Dicembre 2021

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    Smart working, in arrivo il protocollo condiviso con imprese e sindacati

    (Teleborsa) – La firma di un protocollo condiviso con sindacati e imprese sul lavoro agile potrebbe arrivare già domani nel corso della riunione che si terrà al ministero del Lavoro. Prosegue infatti spedito il confronto tra governo e parti sociali. “Il ricorso al lavoro agile – secondo quanto riportato dalla bozza di protocollo – è più che raddoppiato rispetto al periodo pre-pandemico e, dopo una prima fase di adattamento, è diventato un tassello sempre più strutturale dell’organizzazione del lavoro”. “L’obiettivo ora é, dunque, quello di fissare un quadro di riferimento per la definizione dello svolgimento del lavoro agile attraverso l’indicazione di linee di indirizzo, non vincolanti, per la contrattazione collettiva nazionale, aziendale o territoriale – prosegue la bozza –. Tutto nel rispetto della legge che disciplina la materia, la numero 81 del maggio 2017.Primo punto dell’intesa è che l’adesione al lavoro agile “avviene su base volontaria ed è subordinata alla sottoscrizione di un accordo individuale, fermo restando il diritto di recesso ivi previsto”. Inoltre, l’eventuale rifiuto del lavoratore di aderire o svolgere la propria prestazione lavorativa in modalità agile “non integra gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, né rileva sul piano disciplinare”.La durata dell’accordo “può essere a termine o a tempo indeterminato” e può prevedere “l’alternanza tra i periodi di lavoro all’interno e all’esterno dei locali aziendali” e “i luoghi eventualmente esclusi per lo svolgimento della prestazione lavorativa esterna ai locali aziendali”. Da definire, negli accordi individuali, anche “i tempi di riposo del lavoratore e le misure tecniche e/o organizzative necessarie ad assicurare la disconnessione” così come “le forme e le modalità di controllo della prestazione lavorativa all’esterno dei locali aziendali”.Salvo, poi, esplicita previsione dei contratti collettivi nazionali, territoriali e/o aziendali, “durante le giornate in cui la prestazione lavorativa viene svolta in modalità agile non possono essere di norma previste e autorizzate prestazioni di lavoro straordinario”. Quanto al luogo di lavoro in smart working, “il lavoratore è libero di individuare il luogo ove svolgere la prestazione in modalità agile purché lo stesso abbia caratteristiche tali da consentire la regolare esecuzione della prestazione, in condizioni di sicurezza e riservatezza, anche con specifico riferimento al trattamento dei dati e delle informazioni aziendali nonché alle esigenze di connessione con i sistemi aziendali”. A tal proposito, la contrattazione collettiva “può individuare i luoghi inidonei allo svolgimento del lavoro in modalità agile per motivi di sicurezza personale o protezione, segretezza e riservatezza dei dati”.Sul fronte dei mezzi di lavoro, il datore di lavoro, di norma, fornisce “la strumentazione tecnologica e informatica necessaria allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, al fine di assicurare al lavoratore la disponibilità di strumenti che siano idonei all’esecuzione della prestazione lavorativa e sicuri per l’accesso ai sistemi aziendali”. Laddove le parti concordino, invece, l’utilizzo di strumenti tecnologici e informatici propri del lavoratore, “provvedono a stabilire i criteri e i requisiti minimi di sicurezza da implementare e possono concordare eventuali forme di indennizzo per le spese”. Garantita, poi, la stessa retribuzione. Come stabilito dalla legge del 2017, lo svolgimento della prestazione in modalità agile “non deve incidere sugli elementi contrattuali in essere quali livello, mansioni, inquadramento professionale e retribuzione del lavoratore”. Ciascun lavoratore agile “ha infatti diritto, rispetto ai lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dei locali aziendali, allo stesso trattamento economico e normativo complessivamente applicato, anche con riferimento ai premi di risultato riconosciuti dalla contrattazione collettiva di secondo livello, e alle stesse opportunità rispetto ai percorsi di carriera, di iniziative formative e di ogni altra opportunità di specializzazione e progressione della propria professionalità, nonché alle stesse forme di welfare aziendale e di benefit previste dalla contrattazione collettiva e dalla bilateralità'”. Infine le parti sociali concordano sulla necessità di “incentivare l’utilizzo corretto del lavoro agile anche tramite un incentivo pubblico destinato alle aziende che regolamentino il lavoro agile con accordo collettivo di secondo livello”. LEGGI TUTTO

