Dicembre 2021

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    Future USA: mercato americano continua il rally di fine anno

    (Teleborsa) – Wall Street intende continuare il rally di fine anno, in assenza di notizie negative all’orizzonte: i futures dei tre principali indici indicano infatti che il mercato americano dovrebbe iniziare la seduta sopra la parità. Gli investitori, che si trovano anche ad aggiustare i portafogli in vista della fine del 2021, continuano a osservare l’andamento della variante Omicron e delle conseguenti restrizioni. In questi giorni i mercati sono in uno dei periodi stagionalmente forti, chiamato anche Santa Claus Rally: secondo i dati di CFRA Research, l’S&P 500 è aumentato in media dell’1,3% negli ultimi 5 giorni di negoziazione dell’anno e nei primi due giorni del nuovo anno dal 1969 ad oggi. Il contratto sul Dow Jones mostra un +0,23% a 36.386 punti, mentre quello sullo S&P 500 mostra un rialzo dello 0,29% a 4.804 punti. Il derivato sul Nasdaq segna un +0,50% a 16.650 punti.Sul fronte macroeconomico, prima dell’Opening Bell si conosceranno l’indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller e l’FHFA Housing Price Index (HPI); dopo l’apertura della borsa, la Federal Reserve di Richmond diffonde lo stato del business nel quinto distretto manifatturiero della nazione.Tra i titoli sotto osservazione ci sono Tesla (in rally da quattro sedute, con report bullish degli analisti), Apple (ha attuato restrizioni nei negozi di New York a causa della variante Omicron), Extreme Networks (upgrade), Coinbase (che reagisce alla debolezza del Bitcoin) e Vipshop Holdings (ha tagliato la guidance). LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Confesercenti: “Turismo e ristorazione si stanno bloccando”

    (Teleborsa) – “La pandemia sta bloccando di nuovo turismo e ristorazione, e senza una proroga immediata degli ammortizzatori sociali Covid, stimiamo che dal primo gennaio almeno 200mila lavoratori possano rimanere senza copertura. Particolarmente colpiti il comparto agenzie di viaggio, con il 95% delle imprese con dipendenti in cassa integrazione, e quello alberghiero, soprattutto nelle città d’arte. E le prospettive di rientro al lavoro sono ogni giorno più incerte”. Questo l’allarme lanciato da Confesercenti. “Tra la paura scatenata dall’aumento dei contagi, il crollo del turismo e le restrizioni del Decreto Vigilia, l’attività delle imprese dei due comparti – rileva Confesercenti – si sta nuovamente arenando. Anche dal punto di vista organizzativo, considerato che l’ondata di quarantene dei lavoratori sta riducendo l’organico impiegabile e paralizzando le imprese. Avevamo già evidenziato, insieme alle altre associazioni di imprese e ai sindacati dei lavoratori di turismo e ristorazione, la necessità di prorogare almeno al 30 giugno 2022 il termine degli ammortizzatori sociali di emergenza e delle tutele volte a salvaguardare l’occupazione, attualmente fissato al 31 dicembre 2021. Ma a pochi giorni dalla scadenza, ancora non si conosce se tali misure saranno prorogate e in che termini. Di fronte a questa improvvisa, ed estremamente preoccupante, evoluzione negativa dello scenario, – questo l’appello dell’associazione – la necessità di intervento è ancora più stringente: bisogna prorogare immediatamente gli ammortizzatori Covid”. LEGGI TUTTO

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    Piazza affari continua il rally di fine anno

