Dicembre 2021

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    Tesoro colloca 6 miliardi di BOT annuali: rendimento in risalita

    (Teleborsa) – Risalgono i rendimenti dei BOT a 12 mesi, pur restando in territorio negativo. Il Tesoro ha collocato questa mattina 6 miliardi di titoli annuali, contrando una domanda di 7,7 miliardi di euro.Il rendimento dei BOT è risalito a -0,467%, in aumento di 7 punti base rispetto a -0,533% della precedente asta. LEGGI TUTTO

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    Milano sulla parità in linea con gli altri Listini europei

    (Teleborsa) – Seduta prudente per le principali borse del Vecchio Continente e per Piazza Affari, che si riporta attorno alla parità, dopo aver offerto qualche spunto in più in mattinata. A frenate i mercati concorre l’attesa per la pubblicazione dei dati dell’inflazione USA, che saranno un test per leggere le prossime mosse della Federal Reserve.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,128. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.772,8 dollari l’oncia. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dello 0,96%.Invariato lo spread, che si posiziona a +134 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta all’1,00%.Tra i listini europei resta vicino alla parità Francoforte (+0,07%), piatta Londra, che tiene la parità, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi. Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il FTSE MIB che si ferma a 26.799 punti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, buona performance per Unicredit, che cresce dell’1,58% ancora sulla scia del piano industriale.Bilancio positivo per Stellantis, che vanta un progresso dello 0,90%.Sostanzialmente tonico Saipem, che registra una plusvalenza dello 0,84%.Guadagno moderato per Inwit, che avanza dello 0,84%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Nexi, che continua la seduta con -1,56%.Seduta negativa per Moncler, che mostra una perdita dell’1,38%.Sotto pressione Ferrari, che accusa un calo dell’1,37%.Scivola Fineco, con un netto svantaggio dell’1,30%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Ferragamo (+2,39%), Salcef Group (+1,71%), Rai Way (+1,39%) e ENAV (+1,23%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Juventus, che continua la seduta con -5,44%.Crolla Sanlorenzo, con una flessione del 3,10%.Vendite a piene mani su El.En, che soffre un decremento del 2,61%.Pessima performance per Sesa, che registra un ribasso del 2,42%. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, a ottobre prestiti al settore privato +1,6% su anno

    (Teleborsa) – Nel mese di ottobre i prestiti del sistema bancario italiano al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dell’1,6 per cento sui dodici mesi (1,7 nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati del 3,7 per cento sui dodici mesi (3,6 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dello 0,6 per cento (0,7 nel mese precedente).E’ quanto rileva Bankitalia nella sua pubblicazione Banche e Moneta. I depositi del settore privato sono cresciuti del 6,9 per cento sui dodici mesi (contro il 7,4 in settembre); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 3,8 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente (-6,4 in settembre).Sofferenze del sistema bancario italiano in calo del 19,6 per cento a ottobre sui dodici mesi ( a settembre la riduzione era stata del 22,5 per cento).Nel decimo mese dell’anno, i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati all’1,79 per cento (1,74 in settembre), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,92 per cento (8,03 nel mese precedente), rileva ancora Bankitalia aggiungendo che i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,14 per cento (1,16 in settembre), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,74 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,77 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,30 per cento (0,31 nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    Euro digitale, Panetta: serve accordo internazionale

    (Teleborsa) – Sull’euro digitale serviranno una stretta cooperazione pubblico-privato ma serve anche “un accordo internazionale”, visto che ci sono 80 Paesi che studiano valute digitali e che ci vorranno “principi condivisi su temi economici e normativi e per connettere i diversi progetti”. Lo ha affermato Fabio Panetta, il componente del Comitato esecutivo della Bce che ha la delega sui sistemi di pagamento, durante la “Lectio Cooperativa” tenuta a Federcasse sottolineando che quello della Bce sull’euro digitale “è un progetto molto importante che credo che alla fine sarà inevitabile attuare. Il mondo si sta muovendo verso la digitalizzazione e sarà difficile che, alla fine, questo progetto non venga attuato in modo molto ampio ed esteso”. “Se tutto avrà successo” per il lancio dell’euro digitale “ci vorranno 5 anni”, prosegue Panetta. “Credo che sia un obiettivo molto ambizioso, tenendo conto della complessità del compito”. Panetta ha ricordato che nessuna Banca centrale finora ha emesso una valuta digitale e che la Cina è più avanti a questo percorso, avendolo avviato nel 2013 laddove la Bce è partita nel 2020.”L’euro digitale – ha ricordato Panetta – sarebbe una moneta sovrana offerta dalla Bce sotto forma elettronica, utilizzabile da chiunque, famiglie, imprese, commercianti, per effettuare o ricevere pagamenti al dettaglio ovunque nell’area dell’euro. Fornirebbe ai cittadini i medesimi servizi che oggi essi ottengono dalle banconote cartacee, ossia l’accesso a uno strumento di pagamento sicuro, privo di costi, di facile utilizzo, accettato da tutti. Si affiancherebbe alle banconote, senza sostituirle – ha ribadito -. Permetterebbe ai cittadini un accesso più ampio e agevole ai pagamenti elettronici, promuovendo l’inclusione finanziaria. A differenza del contante, potrà essere utilizzato non solo per scambiare denaro tra persone o per gli acquisti presso gli esercizi commerciali, ma anche per le spese online. Essendo una passività della banca centrale, l’euro digitale non avrebbe alcun rischio, di mercato, di credito, di liquidità, come le banconote”.Privi di utilità economica o sociale e, anzi, “alcune cripto-attività rappresentano una fonte di enorme inquinamento e di danno ambientale”. E in generale “sono strumenti fittizi senza valore intrinseco, che non generano flussi di reddito, cedole, dividendi, e non offrono alcun servizio d’uso al possessore. Sono create attraverso procedure informatiche, e non vi è alcun soggetto, nessuna garanzia che ne assicuri il valore”, dice Panetta. LEGGI TUTTO

