Dicembre 2021

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    USA, leading indicator novembre sale dell'1,1%

    (Teleborsa) – Aumenta a un tasso superiore delle attese il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 119,9 punti a novembre, in aumento dell’1,1% rispetto al mese precedente. Il dato è superiore alle attese degli analisti (0,8%) e si confronta con lo 0,9% del mese scorso. La componente che riguarda la situazione attuale è aumentata dello 0,3% a 106,7 punti, mentre quella sulle aspettative future è diminuita dello 0,1% a 107,2 punti.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Cy4gate, Intermonte alza target price e conferma BUY

    (Teleborsa) – Intermonte ha alzato il prezzo obiettivo su Cy4gate, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, a 16,3 euro (da 11 euro) e ha mantenuto il giudizio sul titolo a “BUY”. La revisione è arrivata dopo l’annuncio dell’accordo preliminare per l’acquisizione del 100% di Aurora, al vertice di un gruppo leader di mercato in Italia e tra i principali attori europei nel segmento della Forensic Intelligence & Data Analysis. Intanto, si muove al rialzo a Piazza Affari Cy4gate, dove si attesta a 11,16, con un aumento dell’1,45%.Assumendo per Aurora una crescita delle vendite del 15% tra il 2021 e il 2022 e del 10% nell’esercizio 2023, un margine EBITDA del 21% costante e assumendo a livello combinato un tax rate del 26% tasso e nessuna sinergia, gli analisti si aspettano una crescita di circa il 20% nell’utile per azione adjusted nel 2023, con le sinergie che potrebbero portare ulteriori rialzi.Intermonte si aspetta ora che la società chiuda l’anno con ricavi di 21 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 8 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 4 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 31 milioni di euro, 12 milioni di euro e 6 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2023 a ricavi per 38 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 15 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 8 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Lindbergh, debutto positivo su Euronext Growth Milan

    (Teleborsa) – Lindbergh, gruppo attivo nell’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica, sta registrando un debutto positivo su Euronext Growth Milan, il mercato di Piazza Affari dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. Il titolo mostra un rialzo del 7% a quota 1,82 euro, rispetto a un prezzo di collocamento pari a 1,70 euro per azione. In fase di collocamento Lindbergh ha raccolto 4,2 milioni di euro, escludendo il potenziale esercizio dell’opzione di over-allotment. In caso di esercizio integrale dell’over-allotment l’importo complessivo raccolto sarà di 4,5 milioni di euro. Il flottante al momento dell’ammissione è del 27,67% e la capitalizzazione di mercato all’IPO è pari a 14,4 milioni di euro.Si tratta della trentanovesima ammissione da inizio anno sul mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese, che porta a 170 il numero delle società attualmente quotate su Euronext Growth Milan.”Per noi che abbiamo costruito questa società da zero, oggi è un giorno che ricorderemo per sempre. Vogliamo ringraziare tutti coloro che quotidianamente lavorano insieme a noi per rendere Lindbergh un’azienda migliore e un posto accogliente in cui lavorare. Senza il loro tempo e la loro dedizione oggi non saremmo qui”, hanno commentato Marco Pomè e Michele Corradi, rispettivamente co-fondatore e presidente e co-fondatore, CEO e CFO di Lindbergh.”Con la quotazione vogliamo accelerare i nostri progetti di sviluppo e consolidare la nostra reputazione sia a livello nazionale, sia internazionale – hanno aggiunto – Abbiamo ben chiari i nostri obiettivi, da oggi in avanti avremo l’onore e il piacere di condividerli con i nostri nuovi investitori e azionisti, ai quali vogliamo garantire che continueremo a mettere tutta la nostra passione ed entusiasmo per raggiungere gli obiettivi futuri”. LEGGI TUTTO

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    Natale, regali agroalimentari ancora al top

