Dicembre 2021

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    BridgeBio Pharma perde il 70% su risultati deludenti sviluppo farmaco

    (Teleborsa) – BridgeBio Pharma, azienda di biotecnologie che si concentra sullo sviluppo di farmaci per le malattie genetiche, è crollata del 70% a Wall Street dopo che lo studio di Fase 3 sull’acoramidis come trattamento per la cardiomiopatia amiloide correlata alla transtiretina (causa di insufficienza cardiaca) non è riuscito a raggiungere l’endpoint (ovvero l’obiettivo che era stato fissato per dichiarare il farmaco efficace). “Questo risultato è deludente e sconcertante. Sono, insieme a molti altri, alla ricerca di risposte”, ha affermato Neil Kumar, fondatore e CEO di BridgeBio Pharma. La notizia ha provocato un sell-off che ha portato alla perdita di 4 miliardi di dollari di capitalizzazione.Seduta drammatica per Bridgebio Pharma, che si posiziona a 11,99 con una discesa del 70,48%. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 11,11 e successiva a 10,23. Resistenza a 14,91.(Foto: © Nupean Pruprong / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Covid, Cartabellotta (Gimbe): quarantena ridotta per chi ha già la terza dose

    (Teleborsa) – Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha chiesto di nuovo la revisione delle quarantene. “Omicron è una variante molta contagiosa. Ogni positivo – ha detto a Radio Cusano Campus – può aver avuto, di media, dai 5 ai 10 contatti. Se dovessimo avere un milione di positivi vuol dire che potrebbero esserci dai 5 ai 10 milioni di contatti da mandare in quarantena e questo non è possibile. Chi ha fatto il vaccino con la terza dose è più difficile si contagi e quindi bisognerebbe rivedere le regole per questa categoria. La persona vaccinata anche con terza dose deve vedere la sua quarantena ridotta”. LEGGI TUTTO

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    BAPR, ceduto portafoglio di sofferenze per 42 milioni di euro

    (Teleborsa) – La Banca Agricola Popolare di Ragusa (BAPR) ha finalizzato un’operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di sofferenze con valore nominale lordo pari, alla data di cut off, a circa 42 milioni di euro. L’operazione, si legge in una nota, è stata realizzata nel contesto della cartolarizzazione multioriginator promossa dalla Luigi Luzzatti S.C.p.A. e relativa ad un portafoglio di sofferenze facenti capo a 12 banche, con un Gross Book Value complessivo di quasi 800 milioni di euro e composto per il 54% da linee di credito garantite da ipoteche di primo grado.”La cartolarizzazione si inquadra nell’ambito delle iniziative di derisking funzionali agli indirizzi strategici, già perseguiti con tangibili risultati negli scorsi anni, volti ad un progressivo miglioramento della qualità dell’attivo”, viene sottolineato.I crediti sono stati ceduti ad un veicolo di cartolarizzazione denominato “Pop Npls 2021”. Per finanziare l’acquisto, il veicolo ha complessivamente emesso, il 23 dicembre scorso, tre classi di titoli ABS: una tranche senior di 191 milioni di euro, corrispondente al 24,16% del GBV, alla quale è stato attribuito rating BBB da parte delle agenzie DBRS e ARC, eligible per la GACS; una tranche mezzanine di 25 milioni di euro, corrispondente al 3,16% del GBV; una tranche junior, non dotata di rating, pari a 10 milioni di euro corrispondente all’1,27% del GBV complessivo. Per la tranche senior verrà inoltrata istanza al MEF per l’ottenimento della garanzia statale GACS. LEGGI TUTTO

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    GoDaddy balza in borsa dopo che investitore attivista acquista il 6,5%

    (Teleborsa) – GoDaddy, registrar di domini Internet e società di web hosting, sta registrando un balzo a Wall Street dopo che l’investitore attivista Starboard Value LP ha acquistato una quota del 6,5% nella società, per un valore di circa 800 milioni di dollari. Starboard Value LP ha acquistato le azioni sulla base della convinzione che “fossero sottovalutate e rappresentassero un’interessante opportunità di investimento”, secondo quanto si legge in un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission (SEC). Prima del rally odierno, il titolo GoDaddy aveva perso oltre l’8% da inizio 2021. Intanto, spicca il volo Godaddy sul New York Stock Exchange, dove si attesta a 83,13, con un aumento del 9,38%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 84,61 e successiva a quota 88,87. Supporto a 80,35. LEGGI TUTTO

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    S&P Global e IHS Markit vendono controllate per procedere a fusione