    (Teleborsa) – Lieve aumento per il FTSE MIB, al pari delle principali Borse Europee. La seduta, come solito nell’ultima settimana dell’anno, è priva di temi e spunti, con volumi sottili. Continua comunque il rally di fine anno, nonostante i timori legati alla variante Omicron.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,07%. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,30%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 76,67 dollari per barile.Piccolo passo verso l’alto dello spread, che raggiunge quota +138 punti base, mostrando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all’1,15%.Tra gli indici di Eurolandia giornata moderatamente positiva per Francoforte, che sale di un frazionale +0,69%, e seduta senza slancio per Parigi, che riflette un moderato aumento dello 0,50%. Chiusa per festività Londra.Seduta positiva per il listino milanese, che mostra un guadagno dello 0,85% sul FTSE MIB, proseguendo la serie positiva iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, performance positiva per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata in aumento dello 0,85% rispetto alla chiusura precedente.In rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,93%); sulla stessa linea, sale il FTSE Italia Star (+1,24%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, exploit di Saipem, che mostra un rialzo del 2,69%.Su di giri Amplifon (+2,34%).Acquisti a piene mani su A2A, che vanta un incremento del 2,14%.Ben comprata Hera, che segna un forte rialzo dell’1,94%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Banca Ifis (+5,46%), Alerion Clean Power (+4,76%), Reply (+4,05%) e Saras (+3,24%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Caltagirone SpA, che continua la seduta con -1,26%.Tentenna Italmobiliare, che cede lo 0,93%.Sostanzialmente debole B.F, che registra una flessione dello 0,84%.Si muove sotto la parità MARR, evidenziando un decremento dello 0,69%. LEGGI TUTTO

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    Tesla, Wedbush vede rialzo del 30% nei prossimi 12 mesi

    (Teleborsa) – Il titolo Tesla potrebbe guadagnare quasi il 30% nei prossimi 12 mesi, secondo un’analisi della società d’investimento Wedbush, che ha ribadito il giudizio outperform con target price a 1.400 dollari per azione. Gli analisti si aspettano che la carenza di componenti diminuirà il prossimo anno, consentendo a Tesla di soddisfare meglio la crescente domanda in Cina, mentre i nuovi stabilimenti ad Austin, Texas e Berlino dovrebbero alleviare i colli di bottiglia della produzione globale.Inoltre, Wedbush stima che entro la fine del 2022 Tesla avrà la capacità di produrre circa 2 milioni di auto all’anno da circa 1 milione di unità attuali. “In questo momento Tesla ha un problema di prim’ordine di domanda che supera l’offerta”, si legge nella nota della società d’investimento.Tesla è in rialzo del 50% da inizio anno, anche se la decisione del fondatore Elon Musk di vendere parte delle proprie azioni ha fatto perdere terreno al titolo negli scorsi mesi. Il prezzo registrato nella seduta di ieri, 1.093 dollari per azione, è infatti sensibilmente inferiore al massimo toccato il 4 novembre di 1.229 dollari per azione. LEGGI TUTTO

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    Terna, l'industria traina i consumi elettrici di novembre

    (Teleborsa) – Ancora in crescita i consumi elettrici italiani. Nel mese di novembre, grazie anche alla performance fortemente positiva dell’industria, il fabbisogno è stato pari a 26,4 miliardi di kWh. Secondo le analisi di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, si tratta di un valore in crescita del 3,8% rispetto allo stesso mese del 2020. In aumento del 2,9% l’indice IMCEI, trainato dai principali settori monitorati da Terna, in particolare quelli della siderurgia, della meccanica e degli alimentari. Nel dettaglio, il mese di novembre – si legge nel “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico” – ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (21) e una temperatura media mensile superiore di circa 0,3°C rispetto allo stesso mese del 2020. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in crescita del 3,5%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di novembre è stata ovunque positiva: +3,3% al Nord, +4,5% al Centro e +4,4% al Sud. In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura ha fatto registrare una crescita dello 0,3% rispetto a ottobre di quest’anno. Nei primi undici mesi del 2021, la domanda elettrica in Italia è in aumento del 5,6% rispetto all’omologo periodo del 2020 (valore invariato in termini rettificati).Nel mese di novembre, la domanda di energia elettrica in Italia è stata soddisfatta per circa il 93% con produzione nazionale e per la quota restante (7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In particolare, – evidenzia il Rapporto – nel mese di novembre il mercato dell’energia ha fatto registrare fenomeni sostenuti di esportazione netta verso la frontiera Nord, raggiungendo picchi orari di quasi 2000 MWh, contrariamente a quanto registrato sia a ottobre 2021 sia a novembre 2020, anche per l’elevato tasso di indisponibilità del parco di generazione europeo e, nello specifico, di quello francese. A tali fenomeni si è affiancato un aumento dei costi delle materie prime del settore elettrico che ha comportato un incremento generalizzato del prezzo dell’elettricità in tutta Europa e che ha modificato in maniera rilevante gli equilibri di mercato consolidati fino a oggi. Anche per i motivi sopra descritti, la produzione nazionale netta (24,3 miliardi di kWh) ha registrato una crescita del 14% rispetto a novembre del 2020. Le fonti rinnovabili hanno coperto complessivamente il 28% della domanda mensile. In aumento le fonti di produzione termoelettrica (+21,5%) ed eolica (+63,5%); in flessione tutte le altre (idroelettrica -16,3%; fotovoltaica -21,9%; geotermica -3%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -48,2% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+55%) e di una diminuzione dell’import (-39,8%).L’indice IMCEI elaborato da Terna – che prende in esame e monitora in maniera diretta i consumi industriali di circa mille clienti cosiddetti energivori connessi alla rete di trasmissione elettrica nazionale e a quella di media tensione (grandi industrie dei settori “cemento, calce e gesso”; “siderurgia”, “chimica”; “meccanica”; “mezzi di trasporto”; “alimentari”; “cartaria”; “ceramica e vetraria”; “metalli non ferrosi”) – registra un incremento dei consumi industriali del 2,9% rispetto ai valori di novembre dello scorso anno. Nel contesto complessivamente positivo, con la crescita dei settori della siderurgia, della meccanica e degli alimentari, segnano una flessione i comparti dei mezzi di trasporto, cartaria, materiali da costruzione e chimica. Con dati destagionalizzati e corretti dagli effetti di calendario, l’indice IMCEI ha fatto registrare una variazione congiunturale positiva dell’1,4% rispetto al mese precedente (ottobre). LEGGI TUTTO