    (Teleborsa) – Il tradizionale cesto natalizio con i prodotti agroalimentari del territorio è tra i doni preferiti da trovare sotto l’albero per più di 12 milioni di famiglie, praticamente una su due. Lo dice Cia-Agricoltori Italiani, confermando che il cibo resta al top della classifica come idea regalo per le festività alle porte.Nel secondo Natale segnato, purtroppo, dal Covid, con le tredicesime impegnate prima di tutto a coprire mutui, tasse e bollette in aumento, l’83% degli italiani opta per regali utili, in un caso su tre declinati in chiave enogastronomica, con la scelta di doni “da tavola” a parenti, amici e colleghi, sottolinea Cia. E vanno bene proprio i cesti di Natale, anche se in taglia ridotta rispetto al pre-pandemia, che il 41% degli italiani riempirà con prodotti tipici e locali. Messe da parte le mode esterofile, infatti, vince assolutamente il Made in Italy e, tra i prodotti più gettonati, spuntano vino, spumante, panettone e torrone tradizionale, seguiti da salumi, conserve, olio extravergine d’oliva, miele, formaggi. Per una spesa complessiva – stima Cia – compresa tra i 650 e i 700 milioni di euro. Cambia anche la modalità di acquisto, molto più spinta verso il web, con l’aumento delle compere online, anche enogastronomiche, sui vari portali. Cresce anche lo shopping nei mercatini allestiti dagli agricoltori (+7%). LEGGI TUTTO

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    SECO acquista altre azioni proprie

    (Teleborsa) – SECO, facendo seguito a quanto comunicato lo scorso 11 novembre in merito all’avvio del programma di acquisto di azioni proprie di cui alla delibera del Consiglio di Amministrazione tenutosi alla medesima data, comunica di aver acquistato, tra il 13 e il 17 dicembre 2021, complessivamente 110.000 azioni proprie al prezzo medio unitario di 9,5115 euro, per un controvalore complessivo di 1.046.261,95 euro.A seguito degli acquisti finora effettuati, considerando le azioni già in portafoglio, SECO detiene 260.000 azioni proprie pari allo 0,2354% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    Export, effetto SACE sulle imprese: 13,8 miliardi di fatturato addizionale e 40mila posti di lavoro

    (Teleborsa) – Un fatturato addizionale generato nel 2019 pari a 13,8 miliardi di euro e oltre 40mila addetti sostenuti delle imprese italiane che hanno beneficiato degli strumenti di Sace, Simest e della controllata Sace BT, generando ulteriori 26 miliardi lungo le rispettive filiere produttive. Questi i principali numeri emersi dall’analisi d’impatto economico e sociale realizzata dall’Ufficio Studi di Sace con Prometeia, società di consulenza e di ricerca economica. L’interazione strutturata e il dialogo tra Sace e le imprese – sottolinea il rapporto – suggeriscono come alcune operazioni abbiano rappresentato un vero cambio di passo per le aziende, che hanno beneficiato di effetti positivi per diversi anni, anche su produttività e sostenibilità finanziaria. Per comprendere la dimensione economica del contributo concreto dell’azienda guidata da Pierfrancesco Latini e presieduta da Rodolfo Errore, sono state analizzate oltre 23mila operazioni che hanno coinvolto 8.360 imprese attive in 162 Paesi e mobilitato oltre 163 miliardi di risorse tra il 2005 e il 2019.L’indagine ha evidenziato una crescita del numero di operazioni, passato dalle circa mille del 2008 alle oltre 2mila del 2019, così come si è registrato un incremento del numero di imprese clienti, più che raddoppiato dalle 500 del 2008 alle oltre 1.300 nel 2019, quasi tre quarti PMI, a conferma della forte vocazione estera del tessuto imprenditoriale italiano. Inoltre, il consolidamento della presenza di Sace e Simest nei processi di internazionalizzazione si è realizzato più intensamente rispetto al trend nazionale: dal 2010 al 2019, infatti, il numero degli esportatori nazionali è aumentato del 3,4% secondo l’Istat, rispetto al 22,5% registrato tra le imprese clienti di Sace e Simest.Tra i settori spicca la meccanica strumentale con oltre il 30%, in particolare per i comparti delle macchine per l’industria della moda, costruzioni e alimentare. Rilevanti anche i comparti ad alta intensità tecnologica e dei mezzi di trasporto, mentre per Sace BT i comparti più legati al consumo, ad esempio agroalimentare, moda e distribuzione. Si conferma negli ultimi due anni la forte crescita delle imprese appartenenti ai settori del Made in Italy, quindi agroalimentare e sistema moda.Quanto alla distribuzione sul territorio, il Nord-Est rappresenta l’area di maggiore presidio con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che rappresentano il 58%; mentre al Sud emergono Campania, Puglia e Sicilia. Guardando alla destinazione delle strategie di internazionalizzazione, tra il 2015 e il 2019 le principali geografie di riferimento sono state il Brasile, gli Emirati Arabi Uniti e la Russia. Solo nel 2019, anche l’India ha avuto un ruolo di primo piano.Nel dettaglio, gli strumenti analizzati hanno riguardato l’export credit di Sace – volto a proteggere dal rischio insolvenza e diviso in credito fornitore, credito acquirente e documentario – le garanzie Sace per facilitare l’accesso al credito e migliorare la competitività nelle gare d’appalto internazionali; strumenti di sostegno degli investimenti diretti esteri; factoring estero per garantire liquidità alle imprese, strumenti per la patrimonialità, patrimonializzazione ed export credit messi in campo da Simest. Per Sace BT l’analisi ha invece considerato la polizza globale che consente alle imprese di assicurare l’intero fatturato dilazionato e la Sviluppo export dedicato all’attività internazionale della clientela. LEGGI TUTTO