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    CNH, Fitch assegna a Iveco rating BBB- con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha avviato la copertura di Iveco Group con un rating atteso di lungo periodo pari a BBB-(EXP) e outlook è stabile. Lo annuncia la controllante CNH Industrial. La copertura di Iveco avviene a seguito dello spin-off della società, che raggruppa tutti i marchi veicoli e powertrain del Gruppo torinese. Il rating – spiega l’agenzia – riflette la struttura di capitale post-scissione di Iveco, che mostra una solida posizione di cassa e si traduce in forti metriche di leva finanziaria, in linea con i peer con rating più elevato. Il merito di credito, peraltro, tiene conto anche della redditività relativamente bassa e della generazione di free cash flow, che vengono influenzati da investimenti elevati e dalla spesa in ricerca e sviluppo necessaria per soddisfare gli standard di emissione ed i trend tecnologici.L’Outlook stabile riflette le aspettative di un miglioramento graduale dei margini di Iveco, che resteranno però al di sotto della media del settore nel medio termine, a causa della quota di mercato limitata nel segmento degli veicoli pesanti a più elevato margine. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cauta guarda all'inflazione

    (Teleborsa) – Prosegue senza grandi scossoni la borsa di Wall Street con gli investitori focalizzati sul dell’inflazione in pubblicazione domani, venerdì 10 dicembre. A tal proposito, la prossima settimana, si riunirà il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che potrebbe annunciare un taglio mensile di 30 miliardi al programma di acquisto di bond da 120 miliardi di dollari al mese, contro il taglio da 15 miliardi al mese inizialmente previsto. Intanto, le nuove richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione sono diminuite, registrando il dato più basso dal 1969.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones si ferma a 35.806 punti, mentre, al contrario, in lieve calo l’S&P-500, che continua la giornata sotto la parità a 4.691 punti. In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,69%); sulla parità l’S&P 100 (-0,15%).Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell’S&P 500. Tra i peggiori della lista dell’S&P 500, in maggior calo i comparti beni di consumo secondari (-0,76%), energia (-0,71%) e informatica (-0,43%).Al top tra i giganti di Wall Street, Walgreens Boots Alliance (+2,17%), McDonald’s (+1,13%), Cisco Systems (+1,03%) e United Health (+1,01%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Boeing, che prosegue le contrattazioni a -1,96%.Scivola Intel, con un netto svantaggio dell’1,87%.Tentenna Verizon Communication, con un modesto ribasso dello 0,96%.Giornata fiacca per DOW, che segna un calo dello 0,73%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Henry Schein (+1,55%), C.H.Robinson (+1,43%), Baidu (+1,33%) e Gilead Sciences (+1,31%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Charter Communications, che continua la seduta con -4,92%.Vendite a piene mani su Tesla Motors, che soffre un decremento del 3,99%.Pessima performance per Discovery, che registra un ribasso del 3,77%.Sessione nera per Discovery, che lascia sul tappeto una perdita del 3,59%. LEGGI TUTTO

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    Pubblicità, Nielsen conferma forte ripresa raccolta a ottobre

    (Teleborsa) – Un ottobre straordinario per il mercato della raccolta pubblicitaria, che chiude con un +5,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, portando la crescita dei dieci mesi dell’anno a +17,1%. Se si esclude dal web la raccolta di search, social, classified (annunci sponsorizzati) ed “Over The Top” (OTT), la crescita nei dieci mesi si attesta a +17%. Il web fa segnare un +17,9%.Più in dettaglio, la TV cresce del 4,7% ad ottobre e del 21% nei dieci mesi, i Quotidiani sono stabili su mese (+0,3%) e segnano un +5,2% cumulato, i Periodici sono in calo (-0,8%) su mese e registrano un +3,5% nei dieci. Scende anche la Radio (-5,7% s mese) facendo segnare un +9,7% da inizio anno. “Con il mese di ottobre continua la crescita consolidata del 2021. Anche nei confronti del 2019 infatti, siamo ad un +0,8% sul cumulato e + 2,9% in ottobre”, spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. LEGGI TUTTO

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    Titoli di Stato, MEF: in asta a metà dicembre BTP 3 anni fino a 3,5 miliardi

    (Teleborsa) – Martedì prossimo, 14 dicembre, andranno in asta da 3 a 3,5 miliardi di euro di BTP a 3 anni con cedola 0% di nuova emissione. Lo rende noto il Ministero dell’Economia aggiungendo che il regolamento è previsto per il 16 dicembre. “In considerazione dell’ampia disponibilità di cassa e delle ridotte esigenze di finanziamento – annuncia il MEF – le aste degli altri titoli a medio e lungo termine previsti per lo stesso giorno non avranno luogo”. LEGGI TUTTO