Dicembre 2021

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    Appuntamenti macroeconomici dell'8 dicembre 2021

    (Teleborsa) – Mercoledì 08/12/202101:50 Giappone: PIL, trimestrale (atteso -0,8%; preced. 0,5%)01:50 Giappone: Partite correnti (atteso 1.309 Mld ¥; preced. 1.034 Mld ¥)07:30 Francia: Occupazione, trimestrale (atteso 0,5%; preced. 1,1%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -7,2%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -1,71 Mln barili; preced. -910K barili) LEGGI TUTTO

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    Eventi e scadenze dell'8 dicembre 2021

    (Teleborsa) – Lunedì 06/12/2021Appuntamenti:UN Internet Governance Forum – IGF 2021 – Il 16° incontro annuale dell’Internet Governance Forum 2021 delle Nazioni Unite, dal titolo “Internet United”, si svolgerà in Polonia. Durante l’evento ci saranno 300 diverse attività, tra cui workshop, forum di discussione, sessioni di gruppo e sessioni di networking. Il programma comprende anche dibattiti ai quali parteciperanno i rappresentanti dei paesi e delle organizzazioni internazionali e una sessione parlamentare. IGF è diventato negli anni il luogo di riferimento per la discussione globale sui temi della governance di Internet (fino a venerdì 10/12/2021)Borsa:Italia – Chiusura mercato after hours della Borsa di Milano (fino a mercoledì 08/12/2021)Mercoledì 08/12/2021Appuntamenti:9th Banking Forum and Fintech Expo – L’evento riunisce i professionisti del settore bancario sotto i riflettori. Al Forum si discuterà del nuovo modello di business delle banche a seguito dei rapidi cambiamenti tecnologici e dell’attuale ecosistema bancario. Verranno affrontate questioni strategiche di importanza per i professionisti dei servizi finanziariFifth ESRB annual conference – La quinta conferenza annuale del Comitato europeo di vigilanza sui rischi sistemici (ESRB) ha come evento la celebrazione del decimo anniversario dell’ESRB. Durante la conferenza, responsabili politici e banche centrali discuteranno sulla macroprudential policy. Discorso di apertura, pre-registrato di Christine Lagarde, in qualità di presidente dell’ESRBAziende:Campbell Soup – Risultati di periodo LEGGI TUTTO

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    Giappone, PIL 3° trimestre rivisto al ribasso. Ondata Covid colpisce consumi

    (Teleborsa) – Rivista al rialzo la stima del PIL del Giappone nel 3° trimestre, poiché le restrizioni dovute ad una nuova ondata di Covid-19 hanno colpito i consumi e l’ottimismo delle imprese è stato condizionato dalle carenze negli approvvigionamenti. Secondo l’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il Prodotto Interno Lordo (PIL) nei tre mesi ha registrato un decremento dello 0,9% su trimestre, superiore al -0,8% della stima preliminare diffusa a metà novembre. Il dato si confronta con un +0,5% registrato nel 2° trimestre 2020.Anche su base annuale il Prodotto Interno Lordo è stato rivisto al ribasso a -3,6% dal -3% della prima lettura. Il dato si confronta con il +1,9% del trimestre precedente. A frenare il PIL sono soprattutto i consumi interni (-1,3%) e gli investimenti (-2,3%), mentre la domanda estera è stagnante (variazione nulla). LEGGI TUTTO

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    TLC in Europa, nel 2022 focus su consolidamento e Recovery

