Dicembre 2021

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    Mfe-Mediaforeurope, dal 13 dicembre via agli scambi in borsa di azioni A

    (Teleborsa) – Le azioni ordinarie di tipo A di Mfe-Mediaforeurope, il nuovo nome di Mediaset, sono state ammesse alla quotazione su Euronext Milan e inizieranno ad essere negoziate da lunedì 13 dicembre. È quanto ha comunicato il gruppo, attivo nei media e della comunicazione, in una nota in cui si afferma l’efficacia delle delibere assembleari del 25 novembre, dopo il via libera arrivato da parte di Borsa Italiana e dell’Autorità olandese per i mercati finanziari.Venerdì 10 dicembre avverrà conversione di tutte le azioni di Mfe-Mediaforeurope emesse in azioni ordinarie B, mentre il lunedì 13 dicembre ci sarà l’assegnazione gratuita delle azioni ordinarie A ai titolari di azioni B (diversi dalla società), sulla base di un rapporto di uno a uno e l’inizio delle negoziazioni in borsa. Ogni azione ordinaria A darà diritto a un voto e ogni azione ordinaria B darà diritto a dieci voti. LEGGI TUTTO

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    Generali, Caltagirone acquista 1 milione di azioni

    (Teleborsa) – Francesco Gaetano Caltagirone ha acquistato 1 milione di azioni Generali tra il 30 novembre e il 1° dicembre 2021, pari a circa lo 0,06% del capitale sociale della compagnia assicurativa triestina. È quanto emerge da un internal dealing, il quale evidenzia che gli acquisti sono stati fatti tramite la società VM 2006. La quota dell’imprenditore romano nel Leone di Trieste sale così a circa il 7,36%.Caltagirone consolida così la posizione di secondo azionista dietro Mediobanca (12,82% del capitale e 17,2% di diritti di voto) e davanti a Leonardo Del Vecchio (6,04%) e alla famiglia Benetton (3,97%). Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio hanno stipulato l’11 settembre un patto di consultazione in vista del rinnovo del board di Generali della prossima primavera. L’accordo, a cui aderisce anche Fondazione Crt, sale quindi al 14,65% complessivo dopo gli ultimi acquisti. LEGGI TUTTO

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    Perdite a Wall Street. Titoli tech affondano il Nasdaq

    (Teleborsa) – Si muove in frazionale ribasso Wall Street, con il Dow Jones che sta lasciando sul parterre lo 0,46%; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’S&P-500, che continua la giornata a 4.520 punti. Depresso il Nasdaq 100 (-2,31%); sulla stessa tendenza, in ribasso l’S&P 100 (-1,36%). Il mercato americano ha virato in ribasso nell’ultima seduta di una settimana dominata dalla volatilità, guidata dalle notizie che riguardano la variante Omicron del coronavirus. Nella giornata odierna, ha deluso il rapporto mensile sull’occupazione negli Stati Uniti: a novembre sono stati aggiunti 210 mila posti di lavoro nei settori non agricoli, meno della metà del consensus.Secondo Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte, quelli visti oggi sono “segnali apparentemente contraddittori dal mercato del lavoro, ma che in parte potrebbero fotografare un disallineamento temporale tra domanda e offerta”. Quello che emerge è un contesto “in cui le aziende hanno iniziato a rallentare le assunzioni nel momento in cui finalmente i potenziali lavoratori si son presentati in modo più copioso a ricercar lavoro attivamente”, ha spiegato.Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori beni di consumo per l’ufficio (+0,95%) e utilities (+0,56%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti informatica (-2,31%), beni di consumo secondari (-1,79%) e finanziario (-1,51%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, IBM (+1,50%), Wal-Mart (+1,21%), Verizon Communication (+1,17%) e 3M (+1,15%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Microsoft, che ottiene -2,89%.Vendite a piene mani su Boeing, che soffre un decremento del 2,32%.Soffre Salesforce.Com, che evidenzia una perdita dell’1,78%.Preda dei venditori JP Morgan, con un decremento dell’1,68%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Paccar (+2,36%), C.H.Robinson (+2,29%), Expeditors Intern Of Washington (+2,20%) e Discovery (+1,89%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Adobe Systems, che prosegue le contrattazioni a -8,59%.Pessima performance per Baidu, che registra un ribasso dell’8,30%.Sessione nera per Tesla Motors, che lascia sul tappeto una perdita del 5,91%.In caduta libera Nvidia, che affonda del 5,49%. LEGGI TUTTO

