un mese a questa parte. Come emerge da una serie di internal dealing, Del Vecchio ha acquistato 980.000 azioni del Leone di Trieste tra l’1 e il 4 ottobre, pari a circa lo 0,062% del capitale sociale. Il presidente di EssilorLuxottica porta quindi la sua quota a circa il 5,3%. Caltagirone ha invece messo le mani su 1,25 milioni di azioni Generali (pari a circa lo 0,079%) tra il 4 e il 5 ottobre, salendo al 6,47%.I due imprenditori hanno stipulato l’11 settembre un patto di consultazione in vista del rinnovo del board del Leone di Trieste della prossima primavera. L’accordo, a cui aderisce anche Fondazione Crt, è salito al 13,02% dopo gli ultimi acquisti. L’obiettivo del patto sarebbe quello opporsi alla conferma dell’AD Philippe Donnet, e non è escluso che venga presentata una lista alternativa a quella del CdA. LEGGI TUTTO

  • in

    Scuola, ANIEF: “Stipendi docenti troppo bassi: a fine carriera sono la metà di quelli di altri Paesi”

    (Teleborsa) – In Italia manca la valorizzazione stipendiale degli insegnanti: a fine carriera gli stipendi dei nostri docenti sono la metà di quelli di altri Paesi, come la Germania. Questo l’allarme lanciato da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief in vista del rinnovo del contratto per gli insegnanti. “Gli stipendi attuali – ha affermato Pacifico in un’intervista a Orizzonte Scuola – non valorizzano la professione, sono spesso più bassi di un operaio specializzato e per i precari sono consumati per lavorare fuori, servono quindi solo per la sussistenza. Siamo sui 7-8 punti sotto l’inflazione, lontani dall’aumento costo della vita in Italia, oltre che dalla media Ue. Eppure la pandemia ha fatto emergere il ruolo dell’insegnante: una figura fondamentale per rilanciare il Paese”.In tale scenario per Pacifico emerge, dunque, la necessità di contestualizzare gli aumenti da applicare con il prossimo contratto alle necessità del comparto: “non potranno – ha spiegato il sindacalista – essere inferiori ai 300-350 euro, ai quali vanno aggiunti i 100 euro previsti nelle linee guida, per poterli allineare all’inflazione degli ultimi 13 anni”. Per l’Anief la partita sul rinnovo contrattuale della scuola stavolta non si potrà fermare a poco più del 3% di aumento dell’ultimo contratto, scaduto da quasi tre anni. “Il ministro – ha detto Pacifico – ha emanato delle linee guida per l’atto di indirizzo, aspettiamo la convocazione Aran. Noi come Anief abbiamo già pronta la nostra piattaforma, che prevede l’utilizzo di quelle risorse che il governo ha promesso nel Patto per la scuola di maggio siglato con le confederazioni, firmato dal ministro Bianchi su delega del premier Draghi. Nel Patto si è detto di mettere delle risorse aggiuntive per la scuola e valorizzare la professionalità del mondo della scuola”.”Deve essere innanzitutto – sottolinea il sindacato in una nota – riconosciuta un’indennità di rischio biologico legata alla pandemia. Le vaccinazioni e le certificazioni verdi non hanno allontanato il rischio contagio, lo si vede dalle classi in quarantena. I rischi della didattica in presenza non sono stati annullati dalla vaccinazione né dall’obbligo del possesso del Green pass. Questo significa che quando si insegna nelle nostre scuole si può prendere il Covid. Il personale docente, come il personale medico, deve avere diritto a una specifica indennità di rischio Covid”. Secondo il presidente Anief i rischi professionali per la salute sono evidenti: sulla percentuale di indennizzo “se ne discuterà: diciamo almeno 10 euro al giorno e quindi 300 euro al mese”.Al tavolo di contrattazione, il sindacato autonomo ha annunciato che rivendicherà anche “un’indennità di incarico: tutto il personale a tempo determinato, dopo tre anni di supplenza, deve avere un’indennità che deve essere inserita nel contratto, senza dover ricorrere al tribunale”. Per Pacifico “bisogna eliminare tutte le differenze nel trattamento economico e giuridico tra precari e personale di ruolo. Inoltre, visto che tre dipendenti della scuola su quattro sono donne, con percentuali che superano il 90% alla scuola primaria, occorre pensare ai problemi che possono avere le nostre donne insegnanti soprattutto legati alla mobilità e quindi far cadere i paletti della mobilità per fare finalmente coniugare la vita affettiva e familiare con il lavoro. Parliamo – ha aggiunto il sindacalista – del vincolo dei tre anni e il vincolo riguardante le assegnazioni provvisorie: in Europa si parla tanto di favorire la mobilità transfrontaliera”.”Deve essere garantita – continua il leader dell’Anief – un’indennità di sede che favorisca quegli insegnanti che vanno a lavorare lontano dalla propria residenza. Nel privato si chiama indennità di trasferta. Dobbiamo premiare chi lavora in zone diverse dal proprio domicilio e chi lavora in contesti più difficili, dove oggettivamente è più difficile insegnare. Per concludere: deve essere riconosciuto il burnout per il personale docente, condizione che permetterebbe di usufruire delle finestre per andare in pensione a 63 anni senza penalizzazioni. Sarebbe opportuno a 59-60 anni come avviene per le forze dell’arma”. Il sindacalista autonomo, infine, si è soffermato sulla piattaforma che l’Anief sta definendo “per portare le proposte per rinnovare il contratto. I principi – ha spiegato Pacifico – li stiamo discutendo in più di 2mila assemblee sindacali programmate nei mesi di ottobre, novembre e dicembre per arricchirli con le idee che vengono dai colleghi. Abbiamo aperto questo ciclo di assemblee a Palermo il primo ottobre con più di mille colleghi che hanno partecipato”. LEGGI TUTTO