    (Teleborsa) – I rendimenti sono “insostenibilmente bassi” e una combinazione di leva finanziaria eccessiva e quattro anni consecutivi di sotto-performance del prezzo delle azioni hanno lasciato il settore come “un cubetto di ghiaccio che si scioglie”. È il giudizio lapidario di Credit Suisse sul settore telecomunicazioni europeo, anche se gli analisti delineano motivi per essere ottimisti nel 2022. Oltre a ricavi in crescita, viene evidenziato che il contesto normativo sta cambiando e la generazione di free cash flow potrebbe essere sostanzialmente superiore ai livelli attuali. Inoltre, si legge in un rapporto sul settore, il consolidamento potrebbe rafforzare diversi mercati, anche se bisognerà vedere se le autorità antitrust si siano davvero ammorbidite.Ricavi in miglioramentoCredit Suisse ritiene l’aumento dei ricavi del settore mobile (+1% vs 2021 0%) sia guidato da un ambiente dei prezzi leggermente in miglioramento (la maggior parte dei mercati europei registra aumenti netti dei prezzi complessivi per la seconda volta in 3 anni) e un rimbalzo del roaming (ci vorrà fino al 2024 per il ritorno dei volumi di roaming ai livelli del 2019). Gli analisti non vedono grandi cambiamenti nella classifica della crescita mobile dei paesi, con i mercati forti (come Germania, Francia e Svezia) che fanno meglio dei mercati più sfidanti (come Spagna e Italia). La crescita dei ricavi fissi è vista in accelerazione da +1% a +2% anno su anno. Nel 2021 la crescita della linea di accesso fissa è passata da negativa a positiva poiché la pandemia ha guidato quello che Credit Suisse chiama “il rinascimento del fisso”, ovvero una domanda strutturalmente più elevata di banda larga e fibra ottica. “Il prezzo rimane inflazionistico con l’upsale della fibra che porta all’espansione dell’ARPU nella maggior parte dei mercati al dettaglio”, si legge nella ricerca, con il rischio principale che è “la quantità di fibra overbuild in Europa”.Il consolidamento come principale fattore di oscillazioneLa performance del prezzo delle azioni delle telecomunicazioni europee è stata fortemente dipendente dalle prospettive di consolidamento, con il settore che ha sovraperformato quando il consolidamento era sulla buona strada e ha sottoperformato il resto del tempo nell’ultimo decennio. Vengono citate concrete prospettive di M&A nel mercato britannico e in quello spagnolo. Separatamente, Credit Suisse continua ad aspettasci ulteriori divisioni netco/serveco (fisso e mobile) “poiché il settore continua lentamente a essere suddiviso”.I benefici del Recovery fundGli operatori con esposizione al Sud Europa (principalmente Vodafone, Telefonica e Telecom Italia) hanno un potenziale vantaggio dai 750 miliardi di fondi del recovery fund, di cui circa il 20% è dedicato al digitale. Queste potenziali nuove entrate impattano sia il business fisso che il mobile, e non si sono finora materializzate. Tuttavia, i fondi stanno iniziando a essere stanziati e dovrebbero iniziare ad avere un certo impatto finanziario nel 2022. Secondo Credit Suisse, bisogna trattare con cautela un’accelerazione della crescita guidata da questi fondi, in quanto non sono driver di entrate ricorrenti, ma comunque potrebbero aiutare a guidare una certa crescita delle entrate, in particolare modo nell’ultima parte del 2022. LEGGI TUTTO

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    UE, Cingolani: ogni paese sceglie proprio energy mix

    (Teleborsa) – La tassonomia Ue della fonti energetiche non stabilisce come i paesi dell’Unione dovranno produrre l’energia che consumano, perchè il mix energetico è scelto da ciascun Paese. Lo ha ricordato il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani intervenendo ad Atreju.”La tassonomia dice solo quello che è proibito, dove non bisogna investire, poi dice per tutte le altre tecnologie che livello di verde hanno” ha spiegato. “E’ ovvio che qui si parla di gas climateranti, e nucleare e gas hanno sfumature di verde elevate, il nucleare non produce Co2” ha sottolineato ancora il ministro. “La tassonomia non dice ai Paesi “dovete usarlo” ma dice “se volete potete farlo” ha ricordato. La commissione Ue è stata molto chiara, ha aggiunto: “ogni stato sceglierà il proprio energy mix, l’unica cosa certa è che nella tassonomia le tecnologie siano sufficientemente verdi, dopodichè ogni anno la aggiorneremo”. LEGGI TUTTO