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    L'UE si prepara a inserire nella tassonomia gas e nucleare

    (Teleborsa) – L’UE so prepara a rivedere la sua posizione sulla tassonomia verde, per includere gli investimenti in nucleare e gas nell’ambito delle attività economiche sostenibili. La decisione dovrebbe essere presa a giorni e l’Ecofin di domani potrebbe essere l’ultima occasione per gli Sati membri di inviare un segnale contrario. “E’ il momento di decidere con il nuovo governo tedesco e prima della presidenza francese dell’Ue”, ha sollecitato il presidente della commissione Ambiente dell’Europarlamento Pascal Canfin, riproponendo come compromesso l’inserimento del gas e del nuclearecome fonti energetiche di transizione, a patto che consentano di soppiantare l’uso del carbone e riducano le emissioni di CO2, e con la possibilità per gli investitori di non considerare entrambe le alternative.Canfin come noto ha una posizione molto vicina all’Eliseo, con la Francia, principale potenza del nucleare in Europa, che sta portando avanti la sua crociata pro nucleare in Europa. Proprio di recente il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciaot nuovi investimenti in reattori nucleari ed il Ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha ribadito “stiamo combattendo questa battaglia con determinazione a livello europeo, il nucleare ha il suo posto tra le energie a basse emissioni di carbonio che ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette di CO2 entro il 2050”.Contro il nucleare l’opinione pubblica e le Ong, come il WWF, Greenpeace, Legambiente e Transport & Envoronment, che ribadiscono “la tassonomia serve a promuovere la diffusione di tecnologie verdi ed innovative, non a finanziare le tecnologie fossili o in altro modo dannose per l’ambiente”.L’Austria e la Germania puntano invece sul gas come elemento di transizione a fianco delle rinnovabili, poiché qualche anno fa Berlino, come fatto tempo pria dall’Italia, ha scelto di dire stop al nucleare a partire dal 2022. Stesso esempio seguono Belgio, Lussemburgo e Bulgaria, mentre la Gran Bretagna come la Francia vede di nuovo occhio un compromesso sul nucleare.(Foto: © Pete Linforth / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Somec, ValueTrack incrementa il target price dopo nuove commesse

    (Teleborsa) – ValueTrack ha incrementato il prezzo obiettivo su Somec, società quotata su Euronext Milan e attiva nella realizzazione di progetti in ambito navale e civile, portandolo a 40 euro (da 33 euro). La revisione della valutazione è arrivato dopo i nuovi ordini che la controllata statunitense Fabbrica LLC si è assicurata a Boston (per le facciate del nuovo edificio situato all’88 Seaport Boulevard e per le facciate del Massachusetts General Hospital). Intanto, Somec estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, registrando un rialzo dell1,71% a quota 35,7 euro.Gli analisti notano che, dopo l’accelerazione delle ultime settimane, la raccolta ordini del secondo semestre supera i 170 milioni di euro, portando gli ordini da inizio anno a 318 milioni di euro (poco sopra la loro stima di 290 milioni di euro per l’intero anno fiscale), di cui oltre la metà raccolti da Fabbrica LLC, “a riprova dell’impressionante potenziale di crescita del mercato statunitense”. “Nonostante una quota di mercato relativamente ridotta, Fabbrica sta guadagnando forte trazione e sta aumentando la dimensione media degli ordini”, viene sottolineato.ValueTrack si aspetta che la società chiuda l’anno con ricavi per 271,7 milioni di euro, un EBITDA di 28 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 6,9 milioni di euro. Questi valori dovrebbero salire nel 2022, rispettivamente, a 319,6 milioni di euro, 32 milioni di euro e 10,3 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2023 a ricavi per 390,7 milioni di euro, un EBITDA di 40,7 milioni di euro e un utile netto di 15,9 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Auto a combustione, quanti posti a rischio con stop dal 2035?

