Ottobre 2021

Monthly Archives

More stories

  • in

    Semiconduttori, Marvell e AMD segnalano che carenza continuerà nel 2022

    (Teleborsa) – La carenza globale di semiconduttori continuerà anche nel 2022, nonostante gli sforzi per aumentare la capacità produttiva da parte di molti operatori del settore. Lo hanno affermato i CEO di Marvell Technology e Advanced Micro Devices (AMD), multinazionali statunitensi produttrici di chip e tecnologia correlata.”In questo momento, ogni singolo mercato finale per i semiconduttori è in crescita contemporaneamente. Sono in questo settore da 27 anni, non l’ho mai visto accadere”, ha dichiarato il CEO di Marvell, Matt Murphy, durante un evento organizzato da CNBC. “Se ciò continuerà, questo sarà un periodo molto doloroso, anche nel 2022 per tutta la durata dell’anno”. Secondo Murphy, gli effetti degli sforzi per aumentare la capacità della produzione non si vedranno prima del 2023-2024.”Abbiamo sempre attraversato cicli di alti e bassi, in cui la domanda ha superato l’offerta o viceversa”, ma “questa volta è diverso”, ha invece affermato in un altro evento la CEO di AMD Lisa Su. L’ingegnere taiwanese ha affermato che mentre si aspetta che la prima metà del 2022 sarà “probabilmente difficile”, nella seconda metà la situazione dovrebbe migliorare con l’aumento della capacità produttiva. “Potrebbero volerci dai 18 ai 24 mesi per mettere su un nuovo impianto, e in alcuni casi anche di più – ha sottolineato – E questi investimenti sono stati avviati forse un anno fa”.Murphy ha spiegato che la carenza di chip dovrebbe diminuire quando la domanda di alcuni prodotti che utilizzano semiconduttori si stabilizzerà, dopo il boom della pandemia. “Penso che non sia possibile che ogni segmento dell’industria elettronica rimanga in crescita, registrando un boom di domanda per altri 12 mesi, non ha alcun senso”, ha sottolineato il CEO. LEGGI TUTTO

  • in

    L'UE punta i riflettori sulla BCE: crescono le “pressioni” legate all'inflazione

    (Teleborsa) – Sarà la BCE, con la sua tesi che l’inflazione è temporanea, a finire sotto i riflettori alla riunione dell’Eurogruppo e dell’Ecofin, in agenda oggi 4 ottobre e domani 5 ottobre 2021. Una linea che supporta ancora una politica monetaria ultra espansiva, con il suo programma di emergenza PEPP, ma appare oggi inadeguata rispetto ad un’inflazione balzata al 3,4%, al top degli ultimi tredici anni (massimo dal 2008).La BCE ha più volte ribadito che la politica resterà a lungo espansiva per supportare la riresa dell’Area Euro post pandemia, ma i colli di bottiglia nella logistica e nella catena di approvvigionamenti, in parte dovuti anche a motivazioni speculative, hanno fatto schizzare in alto i prezzi a livelli economicamente non accettabili,. E così la riunione dell’Eurogruppo di oggi e dell’Ecofin il 5 ottobre, potrebbe spostare l’attenzione dal dibattito sui PNRR ed il settore bancario alle politiche della BCE, con “pressioni” sulla sua Presidente Christine Lagarde a definire una politica di uscita dalla fase d’emergenza entro la fine dell’anno. A dicembre sicuramente si farà il punto sul piano PEPP, il piano d’emergenza da 1.750 miliardi di euro, che ha fatto crollare i rendimenti dei titoli di Stato, incluso quello italiano, creando un maggior margine di flessibilità per i governi per le politiche fiscali anti-Covid. Se gli allarmisti ritengono che sia meglio lasciar esaurire il PEPP a marzo 2022, come previsto, Lagarde ed altri banchieri favorevoli alle politiche espansive puntano a prolungare gli aiuti ancora per un po’, sostenendo che l’economia non è ancora fuori pericolo e che vi siano ancora rischi al ribasso collegati con i contagi di Covid.E’ di questa parte il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che o intervenendo alle “Giornate di Economia Marcello De Cecco” a Lanciano, ha affermato che la BCE “manterrà accomodante fino a quando necessario” e “dovrebbe agire con prudenza nel contrastare shock che appaiono avere una natura solo temporanea”. “I ritardi con i quali la politica monetaria dispiega i propri effetti, mediante la trasmissione al credito e alla domanda aggregata – ha spiegato – sono infatti tali che il suo impatto sull’economia potrebbe materializzarsi quando lo shock è già rientrato”.Solo pochi giorni fa ad un meeting con i banchieri centrali, Lagarde aveva affermato che il rischio maggiore al momento è rappresentato dai colli di bottiglia e dagli alti prezzi dell’energia, mentre i problemi di inflazione sono “temporanei” e dovrebbero risolversi entro il primo trimestre 2022. LEGGI TUTTO