  • in

    Usa, Biden convoca i CEO delle grandi banche americane: sul tavolo il rischio default

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha invitato alla Casa Bianca i CEO delle più grandi banche americane per un incontro sulle conseguenze devastanti che causerebbe un mancato innalzamento del tetto del debito del governo federale. La notizia dell’incontro è stata riportata dal Washington Post che segnala tra i sicuri partecipanti Brian Moynihan, CEO di Bank of America, e Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase.Alla riunione dovrebbero prendere parte anche la segretaria del Tesoro, Janet Yellen, la segretaria al Commercio, Gina Raimondo e il consigliere senior della Casa Bianca Cedric Richmond. In base alle fonti del quotidiano statunitense alla riunione dovrebbero prendere parte anche gli amministratori delegati di Citibank, Nasdaq Composite index, Intel e AARP. “Questi dirigenti rappresentano alcune delle aziende e delle industrie più note d’America e capiscono in prima persona che un default sarebbe economicamente devastante”, ha dichiarato al Washington Post la fonte che ha reso noto l’incontro. “Il presidente illustrerà in dettaglio l’ostruzione repubblicana che ci ha portato a questo punto, con il GOP che si rifiuta di fare la cosa giusta e di adempiere alla sua responsabilità bipartisan di affrontare il limite del debito”.Resta infatti ferma la posizione dei repubblicani al Senato che hanno rifiutato di sostenere il piano democratico di alzare il tetto del debito. Servono infatti i voti di 60 senatori entro il 18 ottobre per evitare il default. Il leader della minoranza, il repubblicano Mitch McConnell, ha infatti chiesto che i democratici risolvano la questione “da soli” attraverso una procedura di bilancio nota come riconciliazione – nella pratica uno strumento di bilancio che impedirebbe ai Repubblicani del Senato di fare ostruzionismo e di bloccare il voto in aula – una strategia che i democratici però hanno già escluso viste le difficoltà tecniche e politiche che presenterebbe tale opzione. LEGGI TUTTO