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    Cattolica, AM Best assegna Long-Term Issuer Credit Rating “a+” con outlook stabile

    (Teleborsa) – AM Best ha assegnato a Cattolica Assicurazioni e a TUA Assicurazioni un Financial Strength Rating pari ad A (Eccellente) e un Long-Term Issuer Credit Rating pari ad “a+” (Eccellente), con outlook stabile. Secondo l’agenza di rating statunitense, i rating riflettono la solidità patrimoniale di Cattolica, che viene valutata come forte, nonché la sua adeguata performance operativa, il profilo di business in linea e un’appropriata gestione del rischio d’impresa. Viene sottolineato che i rating tengono conto, come elemento di potenziamento, dell’aspettativa che Generali integri Cattolica all’interno del proprio gruppo.AM Best ha inoltre assegnato a CattRe, società del Gruppo Cattolica con sede in Lussemburgo che opera nell’ambito della riassicurazione, un Financial Strength Rating pari ad A- (Eccellente) e un Long-Term Issuer Credit Rating pari ad “a-” (Eccellente), con outlook stabile. I rating riflettono la solidità patrimoniale di CattRe, che AM Best valuta come molto forte, nonché la sua adeguata performance operativa, il limitato profilo di business e un’appropriata gestione del rischio d’impresa. Anche per CattRe i rating tengono in considerazione l’entrata nel gruppo Generali. LEGGI TUTTO

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    Tesoro, 6 miliardi di euro di BOT 12 mesi in asta il 10 dicembre

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di BOT annuali, scadenza 14 dicembre 2022, per un ammontare di 6 miliardi di euro, in asta venerdì 10 dicembre. La data di regolamento è il 14 dicembre.Il 14 dicembre, si legge nella nota del MEF, sono in scadenza BOT a 12 mesi per un ammontare di 7 miliardi di euro. In circolazione al 30 novembre ci sono 36,697 miliardi di euro di BOT a sei mesi e 83,694 miliardi di BOT a 12 mesi, per un totale di 120,391 miliardi.Il Tesoro comunica inoltre che, in seguito all’assenza di specifiche esigenze di cassa, il 10 dicembre non verrà offerto il BOT trimestrale. LEGGI TUTTO

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    Imprese oltre il profitto: ecco perchè il futuro è sostenibile