  • in

    Germania, ifo: peggiora il sentiment dell'industria automobilistica

    (Teleborsa) – Il sentiment tra i produttori automobilistici tedeschi e i loro fornitori si è notevolmente raffreddato a settembre, con il corrispondente indice che è sceso da 32 punti a 13,2 punti. Lo comunica l’ifo Institute, istituto di ricerca con sede a Monaco di Baviera, sottolineando che a luglio il dato si era attestato a 52,9 punti. “Gli ultimi dati mostrano che l’industria automobilistica è l’industria più gravemente colpita dai colli di bottiglia nella fornitura di prodotti intermedi”, afferma Oliver Falck, direttore dell’ifo per l’organizzazione industriale e le nuove tecnologie.L’unico impulso positivo viene dall’estero: le aspettative sull’export sono nettamente migliorate, con l’indicatore che passa dai 17 punti di agosto ai 34,5 punti di settembre. Ciò potrebbe avere un impatto positivo sulle aspettative di produzione, che sono passate da 35,4 punti a 37,4 punti. “Tuttavia, questo non deve nascondere il fatto che l’incertezza di molti consumatori in Cina, a causa della crisi della società immobiliare Evergrande, sta pesando sull’umore delle case automobilistiche tedesche, che ora producono più auto in Cina che in Germania”, aggiunge Falk.Il portafoglio ordini del settore automotive tedesco è sceso da 17,1 punti di agosto a 5,3 punti. A luglio, il portafoglio ordini era valutato a 52,5 punti. La domanda è in calo per la prima volta da maggio 2020: il dato è sceso da 1,7 punti a -15,7 punti. LEGGI TUTTO

  • in

    Giornata da dimenticare per Tokyo e Hong Kong

    (Teleborsa) – Segno meno per il listino di Tokyo, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il Nikkei 225 che accusa una discesa dell’1,27%, portando avanti la scia ribassista di sei cali consecutivi, avviata lunedì scorso. Depresso il mercato di Hong Kong (-2,29%); sulla stessa tendenza, in netto peggioramento Seul (-1,62%). Le borse cinesi sono chiuse per festività.Sulla performance delle azioni asiatiche pesano le preoccupazioni per il settore immobiliare cinese e i timori sull’inflazione. La crisi di Evergrande rimane attentamente monitorata dagli investitori, anche perché la società dovrebbe aver messo a punto la vendita del 51% della controllata attiva nell’immobiliare per 5 miliardi di dollari. Buona la prestazione di Mumbai (+1,1%); come pure, in denaro Sydney (+1,2%).Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro contro la valuta nipponica, che tratta con un moderato +0,02%. Sostanzialmente invariata la seduta per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che scambia sui valori della vigilia. La giornata del 2 ottobre si presenta piatta per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra un esiguo +0,06%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese tratta 0,05%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese è pari 2,89%. LEGGI TUTTO

  • in

    PharmaNutra, aumentano le vendite nel 3° trimestre

    (Teleborsa) – PharmaNutra, azienda quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana e attiva nel settore dei complementi nutrizionali a base di ferro, ha registrato una crescita delle vendite nel terzo trimestre in Italia e all’estero. Per quanto riguarda il mercato italiano, le vendite a volume nel terzo trimestre 2021, pari a 805.368 unità, evidenziano un incremento del +31,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda i mercati esteri, i volumi sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2020 (1.917.504 unità rispetto a 858.931 unità del terzo trimestre 2020). Il volume complessivo di unità vendute nei primi nove mesi dell’anno ammonta a 6.619.888 unità (+18,2% rispetto all’anno precedente).”Siamo orgogliosi di poter dire che i dati di vendita del terzo trimestre hanno superato di gran lunga le aspettative, rafforzando i risultati già particolarmente positivi del primo semestre e confermando quindi le considerazioni e proiezioni condivise con il mercato in occasione della Relazione Semestrale 2021 – ha commentato Roberto Lacorte, vicepresidente del gruppo PharmaNutra – I dati di vendita, in Italia come all’estero, ci consentono di guardare alla parte finale dell’anno con ottimismo e di porre solide basi per la continuità della crescita nel 2022, in linea anche con le tendenze del settore”. LEGGI TUTTO