    (Teleborsa) – Mezzo milione di posti di lavoro a rischio nel comparto auto se l’Unione Europea – come da programma – bandirà nel 2035 i motori a combustione.L’allarme arriva dall’associazione europea dei fornitori dell’automotive, CLEPA, che ha diffuso un sondaggio di quasi 100 aziende del settore e prevede che oltre due terzi dei 501 mila posti di lavoro persi verranno cancellati dal 2030 al 2035, rendendo difficile mitigare “gli impatti sociali ed economici” della disoccupazione di massa.In verità, il sondaggio condotto da PwC rileva che la produzione di parti per l’auto elettrica creerà 226.000 nuovi posti: pertanto il saldo netto è negativo di circa 275mila posti nei prossimi venti anni. La Commissione Europea ha annunciato l’obiettivo di eliminare le emissioni di Co2 dall’automotive entro il 2035, vietando le vendite di auto alimentate a combustibili fossili dal quell’anno. Se l’esecutivo UE non ha indicato i possibili rimpiazzi, i costruttori auto europei hanno tutti indicato l’auto a batterie come unico possibile rimedio, in quanto la tecnologia a idrogeno non è abbastanza sviluppata. LEGGI TUTTO

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    Zegna, nuovi investimenti per la quotazione. Sbarco sul NYSE entro l'anno

    (Teleborsa) – Ermenegildo Zegna, gruppo italiano attivo nel settore dell’abbigliamento di lusso maschile, ha confermato che si quoterà sul New York Stock Exchange (NYSE) entro fine anno e si è assicurato nuovi investimenti nell’ambito del suo processo di quotazione (che avverrà tramite business combination con la SPAC Investindustrial Acquisition). Le due realtà hanno annunciato che, a seguito di richieste private da parte di diversi investitori interessati alla business combination, hanno stipulato accordi con alcuni grandi investitori istituzionali e non per un’ulteriore facility PIPE (private investment in pubblic equity) fino a 125 milioni di dollari. Gli investimenti nella nuova facility PIPE sarebbero limitati all’importo dei rimborsi da parte degli azionisti di Investindustrial Acquisition per limitare la diluizione agli investitori esistenti, si legge in una nota. Se i rimborsi superano una soglia specificata, i sottoscrittori del nuovo strumento PIPE acquisiranno azioni di Zegna al closing. Ad oggi, la SPAC promossa da Andrea Bonomi ha raccolto proventi lordi totali di 402,5 milioni di dollari nella sua offerta pubblica iniziale. La nuova struttura PIPE si aggiunge alla linea PIPE da 250 milioni di dollari e ad altri accordi di acquisto per 184,5 milioni di dollari già annunciati in estate. L’assemblea di Investindustrial Acquisition è stata convocata per il 15 dicembre 2021 per l’approvazione della business combination. LEGGI TUTTO

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    Softbank ai minimi in 15 mesi su ribassi Alibaba e Didi

    (Teleborsa) – SoftBank Group, holding finanziaria multinazionale giapponese, ha registrato un calo dell’8,2% sulla borsa di Tokyo, ha causa dei ribassi analoghi o peggiori su alcuni dei maggiori titoli che ha nel portafoglio. A preoccupare di più sono le performance del gigante dell’e-commerce Alibaba, che oggi ha perso il 5,6% a Hong Kong, e di Didi, la app di trasporti (simile a Uber) che venerdì ha lasciato sul terreno il 22% a Wall Street. Il titolo di SoftBank Group, in calo per il settimo giorno consecutivo, ha raggiunto il livello più basso in 15 mesi.Il titolo Alibaba, l’investimento di maggior valore del gruppo, ha perso l’8% a New York nella seduta di venerdì, in scia alle novità sulla società di ride-sharing Didi. La società di trasporti con sede a Pechino Didi ha infatti annunciato che lascerà il New York Stock Exchange, nonostante sia sbarcata sulla Borsa americana nel giugno 2021. LEGGI TUTTO

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    BPER Banca, online il nuovo sito: via al Rinascimento Digitale