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    Fidia ammessa a concordato preventivo in continuità

    (Teleborsa) – Fidia ha reso noto che il Tribunale di Ivrea ha ammesso la società alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale diretta. Il tribunale, si legge in una nota, ha ritenuto “il piano e la proposta concordataria giuridicamente fattibili e attuabili nei termini e con le modalità proposte, nonché ben delineate e corredate di tutti gli elementi necessari ai creditori per esprimere, in maniera sufficientemente informata e consapevole, la propria valutazione economica”.La società, quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di fresatura, è impegnata in un percorso di ristrutturazione e rilancio con il supporto di FAI – Futuro all’Impresa. LEGGI TUTTO

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    MotorK, completata l'acquisizione di Fidcar

    (Teleborsa) – MotorK, azienda che quotata ad Amsterdam a inizio novembre e specializzata in soluzioni SaaS per il retail automotive, ha completato l’acquisizione di Fidcar SAS, un fornitore di soluzioni innovative per la vendita al dettaglio di automobili con sede in Francia. Il closing odierno segue l’annuncio, l’8 ottobre 2021, che MotorK aveva stipulato accordi definitivi separati per l’acquisizione di tre aziende: Fidcar, Dapda e FranceProNet. Il corrispettivo complessivo dovrebbe essere di 13,8 milioni di euro in contanti e azioni e il completamento delle acquisizioni di Dapda e FranceProNet dovrebbe avvenire entro la fine del 2021.”Siamo entusiasti di aver raggiunto questo traguardo ed è una forte testimonianza della nostra continua attenzione alle fusioni e acquisizioni strategiche come parte della nostra più ampia strategia di crescita”, ha affermato Marco Marlia, co-fondatore e CEO di MotorK. “L’integrazione delle soluzioni di e-reputation altamente innovative di Fidcar nell’offerta completa di MotorK migliorerà ulteriormente la nostra piattaforma SaaS integrata, aggiungendo nuove funzionalità proprietarie di intelligenza artificiale, analisi dei dati e e-reputation”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Enel, perfezionata la cessione del 50% di Open Fiber a CDP e Macquarie

    (Teleborsa) – È arrivato l’atteso closing dell’operazione Open Fiber, società nata per realizzare un’infrastruttura di rete a banda ultra larga interamente in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home) in tutte le regioni italiane. Enel ha infatti perfezionato la cessione dell’intera partecipazione da essa detenuta in Open Fiber, pari al 50%, in favore del fondo australiano Macquarie e di CDP Equity. Il corrispettivo complessivo incassato da Enel è di 2.733 milioni di euro, e ha comportato la rilevazione di un provento a livello di gruppo di circa 1.763 milioni di euro e un effetto sull’indebitamento finanziario netto consolidato di circa 2.423 milioni di euro. CDP Equity diventa così il maggiore azionista di Open Fiber con una quota complessiva del 60%.”Con la fine dell’anno chiudiamo anche il nostro percorso in Open Fiber, che ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari a livello industriale in Italia oltre ad approfondire le nostre conoscenze in merito alla fibra ottica”, ha commentato Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel.In particolare, a Macquarie Asset Management è stato ceduto il 40% del capitale di Open Fiber a fronte di un corrispettivo di circa 2.199 milioni di euro, di cui circa 79 milioni di euro a titolo di ticking fee”, calcolata dal 1° luglio 2021 fino al closing dell’operazione. Questo corrispettivo include il trasferimento dell’80% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, pari a circa 248 milioni di euro.A CDP Equity è stato ceduto il 10% del capitale di Open Fiber a fronte di un corrispettivo di circa 534 milioni di euro, di cui circa 4 milioni di euro a titolo di ticking fee, calcolata dal 1° novembre 2021 fino al 30 novembre 2021. Il corrispettivo include il trasferimento del 20% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, pari a circa 62 milioni di euro. “Grazie a Open Fiber, al suo management e ai colleghi tutti abbiamo dotato il Paese di circa 64.000 chilometri di infrastruttura in fibra ottica FTTH ad altissima velocità, un’attività sulla quale, poco più di sei anni fa, in pochi avrebbero scommesso – ha aggiunto Starace – Facendo leva su una expertise ormai consolidata, continuiamo a guardare con molta attenzione ad opportunità di creazione di valore in altre geografie, anche attraverso il modello di Stewardship, supportando una sempre maggiore interconnessione in un contesto di crescita dinamico, inclusivo e sostenibile”.In un comunicato separato, CDP ha fatto sapere che sono stati nominati i nuovi membri del consiglio di amministrazione di Open Fiber: Barbara Marinali (Presidente), l’attuale direttore generale Mario Rossetti (amministratore delegato), Alessandro Tonetti e Roberta Battaglia designati da CDP Equity e Nathan Luckey e Geoffrey David Shakespeare espressione di Macquarie Asset Management. LEGGI TUTTO

