Ottobre 2021

Monthly Archives

More stories

  • in

    Delega fiscale, in corso il Consiglio dei Ministri: si lavora su un testo composto da 10 articoli

    (Teleborsa) – Riordino dell’Iva, riforma del Catasto ma anche interventi sull’Irpef per ridurre il cuneo fiscale e cancellazione dell’Irap. Sono queste le principali misure che in base ad una prima bozza il Governo si prepara a inserire nella legge delega per la riforma fiscale nel Consiglio dei Ministri in corso in questi minuti a Palazzo Chigi. Possibile anche una fusione fra l’agenzia delle Entrate e quella della Riscossione. La bozza della delega fiscale approdata in Consiglio dei Ministri è composta da dieci articoli.Irpef. “Ridurre gradualmente le aliquote medie effettive”, è l’obiettivo che il governo ha inserito all’interno del provvediemnto, “anche al fine di incentivare l’offerta di lavoro e partecipazione al mercato del lavoro, con particolare riferimento ai giovani e ai secondi percettori di reddito, nonché l’attività imprenditoriale e l’emersione degli imponibili”. Inoltre, la delega dovrà puntare a “ridurre gradualmente le variazioni eccessive delle aliquote marginali effettive derivanti dall’applicazione dell’Irpef” La revisione dovrà infine essere finalizzata a “garantire che sia rispettato il principio di progressività”. In particolare, la delega fiscale punterà al “riordino delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall’imposta lorda”, si legge nella bozza, “tenendo conto della loro finalità e dei loro effetti sull’equità e sull’efficienza dell’imposta”. Iva. La legge delega, inoltre, sarà chiamata a “semplificare la gestione e l’applicazione dell’imposta, contrastare l’erosione e l’evasione, aumentare il grado di efficienza in coerenza con la disciplina europea armonizzata dell’imposta”, anche attraverso la razionalizzazione della struttura dell’Iva, in particolare per quanto riguarda il “numero” delle aliquote, i “livelli delle aliquote” e la “distribuzione delle diverse basi imponibili tra le diverse aliquote”. LEGGI TUTTO

  • in

    Health Italia, Mediobanca migliora target price e giudizio

    (Teleborsa) – Mediobanca ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo su Health Italia – società quotata su AIM Italia e attiva nel mercato italiano della sanità integrativa e della offerta di soluzioni per il benessere di famiglie e dipendenti di aziende – portandolo a 3,3 euro (da 2,8) e ha migliorato il giudizio sul titolo a “Outperform” da “Neutral”.Negli ultimi dodici mesi, “i risultati di Health Italia hanno mostrato segni visibili di una crescita sana” e si sono iniziati a vedere “i primi frutti della diversificazione attuata nel 2018-19”, sottolineano gli analisti. “Ciò si è riflesso in una solida crescita del fatturato a due cifre, unita a un sostanziale rimbalzo della redditività. Inoltre, Health Italia sembra ben posizionata per cogliere le opportunità innescate dalla crescente penetrazione dei servizi integrativi di assistenza sanitaria/telemedicina in Italia e si trova su un solido bilancio che lascia ampio spazio per supportare il miglioramento del business”, si legge nello studio di Mediobanca.Considerando le tendenze positive registrate nel primo semestre, Mediobanca ha migliorato le stime di redditività per l’intero 2021 e oltre, insieme a un miglioramento mid-single-digit delle previsioni di crescita del fatturato. Ora i ricavi core sono stimati a 40 milioni di euro nel 2021, 45 milioni di euro nel 2022 e 50 milioni di euro nel 2023, mentre l’EBITDA dovrebbe essere di 8,5 milioni di euro quest’anno, 10,6 milioni di euro il prossimo anno e 12,2 milioni di euro nel 2023.(Foto: © Vittaya Sinlapasart/ 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Covid, Johnson & Johnson chiede autorizzazione a FDA per richiamo

    (Teleborsa) – La società farmaceutica statunitense Johnson & Johnson ha presentato alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense la richiesta di autorizzazione di un richiamo del proprio vaccino anti Covid-19 in individui di età pari o superiore a 18 anni. La società dichiara che il richiamo somministrato 56 giorni dopo la dose primaria fornisce una protezione del 94% contro il Covid-19 sintomatico (da moderato a grave/critico) e protezione al 100% contro il Covid-19 grave/critico, almeno 14 giorni dopo la vaccinazione di richiamo. Quando il richiamo viene inoculato sei mesi dopo la prima dose, i livelli di anticorpi aumentano di 9 volte una settimana dopo la dose booster e continuano a salire per diventare 12 volte più alti quattro settimane dopo.”Il nostro programma clinico ha scoperto che un richiamo del nostro vaccino aumenta i livelli di protezione per coloro che hanno ricevuto il nostro vaccino a iniezione singola al 94%. Attendiamo con impazienza le nostre discussioni con la FDA e altre autorità sanitarie per supportare le loro decisioni in merito ai richiami”, ha affermato Mathai Mammen, Global Head di Janssen Research & Development presso Johnson & Johnson. “Allo stesso tempo, continuiamo a riconoscere che un vaccino a iniezione singola contro il Covid-19 fornisce una protezione forte e duratura”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    Covid, Astrazeneca: chiesta autorizzazione di emergenza alla FDA per la terapia anticorpale