    (Teleborsa) – “Dare corpo ai diversi stimoli di rinnovamento provenienti dai propri clienti, a cui poi poter offrire servizi sempre al passo con i tempi e con le loro necessità”. Con questo obiettivo BPER Banca ha deciso di mettere in atto un percorso di “Rinascimento Digitale”. Iniziato con il restyling della grafica dell’internet banking, desktop e mobile, e il rilascio dell’App mobile per il trading online il percorso di evoluzione digitale – spiega BPER Banca in una nota – compie oggi un altro importante passo con la messa online del nuovo sito bper.it. Il progetto proseguirà nei prossimi mesi con il rinnovo completo delle funzionalità dell’internet banking e dell’app mobile. “È possibile parlare di ‘Rinascimento Digitale’ guardando agli sviluppi tecnologici e di contenuto che stanno avanzando? Crediamo di sì – afferma Stefano Rossetti Ccbo e vdg di BPER Banca –. Pensiamo che questa definizione esprima correttamente il percorso che BPER Banca ha intrapreso per rinnovare il proprio ecosistema di servizi digitali. Per questo abbiamo preso in prestito il concetto di ‘Rinascimento’ inteso proprio come il momento del cambiamento che ci porterà a sviluppare un nuovo modo di arricchire la relazione con i clienti. Come nella rivoluzione rinascimentale ancora una volta al centro troviamo l’uomo, il nostro cliente. Per una banca contemporanea la creazione di un nuovo e più evoluto ecosistema digitale rappresenta in concreto la possibilità di offrire al cliente proprio questa centralità”.”In otto settimane siamo passati dall’ideazione alla messa a terra del nuovo sito, ciò grazie all’adozione delle migliori tecnologie di mercato e da metodologie di lavoro agile che hanno favorito l’efficace collaborazione tra IT e Business – afferma Elvio Sonnino coo e vdg di BPER Banca –. Questo è solo uno dei passi del Rinascimento Digitale di BPER Banca, nelle scorse settimane è stata infatti rilasciata la nuova App di Trading e sono previsti ulteriori sviluppi di funzionalità di banking online entro il mese di dicembre, per arrivare a metà del 2022 con l’ecosistema di servizi digitali completamente rinnovato”.IL NUOVO SITO – “Il nuovo sito – sottolinea BPER Banca – è il risultato di un dialogo con i clienti che hanno suggerito, attraverso test esperienziali, quali sono le soluzioni prioritarie per migliorare la navigazione e per facilitare la ricerca delle informazioni più importanti.Il risultato è un sito più mobile (più attenzione alla navigazione da dispositivi mobile con ottimizzazione delle informazioni e degli spazi);più semplice (migliorata la ricerca delle informazioni, in particolare quelle relative ai canali di assistenza e di contatto); più brand (il brand e i suoi valori trovano maggiore rappresentazione per trasmettere da subito il nostro purpose a tutti gli stakeholder); più armonico (imponente aggiornamento dell’interfaccia grafica, adeguando la comunicazione e il design del sito agli standard visivi contemporanei). LEGGI TUTTO

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    Unieuro, Mediobanca lima target price e alza giudizio a Outperform

    (Teleborsa) – Mediobanca ha abbassato il prezzo obiettivo su Unieuro, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, portandolo a 25,5 euro (da 26,5 euro) e ha alzato il giudizio sul titolo a “Outperform” da “Neutral”. La revisione è arrivata dopo che venerdì Unieuro ha comunicato che la campagna promozionale del Black Friday ha generato ricavi in ulteriore crescita rispetto a novembre 2020 (periodo che aveva beneficiato dei favorevoli trend di consumo innescati dalla pandemia). Nella giornata odierna è buona la performance di Unieuro, che si attesta a 20,78 con un aumento dell’1,07%.”Il messaggio principale che raccogliamo dai risultati del Black Friday è una crescente fiducia nella gestione delle tensioni della catena di approvvigionamento durante l’alta stagione – si legge nel report degli analisti – La leadership di mercato di Unieuro, e il suo modello di business basato su un magazzino centralizzato, ha consentito all’azienda di gestire in modo efficiente le tensioni dovute ai maggiori costi logistici e all’inflazione dei costi di prodotto”.”Nonostante l’emergenza sanitaria sia ancora qui con potenziali nuove varianti Covid, riconosciamo l’efficacia della strategia omnicanale di Unieuro in queste condizioni di mercato volatile – hanno aggiunto – Il bilancio unlevered dà anche a Unieuro la possibilità per il prossimo anno di consolidare ulteriormente il proprio mercato domestico e/o di scouting per target, fuori dall’Italia, operando in mercati frammentati ma con un modello di business simile”.Mediobanca si aspetta che la società chiuda l’anno fiscale (2021/2022) con ricavi per 2.890 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 164,2 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 52,9 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022/2023, rispettivamente, a 2.900 milioni di euro, 165,7 milioni di euro e 53 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2023/2024 a ricavi per 2.955 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 173,6 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 58,4 milioni di euro. LEGGI TUTTO