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    OPA Reno de Medici, adesioni al 5,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Rimini BidCo sulle azioni Reno de Medici, primo produttore italiano di cartoncino ricavato da materiale riciclato e gruppo quotato su Euronext STAR Milan, risulta che oggi, 3 dicembre 2021, sono state presentate 280.950 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 5.541.780, pari al 5,548% dell’offerta. Il periodo di offerta è iniziato il 22 novembre 2021 e terminerà il prossimo 17 dicembre 2021. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Reno de Medici acquistate sul mercato nei giorni 16 e 17 dicembre 2021 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, riorganizzazione rete commerciale: sindacati soddisfatti per confronto

    (Teleborsa) – “Esprimiamo soddisfazione per il clima di reciproco ascolto, sviluppatosi durante il confronto, e per la determinazione dei principi sanciti nel verbale stesso, di cui ora ci aspettiamo si trovi riscontro nella vita lavorativa”. Lo scrivono, in una nota unitaria, le segreterie di coordinamento di UniCredit di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, dopo la chiusura della procedura di confronto, avviata lo scorso 22 ottobre, in merito alla riorganizzazione della rete commerciale prevista dal Piano Team 23.In merito alla mobilità territoriale, la banca si è impegnata a prestare particolare attenzione ai fenomeni di mobilità con la finalità di minimizzarne i disagi, soprattutto quelli derivanti da particolari condizioni familiari e personali, anche in ottica di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Per quanto riguarda la valorizzazione professionale, l’impegno è che le nuove assegnazioni sui ruoli determinati dalla riorganizzazione saranno gestite quanto più possibile valorizzando le professionalità pregresse all’interno di percorsi professionali chiari e trasparenti.In tema di formazione riqualificazione e riallocazione professionale, i sindacati evidenziano che si è ulteriormente sottolineata l’importanza della pianificazione del processo di programmazione delle ore di formazione con l’utilizzo puntuale del codice di assenza PFO, oltre al rispetto dei tempi previsti per la formazione di inserimento in ruolo. Nel corso del 2022 verranno previste iniziative di formazione anche in presenza e sarà valutata la possibilità di svolgere la formazione in modalità smart working per la rete.”Il verbale di chiusura del confronto ci ha permesso di incassare alcuni impegni da parte aziendale, in particolare su mobilità ed inquadramenti, ma come effettivamente la riorganizzazione impatterà sulla vita lavorativa della rete dovrà essere oggetto di un attento monitoraggio nelle more degli incontri che avremo”, osservano le sigle sindacali.”Il nostro auspicio – proseguono – è che la riorganizzazione che partirà il prossimo 13 dicembre abbia effetti positivi in termini di semplificazione dei processi e dell’attività svolte nella rete delle nostre filiali; una completa valutazione della sua efficacia sarà possibile solo dopo qualche mese dal suo avvio e per questo abbiamo chiesto ed ottenuto di effettuare periodicamente specifiche fasi di verifica dell’evoluzione”. LEGGI TUTTO