  • in

    Lufthansa, la quota dello Stato tedesco scende al 14%

    (Teleborsa) – Lo Stato tedesco ha diminuito la sua quota nel capitale di Lufthansa – la principale compagnia aerea del Paese – passando dal 15% al 14,09%. Lo ha comunicato l’Agenzia delle finanze, sottolineando che il Fondo di stabilizzazione economica (WSF) – istituito per contenere i danni economici causati dalla pandemia – ha ridotto la propria partecipazione dopo che la compagnia aerea ha completato un aumento di capitale da 2,16 miliardi di euro.”La partecipazione del WSF all’aumento di capitale è finalizzata alla rapida conclusione delle misure statali di stabilizzazione”, si legge in una nota. Lo Stato tedesco aveva già iniziato il mese scorso a diminuire la propria partecipazione, passando dal 20% al 15%. LEGGI TUTTO

  • in

    Banca Popolare S. Angelo, utile di 540 mila euro nel 1° semestre 2021

    (Teleborsa) – Banca Popolare Sant’Angelo ha chiuso il primo semestre del 2021 con un utile netto di 0,54 milioni di euro. Le masse totali gestite si sono attestate a 2,15 miliardi di euro. Quanto alla qualità del credito, le rettifiche di valore nette si sono attestate a 4,23 milioni di euro.Gli indicatori patrimoniali confermano la solidità della banca siciliana: i Fondi Propri si attestano a 83,3 milioni di euro al netto dell’utile al 30 giugno 2020, il CET1 Capital Ratio al 14,53% (a fronte di un requisito regolamentare complessivo (OCR) pari a 8,40%, che si attesta all’8,90% comprensivo di Capital Guidance).Il T1 Capital Ratio al 14,53% (a fronte di un requisito regolamentare complessivo (OCR) pari a 10,40%, che si attesta al 10,90% comprensivo di Capital Guidance); il Total Capital Ratio al 14,87% (a fronte di un requisito regolamentare complessivo (OCR) pari a 13,10%, che si attesta al 13,60% comprensivo di Capital Guidance). LEGGI TUTTO

  • in

    MARR, ricavi sopra i livelli pre-pandemia nel 3° trimestre

    (Teleborsa) – MARR, società quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana e attiva nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica, ha registrato ricavi pari a circa 532 milioni di euro nel terzo trimestre dell’anno, comprensivi di circa 22 milioni di ricavi relativi alle attività del gruppo Verrini entrate a far parte di MARR lo scorso aprile. Si registra quindi un incremento rispetto ai 509 milioni registrati nel 2019 (+4%) e una netta crescita (+30%) rispetto ai 409 milioni ottenuti nel 2020.Vista la ripresa dalla pandemia, MARR ha deciso di ridare impulso alle attività di ampliamento e ammodernamento della propria struttura logistico-distributiva. In particolare, è stato definito un piano di investimenti orientato alla realizzazione di nuove Piattaforme e al riposizionamento ed ampliamento di Unità Operative, attraverso interventi pianificati e che verranno realizzati nel periodo 2021-2024. In tale arco temporale sono previsti investimenti complessivi straordinari attorno a 170 milioni di euro, compresivi delle abituali maintenance capex.Infine, MARR ha reso disponibile il proprio Bilancio di Sostenibilità 2020. Sono state anche definite figure interne che facilitino l’eventuale necessità di attività di engagement da parte di investitori con gli amministratori (Shareholder-Director Engagement). LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 2,3 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate – contro attese per un calo – le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 1° ottobre 2021, sono aumentati di circa 2,3 milioni a 420,9 MBG, contro attese per un calo di 0,4 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 0,4 milioni a 129,3 MBG, contro attese per un calo di 1 milione, mentre le scorte di benzine hanno registrato un incremento di 3,3 milioni a quota 225,1 MBG (era atteso un calo di 0,3 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 0,9 milioni a 617,8 MBG. LEGGI TUTTO

  • in

    “Svolte giuste”, A2A presenta il punto di vista dei territori sul futuro della transizione ecologica in Italia