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    Borsa, nuove restrizioni non spingono i titoli del delivery. Vola invece Alfonsino

    (Teleborsa) – I titoli delle società europee di delivery si muovono in ordine sparso nella giornata odierna, non beneficiando – come successo in passato – della prospettiva di nuove restrizioni in diversi paesi del Vecchio Continente. Nella giornata di ieri l’Olanda ha introdotto un nuovo lockdown, mentre nel Regno Unito il segretario alla salute Sajid Javid non ha escluso regole più severe sul Covid-19 prima di Natale. In Italia è attesa la cabina di regia del 23 dicembre, con il paese che si avvicina all’arancione secondo Guido Rasi, già direttore dell’Agenzia europea dei medicinali e oggi consulente del commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo.Giornata poco mossa rispetto alla chiusura precedente, Deliveroo si posiziona a 214,6. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata all’insegna della cautela con prima resistenza vista a quota 222 e con più immediato supporto in avvicinamento a 209,6.Seduta drammatica per Delivery Hero, che si posiziona a 87,66 con una discesa del 4,30%. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 85,95 e successiva a 84,25. Resistenza a 96,19.Just Eat Takeaway.Com N.V registra una flessione del 4,89% rispetto alla vigilia, attestandosi a 3.869,9centesimi di sterlina (GBX). Operativamente ci si attende un’estensione all’ingiù della curva con area di supporto vista a 3.789,3 e successiva a quota 3.708,6. Resistenza a 4.028,8.Ottima invece la performance di Alfonsino, che si attesta a 2,1 con un aumento del 16,02%. Il titolo, che rappresenta l’unica società italiana di delivery quotata in borsa, è sospeso al rialzo, in asta di volatilità, dalle 12.56. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 2,217 e successiva a 2,567. Supporto a 1,867. LEGGI TUTTO

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    Rc Auto, prezzo medio in calo del 5,6% su anno

    (Teleborsa) – Nel terzo trimestre 2021, il prezzo medio effettivo pagato per la garanzia r.c. auto è di 367 euro, in riduzione del 5,6% (circa 22 euro) su base annua.Lo rende noto il bollettino Ivass rilevando che rispetto al terzo trimestre 2014, il prezzo medio effettivo si è ridotto del 25% (circa 122 euro), mentre su base trimestrale, il premio medio è in lieve aumento (circa +1,9%), in linea comunque con la stagionalità osservabile nel terzo trimestre di ogni anno.I prezzi risultano ancora fortemente differenziati tra le province. Il differenziale tra Napoli e Aosta, storicamente le province più e meno costose, è di 211 euro (450 contro 239 euro), in riduzione del 7% su base annua.Il tasso di penetrazione della scatola nera è pari al 21,2%, in diminuzione di due punti percentuali rispetto all’anno precedente; l’indice di concentrazione nel mercato r.c. auto si è ridotto del 10,4% su base annua (la minore concentrazione è correlata all’andamento in riduzione del premio medio).(Foto: ElisaRiva / Pixabay) LEGGI TUTTO