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    Enel Green Power España, avviata la costruzione di capacità eolica nella provincia di Cuenca

    (Teleborsa) – Endesa, attraverso la sua filiale per le rinnovabili Enel Green Power España (EGPE), ha dato inizio ai lavori per la costruzione del Campillo Wind Cluster, composto da tre impianti eolici che l’azienda costruirà tra le località di Campillo de Altobuey ed Enguídanos, in provincia di Cuenca. Per la costruzione di questi tre impianti eolici a Cuenca, Endesa investirà circa 256 milioni di euro e assumerà circa 350 persone, dando impulso all’occupazione di mano d’opera locale, una delle misure del piano per la creazione di valore condiviso che EGPE applica alla costruzione di tutti i suoi impianti.Campillo I avrà una capacità installata di circa 76,8 MW, mentre Campillo II e Campillo III avranno una capacità di 91,2 MW ciascuno. I tre impianti produrranno circa 660 GWh all’anno, cioè più del doppio del consumo annuo di una città come Cuenca. Per la realizzazione di questo progetto, che comprenderà anche 4 sottostazioni elettriche e 3 linee ad alta tensione, si è interloquito continuamente con i principali rappresentanti locali dell’amministrazione competente al fine di concordare lo svolgimento dei lavori e il tracciato degli stessi, riducendo al minimo l’impatto ambientale e generando il massimo impatto sociale.È proprio questa una delle premesse che Endesa pone alla base dello sviluppo della propria capacità rinnovabile, perseguendo l’obiettivo annunciato nel mese di novembre di zero emissioni per il 2040. La costruzione di tutti i progetti rinnovabili è basata sul modello di “cantiere sostenibile” di Enel Green Power, che prevede l’installazione di pannelli solari fotovoltaici che coprano parte dei fabbisogni energetici del cantiere e soluzioni di risparmio idrico mediante l’installazione di cisterne e sistemi di raccolta di acqua piovana. A queste misure si aggiungono l’installazione di un punto di ricarica di veicoli elettrici e i defibrillatori. Una volta terminati i lavori, parte delle attrezzature sarà donata al Comune per il loro utilizzo pubblico. Inoltre, i parchi eolici di Campillo sono pionieri in questo progetto, in quanto è stata firmata un’“alleanza” con le aziende incaricate di eseguire i lavori. Tale alleanza promuove la comunicazione e la collaborazione tra i diversi appaltatori ed EGPE, con l’intento di sfruttare al meglio le sinergie e condividere idee ed esperienze. Grazie a questa collaborazione Endesa aspira sia a migliorare la sicurezza e la salute sul cantiere, sia a ridurre rischi e costi extra, nonché a ottimizzare i tempi di esecuzione del progetto.Una volta terminata la costruzione di questi impianti, parte della fornitura sarà destinata a Johnson & Johnson, azienda internazionale per la della cura della salute, con cui Endesa ha firmato lo scorso luglio un contratto virtuale di fornitura di energia (acronimo inglese, VPPA). La fornitura di energia prevista in questo VPPA combinerà fonti solari ed eoliche. Circa l’80% dell’energia proverrà dai parchi eolici Campillo II e III, mentre il restante 20% sarà fornito dall’impianto fotovoltaico Veracruz, che ha una capacità totale installata di 47 MW e si trova a Badajoz. Grazie a questo accordo, l’energia rinnovabile fornita a Johnson & Johnson eviterà l’emissione in atmosfera di circa 130.720 tonnellate di CO2 annuali. Endesa gestisce attualmente, attraverso EGPE, più di 7.779 MW di capacità rinnovabile installata in Spagna, che comprendono: 4.745 MW di energia idroelettrica, 2.422 MW di energia eolica, 609 MW di energia solare e 3 MW di altre fonti rinnovabili. LEGGI TUTTO