    (Teleborsa) – “Il sesto assessment report dell’IPCC – Intergovernamental Panel on Climate Change conferma che senza una decisa svolta sulla decarbonizzazione subiremo le gravi conseguenze del climate change. L’Earth Overshoot Day, il giorno in cui la Terra esaurisce le proprie risorse rigenerabili, si avvicina sempre di più: quest’anno in Italia è stato il 13 maggio. Da queste consapevolezze e con la volontà di dare un contributo allo sviluppo sostenibile, A2A ha disegnato nel 2021 il suo piano strategico decennale che prevede investimenti per 16 miliardi di euro su transizione energetica ed economia circolare”. È quanto ha affermato Marco Patuano, presidente del Gruppo A2A, in occasione dell’incontro “Le svolte giuste – Il punto di vista dei territori sul futuro della transizione ecologica in Italia”, evento di chiusura del percorso di ascolto, avviato lo scorso giugno, degli stakeholder dei territori in cui il Gruppo A2A opera. “Completare la transizione ecologica – a proseguito Patuano – è una priorità globale, ma si tratta di una sfida di fronte a cui aziende e istituzioni non possono ambire a farcela da sole. In questo scenario si colloca il progetto ‘Le Svolte Giuste: il Punto di vista dei Territori sul futuro della Transizione Ecologica In Italia’, perché i territori sono fondamentali ed è cruciale coinvolgerli e ascoltarli. Metterne a fuoco le specificità, la predisposizione al cambiamento e il profilo culturale, infatti, è il punto di partenza per individuare le leve abilitanti più adatte a disegnare una transizione ecologica su misura”. Da queste considerazioni sono nati gli incontri “I Territori della sostenibilità”, un percorso di ascolto e dialogo, realizzato con il supporto di The European House-Ambrosetti, in 6 territori dove A2A è presente (Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valtellina e Valchiavenna, Bergamo, Brescia e Milano). “Il progetto – spiega A2A in una nota – parte dalla consapevolezza che la transizione ecologica pone aziende, istituzioni e territori di fronte a delle scelte, veri e propri bivi. Gli incontri si sono focalizzati su 10 ‘Svolte Giuste’ da intraprendere per favorire la transizione ecologica, scelte e bivi che sono stati sottoposti agli stakeholder di ciascun territorio per indicare la strada da intraprendere per il futuro. Le decisioni hanno riguardato: Innovazione Tecnologica vs Comportamenti Individuali, Generazione Z vs Boomer, Istituzioni vs Stakeholder, Smart Cities vs Smart Land, Cambiamenti Radicali vs Cambiamenti Incrementali, Pubblico vs Privato, Ambiente vs Società, Filantropia vs valore condiviso, Crescita vs Decrescita e infine Decisione collettiva vs Decisione dei competenti”. A commentare i risultati di questo percorso sono intervenuti, tra gli altri, anche il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti e Jeffrey Sachs, economista statunitense, presidente dell’UN Sustainable Development Solutions Network (SDSN) e direttore del Center for Sustainable Development della Columbia University.Transizione ecologica e stakeholder di A2A – Dall’analisi è emerso che gli stakeholder di A2A sono futuristi, proiettati verso l’innovazione tecnologica (per il 60,4%), pur consapevoli che l’implementazione delle innovazioni non sarà possibile senza il contributo dei comportamenti individuali, e molto attenti ai diritti delle nuove generazioni (per il 92%). Sono accoglienti più che esclusivi, ovvero convinti che le decisioni necessarie a promuovere la transizione ecologica vadano prese coinvolgendo tutti gli attori (per il 73,7%) e non solo le Istituzioni. Inoltre si dimostrano focalizzati sulla tutela dell’ambiente (per il 73,5%), delle sue risorse e della biodiversità, anche a scapito dei bisogni della società. Infine, gli stakeholder coinvolti sono più prudenti che rivoluzionari: per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, si orientano verso i cambiamenti incrementali (per il 70%), piuttosto che verso i cambiamenti radicali, che rischiano di creare spaccature e conflitti nella società. A valle del percorso realizzato, A2A ha sintetizzato alcuni spunti raccolti in 6 raccomandazioni per il futuro del Paese: sostenere l’innovazione tecnologica nei settori ad alto impatto ambientale; amplificare il cambiamento senza lasciare indietro nessuno; coinvolgere nelle decisioni una platea sempre più ampia di interlocutori; favorire l’inclusione delle nuove generazioni nei processi decisionali; rendere la trasparenza un tratto distintivo della transizione ecologica; promuovere il dibattito per la semplificazione normativa. LEGGI TUTTO