    (Teleborsa) – AstraZeneca ha richiesto l’autorizzazione all’uso di emergenza dalla Food and Drug Administration statunitense per la sua terapia anticorpale per il Covid. Lo ha reso la stessa casa farmaceutica attraverso una nota. La terapia anticorpale – denominata AZD7442 – è “ad azione prolungata” e contiene anticorpi “in vitro” prodotti in laboratorio che possono estendere la risposta immunitaria del corpo a un’infezione da covid-19. AstraZeneca ha affermato che la terapia ha anche dimostrato un certo successo nel neutralizzare le varianti delta e mu.La richiesta alla FDA ha incluso anche i risultati di una recente sperimentazione del trattamento, che ha dimostrato che la terapia ha ridotto del 77% il rischio di sviluppare Covid-19 sintomatico. AstraZeneca ha anche affermato che il trattamento potrebbe aiutare le persone che hanno bisogno di protezione aggiuntiva a causa di una ridotta risposta immunitaria ai vaccini o integrare un normale ciclo di vaccinazione. “Le popolazioni vulnerabili come gli immunocompromessi spesso non sono in grado di organizzare una risposta protettiva dopo la vaccinazione e continuano a essere a rischio di sviluppare Covid-19. Con questo primo deposito normativo globale, siamo un passo più vicini a fornire un’opzione aggiuntiva per aiutare a proteggere contro Covid-19 insieme ai vaccini. Non vediamo l’ora di condividere i dati AZD7442 per il trattamento di Covid-19 entro la fine dell’anno”, ha dichiarato Mene Pangalos, dirigente di AstraZeneca. LEGGI TUTTO

  • in

    NaDEF, Bankitalia: quadro macro favorevole, ma ancora rischi ribasso

    (Teleborsa) – Il quadro macroeconomico tendenziale presentato nella Nota di aggiornamento del DEF (che prefigura una crescita del 6% nell’anno in corso, del 4,2 nel 2022 e del 2,6 nel 2023) “è coerente” ed è un “quadro favorevole, che resta però soggetto a rischi prevalentemente al ribasso, legati al possibile persistere di vincoli d’offerta globale, all’evoluzione dei contagi nei mesi autunnali e all’efficacia delle misure di sostegno”. Lo ha detto il Capo del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, Eugenio Gaiotti, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.Il quadro, ha proseguito “è nel complesso condivisibile ma circondato da rischi che valutiamo orientati prevalentemente al ribasso. Tra questi, nel breve termine, un’evoluzione meno favorevole del quadro epidemiologico potrebbe comportare un recupero ritardato delle attività interessate da maggiori contatti interpersonali e riflettersi negativamente sui consumi e sull’occupazione; non si puo’ inoltre escludere che gli effetti delle strozzature dal lato dell’offerta si trasmettano in misura più intensa all’economia italiana lungo le catene di valore globali. Nel medio termine i principali fattori di rischio sono associati ai tempi di realizzazione e all’efficacia delle misure delineate nel PNRR e a un possibile rallentamento degli scambi internazionali”.Le stime tendenziali per quest’anno e per il prossimo, spiega Bankitalia, “si collocano all’interno del ventaglio di quelle formulate dai principali analisti, ancora però caratterizzate da una dispersione elevata e dimostratesi soggette a rapidi cambiamenti, a conferma delle incertezze sul pieno riassorbimento della pandemia”.”La prosecuzione della ripresa resta dipendente dal mantenimento dello stimolo di bilancio, ampiamente incorporato nel quadro tendenziale con le misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e le altre già definite fino all’estate, che se attuate efficacemente potranno contribuire considerevolmente alla crescita nel prossimo triennio”.”L’aggiornamento delle nostre proiezioni – rileva Gaiotti – porta a concludere che la crescita dovrebbe risultare quest’anno sensibilmente più elevata di quanto stimato in luglio, collocandosi intorno al 6%. Il prodotto e l’occupazione si riporterebbero sui livelli pre-pandemici già nella prima metà del 2022, in anticipo di due trimestri rispetto a quanto ipotizzato in precedenza”. “Secondo le nostre stime nel terzo trimestre la produzione industriale sarebbe cresciuta di circa un punto percentuale; l’indicatore settimanale prodotto dalla Banca d’Italia registra attualmente un aumento dell’attivita’ economica nel trimestre non discosto da 2 punti percentuali”, spiega ancora. “Gli indicatori ad alta frequenza che osserviamo (come i flussi di pagamento, i consumi di elettricita’ e gas, il traffico autostradale, tutti in aumento) segnalano che la ripresa dell’economia è proseguita anche nel terzo trimestre, sia nell’industria, sia nei servizi. Secondo le informazioni ricavate dai nostri sondaggi più recenti, le imprese continuano a prefigurare un rialzo dei propri investimenti; le famiglie esprimono valutazioni migliori sulla situazione economica e sul mercato del lavoro nonchè una maggiore propensione alla spesa”. “Come la Banca d’Italia ha più volte sottolineato, è condivisibile la valutazione” della Nadef secondo cui “la piena realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, incluse le riforme che lo accompagnano, è la grande sfida per i prossimi anni; il sostegno della domanda non potrebbe assicurare da solo il ritorno a ritmi di crescita stabilmente più sostenuti”, ha sottolineato Gaiotti.Quanto all’inflazione “crediamo non sarà permanente. Perche’è lo sia ci vogliono effetti di cosiddetto second round come contrattazione e aspettative”, dice Gaiotti. “Certo c’è attenzione sull'”effetto dell’energia sull’economia. Al momento l’attenzione è sui prezzi del gas i cui aumenti sono stati rapidi e forti. Ma nelle quotazioni incorporate nei future mi sembra non prevedano una persistenza lunga, oltre l’anno in corso ma è una situazione che stiamo monitorando con attenzione” LEGGI TUTTO

