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Banche, EBA: redditività e liquidità migliorate, prudenza su dividendi

(Teleborsa) – Le posizioni patrimoniali e di liquidità delle banche europee sono migliorate, ma gli istituti non dovrebbero perseguire dividendi e politiche di riacquisto di azioni eccessivamente generosi, che se le raccomandazioni di vigilanza sulla distribuzione del capitale sono scadute. È il messaggio che lancia l’Autorità bancaria europea (EBA) pubblicando i risultati del “EU-wide Transparency Exercise” 2021, il rapporto sulla valutazione dei rischi del sistema bancario UE con riferimento ai dati di giugno 2021. In particolare, il CET1 ratio (fully loaded) ha raggiunto il 15,5% e il Liquidity Coverage Ratio (LCR) il 174,5%; anche la redditività è migliorata, con il ROE delle banche che ha raggiunto il 7,4% nel secondo trimestre del 2021.

“L’umore positivo nei mercati della raccolta e la disponibilità di finanziamenti della banca centrale ha consentito alle banche di mantenere comode posizioni di liquidità”, scrive l’EBA, sottolineando che in un contesto di crescente volatilità dei tassi, le banche dovrebbero però “valutare attentamente il profilo di rischio dei loro piani di finanziamento e assicurarsi di essere in grado di sostituire gli attuali finanziamenti della banca centrale con altre fonti di finanziamento”.

La qualità degli attivi

Secondo l’EBA, nonostante la qualità degli attivi sia migliorata, restano preoccupazioni per i prestiti a settori specifici e per quelli che hanno beneficiato di misure di sostegno da parte dei governi. L’NPL ratio è ulteriormente diminuito al 2,3%, sostenuto da numerose cartolarizzazioni di NPL di grandi dimensioni. Tuttavia, l’NPL ratio delle esposizioni verso i settori più colpiti dalla pandemia è in trend rialzista. La qualità dell’attivo dei prestiti nell’ambito dei regimi di garanzia pubblica e delle moratorie “è fonte di preoccupazione poiché una quota crescente di questi prestiti viene classificata nella fase 2 o come NPL“.

La redditività degli istituti

I minori costi di svalutazione hanno aumentato la redditività, ma secondo l’Autorità bancaria europea permangono sfide strutturali. L’utile operativo netto delle banche non è tornato ai livelli pre-pandemia. “Il contesto di tassi di interesse bassi e negativi continua a pesare sui margini di prestito”, viene osservato, e a ciò si aggiunge “l’elevata concorrenza non solo tra le banche, ma anche con le società FinTech e BigTech”. Nonostante l’accelerazione delle chiusure delle filiali durante la pandemia, le spese operative si sono stabilizzate nell’ultimo anno poiché gli accordi di lavoro preesistenti sono gradualmente ripresi.

Gli sforzi in ambito ESG

Nel report viene riconosciuto che le banche hanno compiuto alcuni progressi in relazione alle considerazioni sui rischi ambientali, sociali e di governance (ESG). La quota di obbligazioni ESG sul totale delle emissioni bancarie è aumentata negli ultimi anni, raggiungendo quest’anno circa il 20% dei collocamenti totali delle banche. Le banche hanno iniziato a integrare le considerazioni sui rischi ESG nella loro gestione del rischio. “Tuttavia, vi sono notevoli progressi da compiere, anche in aree quali dati, strategie aziendali, accordi di governance, valutazioni e monitoraggio dei rischi”, si legge nel documento.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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