    (Teleborsa) – Accelerare l’evoluzione verso un futuro sostenibile: quello che ieri era una opzione, oggi, anche in scia alla pandemia, è a detta di tutti un imperativo. Per NATIVA, invece, è stata l’intuizione vincente che – ormai molti anni fa – ne ha indirizzato la mission. Teleborsa ha chiesto a Paolo Di Cesare – cofondatore di Nativa insieme Eric Ezechieli, cosa significa oggi fare business.”Fare business oggi significa quello che ha sempre significato, in un solo concetto significa creare valore: quello che invece è cambiato è il concetto di valore che finalmente ha un’accezione nuova. Prima si pensava al valore esclusivamente dal punto di vista economico o si continua largamente a pensare che sia l’unico metro di misura, in realtà quello che noi abbiamo capito anni fa ma che tante aziende oltre noi fortunatamente hanno capito è che il valore non si può misurare soltanto attraverso il parametro economico- finanziario ma deve essere assolutamente valutato se un’azienda sta creando anche valore ambientale e sociale. Questo che vuol dire, se un’azienda sta producendo soltanto valore economico e non anche sociale -ambientale in realtà complessivamente non sta creando valore, lo sta distruggendo. Questa è la rivoluzione che sta avvenendo a una rapidità diciamo per molti osservatori inattesa. Quando si parla di un’azienda si parla anche delle ore delle persone, le materie prime che utilizza, i capitali che utilizza, una serie di ingredienti che poi processa creando un valore che ancora una volta deve essere misurato secondo uno spettro multicolore quindi economico sociale ambientale. Soltanto se il valore di output è maggiore del valore di input allora possiamo dire che questo significa fare business, oggi nel ventunesimo secolo, questo dovrebbe significare per tutti, ancora non è così, molti cominciano a ragionare in questi termini e con un’ accelerazione importante presto tutti quanti ragioneremo in quest’ottica. Nativa è nata attorno a questi temi , 15 anni fa ci siamo uniti proprio perché c’era qualcosa che non funzionava secondo noi e il punto chiave è che noi esistiamo per affiancare le persone che guidano delle aziende e che hanno capito che devono fare qualcosa ma non sanno da dove cominciare”. Cosa vuol dire nel concreto essere B corp?”B corp è innanzitutto uno strumento di misura: qui ci aiuta il concetto di rigenerazione cioè che il valore di output sia maggiore del valore di input. Un impatto che posso misurare grazie al contributo che scienziati multidisciplinari hanno portato creando uno strumento che si chiama Benefit Impact Assessment, il BIA, che permette a un’azienda di capire quanto valore economico, sociale, ambientale stia effettivamente creando. Una B corp è un’azienda che mostra di superare questa soglia che numericamente è 80 punti su 200 rispetto a questo strumento di misura. 80 punti è dunque una soglia di eccellenza che di fatto corrisponde a un break even point, se l’azienda sarà più di 80 punti vuol dire che sta creando valore sociale ambientale ed economico, se invece è sotto gli 80 punti da qualche parte sta estraendo valore magari ha dei bilanci ancora positivi però sta estraendo , magari valore ambientale o sociale, questo è il punto”.Nel nostro Paese e a livello globale, di che numeri parliamo? E, soprattutto, quali sono le prospettive di crescita?”Nativa è stata la prima B corp in Europa, quindi nel 2012 siamo diventati la prima B corp. In questi 10 anni circa mille aziende in Europa sono diventate B corp dopo Nativa. Essere B corp è estremamente complicato, a livello globale, parliamo di mondo intero, più di 150mila aziende si misurano con questo strumento di cui parlavo, il BIA e di queste quattromilacento superano la soglia di eccellenza di 80 punti quindi ci sono quattromilacento B corp a livello mondiale. In Italia ci sono più di 7mila aziende che si misurano con questo strumento e di queste 150 circa hanno raggiunto la certificazione B corp, noi – con la Francia – siamo il Paese dove questo si sta sviluppando più rapidamente. Il punto chiave però che noi sottolineiamo sempre, al di là di B corp che è importante come risultato, il fatto che ci siano oggi delle aziende che si misurano secondo una prospettiva triplice quindi economica, sociale ed ambientale è il vero risultato, perché non potrò mai migliorare ciò che non sono in grado di misurare. Questo, di riflesso, significa che le aziende che si stanno misurando sanno dove possono fare meglio e quindi come evolvere nel tempo”.La vostra mission è “guidare” le aziende nel difficile percorso di cambiamento dei propri paradigmi puntando a un modello economico più sostenibile. Può farci qualche esempio di quello che avete fatto in questi anni e dei prossimi progetti in cantiere?”Il primo risultato di cui andiamo fieri è che adesso ci sono migliaia di aziende in Italia che si misurano quindi