Dicembre 2021

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    Stati Uniti, produzione industria e manifattura rallenta a novembre

    (Teleborsa) – Rallenta il passo la crescita della produzione industriale e manifatturiera negli Stati Uniti. Il dato della produzione complessiva ha registrato a novembre un incremento dello 0,5% dopo il +1,7% del mese precedente (dato rivisto da +1,6%). Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un aumento dello 0,7%. Su base annua si registra una salita del 5,3%. La produzione manifatturiera registra una crescita dello 0,7%, in linea con il consensus, dopo il +1,4% di ottobre (dato rivisto da +1,2%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è cresciuta al 76,8%, in linea con le attese, dal 76,5% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Sciopero generale Cgil e Uil: “Oggi qui Paese reale”

    (Teleborsa) – Si sta determinando una distanza tra i bisogni del Paese reale e la politica che si sta sempre più chiudendo al suo interno e non si pone il problema che più della metà del corpo elettorale non va a votare”. Con queste parole il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha preso la parola durante la manifestazione per lo sciopero generale in una piazza del Popolo, stracolma, a Roma. “Siamo fuori tempo massimo? No, siamo all’inizio di questa battaglia”, dice ancora Landini: “Poterla fare con questa forza e questo consenso nel Paese ci rafforza”.Sulla stessa linea Pierpaolo Bombardieri, leader della Uil. “Oggi ci sono cinque piazze piene. È strano dire che non rappresentiamo il Paese reale, chi è rimasto indietro – attacca – Chiediamo al governo di fare scelte diverse. Il Paese ha bisogno di risposte, che finora non sono sufficienti”. Assente invece la Cisl. Otto ore di astensione indette, che riguardano lavoratori pubblici e privati e i servizi e cinque manifestazioni organizzate: non solo a Roma, ma anche a Milano, Bari, Cagliari, Palermo. Fisco, pensioni, politiche industriali, contrasto alle delocalizzazioni e alla precarietà, sanità, non autosufficienza e scuola sono i punti critici della manovra, secondo Cgil e Uil. Per le due confederazioni “non ridistribuisce ricchezza, non riduce le disuguaglianze e non genera uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile”. “Sta aumentando la distanza tra il palazzo della politica e il Paese. Noi invece diamo voce al disagio sociale che c’è nel Paese. Abbiamo bisogno di prendere la parola e farebbe bene chi è in Parlamento ad ascoltarci”, dice Landini, dalla manifestazione per lo sciopero generale. “Oggi è l’avvio di una mobilitazione perché pensiamo che il Paese vada cambiato, con una riforma fiscale e delle pensioni degna di questo nome e cancellando la precarietà. È l’inizio di una battaglia”, afferma. “Se non si fanno le cose che stiamo chiedendo, noi scioperiamo e torniamo in piazza perché non dobbiamo rispondere ad alcun governo – conclude Landini -. Per noi questa non è la fine di un ciclo di manifestazioni, per noi è l’inizio perché non rinunciamo all’idea di una riforma delle pensioni, del fisco e della lotta alla precarietà. Ora ancora con più forza. Le piazza di oggi ci dicono che non siamo isolati”. “Siamo davanti a uno sciopero-farsa contro l’Italia e i lavoratori, la Cgil ci aiuti a ricostruire il Paese anziché bloccarlo”, commenta il leader della Lega Matteo Salvini. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, richieste sussidio tornano a crescere e superano attese

    (Teleborsa) – Salgono più del previsto le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 11 dicembre, i “claims” sono risultati pari a 206.000 unità, in aumento di 18 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 188.000 (dato rivisto da 184.000). Il dato è poco sopra le attese degli analisti, che erano per richieste in crescita fino a 200 mila. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 203.750 unità, in calo di 16.000 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 4 dicembre, le richieste continuative di sussidio sono calate a 1.845.000, con un decremento di 154 mila unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (1.999.000). Il consensus indicava 1.936.000. LEGGI TUTTO

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    Racing Force, esercitata l'opzione greenshoe

    (Teleborsa) – Racing Force, gruppo quotato da novembre 2021 su Euronext Growth Milan e attivo nel settore delle attrezzature di sicurezza per il motorsport, ha reso noto che l’opzione greenshoe concessa all’underwriter da SAYE S.p.A. e Nehoc Systems Ltd è stata esercitata per 624.862 azioni ordinarie della società il 15 Dicembre 2021. Con l’esercizio dell’opzione greenshoe termina il periodo di stabilizzazione. Il prezzo di acquisto delle azioni oggetto della Opzione Greenshoe è di 4,50 euro per azione, corrispondente al prezzo di offerta per un controvalore complessivo pari a 2.811.879 euro. L’offerta, incluse le azioni oggetto della opzione greenshoe, ammonta a un totale di 6.924.862 azioni, corrispondente a circa il 29,15% del capitale. LEGGI TUTTO