    (Teleborsa) – Si fa più vicina la conclusione della maxi-fusione da 44 miliardi di dollari tra S&P Global e IHS Markit, con il colosso risultante che sarà meglio posizionato per competere nel mondo dei dati e delle informazioni finanziare. Le due realtà hanno infatti annunciato che venderanno Base Chemicals (controllata di IHS Markit) a News Corp e CUSIP Global (di proprietà di S&P Global) a FactSet. Il closing della fusione è ancora previsto nel primo trimestre del 2022. Le società avevano precedentemente annunciato la cessione delle attività di IHS Markit Oil Price Information Services (OPIS), Coal, Metals and Mining (CMM) e PetroChem Wire (PCW) a NewsCorp nell’agosto 2021.News Corp ha accettato di acquistare Base Chemicals per 295 milioni di dollari e FactSet ha accettato di acquisire CGS per 1,925 miliardi di dollari. S&P Global e IHS Markit prevedono che la società combinata riceverà proventi netti complessivi di vendita di circa 1,3 miliardi di dollari da queste transazioni.”Le due cessioni che abbiamo annunciato oggi rappresentano un’importante pietra miliare nei nostri progressi verso il soddisfacimento delle condizioni normative richieste per completare la nostra fusione con IHS Markit”, ha affermato Douglas Peterson, presidente e amministratore delegato di S&P Global. “Trovare un acquirente adatto per queste due attività soddisfa un requisito normativo chiave per la nostra fusione”, ha aggiunto Lance Uggla, presidente e amministratore delegato di IHS Markit.S&P Global si è inoltre impegnata a cedere la sua attività Leveraged Commentary and Data (LCD) come condizione per l’approvazione normativa. Con l’approvazione condizionata della Commissione europea della fusione di S&P Global e IHS Markit, l’esecuzione di un accordo per la vendita dell’attività LCD può avvenire dopo il closing della fusione. LEGGI TUTTO

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    Iveco Group ammesso su Euronext Milan. Debutto il 3 gennaio

    (Teleborsa) – Iveco Group ha reso noto che Borsa Italiana ha ammesso le azioni ordinarie della società a quotazione su Euronext Milan. Nella giornata di oggi Iveco Group ha anche depositato presso Borsa Italiana la domanda di ammissione alle negoziazioni. Come già comunicato, si prevede che il primo giorno di negoziazione di tali azioni ordinarie sia il 3 gennaio 2022. Nei prossimi giorni Borsa Italiana confermerà la data di inizio delle negoziazioni, si legge in una nota della società.Si prevede che la scissione di Iveco Group da CNH Industrial divenga efficace il primo gennaio 2022, a seguito della sottoscrizione del relativo atto di scissione prevista in data 31 dicembre 2021. Ogni titolare di azioni ordinarie CNH riceverà una azione ordinaria Iveco Group ogni cinque azioni CNH detenute. Le azioni ordinarie di CNH in circolazione quoteranno “ex-assegnazione” dal 3 gennaio 2022 e la record-date per l’assegnazione sarà il giorno 4 gennaio 2022 sia su Euronext Milan, sia su NYSE. Le azioni ordinarie Iveco Group daranno titolo a dividendo a partire dal primo gennaio 2022.Intesa Sanpaolo e UniCredit Bank AG, filiale di Milano sono stati gli sponsor dell’operazione. Gli studi legali Legance-Avvocati Associati e Freshfields Bruckhaus Deringer LLP hanno assistito Iveco Group, mentre Cleary Gottlieb Steen & Hamilton ha assistito gli sponsor. La società di revisione di IVG è Ernst & Young. LEGGI TUTTO

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    USA, Indice FED di Dallas dicembre scende a 8,1 punti

    (Teleborsa) – In buona salute l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas nel mese di dicembre, secondo i dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a 8,1 punti rispetto agli 11,8 del mese precedente, restando in terreno positivo.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è stabile a 26,7 punti. I nuovi ordini sono scesi a 18,1 punti (da 19,6) così come il tasso di crescita dell’indice ordini è diminuito a 13,4 punti. L’indice di utilizzo della capacità è salito a 27,8 punti, mentre l’indice delle consegne è calato a 19,1 punti. LEGGI TUTTO

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    Aumento di capitale: CSP International rettifica il prezzo delle azioni

    (Teleborsa) – CSP International Fashion Group ha comunicato i dettagli della ricapitalizzazione, che prende il via il giorno 27 dicembre 2021.Sui prezzi del titolo, sotto riportati, è stato applicato un fattore di rettifica pari a 0,99076923.Il prezzo dei diritti (ISIN: IT0005474546), che saranno negoziati dal 27 dicembre al 17 gennaio 2022, è stato fissato a 0,0036 euro.L’aumento di capitale prevede l’offerta in opzione di 9 nuove azioni, ogni 16 azioni possedute, al prezzo di sottoscrizione di 0,38 euro per azione. Il termine ultimo di adesione all’aumento di capitale è il 21 gennaio 2022. LEGGI TUTTO