  • in

    USA, deficit commerciale agosto sale a 73,3 miliardi

    (Teleborsa) – Aumenta il deficit commerciale americano. Nel mese di agosto la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 73,3 miliardi di dollari, in crescita rispetto al passivo di 70,3 miliardi di luglio (dato rivisto da -70,1 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta superiore alle stime degli analisti, che erano per un disavanzo di 70,5 miliardi di dollari. Le esportazioni sono salite a 213,7 miliardi (+0,5%) e le importazioni sono aumentate a 287 miliardi di dollari (+1,4%). LEGGI TUTTO

  • in

    PepsiCo, trimestrale batte le attese. Alzata guidance per il 2021

    (Teleborsa) – PepsiCo, multinazionale statunitense di alimenti, snack e bevande, ha registrato risultati sopra le attese del mercato nel terzo trimestre del 2021 (terminato il 4 settembre). L’allentamento delle restrizione Covid ha spinto le vendite dei prodotti della società in bar, ristoranti e cinema. I ricavi sono aumentati dell’11,6% a 20,19 miliardi di dollari, al di sopra delle stime degli analisti di 19,39 miliardi di dollari, secondo i dati di Refinitiv. L’utile di 1,79 dollari per azione ha battuto di 6 centesimi per azione il consensus.”Siamo soddisfatti dei nostri risultati per il terzo trimestre in quanto abbiamo realizzato una crescita dei ricavi netti molto forte, navigando con attenzione in una catena di approvvigionamento e in un ambiente di costi dinamici e volatili. Data la nostra performance da inizio anno, ora prevediamo che il nostro fatturato organico per l’intero anno aumenterà di circa l’8% e gli utili per azione in valuta costante principale di almeno l’11%”, ha affermato il presidente e CEO Ramon Laguarta.Per l’anno fiscale 2021, la società prevede ora di ottenere circa l’8% di crescita organica dei ricavi (rispetto alla precedente previsione del 6%), almeno l’11% di crescita costante dell’EPS a valuta core (rispetto alla stima precedente dell’11%). Inoltre, PepsiCo continua ad aspettarsi: un’aliquota fiscale effettiva annuale di base di circa il 21% e rendimenti di cassa totali per gli azionisti di circa 5,9 miliardi di dollari, compresi dividendi di circa 5,8 miliardi di dollari e riacquisti di azioni per 106 milioni di dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Cyberoo, Intermonte abbassa target price e stime per l'intero anno

    (Teleborsa) – Intermonte ha abbassato il prezzo obiettivo su Cyberoo, società quotata su AIM Italia e specializzata in cyber security per le imprese, portandolo a 10,1 euro (da 10,4) e ha confermato il giudizio “buy” sul titolo. Nel primo semestre le vendite nette di Cyberoo sono cresciute del +24% su base annua a 3,47 milioni di euro, mancando la previsione di Intermonte di 3,78 milioni di euro, con le divisioni Cyber security e Managed Services cresciute meno del previsto. Gli analisti sottolineano che gli investimenti in personale e ricerca e sviluppo hanno inciso su margini e flusso di cassa, come previsto. Sono stati confermati i nuovi obiettivi contrattuali del secondo semestre 2021, con la crescita che si concretizzerà nei primi mesi del 2022.Alla luce di tutto ciò, Intermonte ha ridotto di nuovo le previsioni per le vendite nette dell’intero anno fiscale del 7%, e ora si aspetta entrate per 7,9 milioni di euro, per 16,5 milioni di euro e per 26,7 milioni di euro – rispettivamente – nel 2021, 2022 e 2023. Nell’esercizio in corso l’EBITDA dovrebbe essere di 1,6 milioni di euro (in calo dalla stima precedente di 1,8 milioni di euro). “Confermiamo comunque le nostre stime a lungo termine, che riflettono il potenziale di crescita aziendale e un’adeguata struttura dei costi”, concludono gli analisti. LEGGI TUTTO