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    USA, mercato edile in forte ripresa: cantieri e permessi superano attese

    (Teleborsa) – Segnali positivi giungono dal mercato edilizio USA a novembre. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati hanno registrato un forte aumento dell’11,8%, attestandosi a 1,679 milioni di unità, dopo il calo del 3,1% registrato a ottobre (dato rivisto da -0,7%). Le attese degli analisti avevano previsto un numero di cantieri in aumento fino a 1,568 milioni. I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo un incremento del 3,6% a 1,712 milioni di unità, dopo il +4,2% registrato il mese precedente (+4% il preliminare). Le attese degli analisti erano per un aumento dei permessi a 1,663 milioni. LEGGI TUTTO

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    Recordati, Kim Stratton cooptata nel consiglio di amministrazione

    (Teleborsa) – Il CdA di Recordati, gruppo farmaceutico internazionale quotato su Euronext Milan, ha cooptato nel consiglio di Amministrazione Kim Stratton, quale amministratore non esecutivo e non indipendente, in sostituzione di Francesco Balestrieri, dimessosi dal 15 ottobre scorso, a seguito di nuovo incarico professionale. Stratton ha oltre 30 anni di esperienza nel settore biofarmaceutico in ruoli di alta direzione quali CEO e consigliere non esecutivo e ha ricoperto molteplici posizioni di responsabilità commerciale a livello nazionale ed internazionale, insieme ad esperienze in ambito di relazioni esterne e pubbliche a livello globale, di Salute Sicurezza ed Ambiente e di Compliance e Diversity, si legge in una nota.Il nuovo consigliere è attualmente direttore non esecutivo e membro del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato per l’Innovazione di Novozymes e direttore non esecutivo e membro dei comitati di audit e innovazione di Vifor. “A nome del consiglio di amministrazione, sono felice di dare il benvenuto a Kim Stratton. Con la sua comprovata esperienza nel settore biofarmaceutico sono certo che fornirà un eccellente contributo al gruppo e al consiglio di amministrazione”, ha dichiarato il presidente Andrea Recordati. LEGGI TUTTO

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    USA, Philly FED dicembre più che dimezzato e sotto attese

    (Teleborsa) – Frena l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia negli Stati Uniti. Nel mese di dicembre l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto FED di Philadelphia (Philly FED) si è più che dimezzato a 15,4 punti dai 39 di novembre. Il dato è inferiore alle attese degli analisti, che indicavano un ridimensionamento a 30 punti. Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini è calato a 13,7 punti da 47,4 punti, quello sulle condizioni di business si porta a 19 da 28,5, quello sull’occupazione si attesta a 33,9 da 27,2 punti e quello sui prezzi a 66,10 da 80 punti, mentre quello sulla spesa per investimenti (capex) cala a 20 da 31,1. LEGGI TUTTO

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    La Borsa di New York sulla parità dopo gli annunci della FED

    (Teleborsa) – A Wall Street, il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 35.569 punti; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che rimane a 4.641 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,11%); leggermente positivo l’S&P 100 (+0,2%). La borsa americana ha invertito la rotta e abbandonato il rosso dopo le decisioni della Federal Reserve, che ha deciso di raddoppiare il ritmo del tapering da gennaio e segnalato tre potenziali aumenti dei tassi nel 2022, salvo poi tornare sulla parità. La banca centrale USA ha anche limato le previsioni di crescita economica al 5,5% quest’anno, le ha alzate al 4% sul 2022, limate al 2,2% sul 2023 e confermate al 2% sul 2024. Al tempo tesso, ha rivisto al rialzo le attese di inflazione al 5,3% sul 2021, 2,6% sul 2022, 2,3% sul 2023 e 2,1% sul 2024.Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori utilities (+1,11%), sanitario (+0,98%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,57%). Nella parte bassa della classifica dell’S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti energia (-1,35%), materiali (-0,94%) e beni di consumo secondari (-0,55%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Cisco Systems (+2,76%), Amgen (+1,48%), Merck (+1,47%) e United Health (+1,38%).I più forti ribassi, invece, si verificano su American Express, che continua la seduta con -1,31%.Vendite su Chevron, che registra un ribasso dell’1,25%.Seduta negativa per Boeing, che mostra una perdita dell’1,19%.Sotto pressione Goldman Sachs, che accusa un calo dell’1,14%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Cisco Systems (+2,76%), O’Reilly Automotive (+2,41%), Autodesk (+1,96%) e Broadcom (+1,69%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Bed Bath & Beyond, che ottiene -2,93%.Affonda Regeneron Pharmaceuticals, con un ribasso del 2,75%.Crolla Marriott International, con una flessione del 2,60%.Vendite a piene mani su Wynn Resorts, che soffre un decremento del 2,53%. LEGGI TUTTO