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    Giappone, balzo della produzione industriale a novembre su spinta automotive

    (Teleborsa) – È volata la produzione delle fabbriche giapponesi a novembre. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice destagionalizzato della produzione industriale dovrebbe esser salito del 7,2% dopo il +1,8% registrato a ottobre. Il dato appare ben al di sopra delle attese che indicavano un +4,8%. Quello registrato a novembre è il balzo più elevato dal 2013, ovvero dall’inizio della serie storica comparabile.I dati hanno mostrato che la produzione di automobili e altri veicoli a motore è aumentata del 43,1% rispetto al mese precedente di novembre, anche questo un record, mentre la produzione di prodotti in plastica è aumentata del 9,5%.Le previsioni per i due mesi successivi evidenziano aumenti più contenuti della crescita: quella ad un mese (dicembre) un aumento dell’1,6% e quella a due mesi (gennaio 2022) una crescita del 5%. Su base annua il dato non destagionalizzato della produzione è indicato in crescita del 5,4% a novembre.L’aumento della produzione a settembre è stato trainato dalla forte crescita delle consegne, che segnano un +7,4%, mentre le scorte sono aumentate dell’1,7%. La ratio delle scorte registra un calo di 2,6 punti percentuali. LEGGI TUTTO

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    Seri Industrial, progressi nel Progetto Litio – Teverola

    (Teleborsa) – Seri Industrial, società quotata su Euronext Milan e operante nel settore della materie plastiche e degli accumulatori elettrici, ha fornito alcuni aggiornamenti in merito all’impianto di Teverola, sito in provincia di Caserta dedicato alla produzione di celle e batterie al litio. In particolare, la società ha comunicato che, dopo i ritardi nel completamento delle attività di messa a punto da parte del fornitore giapponese, il reparto di formazione (carica) delle celle è stato definitivamente avviato. Sono quindi in corso le attività di formazione delle celle già prodotte e giacenti a magazzino, per poi procedere all’assemblaggio dei moduli e delle batterie. Inoltre, si stanno eseguendo i test finali di performance sulle celle per dare corso, a partire dal nuovo anno, alla consegna delle batterie ai clienti.”La società sta sostenendo ogni possibile sforzo per gestire il grave shortage dei componenti elettronici essenziali, che sta interessando, da diversi mesi su scala globale, gran parte dei settori produttivi, incluso quello delle batterie al litio”, si legge in una nota, che conferma “il significativo ulteriore incremento della domanda di mercato di batterie al litio e, a fronte dei ritardi accumulati per l’anno in corso, la riduzione del corrispondente valore della produzione rispetto a quello originariamente stimato per il 2021”.Con riferimento al progetto Teverola 2, Seri Industrial è ancora in attesa della emanazione del decreto di concessione delle agevolazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Sulla base delle ultime informazioni ricevute, gli uffici preposti sarebbero in attesa di completare la raccolta delle informazioni da parte di tutti i partecipanti, al fine di procedere al riparto dei fondi disponibili, sostiene la società. La controllata FIB ha inoltrato la documentazione al MISE in data 12 ottobre 2021 e nessuna richiesta di integrazione è ad oggi pervenuta.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO