Dicembre 2021

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    Monitoraggio ISS, in Italia incidenza in netto aumento

    (Teleborsa) – Schizza l’incidenza in Italia, arrivando a toccare quota 241 casi per centomila abitanti, dunque in forte aumento rispetto ai 176 per centomila di una settimana fa. Scende ancora lievemente l’indice Rt che passa da 1,18 a 1,13. Questi i dati della Cabina di regia per il monitoraggio settimanale, forniti dall’Istituto Superiore di Sanità. “L’incidenza settimanale a livello nazionale – sottolinea l’Iss – in netto aumento: 241 per 100.000 abitanti (10-16 dicembre) vs 176 per 100mila abitanti (3- 9 dicembre), dati flusso Ministero Salute. Nel periodo 24 novembre – 7 dicembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13 (range 1,09 – 1,19), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. In salita anche l’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. Aumentano in 7 giorni del 5,8% le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid: dal 6 al 12 dicembre sono state 236.000 rispetto ai 223.116 della settimana precedente. Ma ad aumentare sono soprattutto le terze dosi: sono state 2,9 milioni, l’8,8% in più rispetto alla settimana precedente.Il monitoraggio sottolinea come “la pandemia sia in fase critica per la convergenza di vari fattori, come la stagione invernale, il ritardo iniziale nella somministrazione delle terze dosi, uno zoccolo duro di non vaccinati”. Questo “preoccupa” in vista del Natale e della diffusione di Omicron.L’altra notizia non incoraggiante è il forte aumento del numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione note (42.675 casi contro i 37.278 della settimana precedente), indice che il contagio covid è diffuso. LEGGI TUTTO

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    KKR cresce nelle TLC europee: comprata quota in infrastruttura di Red Eléctrica

    (Teleborsa) – La potenziale offerta da 33 miliardi (incluso il debito) per Telecom Italia non è l’unico fronte aperto da KKR nel settore delle telecomunicazioni europee. Il colosso statunitense del private equity ha infatti acquistato una quota di minoranza del 49% in Reintel da Red Eléctrica Corporación, la società che gestisce la rete elettrica nazionale in Spagna. Il prezzo per la cessione del 49% ammonta a 971 milioni di euro, con un EBITDA stimato per il 2021 di 104 milioni di euro e un multiplo di valutazione di 22,1 volte l’EBITDA.Reintel gestisce una rete in fibra ottica di oltre 50.000 km di cavi, dislocati lungo cavi elettrici e linee ferroviarie, e garantisce un accesso neutrale a tutti gli operatori del settore. La cessione da parte di Gruppo Red Eléctrica si inserisce nel Piano Strategico 2021-2025 di quest’ultima, “che prevede la valorizzazione degli asset strategici, attraverso la potenziale cessione di quote di minoranza, che consentirà di favorire lo sviluppo di detti asset attraverso lo sviluppo di alleanze e dando visibilità ai loro potenziale di generazione di valore”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Visibilia Editore, Dimitri Kunz d'Asburgo Lorena nominato presidente

    (Teleborsa) – L’assemblea di Visibilia Editore, società che opera nel settore dell’editoria e quotata su Euronext Growth Milan, ha deliberato la nomina del consigliere d’amministrazione Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena quale presidente fino alla scadenza del consiglio di amministrazione attualmente in carica, e quindi fino alla data dell’assemblea che dovrà deliberare il merito all’approvazione del bilancio della società al 31 dicembre 2022.I soci di Visibilia Editore, che ieri ha comunicato i risultati del gruppo al 30 settembre 2021, hanno anche nominato Alice Di Diego quale consigliere di amministrazione fino alla data dell’assemblea che dovrà deliberare il merito all’approvazione del bilancio della società al 31 dicembre 2022.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Parmalat, Giorgetti: nuovo accordo di sviluppo industriale per 24 milioni di investimenti

    (Teleborsa) – Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha autorizzato un nuovo accordo di sviluppo industriale con Parmalat che prevede la realizzazione di investimenti, per oltre 24 milioni di euro, nel settore lattiero e, in particolare, per la produzione di latte a lunga conservazione (Uht) negli stabilimenti di Collecchio (Parma) e Zevio (Verona). Per gli interventi previsti nell’accordo, il ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione agevolazioni pari a 9,7 milioni di euro che consentiranno di dotare l’azienda di impianti e macchinari altamente tecnologici, al fine di favorire l’incremento della produzione e l’utilizzo di imballi innovativi e riciclabili per i prodotti realizzati. “La chiave del rilancio di Parmalat è nella credibilità di un marchio conosciuto in tutto il mondo, che punta per le sue produzioni sulla qualità della materia prima italiana fornita dalle numerose piccole aziende che fanno parte della nostra filiera lattiero casearia”, ha spiegato Giorgetti. “Il Mise – ha aggiunto – sostiene gli investimenti per la realizzazione di nuove linee produttive nella sede storica di Collecchio e nel sito di Zevio”. “La capacità di un’azienda di aumentare la competitività sul mercato – ha concluso il ministro – passa sia dalla necessità di preservare la sua identità, rimanendo legata al territorio, sia di innovare i processi produttivi per garantire sviluppo e occupazione”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Bonus Tv e decoder rifinanziato con 68 milioni di euro nel 2022

    (Teleborsa) – Per il 2022 è stato rifinanziato con 68 milioni di euro il bonus Tv e decoder che consente di acquistare apparecchi in linea con il nuovo standard tecnologico DVBT-2. È quanto prevede un emendamento del governo alla legge di bilancio.Tra gli obiettivi anche la riduzione del divario digitale delle persone più anziane e con redditi più bassi. Grazie agli accordi fra il Ministero dello Sviluppo e Poste gli over 70 con un assegno pensionistico inferiore ai 20 mila euro annui potranno ricevere il decoder (che deve avere un costo massimo di 30 euro) direttamente a casa. LEGGI TUTTO

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    PA, arriva il cassetto digitale che elimina le vecchie scartoffie

    (Teleborsa) – Arriva un ”cassetto digitale” per degli atti’ della PA il cui principale obiettivo è far sparire la “scartoffie” e dematerializzare documenti, comunicazioni, notifiche e raccomandate, anche con valore legale, fra cittadini e imprese da un lato e PA dall’altro. Tutto questo sarà possibile grazie all’attuazione di un progetto del PNRR attuato dalla società pubblica PagoPA, attualmente abilitata a gestire i pagamenti delle pubbliche amministrazioni e l’App IO dove sono già inseriti i dati del cashback e del Green Pass.Nel 2022, PagoPA potrà gestire anche gli atti, che saranno condivisi fra le varie amministrazioni aderenti: l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente hanno già dato l’adesione. Sarà così possobi9le fornire una sola volta il titolo di studio o altro documento senza che le amministrazioni pubbliche debbano richiederlo nuovamente.La società è già abituata ai grandi numeri: nell’anno che si sta per chiudere PagoPA ha registrato complessivamente 180 milioni di operazioni di pagamento, per un valore di 34 miliardi. I download dell’app IO sono stati 24 milioni, con quasi 55 mila servizi offerti da oltre 6.500 enti. La piattaforma di gestione del cashback ha gestito giornalmente qualcosa come 4 milioni di transazioni ed il Green Pass ha contato picchi di 900mila visualizzazioni giornaliere nei giorni di avvio dell’obbligatorietà sul lavoro. Presto PagoPA potrà gestire anche l’erogazione semplificata di bonus e servizi attraverso gli oltre 3mila POS privati distribuiti sul territorio nazionale.La società ha tre progetti legati al PNRR: rendere più capillare il sistema di pagamento e l’app IO grazie all’arrivo di nuovi servizi pubblici:dalla gestione dei bonus su acquisti alle detrazioni in pre-compilòatafino ad arrivare al cassetto digitale che conterrà atti, notifiche e pagamenti alla PA. Il terzo progetto garantirà un pieno scambio di dati tra amministrazioni pubbliche. LEGGI TUTTO

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    MIMS, firmata convenzione con RFI e Comune di Mantova per soppressione di due passaggi a livello

    (Teleborsa) – Prende il via la fase realizzativa per la soppressione di due passaggi a livello nel Comune di Mantova, sulle linee ferroviarie Mantova-Monselice e Verona-Modena. La convenzione firmata oggi dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e in rappresentanza di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) Christian Colaneri responsabile direzione commerciale, – fa sapere il Mims in una nota – sblocca gli investimenti per 33 milioni di euro previsti per gli interventi molto attesi dai cittadini mantovani. Le risorse di 33 milioni provengono dall’aggiornamento 2020-2021 del Contratto di Programma tra Mims e Rfi- Parte Investimenti. Rfi potrà così avviare le procedure per eliminare i due passaggi a livello, quello sulla linea Mantova-Monselice in località Porta Cerese e quello lungo la linea Verona-Modena in Via Brescia, e per realizzare le opere sostitutive in accordo con gli enti che gestiscono la viabilità. La soppressione dei passaggi a livello e la realizzazione dei sottopassi – spiega la nota – consentiranno di rendere più fluida e ordinata la mobilità del centro urbano. Nel secondo semestre del 2022 sarà avviata la Conferenza dei servizi per l’approvazione dei progetti definitivi. La conclusione dei lavori per il passaggio a livello di Porta Cerese è prevista entro giugno 2024 e quella per il passaggio a livello di via Brescia entro marzo 2024.”L’intervento di RFI su Mantova – ha spiegato Giovannini – è coerente con le ambiziose operazioni di rigenerazione urbana che l’amministrazione comunale sta conducendo. Poiché Mantova è un laboratorio di rigenerazione urbana, a cui il Mims guarda con attenzione, con l’Agenzia del Demanio abbiamo completato l’iter per la sdemanializzazione dell’area dell’ex aeroporto Migliaretto. Nel corso del 2022 proseguiremo il lavoro comune per restituirla alla città”.”È stato risolto un altro problema storico della città. Finalmente – ha commentato Palazzi – liberiamo i due ingressi principali. Più mi dicevano che era impossibile, più abbiamo lavorato per renderlo possibile. Ringrazio il ministro Enrico Giovannini e l’amministratrice delegata di Rfi Vera Fiorani per l’attenzione verso la nostra città”. LEGGI TUTTO

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    Nexi e SIA, firmato atto di fusione tra i due gruppi

    (Teleborsa) – Nexi, società PayTech leader in Europa, ha comunicato che in data odierna sono stati sottoscritti l’atto di fusione di SIA in Nexi e tutti gli ulteriori accordi previsti nell’accordo definitivo tra le due realtà. La fusione segue quella con Nets completata a luglio e consentirà a Nexi di consolidarsi come la PayTech italiana leader a livello europeo, in grado di promuovere la transizione verso un’economia cashless e digitale e di coprire l’intera catena del valore dei pagamenti digitali. Il nuovo gruppo avrà circa 2,9 miliardi di euro ricavi e 1,5 miliardi di euro di EBITDA su base aggregata pro-forma al 31 dicembre 2020 incluse le sinergie a regime.In data odierna, è stato anche sottoscritto il patto parasociale tra CDP Equity, FSIA Investimenti, PSIA, Poste Italiane, AB Europe (Luxembourg) Investment, Eagle (AIBC) & CY SCA, Mercury UK Holdco Limited ed Evergood H&F Lux. In virtù di tale patto parasociale sono state apportate alcune modifiche alla governance della società in vista dell’atteso riassetto della stessa, all’esito del perfezionamento della fusione. CDPE e FSIA hanno designato quali amministratori di Nexi di propria espressione Fabio Massoli, Francesco Pettenati, Michaela Castelli, Marinella Soldi, Marina Natale e Maurizio Cereda.Alla luce di questa designazione, Giuseppe Capponcelli, Maurizio Mussi, Francesco Casiraghi e Simone Cucchetti hanno rassegnato le proprie dimissioni da membri del CdA di Nexi. Infine, il CEO di Nexi, Paolo Bertoluzzo, è stato anche confermato CEO del gruppo societario risultante dalla fusione e facente capo a Nexi fino alla scadenza del mandato in corso (ovvero alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021); ai sensi del patto parasociale Paolo Bertoluzzo è stato anche riconfermato CEO del gruppo per il successivo mandato con scadenza alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024. Nexi prevede che l’operazione sarà effettiva a partire dal 1° gennaio 2022 a valle della pubblicazione del prospetto informativo necessario per l’ammissione alle negoziazioni su Euronext Milan delle azioni Nexi da emettere per effetto e a servizio della fusione, che resta comunque soggetta alla previa approvazione della CONSOB. LEGGI TUTTO