  • in

    Evergrande vende il 51% di controllata attiva nell'immobiliare per 5 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Evergrande, colosso cinese che ha come maggior business lo sviluppo immobiliare, dovrebbe vendere il 51% della sua unità di servizi immobiliari a Hopson Development per oltre 5 miliardi di dollari. Lo hanno scritto diversi media cinesi, dopo che sia Evergrande (e le sue controllate immobiliari) che Hopson hanno chiesto di interrompere le negoziazioni sulla Borsa di Hong Kong prima di un’importante transazione.La potenziale vendita potrebbe portare sollievo a breve termine alla crisi di liquidità di Evergrande, oltre che fargli guadagnare tempo per risolvere i suoi problemi di finanziamento offshore. Il colosso del settore immobiliare è infatti sempre a rischio default. La settimana scorsa Fitch Ratings ha declassato a “C” da “CC” il rating di Evergrande. Il nuovo giudizio è appena una tacca sopra il default e costituisce il quarto downgrade in quattro mesi dell’agenzia di rating nei confronti della società cinese.”Il problema più grande non è un default di Evergrande, ma l’ambiente che ha portato alla sua rovina. Le autorità stanno regolando i prestiti per la casa e i prestiti alle società immobiliari. I mercati stanno già cercando un prossimo Evergrande”, ha affermato Kazutaka Kubo, economista senior di Okasan Securities. “C’è un rischio crescente che i problemi di Evergrande si diffondano all’intero settore immobiliare cinese”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    Agatos, partecipata ottiene autorizzazione per impianto fotovoltaico

    (Teleborsa) – Agatos, società quotata su AIM Italia e attiva nella progettazione, costruzione e manutenzione di impianti di energia da fonti rinnovabili, ha comunicato che è stata pubblicata dalla Provincia di Vercelli la determina dirigenziale di autorizzazione a favore di Agatos Green Power Trino Srl per la realizzazione di un impianto fotovoltaico su inseguitori monoassiali da 87,502 MWp, oltre 25 MW di sistema di accumulo (BESS).La società sottolinea che l’impianto “consentirà di immettere l’energia nella rete elettrica nazionale nei momenti di maggior fabbisogno, risolvendo la lacuna della mancata programmabilità degli impianti di generazione da fonti rinnovabili”. Agatos Green Power Trino Srl è partecipata da Agatos SpA al 20%, mentre la quota di maggioranza è detenuta da un primario operatore energetico internazionale. LEGGI TUTTO

  • in

    Conti pubblici, MEF: “A settembre 2021 fabbisogno in miglioramento a 15,3 miliardi”

    (Teleborsa) – Migliora nell’ultimo mese il fabbisogno del settore statale. Secondo i dati diffusi oggi ministero dell’Economia e delle Finanze, nel mese di settembre 2021 il saldo si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 15,3 miliardi, in miglioramento di circa 6,7 miliardi rispetto al risultato del corrispondente mese dello scorso anno (-22 miliardi). Il fabbisogno dei primi nove mesi dell’anno in corso è pari a circa 85,5 miliardi, in miglioramento di circa 42,8 miliardi rispetto quello registrato nello stesso periodo del 2020 (128,31 miliardi).”Nel confronto con il corrispondente mese del 2020, – commenta il Mef – il miglioramento del saldo è dovuto principalmente ai maggiori incassi fiscali cui ha contribuito il versamento dell’autoliquidazione, i cui termini sono stati spostati al 15 settembre, e ai maggiori versamenti ai Fondi di rotazione per le politiche comunitarie. L’effetto positivo è parzialmente attenuato dalla maggiore spesa delle Amministrazioni Territoriali e delle Amministrazioni Centrali su cui ha pesato il finanziamento dei primi 700 milioni per la costituzione della NewCo per il trasporto aereo”. La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una diminuzione di circa 500 milioni. LEGGI TUTTO