che hanno una coscienza del valore che in realtà raggiungono. Questo è un primo risultato straordinario credo, perché è il punto di partenza di qualunque miglioramento. Faccio un esempio concreto: – una grande azienda ha centinaia – se non migliaia – di fornitori quindi la possibilità per quell’azienda di essere un’azienda migliore passa anche attraverso il fatto che i propri fornitori siano migliori. Proprio in quest’ottica, abbiamo portato a termine dei progetti molto interessanti in cui alcuni nostri grandi clienti hanno guidato o stanno guidando le proprie centinaia o migliaia di fornitori essi stessi a diventare delle aziende migliori. Ecco che torna questo concetto di trasferimento della necessità di cambiare e di evolvere. Ancora: pensiamo a un qualunque prodotto, dalla tazzina di caffè a una scarpa, l’80% dell’impatto della produzione, della distribuzione, dell’uso di quel prodotto dipende da una scelta che fanno i progettisti, questo vuol dire che l’80% dipende dal pensiero di un essere umano che deve disegnare quella tazzina di caffè e che in quel momento determina la maggior parte delle decisioni che determinano l’impatto. Noi, ad esempio, aiutiamo i designer di grandi brand italiani a ripensare il modo di concepire i prodotti in modo tale che fin dall’inizio nascano in una direzione di sostenibilità e che siano quindi prodotti migliori di prima. Altro esempio concreto è quello legato alle persone perché noi parliamo di aziende ma le aziende sono fatte di persone e la cosa straordinaria che avviene è che questi temi sono molto importanti per le persone che lavorano nelle aziende. Questo vuol dire che una persona che lavora in un’azienda sente un maggiore attaccamento all’azienda stessa se questa sposa dei valori che sono valori importanti per quella persona anche al di fuori dell’ufficio, quindi, il senso dell’avere un impatto positivo sulla società, sull’ambiente è una cosa che unisce tutti gli esseri umani che sono mossi da una nuova energia”.Parliamo del settore finanziario che mai come ora è chiamato a fare da ago della bilancia. Da sempre decisivo, lo sarà ancora di più: in che modo Nativa supporta gli istituti di credito?”Gli istituti di credito, più in generale, le istituzioni finanziarie sono delle aziende come le altre quindi le aiutiamo portando i concetti che le ho appena esposto, quello della misura, del miglioramento, magari del perseguimento della certificazione B corp, della conversione in società benefit che è un aspetto che ci tengo molto a sottolineare oltre B Corp. Ad esempio, c’è stata una prima banca in Europa a diventare società benefit. Oggi sono centinaia le aziende italiane che mensilmente decidono di trasformarsi da semplici aziende a singola finalità o – come diciamo noi – non benefit ad aziende a duplice finalità o come diciamo noi società benefit. Nei primi quattro anni di esistenza della Legge ci sono state circa 400 società benefit, in un anno solo, sono diventate 1500, con un amento di più di mille in un anno con una crescita molto sostenuta. Abbiamo aiutato Civibank che è una banca, una delle grandi del nordest a diventare la prima banca società benefit in Italia anzi in Europa e questo è stato importante perché la Banca d’Italia ha mostrato con l’ok al dossier di accettare questo modello di società benefit. Esistono tante banche che stanno facendo un percorso analogo quindi presto avremo un nuovo modello di banca quello cioè che oltre a perseguire il profitto persegue delle finalità specifiche che è chiamata a rendicontare annualmente. Così come un’azienda di scarpe fa delle scarpe migliori, allo stesso modo una banca offrirà dei servizi finanziari migliori, ossia servizi che premiano in termini di costo, più spesso attraverso tassi di interesse agevolati. Esempio: dimostrando di avere un profilo di sostenibilità migliore o impegnandosi a raggiungerlo, le aziende saranno premiate. E questo è straordinario perché la finanza che comprende quanto sia importante che un’azienda oltre a perseguire un profitto abbia anche un profilo di sostenibilità più robusto agevola questa trasformazione”. La pandemia è stato un acceleratore di un cambiamento – già in corso ma che sarebbe stato più lento e faticoso. Come dovranno essere le aziende del futuro?”Confermo che c’è un pre e un post Covid e – aspetto da non sottovalutare – c’è anche un durante il Covid. Mi verrebbe da dire che c’è un’unica risposta: le aziende del futuro devono essere aziende rigenerative, ci saranno aziende che dimostreranno in ogni momento dell’anno, quindi, nell’esercizio attività economica, e non solo a Natale, di essere capaci di generare un valore economico, sociale e ambientale maggiore di quello che usano per funzionare. Questa sarà una condizione non soltanto di moda o di trend, sarà – a nostro avviso – obbligatoria, non sarà pensabile nulla di diverso”. LEGGI TUTTO